Dan Uggla sembra tenere la mazza sospesa in aria, ma quando la impugna e la gira i risultati sono notevoli
Marlins di nuovo protagonisti e che tentano l'allungo, approfittando del cammino incerto di tutte le Easterns: Peccato per loro che si siano fermati sul più bello perchè la possibilità di involarsi era lì a portata di mano.
Scendiamo nel particolare.
Florida Marlins 23-17
Spettacolare il cammino dei Marlins che passano di sweep in sweep: il loro cammino consiste nell'asfaltare i Brewers (6-2, 7-2) per poi passare sui Nationals (7-3, 11-0, 5-4) con splendida sicurezza.
In queste partite emerge un Uggla in splendida forma, una rotazione affidabile anche nei suoi componenti che di solito non lo sono (Nolasco, Badenhop) e con un Miller finalmente luccicante (7 IP, 2 hits, 1 BB, 7 SO con zero runs a carico).
Il bullpen fa egregiamente il suo lavoro, anche se è l'attacco che rende facile il lavoro dei rilievi; ne è prova la unica salvezza ottenuta da Gregg nell'unica opportunità in cui è servita l'opera del closer di Florida.
Dobbiamo anche citare Amezaga per la sua spettacolare difesa: ormai l'esterno centro ci ha abituato a prese mozzafiato in tuffo sin dall'inizio della stagione e settimanalmente ci delizia con nuove chicche e per i tifosi è ormai diventato Amazin-ga.
La splendida serie viene però interrotta, un po' a sorpresa, dai derelitti Reds: colpa del bullpen (Tankersley, per essere precisi) il sudato 8-7 dell'opener, colpa del nuovo fenomeno di Cincy, Edison Volquez, il 3-5 seguente.
Florida subisce poi addirittura lo sweep (6-7) in una incredibile partita dove riesce a segnare 6 punti nel nono per poi perdere al decimo con il suo rilievo più affidabile (Pinto) sul monte.
Nonostante lo sweep, Florida mantiene la testa della division e respinge gli assalti delle più accreditate rivali.
Philadelphia Phillies 22-19
Settimana di luci ed ombre a Philadelphia: dopo aver strappato una partita sul rovente campo di Arizona (5-4), subiscono il complete game di Webb (3-8) nella partita finale della serie.
Non va meglio a S. Francisco dove ritorna finalmente Rollins che contribuisce decisamente alla vittoria d'esordio (7-4) ; fuoco di paglia perchè i Giants vincono le due successive (8-2, 4-3).
Stesso trend nel ritorno a casa, dove Phila affronta Atlanta: vittoria 5-4 grazie ad una grande giornata di Werth, seguita da un'altra sconfitta (6-8) con Myers disastroso e l'attacco che tenta inutilmente di rientrare con una furiosa rimonta, senza successo.
Ancora latitante la rotazione, con Myers e Moyer martellati pesantemente e gli altri appena sufficienti, questa settimana anche il bullpen ha segnato il passo con tutti i rilievi che hanno concesso punti ad eccezione di Durbin (che ha lanciato solo 1 inning).
Un settore sinora trainante rallenta, ma mai come l'attacco che è la vera forza dei Phillies: con Utley e Burrell tornati per adesso sulla terra, nessuno è riuscito a compensare il riposo dei guerrieri dell'home run.
Facile capire come mai questa settimana Phila non ha potuto mettersi in luce: attenzione, dunque, perchè i Marlins stanno prendendo il largo.
New York Mets 20-18
Agevolati da un calendario facile, i Mets potevano cercare la striscia positiva che li avrebbe portati a risalire la classifica.
Inizialmente evitano lo sweep dei Dodgers con un roboante 12-1 ed un grande Maine sul monte: tornati allo Shea Stadium, l'attacco rimane caldissimo contro i Reds (12-6, 8-3) ma i Mets lasciano una partita (1-7) per demerito del loro bullpen.
Ryan Church si dimostra un acquisto azzeccatissimo e suona la carica (3 Hr, 7 rbi) a cui un po' tutto il lineup partecipa.
Ancora peggio contro i Nationals: la sconfitta (4-10) segna la fine dell'avventura newyorchese di Figueroa e di Sosa (veramente pessimo), ambedue rilasciati per far posto a Wise e a Claudio Vargas.
Maine si fa ancora trovare pronto nel seguente 6-4 ma l'attacco frena clamorosamente nel 3-5 finale che dà la serie ai Nats, sprecando così l'ottima partenza di Vargas con il rilievo Heilman che avrebbe meritato la sconfitta molto più del partente, a cui è stata attribuita.
Ancora una volta i Mets confermano di non essere i super favoriti che tutti vagheggiavano: sembra invece che il titolo dovranno lottarselo e pure molto e chissà che non ci scappi la sorpresa.
Atlanta Braves 20-19
Anche per i Braves il calendario offriva una chance di rimonta che non è stata sfruttata a dovere: la doppia vittoria contro i Padres (5-2, 5-4) sembrava lanciare Atlanta ma la successiva trasferta a Pittsburgh ha riservato amare sorprese.
Tre sconfitte in fila (2-3, 2-5, 0-5) a fronte di una misera vittoria (8-1), ottenuta solo grazie ad un Hudson fenomenale; Atlanta si conferma come squadra efficacissima in casa (14-4) ma estremamente debole appena esce dalle mura amiche (6-15).
La vittoria ottenuta a Philadelphia (8-6) rappresenta dunque oro colato, specie dopo aver perso l'opener (4-5).
Male il back end della rotazione ed il bullpen: solo Hudson e Glavine si comportano bene mentre in attacco, accanto al solito Chipper Jones cresce il catcher McCann mentre si registra l'ennesimo guaio fisico, stavolta per Teixeira.
La speranza è nel ritorno di Smoltz che andrebbe a potenziare il bullpen, nota dolente di Atlanta in questo inizio di stagione.
Washington Nationals 17-24
Sulla settimana dei Nats pesa lo sweep subito dai Marlins, ma la serie vinta allo Shea Stadium riabilita in parte il lento cammino dei ragazzi di coach Acta.
Con LoDuca ed Estrada in DL, ritrova spazio (per fortuna) Flores ed il giovane catcher non spreca l'occasione per mettersi in luce, così come aveva fatto inutilmente ad inizio stagione; speriamo che stavolta venga premiato con un posto fisso che merita ampiamente.
Per il resto, segnali di ripresa arrivano da Zimmerman mentre la rotazione resta altalenante e decisamente corta: l'esperimento O'Connor delude decisamente, benino Hill e Redding con Perez e Lannan alterni.
Player of the week
Dan Uggla si è dimostrato caldissimo al piatto, risultando il vero protagonista della striscia vincente di Florida: con 12 su 28 al piatto, conditi da 5 home run e 10 RBI in settimana, ha visto salire le sue statistiche vertiginosamente.
La fiducia attuale lo porta a girare un po' tutto quello che gli viene lanciato (10 SO) ma se i risultati sono questi, come dargli torto ?
Next week
Florida: @ Reds (1), vs Kansas City, vs Arizona
Mets: vs Nats (1), @ Yankees, @ Atlanta
Phillies: vs Atlanta(1), vs Toronto, @ Nats
Atlanta: @ Phila(1), vs Oakland, Vs Mets
Nats: @ Mets(1), @ Baltimora, vs Philadelphia