A differenza di Bargnani e Belinelli, Gallinari avrà meno problemi a sopportare i duri contatti NBA
Gallinari in Nba, atto secondo.
Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti, con i possibili scenari del draft per Danilo Gallinari.
Sui siti dedicati, ma pure secondo esperti del settore, la scelta dovrebbe essere alta; qui proviamo ad andare oltre, ed analizzare altre quattro posizioni.
9°– Ecco un'altra possibilità affascinante, seppure non priva di responsabilità : Chicago Bulls (dove, per la verità i più accreditati sembrano Anthony Randolph e DeAndre Jordan"quest'ultimo della serie "un nome una garanzia")
Non è un segreto che l'idolo del Gallo sia Michael Jordan, dunque cosa potrebbe esserci di più emozionante che calcare lo stesso parquet del leggendario Air 23?
Fin qui, tutto ok. Ma se già è quasi impossibile capire come agirà la dirigenza di una qualsiasi squadra a due mesi dal draft, la situazione della franchigia dell'Illinois sembra ancora più ingarbugliata, complessa ed in totale evoluzione.
Giocatori in scadenza, ricostruzione necessaria per tornare al più presto ai vertici della Eastern Conference, dopo una stagione tribolata fin dalle prime settimane (partenza 0-4), e soprattutto nuovo head coach da nominare (si parla sempre di Mark Jackson, insieme ad altri). Insomma, c'è da fare.
Restasse come oggi, dopo la scelta di Noah dell'anno passato e con la presenza nel roster di Nocioni e Deng, sembra difficile che a Chicago possano puntare su Danilo, a meno di clamorosi stravolgimenti in rosa.
10° – New Jersey Nets. Ecco, questa potrebbe essere una buona opportunità .
Con la partenza di Jason Kidd, la franchigia (per cui si continua a vociferare di un possibile futuro trasferimento, forse a Brooklyn) ha acquisito il promettente Devin Harris, ma non ha raggiunto i playoffs, ed ora, a fine stagione, si trova con un roster da ridefinire ed un bel po' di contratti in scadenza.
Insomma lo spazio, anche salariale, per muoversi ci sarebbe; bisogna vedere quali sono gli obiettivi dei Nets per la prossima stagione, cioè se "puntare" buoni free agents per tornare subito tra le prime otto dell'Est, in una conference comunque in crescita (Atlanta e Philadelphia sono due esempi), oppure proseguire su questa linea giovane, in un gruppo dove l'unico ad avere più di 10 stagioni alle spalle è Darrel Armstrong (in scadenza): insomma, ripartire da giocatori come Devin Harris e Richard Jefferson, oltre a Carter, e far crescere gradualmente ma costantemente la squadra.
In quest'ultimo caso l'inserimento di Danilo potrebbe essere una pista praticabile.
Davanti avrebbe un paio di colleghi di reparto dai quali effettivamente qualcosina sulla Nba potrebbe impararla: Vince Carter e Richard Jefferson. Mica male.
Ma ai Nets serve talento, possibilmente racchiuso in giocatori "futuribili". In questo caso direi che ci siamo.
11°- Indiana Pacers. Il tanto sperato cambio di rotta non c'è stato per una franchigia che in estate non avrà granchè spazio per cambiare le cose. A meno di non scegliere di separarsi dal suo giocatore "simbolo", nel senso del talento, Jermaine O'Neal, a lungo fuori causa quest'anno.
Allora sarebbe tutto diverso.
I Pacers hanno vissuto una stagione difficile, e al momento non risulta alcun interesse per giocatori con caratteristiche simili a quelle di Danilo.Con buone probabilità Indiana cercherà una guardia, almeno alla prima chiamata, sperando che possa essere la più alta possibile.
Se poi arriverà la trade, è lampante che l'obiettivo sarebbe quello di liberare spazio salariale, sacrificando la qualità di O'Neal, ed il suo contratto non proprio leggero, e provando a dare in mano a O'Brien un gruppo nuovo e in grado di avvicinare l'obiettivo playoffs, mancato per il secondo anno di fila, quando invece le aspettative erano invece ben diverse.
Destinazione che non pare attualmente possibile, per Gallinari.
12° – Altra situazione difficile da definire, in chiave futura: Sacramento Kings.
La più volte annunciata trade del play Mike Bibby, dato per partente più volte e con destinazioni diverse, alla fine è arrivata. Il giocatore è andato ad aggiungere un altro tassello, forse fondamentale, nella crescita di una franchigia che, questa volta sì, sembra davvero sulla strada giusta.
Nel nord della California, adesso, restano poche certezze, Kevin Martin, e tanti dubbi; i tifosi paiono stanchi, come denotano le statistiche delle presenze all'Arco Arena (poco più di 14mila persone a sera, soltanto 27° posizione nella speciale classifica spettatori), anche perché per il secondo anni di fila la squadra non ha raggiunto i playoffs.
Per com'è strutturata la Western Conference oggi, sembrano prospettarsi tempi duri per i Kings.
Secondo molti al draft, come per i Pacers, anche Sacramento potrebbe optare per una guardia (Russel Westbrooke), ma anche di un centro. Anche questa, insomma, non sembra essere una strada percorribile per Danilo.
Detto tutto questo, sono pronto ad essere smentito, e non ci sarebbe nulla di cui stupirsi.
La mia sensazione, che tale è e niente di più, da semplice appassionato, è che per il nostro Danilo Gallinari le destinazioni più probabili siano 3: Clippers (che in questo momento pare favorita), Bucks e Nets.
Tutto questo, beninteso, senza aver fatto i conti con l'urna del draft, che potrebbe regalare sorprese e novità , e quindi stravolgimenti nelle strategie dirigenziali al lavoro da tempo.