La velocità di Juan Pierre stende gli Yankees
Ce lo si poteva aspettare, o quantomeno si poteva immaginare che nonostante tutti i favori del pronostico la squadra di All Star della Grande Mela avrebbe faticato per portare a casa il ventisettesimo titolo.
Ed infatti la strada per la gloria comincia in salita per Joe Torre ed i suoi Yankees.
Per Gara-1 il manager di origini italiane ha scelto come partente David Wells, concedendo ad Andy Pettitte e Roger Clemens, che avevano lanciato rispettivamente mercoledì e giovedì, un riposo in vista del prosieguo della serie.
A dire il vero anche Wells aveva lanciato, seppur come rilievo, nella giornata di giovedì, nella interminabile Gara-7 contro i Red Sox.
Ma il 40enne pitcher di New York si è comunque difeso bene sul monte, lanciando per 7 inning (104 lanci), e tenendo Florida a 6 valide con solo 2 basi-ball.
“Mi sentivo bene”, afferma Wells a fine partita, “Ho eseguito bene il mio piano di lanci, per la maggior parte delle volte ho piazzato la palla esattamente dove volevo. Mi sentivo sicuro e ho fatto la mia parte, dando la possibilità alla squadra di portare a casa la partita. Solamente non è stata la nostra serata.”
Infatti nonostante la buona prova, e l'ostentata sicurezza mostrata da Wells non solo sul monte, la partita l'hanno portata a casa gli aggressivi Marlins, che hanno sfruttato al meglio le occasioni avute, ottimizzando le (non molte) valide messe a segno.
Grande protagonista e sicuro MVP della serata è stato l'esterno centro e lead-off di Florida Juan Pierre, autore di un 2 su 3 con 2 fondamentali RBI.
La grande prestazione di Pierre viene considerata da Derek Jeter, 1 su 4 ed 1 RBI per lui, come l'unico fattore ad avere determinato la vittoria dei Marlins, in una partita estremamente equilibrata.
“Ha catalizzato alla perfezione tutto il loro attacco, con valide, basi rubate e basi-ball. Questa è stata la differenza”, ha spiegato lo short-stop a fine gara.
Anche per Jason Giambi la partita si è giocata sul filo, con pochi giochi cruciali a fare la differenza: “Abbiamo avuto le nostre chances, non le abbiamo sfruttate al contrario di quello che hanno fatto loro.
I loro pitcher hanno fatto un ottimo lavoro sul monte soprattutto con uomini in base.”
Ed in effetti non si può dar torto al prima base dei Bronx Bombers, visto che i padroni di casa hanno lasciato in base ben 9 corridori, e per 5 volte in posizione punto.
Grande rammarico quindi in casa Yankees, anche se la statistica sembra giocare in favore dei newyorchesi: sotto la guida di Joe Torre gli Yanks hanno vinto 7 serie su 8 quando si sono trovati in svantaggio 1-0 dopo la prima partita.
“E' confortante sapere che abbiamo questo record in situazioni analoghe”, commenta il manager più vincente degli ultimi anni, “Ma stasera abbiamo avuto molte occasioni per vincere e le abbiamo sprecate. E' frustrante e la cabala mi consola solo parzialmente.
Comunque questo dato, insieme alla prestazione di stasera, deve aiutarci a capire che la vittoria è alla nostra portata, dobbiamo solo pensare: ce la dobbiamo fare, ce la dobbiamo fare, ce la dobbiamo fare”.
Vedremo dunque a partire da Gara-2, in programma stanotte sempre sul diamante dello Yankee Stadium, se Joe Torre riuscirà a trasmettere la sua grinta e la sua convinzione alla squadra, che dovrà sicuramente tornare ad essere quella che si è guadagnata il soprannome di “Bombers”, devastante al piatto con tutti i propri battitori, per far fronte all'energia dei Marlins.
Andy Pettitte e Mark Redman sono pronti. E voi?