Grande inizio di stagione per Perez, ma i Mets stentano.
Alzi la mano chi avrebbe scommesso che, dopo più di una settimana di gioco, la NL East avrebbe visto i Marlins in testa alla classifica.
Eppure, tra la meraviglia di tutti, è proprio così ed in questo primo report dell'anno meritano la copertina: passiamo allora ad esaminare nel dettaglio l'inizio del lungo cammino che aspetta le squadre di questa division.
Le squadre
Florida Marlins 4-3
Dopo aver perso abbastanza rovinosamente la serie interna di apertura contro i Mets (2-7 e 0-13 i parziali), strappando però una importantissima partita agli extra inning con un walk off homer del panchinaro Robert Andino (5-4 il finale), Florida ha infilato due belle W in fila contro i Pirates.
Un altro walk off homer, stavolta di Jakobs, ha risolto il primo match al nono (ancora 5-4) mentre il più comodo 7-3 del secondo match matura in gran parte per un grand slam, sempre dello stesso Jakobs.
Pittsburgh poi evita lo sweep con un netto 9-2 nella partita finale.
I Marlins tornano poi ad assaporare un record positivo sconfiggendo Washington 10-7, con un Henley Ramirez strepitoso ed un attacco che riesce a superare i limiti di una rotazione veramente scarsa.
I 4 starting pitchers ( Hendrikson, Olsen, Miller e VandenHurk) usati sinora da Florida hanno lanciato la miseria di 29.1 innings, poco più di 4 a partenza, collezionando numeri imbarazzanti: i 47 punti subiti sono secondi solo ai 48 dei Pirates e si deve ringraziare i rilievi Pinto, Justin Miller e Nolasco se la situazione non è addirittura peggiore.
Sul fronte arrivi, si registra l'acquisizione di Wes Helms dai Phillies: forse memori del buon 2006 passato in Florida, il front office avrebbe fatto meglio a cercare qualcuno che potesse implementare la rotazione invece di un back up per gli angoli dell'infield.
Imminente invece il ritorno dalla DL dell'esterno destro Hermida.
Sembra dunque logico che i Marlins abbandoneranno presto la vetta della division, frutto più della stentata partenza delle altre rivali che di meriti propri: in compenso, sarà una piccola soddisfazione in una stagione che ne riserverà probabilmente molto poche.
Philadelphia Phillies 4-4
Record in pareggio per i Phillies, abbastanza deludente visto il calendario non proibitivo; tre equilibratissime partite contro i Nats, chiuse con 2 sconfitte (6-11 con 5 punti dei Nats nel nono su Gordon ed uno 0-1, sciupando una gemma da 8 innings di Hamels) ed una vittoria (8-7) strappata al decimo inning dopo essere stati sotto di 5 punti per tutta la prima parte del match.
A Cincinnati, in una serie di 4 match, vittoria 8-4 in apertura: nel secondo match, sconfitta 3-4 sul filo di lana dopo una buona uscita di Eaton che cede però nell'ottavo insieme a Durbin.
Segue un'altra batosta (2-8), con Myers e Condrey a concedere 4 runs a testa prima del 5-3 che impatta la serie, ancora con Hamels splendido ma stavolta supportato da ben 4 home runs (2 Burrel, Rollins, Jenkins).
L'acuto arriva allo Shea Stadium, nell'opener casalinga dei Mets: Perez tiene a nanna il lineup di Phila per quasi 6 innings ma quando esce, il bullpen newyorchese concede ben 5 punti sprecando il 2-0 iniziale.
Phillies altalenanti sinora, con un monte che vede Hamels in ottima forma ed un Eaton decente; il bullpen beneficerà del ritorno di Lidge e dell'acquisto del veterano Seanez ma sarà , come al solito, l'attacco che determinerà le fortune del team.
Chase Utley e Burrell per adesso stanno tenendo in piedi la baracca, con Rollins a ruota ma manca terribilmente all'appello Howard che sinora è stato assente ingiustificato.
Anche l'inserimento di Feliz in terza base non sta facendo ricavare i dividendi offensivi che si sperava: la ripresa dei due (specialmente di Howard) potrebbe fornire la benzina che attualmente manca al motore dei Phillies per approfittare della partenza lenta di Braves e Mets.
Atlanta Braves 3-5
Potremmo dire scherzosamente che se le squadre potessero essere "clutch", i Braves non sarebbero certamente una di queste.
Infatti, tutte le cinque sconfitte di Atlanta ( a Washington, 2 con Pittsburgh in casa e 2 al Coors Field di Colorado) sono arrivate con un punto di scarto e 4 di queste 5 sono state responsabilità del bullpen.
Facile capire dove c'è da migliorare, dunque.
Ma la doppia vittoria sui Mets (11-5 con un grand slam di Kelly Johnson battuto da PH, e un 3-1 maturato dopo le uscite di Santana e Smoltz, entrambi stellari), unita al 10-2 su Pittsburgh, ha leggermente mitigato gli effetti sulla classifica di questa serie negativa.
La rotazione sta ben funzionando, anche se il ritorno di Hampton è stato abortito all'ultimo momento dopo 2 anni di attesa: con Glavine splendido, Smoltz appena tornato dalla DL, Hudson in buona forma ed il giovane Jurriens che non sta demeritando, i Braves sono abbastanza a posto.
Anche l'attacco fornisce la sua produzione (5,5 punti di media ad incontro), con l'eterno Chipper Jones a guidare la truppa ma con tutti che portano il loro onesto contributo.
Momento sfortunato, quindi ?
Certamente sì, ma il bullpen per adesso sta facendo veramente danno ad eccezione di Ohman e Moylan ed occorrerebbe almeno un innesto di qualità .
Washington Nationals 3-5
L'inaugurazione del nuovo stadio con la vittoria sui Braves (un walk off homer di Zimmerman) e la doppia vittoria sui Phillies con un sorprendentemente bravo Redding sul monte avevano fatto intravedere lampi di gloria per i Nats di Acta, peraltro privi di importanti pedine come WM Pena, Dukes e del pitcher Hill.
Il brusco risveglio non è tardato ad arrivare, leggasi serie negativa tuttora aperta di 5 partite: il 7-8 con i Phillies, due 4-5 consecutivi contro St-Louis ed uno 0-3 per completare il doloroso sweep, la sconfitta 7-10 contro i Marlins.
Spesso bombardati di punti all'inizio dei match ( e con la rotazione che si ritrovano non c'è da stupirsi), i Nats sono arrivati ad un passo dal recuperare molte partite senza però riuscirvi; solo il giovane Lannan, richiamato in fretta dalle Minors dove era stato mandato dopo lo ST, ha tenuto botta nello 0-3 contro i Cards, ma inutilmente visto che l'attacco non gli ha fornito alcun supporto.
In conclusione, niente che non fosse già stato pronosticato: buon lineup e rotazione inadeguata hanno contraddistinto l'inizio di stagione di Washington.
Il ritorno di Wily Mo Pena, annunciato come prossimo, colmerà una inaspettata lacuna nell'outfield che, sulla carta, appariva sovraffollato e che invece ha dovuto far ricorso addirittura a Lopez (uno shortstop) per avere un minimo di alternative.
Ma il ritorno più atteso sarebbe quello di Hill, in modo da potenziare il settore più carente: forse sul finire della settimana ci potrebbe essere l'esordio stagionale del più atteso tra i lanciatori dei Nats.
Intanto, anche Dmitri Young si ferma; attualmente back up di Johnson, la perdita non sarà clamorosa anche se dalla panchina rappresentava una mazza piacevole da avere a disposizione.
New York Mets 2-4
Dopo la serie in Florida, vinta 2-1, con Santana e Perez assolutamente dominanti e il nuovo infortunio di Pedro Martinez a guastare la festa, i Mets perdono tre partite in fila e adesso guardano tutte le rivali di division dal basso dell'ultimo posto in classifica.
I Braves colpiscono duramente Maine ed il bullpen nel 11-5 di apertura serie, strappando poi la W anche contro Santana grazie ai loro lanciatori nel 3-1 finale.
Tornati nella grande mela, nuova debacle del bullpen dopo una nuova perla di Perez contro i Phillies per un 2-5 finale.
Una partenza inattesa per i favoriti, che manifestano una certa mancanza di potenza: 3 soli HR (Church, Delgado, Wright) testimoniano del fatto che non viene concretizzata una discreta presenza in base.
Infatti ben 6 titolari su 8 hanno una OBP compresa tra i .385 (Church) e i .462 (Delgado); fanno eccezione il fantasma di Reyes
e Castillo, in pieno slump.
Inoltre il bullpen ha sprecato sistematicamente quanto di buono fatto dai partenti e questo è, in prospettiva, ancora più preoccupante: l'attacco saprà trovare sicuramente la via di casa base nel corso della stagione ma il gruppo dei rilievi sembra non a livello delle altissime aspettative che circondano i Mets da quando hanno acquisito Santana.
Top players of the week
Piccola premessa: nella scelta dei giocatori migliori della settimana escluderò il numero di RBI per i position players e le vittorie per i pitchers come variabile statistica da tenere in considerazione, non considerandole esemplificative del rendimento effettivo del giocatore.
Come position player scelgo Henley Ramirez dei Marlins: media battuta .440 e OPS 1.333 (533 OBP + .800 SLU) in 25 at bats sono un fatturato non ignorabile e intende premiare la buona partenza dei derelitti Marlins.
Una nota anche per Robert Andino, riserva dei Marlins: in 5 at bat, 3 valide di cui 2 home run. Quando si parla di utility player, dovremmo fare riferimento a lui.
Infine il pitcher della settimana è Oliver Perez dei Mets: 2 partenze, 11,2 innings, Era 0.00 con 10 SO e solo 8 valide concesse. Se i Mets sono ultimi, la colpa non è certo sua.
Le prossime serie
Mets in casa contro Phillies (2), Brewers (3) e Nationals (3).
Nats contro Florida (2), Atlanta (3) e @ Mets (3)
Braves in Colorado (2), a Washington (3) ed in Florida (3)
Phillies a NY (2), poi in casa con Cubs (3) e Houston (3)
Marlins a Washington (2), a Houston (3) e in casa contro Atlanta (3)