Terry Francona vuole il terzo anello
Per i Boston Red Sox campioni la stagione è già iniziata, nel lontano Giappone, con una miniserie di due gare contro gli Oakland A's, che ha avuto poco più senso che un'esibizione e che giustamente si è conclusa in parità . Serie che dunque va considerata come un prolungamento dello Spring Training e che infatti ha confermato alcune impressioni già pervenute nel corso del mese.
Ai campioni del mondo tocca il compito più difficile, riconfermarsi, e se da un lato qualcuno ha criticato una certa immobilità nel mercato invernale, dall'altro non si può negare che la squadra fosse già sufficientemente forte da non temere alcuna rivale, e che in realtà la maturazione dei prospetti sbocciati lo scorso anno e l'innesto in corsa di qualche altro giovane, oltre che di un paio di atleti esperti, rafforzerà ulteriormente il gruppo consentendo ai Red Sox di affrontare la stagione da favorita.
Pitching
La rotazione sarà sostanzialmente la stessa dello scorso anno, semplicemente con delle aspettative diverse dai vari lanciatori: Josh Beckett sarà il numero 1, anche se forse salterà un paio di partenze ad inizio stagione; l'asso texano, dopo un anno di assestamento in AL, è tornato ad essere quello dei Marlins, anzi meglio, dominando la stagione con 20 W, supportate da quasi 200 k ed una ERA di 3.27, scesa a 1.20 in post-season, in cui è stato semplicemente perfetto.
I tifosi si augurano che il cammino di Beckett, sia in grado di percorrerlo anche Daisuke Matsuzaka, che nel corso del 2007 non è stato proprio all'altezza delle aspettative, ma che ha giustificazioni da vendere se si considera che era all'esordio assoluto in MLB. E' stato comunque costante in quasi tutta la stagione e la sua ERA si è assestata a 4.40. Quest'anno ha inoltre avuto l'onore di aprire la stagione regolare nella partita inaugurale della serie in Giappone e molto probabilmente sarà sempre lui a giocare la prima gara in territorio americano, sempre contro gli A's il 1 aprile.
Il numero 3 toccherebbe a Curt Schilling, che però è in DL e rientrerà non prima di agosto, e questo potrebbe essere un bene perché arriverà più fresco ai momenti importanti della stagione, e del resto non ci si possono aspettare troppi IP dal quarantunenne nativo dell'Alaska. Curt comunque ci sarà e questa è una garanzia.
A prendere il suo posto scalerà Jon Lester, che ha giocato la seconda gara in Giappone senza convincere troppo, ma che gradualmente promette di tornare ai livelli del 2006, anno dell'esordio, dopo la difficile lotta contro il tumore che ne aveva messo in pericolo la vita oltre che la carriera.
Al numero 4 ritroveremo Tim Wakefield, che sarà orfano quest'anno di Doug Mirabelli, sempre che non rientri in emergenza come 2 anni fa. Grande mangia-innings, Tim alterna prestazioni eccellenti e disastrose a seconda che la sua knuckleball funzioni o meno. Il controllo è dunque la chiave delle sue performances, non certo la potenza, e quindi teme il passare degli anni (42 compiuti) meno dei suoi colleghi. Se sarà capace di mantenere una ERA attorno a 4.6, in linea con le ultime stagioni, avrà fatto il suo dovere.
L'ultimo spot dovrebbe essere inizialmente di Julian Tavarez, anch'egli molto incostante nelle prestazioni ed in calo nel corso della trasformazione da rilievo a partente. Sarà però necessario per preparare il campo all'arrivo da titolare del giovane Clay Buchholz, che lo scorso 1 settembre ha regalato emozioni con un incredibile no-hitter alla sua seconda partenza in Major League (primo rookie nella storia dei Red Sox a compiere l'impresa). Il ragazzo deve crescere e non ha ancora i numeri per un'intera stagione da titolare, ma utilizzandolo in modo adeguato, magari nella seconda metà dell'anno, potrà dare un grande contributo. Una curiosità : il ragazzo pare essere dotato di una gran velocità nella corsa, caratteristica sprecata per un pitcher di AL, che magari potremmo vedere solo in qualche gara di Interleague.
Inoltre a continuare la riabilitazione in AAA dopo gli infortuni che lo hanno tormentato lo scorso anno, ci sarà il neo acquisto Bartolo Colon, AL Cy Young nel 2005, che qualora dovesse recuperare la forma di qualche anno fa, potrebbe conquistare un posto fisso nella rotazione.
Anche nel bullpen, grande forza del gruppo del 2007, poche novità , con Kyle Snyder a fare da long-reliever, e a continuare il più che dignitoso lavoro dello scorso anno (ERA 3.81) ci sarà Javier Lopez, il side-arm mancino che tanto piace al manager Terry Francona ma il cui utilizzo sarà verosimilmente limitato a meno di 1 IP per apparizione, e più che altro contro i battitori mancini; stesso discorso per il veterano Mike Timlin, altro pallino del manager che lo scorso anno più di una volta ha messo a rischio il risultato degli incontri oltre che le coronarie dei tifosi. Dovrebbe trovare spazio anche David Aardsma, che in ST ha destato una buona impressione.
Manny Delcarmen sarà invece utilizzato in vicinanza del 7° inning, e se dovesse confermare la tendenza a migliorare mostrata lo scorso anno (ERA 2.05 in 44 IP), il ragazzo nativo di Boston potrebbe diventare un vero punto di riferimento del bullpen.
A coprire il ruolo di setup ritroveremo anche Hideki Okajima, arrivato in punta di piedi lo scorso anno e rivelatosi intoccabile per gran parte della stagione fino ad arrivare alla fine un po' a corto di energie. Preparerà i finali di partite per il super-closer Jonathan Papelbon, 3 sole opportunità di salvezza sprecate lo scorso anno per una ERA pari a 1.85.
Position players
Anche la difesa sarà sostanzialmente la stessa dello scorso anno: nell'outfield ci sarà Manny Ramirez a sinistra la cui telenovela sembra finita, e nonostante la sua potenza sia forse un po' in calo, lo scorso anno, schierato nel lineup dopo Ortiz, si è dimostrato implacabile come sempre.
A destra tornerà J.D. Drew, discusso per le sue prestazioni non al livello delle attese e forse neanche dello stipendio; quest'anno potrebbe ritrovare continuità e confermarsi solido ed affidabile dietro i grandi sluggers.
Al centro dovrebbe avere il posto di titolare il giovane Jacoby Ellsbury, che ha debuttato nel 2007 e in quello scorcio di stagione ha fatto vedere a tutti di cosa sia capace; questi i suoi numeri in 33 gare: BA .353 OBP .394 SLG .509, con 3 HR e 9 basi rubate su altrettanti tentativi, oltre ad una postseason straordinaria. Perderà dunque il posto di titolare Coco Crisp, switch-hitter sostanzialmente molto simile a Jacoby ma meno giovane e con meno talento, che potrebbe essere utilizzato contro i lanciatori mancini sempre che non vada in porto una cessione annunciata da parecchio tempo.
Nell'infield è rimasto Mike Lowell in terza base, reduce da quello che viene definito il career-year, ecco i suoi numeri nel 2007: BA .324 OBP .378 SLG .501, 21 HR e ben 120 RBI. Non ha avuto il calo che qualcuno si aspettava confermando le sue prestazioni anche ai playoffs, cosa che gli è valsa l'attribuzione del World Series MVP Award. In effetti col Green Monster di Fenway Park, Mike può sfruttare la sua caratteristica di pull-hitter destro.
E' rimasto in posizione di SS anche Julio Lugo, altro giocatore un po' al di sotto delle aspettative lo scorso anno, ma che come Drew dopo un anno di tempo necessario per acclimatarsi, promette di migliorare nel 2008. Se il backup degli infielders sarà anche quest'anno Alex Cora, nel corso della stagione potrebbe essere lanciato in posizione di SS anche il giovane Jed Lowrie.
Confermatissimo in seconda base anche Dustin Pedroia, Rookie of the Year per l'AL per le doti sfoggiate sia in difesa che in attacco.
Infne in prima base ritroveremo anche Kevin Youkilis, fresco Gold Glove, che potrebbe essere utilizzato occasionalmente in terza base per dare riposo a Lowell e lasciare spazio a Sean Casey, arrivato da Detroit.
Dietro al piatto ci sarà ancora Jason Varitek, il capitano, che alla sua dodicesima stagione da professionista, sempre fedele alla maglia dei Red Sox, resta un punto di riferimento per tutti i lanciatori. Inoltre dopo un 2006 dalle prestazioni offensive non troppo convincenti, lo scorso anno ha invece ritrovato numeri migliori: BA .255 con 17 HR. A dargli il cambio per ricevere Wakefield sarà Kevin Cash, non più giovanissimo ma indispensabile, in attesa che uno tra i due prospetti Dusty Brown o George Kottaras maturino definitivamente.
E ad occupare la posizione di DH ritroveremo anche Big Papi David Ortiz, idolo dei tifosi per le sue prestazioni in campo e per le sue doti umane.
Lineup
Francona lo scorso anno ha spostato su e giù i giocatori senza mai trovare pace, ma quest'anno dovrebbe iniziare con il lineup che sembra avere maggior senso, cioè:
1 – Dustin Pedroia (2B)
2 – Kevin Youkilis (1B)
3 – David Ortiz (DH)
4 – Manny Ramirez (LF)
5 – Mike Lowell (3B)
6 – J. D. Drew (RF)
7 – Jason Varitek (C)
8 – Jacoby Ellsbury (CF)
9 – Julio Lugo (SS)
A prima vista sembra infatti sprecato Ellsbury schierato sul fondo, ma con 4 potenziali leadoff (Pedroia, Youkilis, Lugo, Ellsbury e sarebbero 5 con Crisp), delle scelte vanno per forza fatte, e siamo d'accordo nel ritenere più conveniente mantenere nella parte alta del lineup giocatori da alta OBP e sfruttare comunque la velocità degli altri in tutti i turni di battuta successivi al primo.
Conclusioni
Una considerazione va sicuramente fatta: alla fine della scorsa stagione ci si aspettava dai Red Sox un ringiovanimento radicale della squadra, con il pensionamento annunciato di Curt Schilling, Tim Wakefield, Mike Timlin, e la probabile cessione di Mike Lowell, che era free agent, ma forse l'entusiasmo della vittoria alle World Series ha indotto i vecchietti a ripensarci e la dirigenza non ha certamente fatto nulla per convincerli ad andare via, un po' come riconoscimento per il contributo dato da tutti, un po' perché qualcosa da dare sicuramente ancora ce l'hanno in termini di adrenalina e di esperienza, ma i rincalzi sono comunque pronti a subentrare in caso di necessità , e forse questa è la condizione che lascia più scelte a Francona, proprio lui che con le scelte qualche volta ci bisticcia.
La squadra si presenta comunque come la favorita per quest'anno, e come Dynasty per gli anni futuri. I tempi bui sembrano davvero finiti.