Cleveland Indians

Travis Hafner deve tornare quello del 2006 per trasformare la Tribù

Riceviamo da TheFan17 e webba2000, partecipanti al nostro forum e tifosi degli Indians e volentieri pubblichiamo.

Gli Indians 2008 ricominciano dalle lacrime di Victor Martinez. Lacrime versate alla fine di Gara 7 dell'ALCS persa contro i futuri campioni dei Red Sox. L'intento del GM Mark Shapiro è quello di migliorare ulteriormente e per riuscirci è stato deciso di confermare in blocco la squadra del 2007 lasciando invariato il gruppo vincente nelle mani del manager Eric Wedge. Dopo una stagione da 96 vittorie gli Indians riprendono il cammino per assicurasi un posto nell'elitè della Major League.

Pitching

Lanciatori Partenti:

Questo 2008 sarà  una stagione molto particolare per Carsten Charles Sabathia. Dopo aver chiuso il 2007 con il CY Young Award a fronte di 19W, 3.21 di ERA e impressionanti numeri di K/9 (7.81) e K/BB (5.65), l'indiscusso ace degli Indians dovrà  cancellare l'inaspettata debacle durante la post-season, culminata con la doppia inguardabile prestazione nell'ALCS contro il grande Josh Beckett. Dicevamo anno importante per CC. A fine stagione sarà  free-agent e il giocatore ha già  annunciato da tempo che ogni discussione sul suo rinnovo contrattuale sarà  presa in considerazione solo a fine campionato. Per molti, è la conferma che questo 2008 sarà  l'ultimo anno sulle rive del lago Erie per Sabathia.
Dietro CC, la rivelazione dello scorso anno ovvero Fausto Carmona. Dotato di una delle sinker più efficaci delle Majors, Carmona è una vera e propria macchina di groundout, oltre 400, favorendo ben 32 double plays. Fausto è chiamato alla consacrazione definitiva, un'altra stagione sui livelli di quella scorsa del duo Sabathia-Carmona aumenterebbe notevolmente le possibilità  degli Indians di ri-confermarsi in testa alla Central Division.
Ancora una volta, il numero tre dalla rotazione sarà  il veterano Jake Westbrook. Nonostante i 150 innings lanciati, viene da una stagione abbastanza travagliata soprattutto per via di un infortunio che ha intaccato la sua costanza di rendimento. Anche lui, come Carmona, fa della sua sinker l'arma preferita.
Paul Byrd sarà , invece, il numero quattro della rotazione. Paul è reduce da una buona stagione terminata purtroppo dalle polemiche su una vecchia storia di steroidi uscita, stranamente, proprio alla vigilia della decisiva gara 7 a Fenway. Byrd è un contact pitcher che fa lavorare molto la difesa, il suo punto di forza è il controllo con una bassissima percentuale di basi su balls, caratteristica che gli permette di rimanere in partita anche concedendo qualche valida di troppo. Davvero curioso come Westbrook e Byrd abbiano innalzato il proprio rendimento durante la postseason, tutto il contrario invece di Sabathia e Carmona, arrivati al momento decisivo stremati da una stagione pesantissima.
Il quinto posto in rotazione è stato assegnato a Cliff Lee, rimandando, almeno per il momento, i giovani Sowers e Laffey in AAA. Lee dal 2004 al 2006 è stato un ottimo lanciatore per la Tribù, compilando un record di 46-24 con ERA di 4.50. L'anno scorso un infortunio subito durante lo Spring Training lo ha costretto a saltare la preparazione costringendolo a una pessima condizione per tutto il resto della stagione, in cui è arrivato persino a toccare gli inferi del Triple-A a Buffalo. Quest'anno con uno Spring Training completo si spera di rivedere il pitcher che negli anni passati aveva ben impressionato. Gli altri due contendenti all'ultimo ruolo da titolare sono due giovani lanciatori mancini che hanno già  fatto assaporato le Majors in questi due anni. Sowers, molto atteso all'inizio della stagione scorsa, ha però tradito le attese entrando in un'involuzione tecnica che pare non avere fine, mentre Laffey ha ben figurato negli ultimi mesi del 2007 ma inizierà  comunque la stagione nelle Minors. E' estremamente probabile che entrambi abbiano la loro occasione durante l'annata.

Bullpen:

Il parco rilievi degli Indians è sicuramente una delle armi migliori della squadra. Tutto graviterà  attorno a Rafael Betancourt e al mancino Rafael Perez. Betancourt viene da una stagione assolutamente incredibile che l'ha consacrato come uno dei migliori setup in circolazione, vero e proprio spettro per i lineup avversari. Perez, entrato a far parte della squadra da metà  stagione è stato uno dei fattori determinanti per la corsa al titolo divisionale e la sua slider intoccabile è stata un autentico flagello per i New York Yankees nel primo turno di Playoffs.
Joe Borowski sarà  nuovamente il closer. Leader uscente in American League per numero di salvezze (45) ha chiuso però la stagione con un'ERA di oltre 5. Giocatore indubbiamente solido, ma che rappresenta una minaccia per le coronarie dei propri tifosi.
Come ulteriore assicurazione gli Indians hanno fatto arrivare dal Giappone il lanciatore Masa Kobayashi. Il nipponico che vanta più di 200 salvezze nella terra del Sol Levante, dovrebbe ricoprire agli Indians il ruolo di setup. A completare il bullpen ci saranno il mancino Craig Breslow, appena prelevato dai Red Sox e che dovrebbe aver sconfitto la concorrenza di Aaron Fultz, il giovane Jensen Lewis e uno tra Tom Mastny, Jorge Julio e Scott Elarton (si deciderà  domani).

Position players

La posizione di catcher è saldamente nelle mani di Victor Martinez. L'anno scorso, V-Mart è stato probabilmente il miglior giocatore della Tribù battendo .301/.374/.505 con 25 HR e 114 RBI. Incredibile il suo .400/.538/.600 in situazione di RISP e 2 out. Martinez ha anche fugato i dubbi sulla sua difesa eliminando il 30% dei base stealers, ben il 16% in più del 2006.
Ryan Garko confermatissimo come prima base, ha dimostrato di essere un everyday player con ottimi numeri. Ad una buona difesa unisce un'ottima potenza al piatto. In seconda base ci sarà  la rivelazione della seconda metà  dell'anno scorso Asdrubal Cabrera. Chiamato nelle Majors ad Agosto ha preso il posto con la freddezza di un veterano ed ha stupito tutti per la sua eccellente difesa. Buono il suo apporto in fase di battuta, anche se il suo rendimento nel cuore dell'infield sarà  una delle chiavi della stagione degli Indians.
Jhonny Peralta sarà  l'interbase. Uno degli shortstop dotati di maggiore potenza, Peralta, sembra essere ritornato ai livelli del 2005. La difesa continua a lasciare perplessi in molti, nonostante alcuni leggeri miglioramenti.
Il terza base titolare, almeno per l'inizio di stagione sarà  Casey Blake. Giocatore di ineccepibile costanza di rendimento, il buon Blake continua ad essere uno dei giocatori più apprezzati all'interno della squadra. Non un terza base naturale, ma ha saputo adattarsi al ruolo nel migliore dei modi offrendo un rendimento più che accettabile. Alle sue spalle ci sarà  Andy Marte, ex-super prospetto. L'involuzione psico-tecnica che ha attraversato durante il 2007 ha costretto il front-office a porsi serie domande sul suo futuro. Gli verrà  data ancora una chance, forse l'ultima, ma quello che era considerato uno dei migliori giovani nel panorama americano sembra avere l'inquietante aspetto di un giocatore dal potenziale inespresso.
Tra gli esterni, la posizione centrale è dominio assoluto di Grady Sizemore, Gold Glove '07. Uno dei migliori giovani giocatori delle Majors. Potenza, velocità , difesa e carisma sono solo alcune delle sue innumerevoli qualità . A soli 25 anni, solo il cielo è in grado di porre limite alle sue potenzialità . Nelle posizioni di esterno destro e sinistro si alterneranno Franklin Gutierrez, Jason Michaels e David Dellucci. Gutierrez occuperà  la zona destra mentre Michaels e Dellucci si divideranno la parte sinistra a seconda del match-up con il lanciatore avversario. Entrambi hanno deluso molto durante lo scorso anno. Michaels ha perso il posto in favore di Kenny Lofton, richiamato a furor di popolo dai Rangers mentre Dellucci finito ai box per infortunio ha poi chiuso la stagione fuori squadra per scelta tecnica. Se anche quest'anno dovessero tradire le aspettative, non ci stupiremmo di trovare al loro posto il giovane Ben Francisco, talento che oramai non ha più bisogno di attendere nelle Minors.
Il battitore designato, Travis Hafner è stata senza ombra di dubbio la più grossa delusione dello scorso anno. Dopo un 2006 da potenziale MVP, ha messo a referto 24 HR e 100 RBI con una OBP di .385, numeri buoni ma che hanno limato quelli fuorilegge dell'anno precendente. L'essere arrivati ad una sola partita dalle World Series con un Hafner a mezzo servizio fa capire quanto sia stata incredibile la stagione degli Indians, ma in questo 2008 è necessario che Hafner aumenti il livello delle prestazioni garantendo maggior potenza all'attacco di Cleveland.

Projected Lineup
Grady Sizemore (CF)
Asdrubal Cabrera (2B)
Travis Hafner (DH)
Victor Martinez (C)
Ryan Garko (1B)
Jhonny Peralta (SS)
Casey Blake (3B)
David Dellucci (LF)
Franklin Gutierrez (RF)

Projected Rotation
C.C. Sabathia (LHP)
Fausto Carmona (RHP)
Jake Westbrook (RHP)
Paul Byrd (RHP)
Cliff Lee (LHP)

Projected Bullpen
Situational: Jensen Lewis (RHP), Craig Breslow (LHP), Tom Mastny (RHP), Masahide Kobayashi (RHP), Jorge Julio (RHP)
7th Inning: Rafael Perez (LHP)
8th Inning: Rafael Betancourt (RHP)
Closer: Joe Borowski (RHP)

Conclusioni

In Ohio c'è molta fiducia. Il front-office ha deciso di rischiare ed ha confermato in blocco la squadra che è arrivata ad una sola vittoria dalle World Series. Decisione comprensibile anche se forse ci si aspettava qualche intervento sul mercato per colmare lacune in alcuni ruoli.
Rotazione e bullpen sono due reparti tra i migliori in American League mentre l'attacco è riuscito ad offrire un ottimo rendimento anche senza l'apporto di Hafner.
Per confermarsi campioni della Central però, tutto dovrà  girare almeno sui livelli del 2007. Il filo che separa il fallimento dalla conferma è molto sottile. Il rendimento di Carmona, di Borowski, quello di platoon fra Michaels e Dellucci, quello di Cabrera, Gutierrez e Perez nell'arco 162 partite e il miglioramento di Hafner saranno la chiave della stagione. Il rischio è molto alto, se uno solo dei pezzi dovesse saltare, la squadra potrebbe ritrovarsi senza le proprie certezze e affrontare un campionato al di sotto delle attese. Gli Indians sono da sempre la squadra più impronosticabile di tutta la Majors, o grandi trionfi o grandi delusioni. Noi puntiamo sulla prima.

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