St. Louis Cardinals

Colby Rasmus, l'attesissimo top prospect dei Cardinals

Non si può certo dire che il 2007 sia stato l'anno dei Cardinals e le avvisaglie si sono avute sin dai primi giorni di spring training, con l'arresto di Tony LaRussa per DUI (guida sotto l'effetto di sostanze – nel suo caso alcool). Il secondo segno lo si è avuto dopo l'opening game, con l'infortunio della star del pitching staff, Chris Carpenter. Un infortunio che ha portato l'ex Cy Young alla Tommy John surgery e al conseguente lunghissimo periodo di riabilitazione; forse lo vedremo in campo ad agosto-settembre di quest'anno. Come se non bastasse, è arrivata la morte di Josh Hancock a scuotere ulteriormente l'ambiente ed i primi mesi di campionato sono stati un'agonia per i tifosi dei Cardinals: prestazioni altalenanti, pitchers con partenze ai limiti dell'imbarazzante (basta citare Anthony Reyes e Kip Wells) e un attacco asfittico. In estate la squadra ha avuto un sussulto e sembrava possibile l'approdo ai playoff, ma a settembre i nodi sono venuti al pettine e alla fine la stagione si è conclusa con un deludente 78-84.
Al timone della squadra in questo 2008 ci sarà  ancora Tony LaRussa, riconfermato dal management (profondamente cambiato, ora il gm è John Mozeliak) e amatissimo a St. Louis (i fan gli hanno perdonato l'incidente con la giustizia), i cui pregi e difetti sono noti a tutti. A disposizione avrà  una squadra molto diversa da quella dell'anno scorso, vediamola nel dettaglio:

Pitchers

Con Carpenter inattivo per buona parte della stagione, il ruolo di top pitcher e numero 1 della rotazione sarà  di Adam Wainwright (14-12 – 3.70 Era) che nel disastroso 2007 dei pitchers dei Cardinals si è rivelato come il lanciatore più costante e affidabile; è giovane e ha già  un buon bagaglio di esperienza alle spalle (l'ultimo out delle World Series 2006 è suo), ci si aspetta molto da lui ed è l'unico giocatore a sapere di avere un ruolo sicuro nella starting rotation; infatti gli spot 2-3-4-5 sono completamente aperti e chiunque potrebbe teoricamente aspirare ad un posto da starter. Per il secondo spot il favorito d'obbligo è Joel Pineiro (6-4 – 3.96 Era con la maglia Cards), arrivato a metà  stagione dai Red Sox e rivelatosi una graditissima sorpresa; si spera che possa confermare quanto di buono mostrato lo scorso anno lungo tutto l'arco di una stagione. Il terzo post sembra possa essere proprietà  di Braden Looper (12-12 – 4.94 Era), un altro prodotto del pitching coach, Duncan, che l'ha convertito da rilievo a starter. La sua prima stagione in questo nuovo ruolo è da considerarsi positiva e come in qualsiasi cosa, riconfermarsi è sempre l'impresa più dura. Gli ultimi due spot sembrano giocarseli Matt Clement (inattivo nel 2007), Anthony Reyes (2-14 – 6.04 Era), Todd Wellemeyer (3-2 – 3.11 giocando sia da rilievo che da partente) e Brad Thompson (8-6 – 4.73 anche lui sia da rilievo che da partente).
Matt Clement viene da un lungo infortunio alla spalla ed è stato firmato in off-season dai Cardinals, alla ricerca di un pitcher solido ad un prezzo modico. Lui potrebbe esserlo, prima di infortunarsi era un membro della starting rotation dei Boston Red Sox e le sue prospettive erano discrete; tuttavia è arrivato allo spring training in peggiori condizioni rispetto a quanto annunciato dal management Cards (cosa che ha fatto infuriare non poco i giornalisti di St. Louis) e non dovrebbe essere pronto per l'Opening Day. Anthony Reyes invece nel 2007 ha giocato (purtroppo direbbero molti tifosi) ed è stato un autentico disastro. Il Reyes che ha zittito i Tigers in gara 1 delle World Series 2006 è stato un qualcosa di inspiegabile vedendolo giocare la stagione scorsa. La sua prima vittoria è arrivata quando le sconfitte erano già  in doppia cifra, non ha mai dato la sensazione di essere in controllo di quanto stava facendo sul monte ed ha deluso ogni aspettativa. Quest'anno è arrivato al camp determinato a far vedere che il ruolo di top prospect che aveva solo tre anni fa era più che giustificato, ma sarà  durissima perchè la pazienza con lui è molto poca (lo scorso anno ha fatto anche un periodo di “riabilitazione” in AAA, senza tuttavia distinguersi particolarmente). Todd Wellemeyer, arrivato poco dopo l'inizio della stagione scorsa, ha avuto qualche chance di giocare da partente ed è stata una piccola sorpresa, tanto che quest'anno sembra possa entrare in rotazione. Tutto dipenderà  dallo spring training, che, come detto, aggiunge tra i papabili candidati anche Brad Thompson. Ricordiamo infine che tra i convalescenti c'è ancora Mark Mulder, star a Oakland e fin'ora deludente con la maglia Cardinals. Lo scorso anno è rientrato da un grave infortunio alla spalla che ha mostrato di non aver ancora smaltito completamente e questo ha portato alla decisione di fermarsi ulteriormente. Il suo rientro è previsto per maggio, la domanda che tutti si fanno è: saprà  tornare quello di una volta? Una domanda da un milione di dollari. Stesso prezzo per la domanda a cui tutti i tifosi vorrebbero rispondere: come andrà  la nostra starting rotation? Le incognite sono tantissime, è meglio non aspettarsi grandi cose.

Parliamo ora del bullpen, rispetto allo scorso anno, non ci dovrebbero essere grosse variazioni. Nessun acquisto è stato fatto, qualche giocatore è stato invitato al camp nel tentativo di ritagliarsi un ruolo (è il caso di Ron Villone) ed è partito il solo Troy Percival (destinazione Tampa), autore di una buonissima metà  di stagione dopo aver deciso di tentare il comeback firmando per i Cards. Avremo quindi un ritrovato Jason Isringhausen nel ruolo di closer (32 salvezze su 34 opportunità  nel 2007) con Ryan Franklin e Russ Springer a costituire le prime opzioni per il settimo e ottavo inning (entrambi sono reduci da un buonissimo 2007). A completare il quadro abbiamo Tyler Johnson (anche per lui una tenue speranza di poter lottare per un posto da starter, ma il suo ruolo dovrebbe essere nel bullpen) e Randy Flores, specialista mancino. Nel complesso è un buon bullpen, ma per essere ancora più efficace avrà  bisogno di starters che sappiano garantire molti innings (Cards 26esimi nel 2007 per innings lanciati dai partenti).

Position Players

Grandi cambiamenti in campo per i Cardinals, rispetto al 2007 infatti non ci saranno più David Eckstein (rilasciato come FA e volato a Toronto), Jim Edmonds (mandato a S. Diego), Scott Rolen (mandato a Toronto in cambio di Troy Glaus), Scott Spiezio (licenziato dal team per problemi di alcool e farmaci) e Juan Encarnacion (purtroppo per lui un gravissimo infortunio ha messo in pericolo, prima della sua carriera, la sua vista). Vediamo quindi come si disporranno i nuovi RedBirds.
Catcher sarà  ancora l'apprezzatissimo Yadier Molina (.275avg – 30 run – 40 rbi nel 2007), sicuramente non un fattore in attacco (anche se sta mostrando costanti miglioramenti in questo senso), ma difensivamente è uno dei migliori in circolazione. Ha avuto una meritatissima estensione di contratto e sarà  per lungo tempo il ricevitore dei Cards. Il suo backup è Jason LaRue (.148-14-13), giocatore d'esperienza arrivato via free agency. Il prima base lo conoscono tutti, the best pure hitter in the majors, Albert Pujols (.327-99-103). Viene da un anno considerato non brillantissimo (per qualunque altro giocatore sarebbe stata un'annata ottima) e soprattutto ci sono dubbi sulla sua salute fisica: durante l'off-season è stata vagliata l'opportunità  di sottoporlo alla Tommy John surgery per un problema al gomito che lo attanaglia da un po' di tempo, ma per il momento Albert si è rifiutato; tuttavia resta aperta la possibilità  se il dolore dovesse farsi insostenibile o se la stagione dei Cards andasse sin da subito a sud. Per dargli un po' di riposo è stato firmato Josh Phelps (in grado di giocare anche da catcher) e in caso di necessità  anche Chris Duncan potrebbe coprire il ruolo, avendolo già  fatto per molti anni nelle minors.
In seconda base sarà  data un'altra chance ad Adam Kennedy (.219-27-18) dopo il deludentissimo 2007. Non credo che saranno molto pazienti a St. Louis, probabilmente gli consegneranno nel lineup il ruolo che fu di Eckstein, cioè lead-off, e se non dovessero arrivare risultati in breve tempo, Aaron Miles (.290-55-32) è pronto a subentrare. Se Kennedy lo vedremo al posto di Eckstein nel lineup, in difesa il suo posto se lo contenderanno Cesar Izturis (.276-16-8), firmato via free agency e Brendan Ryan (.289-30-12). Il primo è favorito, ottimo difensore ma non un buon battitore mentre il secondo è un all-around player, in grado di coprire 3 ruoli su 4 nell'infield. La terza base, come detto, quest'anno avrà  un nuovo padrone, Troy Glaus (.262-60-62). Sicuramente è meno affidabile in difesa rispetto a Scott Rolen ma il management spera che possa dare un contributo offensivo importante, quello che Rolen non è più riuscito a fornire da qualche anno a questa parte; molto dipenderà  dalle sue condizioni fisiche, in particolare vedremo se la fascite plantare che lo ha attanagliato per buona parte del 2007 sarà  definitivamente alle spalle. E veniamo all'outfield, reparto mai così affollato come quest'anno nella città  del Missouri. I tre starter dovrebbero essere Rick Ankiel (.285-31-39) in centro, Ryan Ludwick (.267-42-52) a destra e Chris Duncan (.259-51-70) a sinistra. Il primo è la favola del 2007, l'ex pitcher ha superato lo scetticismo che ha accompagnato il suo tentativo di tornare nelle majors da battitore ed ha letteralmente elettrizzato i tifosi nell'ultimo periodo della scorsa stagione. La sua storia è stata sporcata da sospetti sull'ormone della crescita, quest'anno Rick cercherà  di far vedere a tutti che è lì grazie alle sue forze e dalla sua parte c'è anche un braccio da pitcher che nell'outfield diventa preziosissimo. Anche Ludwick può essere considerato una sorpresa, sostituirà  lo sfortunato Encarnacion mentre Duncan è ormai una certezza, anche se deve migliorare parecchio sia al piatto, sia (e soprattutto) difensivamente. Dietro questi tre, scalpitano Skip Schumaker (.333-19-19) (che potrebbe essere il leadoff hitter se in campo), Brian Barton (che sta disputando un buonissimo spring training) e soprattutto Colby Rasmus, il top prospect dei Cards. L'esterno centro sta disputando il camp con il major league roster e, salvo ribaltoni dell'ultima ora, dovrebbe essere destinato al triplo A con la speranza di essere chiamato a settembre. Su di lui si punta tantissimo e quello che si è visto nelle minors lascia ben sperare, bisogna solo stare attenti a non lanciarlo troppo presto. Personalmente non credo ci sia il pericolo vista l'abbondanza nell'outfield, ma mai dire mai. Da aggiungere infine che è stato lasciato libero un altro tra i giocatori più amati a St. Louis, So Taguchi, che è andato ai Phillies.

Projected lineup:

1 – Adam Kennedy
2 – Rick Ankiel
3 – Albert Pujols
4 – Troy Glaus
5 – Chris Duncan
6 – Ryan Ludwick
7 – Yadier Molina
8 – Pitcher's spot
9 – Cesar Izturis

Conclusioni

Per i Cardinals si preannuncia un'annata di transizione, nel tentativo di iniziare una ricostruzione che possa portare di nuovo la squadra ai massimi livelli. Per competere per la division servirebbe soprattutto una rotation all'altezza, che i Cardinals non hanno e non potranno avere almeno fino ad agosto-settembre, col rientro di Carpenter, fermo restando che nel frattempo anche Mark Mulder sia rientrato e tornato il pitcher che tutti conosciamo. LaRussa dovrà  cercare di far esprimere al massimo non solo le sorprese dell'anno scorso, ma soprattutto i nuovi ed in particolare Troy Glaus; dovrà  essere bravo a gestire Colby Rasmus e Brian Barton ed a valutare la crescita di Freese, terza base arrivato nella trade di Edmonds e che sembra godere di buona considerazione per il futuro da parte della dirigenza Cardinals; dovrà  essere bravo anche nella gestione off-field del team visto che dopo i fatti dello scorso anno (la morte di Hancock, l'arresto dello stesso LaRussa, i problemi di Spiezio) hanno costretto la società  ad intervenire pesantemente in questo senso, con il diktat di “quest'anno vietato sgarrare”. Se la stagione non dovesse andare bene, non aspettatevi grandi colpi sul mercato; più volte infatti è stata ribadita la volontà  da parte del management di contenere i costi, quindi ci saranno movimenti solamente se i RedBirds dovessero essere in competizione per la division, cosa improbabile visto la qualità , sulla carta, di Brewers e Cubs.
La previsione finale è quindi di un record attorno alle 70-75 vittorie, senza grosse speranze per la post-season e con l'imperativo di recuperare Chris Carpenter.

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