Pittsburgh Pirates

Neil Huntington è il nuovo GM dei Pirates

Pirates of the Revolution. Non è un film, ma non c'è altro modo di definire la franchigia cha da Bella Addormentata nel Bosco si sta trasformando in Rihanna coperta da succinte vesti di pelle nera. Esagerati? Beh, diciamo che la ricostruzione è stata talmente completa che prima è partito il tetto, poi i piani alti, quindi il piano terra, le fondamenta" siamo arrivati alla falda acquifera. Il tutto è iniziato da Robert Nutting, un nome che è tutto un programma, che ha pensato bene di liberarsi del CEO e co-proprietario Kevin McClatchy diventando così il sesto proprietario ed azionista di maggioranza della franchigia di Pittsburgh. In seguito McClatchy dopo essere stato estromesso della sua parte di proprietà  si è dimesso dalla carica di presidente. Nutting e McClatchy erano stati accusati in passato di non voler spendere abbastanza per migliorare la squadra e renderla competitiva. Forse il tirchio era solo McClatchy. Subito Nutting si è messo al lavoro assumendo un nuovo presidente. La scelta è caduta su Frank Coonelly. Coonelly, solo dodici giorni dopo, ha assunto un nuovo GM (il precedente GM Dave Littlefield era stato licenziato la settimana precedente dallo stesso Nutting). Questa volta il nome prescelto è stato quello di Neil Huntington, che viene dall'organizzazione degli Indians. Il tutto è avvenuto dal gennaio al settembre 2007, mentre i Pirates, sul campo, infilavano la loro quindicesima stagione perdente consecutiva. Huntington viene dal New England, è laureato in psicologia ed ha giocato quattro anni a baseball a UMass-Amherst in Divisione III. A 26 anni era già  assistente al direttore per lo sviluppo dei giocatori con gli Expos e da 10 anni a questa parte ha lavorato, soprattutto nel front office, per Cleveland, fino a giungere all'incarico di assistente speciale al general manager Mark Shapiro.
Huntington, due settimane dopo l'assunzione, esattamente il 5 ottobre 2007, ha preso la tovaglia per un angolo ed ha tirato: si sono frantumati i contratti del manager Jim Tracy, di tutti gli assistant coach, del direttore del player development, del direttore dello scouting e del direttore delle operazioni baseball. Ouch! Si sa che questi terremoti mettono sempre in movimento una serie di massi, più o meno grossi (pensiamo alla stazza di uno scout) che, vistisi scoperti, cioè senza il loro amato direttore, scappano da tutte le parti. Quindi porta aperta per scout vari, osservatori e compagnia cantante.
Il 2 novembre Huntington ha dichiarato che userà  l'analisi e le tecniche sabermetriche (ha proprio citato le singole statistiche con le abbreviazioni nella conferenza stampa!) per valutare i giocatori, pur continuando ad utilizzare le valutazioni soggettive.
Il 5 novembre ha nominato John Russell, nuovo manager ed il 7 ha riempito le posizioni di direttore del player development, di direttore dello scouting e di direttore delle operazioni baseball con rispettivamente Kyle Stark, Greg Smith e Bryan Minniti. Infine il 19 febbraio in una lettera aperta ai tifosi Huntington ha usato le seguenti parole: "building a sustainable championship-caliber organization" e "teaching our young players how to play “Pirates Baseball” from the entry level".
Ecco il link alla lettera.
Questa è una rivoluzione!

Passando al campo di gioco, Huntington ha deciso di minimizzare le mosse invernali. I numeri dicono che i giocatori, molti dei quali ancora in fase di crescita, hanno potenziale e se scambiati, sarebbero stati di fatto svenduti, se non altro per la pochezza delle statistiche accumulate in una delle peggiori stagioni nella storia della franchigia. Il loro valore è, secondo il front office, migliore di quello dimostrato nel 2007.

Qualche numero prima di passare ad analizzare il roster. I Phillies ebbero sedici stagioni perdenti consecutive dal 1933-1948, record MLB, i Pirates, come detto, sono a quota quindici. Quanto male è andata la stagione scorsa? Ultimi nella NL in BB ricevute, terzultimi in ERA, ultimi in salvezze e quartultimi in punti segnati.

Pitchers

La rotazione dei Pirates ha potenziale. A cominciare dal giovane mancino Tom Gorzelanny, 210.1 IP, 3.88 ERA, 135 SO. Ottima veloce che scivola via dai destri, slider per i mancini e curva ancora per i destri. Spesso mostra un cambio che svanisce. Deve diventare l'asso della rotazione, il numero uno.

Numero due per Ian Snell, 208 IP, 3.76 ERA, 177 SO. Veloce che tocca 94 mph e che sfida i battitori, la rendono migliore l'uso del cambio e di una curva molto potente. Sia Snell che Gorzelanny hanno concesso 68 BB ciascuno lo scorso anno, circa 3 ogni 9 inning, un'area dove possono migliorare. Snell ha concesso 22 HR lo scorso anno. I Pirates vorrebbero firmarlo long-term.

Dal 3 al 5 la rotazione à  formata da tre lanciatori che potrebbero fare molto meglio dello scorso anno a cominciare da Matt Morris. Passato da lanciatore di potenza a finesse pitcher, nelle 11 partite giocate per Pittsburgh ha registrato un'ERA di 6.10. Ha gran movimento nella sua veloce, lancia una fastidiosa slider ai mancini e possiede un'eccellente curva. Deve soltanto metterle al lavoro.

Paul Maholm, mancino. Dopo il ritorno dall'infortunio ha concesso 21 valide in 4.2 IP ed è stato messo a riposo. Ha finito la stagione con 5.02 ERA e 10.33 H/9IP. Quando resta basso genera molte groundball e può usare cambio e curva per i destri. Ma se lascia la palla alta finisce per essere punito duramente (22 HR concessi nel 2007).

Un altro mancino che prometteva davvero bene (1.81 ERA in 14 GS nell'anno da rookie) e che si sta perdendo è Zach Duke. Non può permettersi errori. Concede troppe valide (161 in 107.1 IP). La tendinite ha fatto il resto facendogli perdere due mesi e mezzo di stagione. Il cambio e la curva sono solidi e dovrebbero dare risultati migliori. Poche le BB, ma pochissimi anche gli SO.

Il giovane ex-prospetto dei Red Sox e dei Reds Phil Dumatrait, mancino pure lui, potrebbe finire in rotazione prima o poi così come pure l'ex-prima scelta John Van Benschoten (0-7 con 10.15 ERA lo scorso anno per quello che doveva essere l'asso del futuro!). Forse doveva restare il prima base che battè .440-31-84 a Kent State nel 2001. Ma i Pirates preferirono il lanciatore che c'era in lui"

Bryan Bullington è un altro nome da tenere d'occhio; anche lui senza vittorie lo scorso anno (0-3). Un altro nome che ritorna in superficie: Elmer Dessens, sempre legato a problemi di infortuni purtroppo. Magari finirà  nel bullpen.

E parlando di bullpen c'è un 1-2 molto affidabile. E' la combinazione del closer Matt Capps (2.28 ERA, 79 IP, 64 SO, .200 BAA) e del setup man, il mancino Damaso Marte (2.38 ERA, 32 H in 45.1 IP e 51 SO, .200 BAA). Con la sua veloce da 95 mph Capps ha salvato solo 18 partite, perché i Pirates non erano quasi mai in vantaggio, ma è stato utilizzato molto ed ha avuto ottimi risultati. Lo stesso si può dire di Marte che ha tenuto i mancini a .094 usando la slurve per supportare una veloce da 92 mph.

Usato principalmente in situazioni adatte a lui Kenny Grabow, mancino ha avuto problemi al gomito, ma ha deciso di non farsi operare quest'inverno. In 51.2 IP aveva concesso 56 H con 42 SO. Usa la slider ed il cambio per affrontare i destri.

Il resto del bullpen sarà  una battaglia per fare la squadra. Tanti i nomi, poche le certezze. Byung-Hyun Kim firmato durante lo ST potrebbe contendersi il posto di setup man destro con Franquelis Osoria. Dopo la partenza di Salomon Torres verso i Brewers, quello che aveva più IP lo scorso anno è stato Jonah Bayliss con 37.2 la cui ERA (8.36) diciamo che preoccupa. E poi ci sono Sean Burnett, Juan Perez, Ty Taubenheim (arrivato da Toronto). Nella trade con Milwaukee sono arrivati Marino Salas e Kevin Roberts. Non mancano altri giovani come ad esempio Romulo Sanchez, 2.81 ad Altoona nel 2007, ma c'è qualche stella fra di loro? Fra i nuovi arrivati: Jimmy Barthmaier (preso dopo che è stato scaricato dagli Astros), Evan Meek (arrivato nel draft rule 5 da Tampa Bay), Jaret Wright, ex-Orioles. La certezza è che ci saranno molte braccia da valutare.

Position players

Sarà  compito del manager Russell, ex-catcher, fare di Ronnie Paulino la colonna portante della squadra. Dopo il .310/.360/.394 dell'anno da rookie, Paulino è sceso leggermente finendo a .263/.314/.389. aggressivo, giro di mazza molto lungo, ha difficoltà  più coi destri che coi sinistri. Ben piazzato dietro il piatto, non è certo leggerino, ma ha un buon tiro e buon guanto difensivo.

In prima base ci sarà  Adam LaRoche (.272/.345/.458 con 21 HR e 42 doppi nel 2007). Arrivato da Atlanta come il salvatore della patria ha avuto due mesi d'inferno per poi ritrovare il suo swing. Battitore sinistro che non soffre troppo i mancini. Gira molto (131 SO) ma usa tutto il campo con potenza soprattutto nei due terzi di destra. Ottimo difensore, copre molto bene la linea, tira con precisione e potenza.

Con 95 doppi in due anni ha guidato l'intera NL, è Freddy Sanchez. Classico battitore di contatto. Giro di mazza compatto, distribuisce linee in ogni parte del campo. Ha finito con .304 di media e .784 di OPS. Buonissimo seconda base. Mostra coraggio a chiudere certi doppi giochi "pericolosi".

All'interbase fiducia confermata a Jack Wilson con la trade di Cesar Itzuris che ne sottolinea il posto da titolare. Coordinato al piatto, gira e colpisce, raramente va strikeout. Con .296/.350/.441 è stato il secondo miglior battitore della squadra, gli HR (si è comportato bene raggiungendo quota 12) non devono venire da lui. Ha finito la stagione battendo .401 per quasi due mesi. Ottimo difensore, range, mani morbide, rilascio veloce.

Rischia il posto invece Jose Bautista. Da un terza base ci si aspetta di più. Problemi con curve e palle spezzate hanno prodotto 101 SO. Adeguato in terza base, ma il range è limitato. Potrebbe finire a giocare esterno. Anche se forse non ancora prontissimo, il prospetto Neil Walker potrebbe arrivare a Pittsburgh quest'estate a presidiare l'hot corner.

Xavier Nady sarà  l'esterno destro (.805 OPS con 23 doppi e 20 HR nel 2007). Guai al polpaccio lo hanno limitato per gran parte della stagione. Batte la veloce ma è migliorato anche sulle curve (.278 la sua media nel 2007). Buono in difesa, ha braccio.

Se potessero giocare con tre esterni centro"Nate McLouth, giocatore eccitante, forse l'unico giocatore davvero veloce della squadra (22-1 nelle basi rubate lo scorso anno). OPS ad .810, 13 HR nei suoi numeri. Braccio, posizione, atletico"Nyjer Morgan, veterano 28enne, sempre nelle leghe minori, promosso a Pittsburgh ha battuto .299 in 107 AB, dimostrando doti atletiche difensive spettacolari"Andrew McCutchen, il solo prospetto che può restare a lungo nella MLB, sarà  promosso prima della fine dell'estate.

La peggior stagione della sua carriera per l'esterno sinistro Jason Bay. Crollato a .247/.327/.418, 21 HR per lui, ma ben 141 SO. Ha mostrato buchi nel suo swing, veloce interna e roba sporca (curve, palle spezzate) esterna. Difensivamente ha solo un ruolo che può riuscire a coprire ormai.

Panchina, principalmente per la sua versatilità  che gli garantisce un posto nel roster per Ryan Doumit: può giocare catcher oppure esterno destro. Il fatto di essere uno switch hitter lo rende utile nelle fasi calde delle partite. OPS ad .813. Limitato ad 83 partite da infortuni vari. Gli altri interni potrebbero essere Chris Gomez (free agent arrivato dagli Indians), il prima base Doug Mientkiewicz e Josh Wilson, ex-Tampa Bay. A cercare il quinto posto da esterno, se ci sarà : Kevin Thompson, rilasciato da Oakland e Chris Duffy (13-4 nelle rubate nel 2007). Ci sarà  competizione.
Tra le giovani promesse da segnalare pure Brian Bixler e il prima base/esterno Steve Pearce che con 57 HR nelle ultime due stagioni ha segnato tracce fosforescenti su molti radar.

Lineup

1. Nate McLouth (CF)
2. Freddy Sanchez (2B)
3. Adam LaRoche (1B)
4. Jason Bay (LF)
5. Xavier Nady (RF)
6. Jose Bautista (3B)
7. Ronny Paulino (C)
8. Jack Wilson (SS)
9. Tom Gorzelanny (P)

Prospettive stagionali

Con Tracy lo spogliatoio era diventato un luogo per pensare al golf, alle vacanze, ai party da organizzare. Con Russell le cose andranno diversamente. Russell non è nuovo a Pittsburgh, fu licenziato dopo la stagione 2005, quando era il coach di terza base. Huntington lo ha scelto con consapevolezza che le cose vanno cambiate, anche se Russell non sembra comunque il cattivo che urla e sbraita. Già  questo fatto deve far sperare bene i tifosi dei Pirates.

Il primo obiettivo è trovare 25 giocatori disposti a giocare "Pirates Baseball", prendere lanci, far lavorare i lanciatori avversari. Lo scorso anno 4 battitori hanno superato i 100 SO subiti e nessuno ha raggiunto 70 BB ricevute. Un grande miglioramento in questo settore è auspicabile e necessario.

La rotazione potrebbe dare frutti, magari non già  quest'anno. Quattro quinti della rotazione progettata ha 26 anni o meno. Ed il bullpen ha le basi per costruire qualcosa di buono intorno a Capps e Marte.

La divisione era debole, ma si sta notevolmente rinforzando (Cubs, Brewers su tutti), ed anche rivali tradizionali come Braves, Mets e Phillies sono diventati brutte gatte da pelare. L'interleague non è facile (Yankees, Blue Jays, White Sox, Devil Rays, Orioles) ed aumenterà  le sfide che questi giovani bucanieri si troveranno di fronte.

Evitare di entrare nel libro dei record vincendo 81 partite sarebbe già  un risultato positivo, ma non sarà  certo una passeggiata. Ma è l'arrivo di Huntington la cosa che deve riempire l'animo di speranze. Le idee, l'approccio, l'entusiasmo, la novità .

Pirates of the Revolution. Non è un film. Siamo solo all'inizio della realtà .

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