Milwuakee Brewers

Il Rookie of the Year Ryan Braun guida l'attacco dei Brewers

E finalmente i giovani hanno mantenuto le promesse! Si sente spesso parlare di rebuilding, di ricostruzione e poi? E poi un'altra ricostruzione ed un'altra ancora, e la cosa diventa quasi un'abitudine tanto per illudere i tifosi. Ma i Brewers dopo anni di anonimato e presunta ricostruzione hanno finalmente "delivered", hanno consegnato la posta. Solo un leggero calo verso la fine della stagione e qualche infortunio di troppo ai lanciatori non ha consentito loro di vincere la divisione. Tutto è svanito proprio nel weekend conclusivo e c'è stata, giustamente, delusione. Ma le premesse per una grande stagione ci sono tutte. La prima stagione vincente dal 1992 a questa parte non resterà  un evento isolato. I Brewers del 2008 e degli anni a venire contenderanno per i playoffs (che mancano dal 1982), per la divisione e forse anche per premi più grandi.

Tutto è cominciato già  qualche anno fa con l'acquisto della franchigia da parte di Mark Attanasio. Il GM Doug Melvin, già  vincente a Texas ed il direttore dello scouting, l'impronunciabile Jack Zduriencik hanno fatto il resto con mosse astute e scelte acute. I giovani che stanno creando l'ossatura per i prossimi 5-10 anni non sono venuti dal nulla, ma sono stati accuratamente scelti ed allevati. Compito del manager Ned Yost farli ora rendere e tenerli sotto controllo anche durante la pressione della "pennant race". Anche Yost ha ceduto psicologicamente nel finale di stagione facendosi espellere due volte nell'ultima fatidica settimana. Ed è arrivato pure Ted Simmons come nuovo bench coach, dopo anni di scouting, è un ex-catcher. Profondo conoscitore dei fondamentali e personaggio carismatico.

Potremmo chiamarli i Brewers Bombers: Braun, Fielder, Hardy, Hart e Weeks. In cinque hanno battuto 150 HR con 413 RBI, rubando, tanto per divertirsi pure, 77 basi. Hanno creato un lineup che sta diventando un incubo per i lanciatori avversari. Qualche ritocco al lineup lo renderà  (forse) più solido e durevole. La firma del catcher Jason Kendall potrebbe essere vista in quest'ottica, anche se il braccio non funziona più e le rubate avversarie sono all'ordine del giorno.

Da lavorare e sistemare, invece, il pitching staff. La batteria dei partenti, che deve rimanere sana, ha ancora qualche buco e nel bullpen l'arrivo di Eric Gagnè è circondato da incertezza e tensione: sarà  quello che abbiamo visto coi Rangers nella prima metà  del 2007 (2.16 ERA) o quello necessariamente dimenticato alla fine della panchina dopo la trade ai Red Sox (6.75 ERA). Gagnè porta con se allo Spring Training tre pagine del Mitchell Report ma anche l'anello di campione del mondo vinto con Boston e speriamo che la seconda cosa contagi gli altri ragazzi del bullpen. E' stata proprio la batteria dei rilievi che ha subito la più evidente rivoluzione a Milwaukee nel tentativo di migliorare un pessimo dodicesimo posto nella classifica dell'ERA nella National League. Le vittime principali sono state il closer Francisco Cordero ed il setup man Scott Linebrink lasciati andare via come free agents.

Pitchers

La rotazione dei Brewers ha sofferto lo scorso anno quando Ben Sheets si è fermato per infortunio. Questo fatto la dice lunga sia sull'importanza attuale di Sheets nell'economia dei Brewers sia sulla scarsa profondità  della rotazione della squadra. Sheets è stato sulla lista infortunati dal 15 luglio al 29 agosto per fastidiosi problemi alle dita ed ha poi avuto problemi al polpaccio per tutto il mese di settembre. In pratica la sua stagione è durata fino alla fine di giugno, quando era 10-3, 3.19 ERA con 81 SO in 110 IP. L'ERA è schizzata a 6.08 nei restanti 31.1 IP: non era più lui. Quando sano la veloce ha fatto grossi danni alle mazze avversarie, mentre curva e cambio sembravano addirittura migliorati. E' il terzo anno consecutivo che Sheets salta partite per infortunio. Queste la sequenza delle GS in carriera dal 2001 in poi 25-34-34-34-22-17-24. Sarà  l'asso della rotazione.

Il numero due sembra proprio che finirà  sulle spalle del giovane Yovani Gallardo. Arsenale fin troppo completo per un 22enne: veloce che tocca 94 mph, slider, curva e cambio. Nelle 17 start ha concesso molto poco: 3.67 ERA, 8.24 SO/9IP, appena .245 di media avversaria, qualche BB di troppo, 3.02/9IP. Solido anche durante l'assenza di Sheets, ma da solo non può reggere il peso di una rotazione intera.

Jeff Suppan è andato molto meglio in casa (3.87 ERA) che fuori (5.38 ERA). E' comunque riuscito ad accumulare 206.2 IP limitando i danni pur concedendo un .298 ai battitori avversari. Non vecchissimo (33 anni) ha già  cominciato ad usare cambi di velocità  e tagli per nascondere la mancanza di una palla veloce dominante. Discreto come numero tre.

Le cose si fanno complicate da qui in avanti. Per ognuno che vede profondità  nella rotazione, 8-9 potenziali partenti, c'è qualcuno che fa notare come Dave Bush, Claudio Vargas ed il mancino Chris Capuano hanno lanciato 79 partenze nel 2007, ma hanno tutti tre veleggiato sopra il 5.00 di ERA concedendo la bellezza di 70 HR e medie battuta avversarie comprese fra .285 e .290. Tutti e tre inoltre sono stati usati, prima o poi durante la stagione, anche nel bullpen con Vargas che ha pure conquistato una salvezza. Dei tre Capuano sembrerebbe il meglio attrezzato a riempire uno dei cinque slot della rotazione.

Fra i giovani potenzialmente il mancino Manny Parra sembra davvero quello in grado di fare il numero cinque (i Brewers credono che in futuro possa anche essere molto di più). Ritornato da un'operazione alla spalla, è pronto per la MLB, quantomeno per il bullpen.

Era il miglior closer in circolazione nella NL. Poi l'infortunio e tante altre storie ne hanno rovinato la carriera. Milwaukee ha scommesso su di lui. Naturalmente stiamo parlando di Eric Gagnè, ex-Cy Young Award e proprietario di una delle più incredibili strisce di salvezze consecutive della storia. Velocità  e movimento della palla veloce non sono più quelli di inizio carriera ed ecco che il cambio inizia a soffrirne un pochino. Il posto di closer è ovviamente suo. Nel caso ci fossero problemi Derrick Turnbow, 68IP, 44H, 84SO, 33 HOLD e .183 BAA è pronto a subentrare (fu già  il closer prima dell'arrivo di Cordero). Veloce che tocca 98mph e curva che gira tantissimo nel suo braccio. Il suo ruolo è il setup man per l'ottavo inning. Come free agent firmato pure il solido David Riske (69.2IP, 2.45 ERA, .240 BAA a Kansas City). Sono inoltre arrivati con due scambi Salomon Torres (5.47 ERA) dai Pirates e Guillermo Mota (5.76 ERA) dai Mets. Due passaggi sulla lista infortunati hanno limitato la stagione di Torres lo scorso anno a Pittsburgh. Ha finito per lanciare solo 52.2IP. Versatile, può stare a lungo sul monte, se necessario. Meno affidabile invece è Mota. Altri nomi sono quelli di Seth McClung e Carlos Villanueva.

Per quanto riguarda i mancini i nomi da tenere sotto controllo sono quelli di Brian Shouse, Randy Choate, Zach Jackson e Mitch Stetter. Lotta aperta per evitare il rilascio o l'AAA.

Position players

L'unica posizione che ha subito cambiamenti significativi è stata quella di catcher. La partenza per New York, sponda Mets, di Johnny Estrada ha portato all'acquisto di Jason Kendall e di Eric Munson. Kendall ha giocato nel 2007 prima ad Oakland e poi con i Cubs e non va a Milwaukee per la sua mazza (.242-3-41 e addirittura Yost sta pensando di farlo battere nono nel lineup, dopo il lanciatore!), ma per le doti che possiede quando è dietro al piatto. Munson sarà  la riserva a meno che non perda il posto a favore di Mike Rivera (11 presenze lo scorso anno). Il giovane Lou Palmisano sarà  in AAA.

Angoli dell'infield e pietre angolari della franchigia: Prince Fielder in prima base e Ryan Braun in terza. Fielder (.288-50-119 con 1.013 di OPS) con 50 HR ha ripetuto l'impresa di papà  ed ha guidato la graduatoria NL dei fuoricampo. Autentiche bombe colpite in ogni direzione e contro lanciatori molto diversi tra loro. Difensivamente non il massimo, ma chiudiamo un occhio. Forse un giorno sarà  costretto a fare il DH. Braun, vincitore del premio per il miglior rookie della NL è invece andato .324-34-97 giocando solo 113 partite. La sua slugging ha detto .634 (addirittura meglio del .618 di Fielder) e la OPS 1.004. Assolutamente devastante contro i mancini. Pessimo difensore e durante l'anno è probabile uno spostamento nel ruolo di esterno sinistro.
Braun-Fielder saranno il 3-4 del lineup, una combinazione destro-sinistro fra le più potenti del baseball odierno.

Davanti a loro il resto dell'infield: Rickie Weeks, seconda base e leadoff e J.J. Hardy, interbase e numero due del lineup. Weeks .235-16-36 ha avuto .374 di OBP ed ha battuto 8 dei suoi HR in settembre. 25-2 nel conto SB-CS. Potrebbe battere meglio se evitasse di girare ogni fastball che vede (ha finito con ben 116 SO che per un leadoff hitter non va benissimo). Anche lui in difesa è appena adeguato. Hardy si direbbe (in gergo) è il tipico numero 2 - aggressivo, con battute in linea, con 30 doppi e discreta OPS a .786, anche 26 HR. Ottimo interbase, mani, braccio, caricamento, tiro.

Quinto del lineup a seguire la coppia Braun-Fielder sarà  l'esterno destro Corey Hart (.892 OPS con 33 doppi e 24 HR nel 2007). Aveva un solo HR alla fine di maggio! Sembra che dalla metà  della stagione in poi abbia trovato l'equilibrio per battere bene. Protegge bene il piatto con due strike. Veloce sulle basi (23-7 nelle rubate). Ottimo braccio in difesa.

All'esterno centro ci sarà  Billy Hall. Gran giro di mazza, aggressivo sulle fastball, anche su quelle interne che spesso lo castigano. Era un interno e sta diventando un buon esterno centro sia come posizione che come prese. Ha pure un buon braccio.

Con la partenza di Geoff Jenkins l'esterno sinistro dovrebbe finire a Gabe Gross. Crollato in settembre dopo un ottimo agosto è quasi migliore in difesa che in attacco. Swing molto lungo. Sarà  in competizione per il posto da titolare. Mike Cameron è un esterno centro fortissimo difensivamente, ma deve scontare una breve squalifica per doping. Quando rientrerà , a fine aprile, è probabile che Hall passi in terza base, con Braun esterno sinistro e Gross in panchina.

Panchinaro di lusso Craig Counsell: può giocare in tre ruoli e ha l'istinto per il doppio gioco. Tiene la mazza come "se tentasse di aprire un ombrello in ascensore", ma nessuno ha mai avuto coraggio di dirglielo! Però il .220 di media dello scorso anno è stato bugiardo. Vinny Rottino o Brad Nelson si candidano per due posti sul "pino". Spera in un posto in panchina anche Abraham Nunez, switch-hitter che può giocare in 2b, in 3b e come interbase; a contendergli il posto pure Joe Dillon.

Come esterni, oltre al citato Cameron, ci sono il rientrante Gabe Kapler (ha allenato nelle minors dei Red Sox nel 2007) e Tony Gwynn Jr, altro figlio d'arte.
Due casi interessanti da risolvere sono quello di Matt LaPorta, esterno, super prospetto, scelto nel giugno 2007 che alcuni dicono già  pronto e quello di Laynce Nix. Nella mischia anche Drew Anderson.

Lineup

1. Rickie Weeks (2B)
2. J.J. Hardy (SS)
3. Ryan Braun (3B)
4. Prince Fielder (1B)
5. Corey Hart (RF)
6. Gabe Gross (LF)
7. Billy Hall (CF)
8. Jason Kendall (C)
9. Ben Sheets (P)

Prospettive stagionali

Non saranno più una sorpresa, devono confermare il bene fatto nel 2007. Il lineup fa davvero paura e ormai certi battitori sono certezze sulle quali fare affidamento.

La divisione non è di quelle impossibili da vincere. I Cubs si sono ulteriormente rinforzati e saranno probabilmente ancora gli avversari da battere. La stagione, ironicamente, inizierà  e si concluderà  proprio con due serie contro i Chicagoans.

Le incertezze vengono dalla rotazione e dall'infermeria, se quest'ultima restasse vuota le speranze di fare i playoffs sarebbero tanto più grandi. Il bullpen dipende dalla forma di Gagnè, ma nel caso in cui ci fossero problemi, quest'anno ci sono le soluzioni interne per tenere i vantaggi e vincere la partite importanti con i nuovi arrivati.

L'esperienza di perdere tutto nell'ultimo weekend ha fatto male, ma certamente è servita e soprattutto servirà  come carica a questi Brewers e siamo certi che il manager Yost saprà  dare alla franchigia dell'Wisconsin la soddisfazione di vendere biglietti fino ad ottobre inoltrato.

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