Una visione terrorizza i Reds: Dusty Baker con la loro uniforme
Qualche settimana fa i Cincinnati Reds erano silenziosamente considerati una delle squadre con più potenziale in circolazione. Giovani pronti all'esplosione in Major League, la divisione più debole in circolazione e finalmente una rotazione che stava iniziando ad ingranare. Poi è andato tutto a sud. Il GM Wayne Krivsky ha deciso di chiamare Dusty Baker a guidare la squadra. Polveroso Fornaio ama i veterani ed ha già dichiarato che inizierà la stagione dando fiducia ai vecchi, quegli stessi vecchi che hanno ottenuto pessimi risultati negli ultimi anni. Ha anche dichiarato che privilegerà grinta e velocità rispetto ad OBP e potenza in battuta, scatenando il panico nei tifosi dei Reds. Baker, d'altronde, è riuscito ad arrivare molto lontano in 2 occasioni, con Giants e Cubs, ma nel primo caso è stato letteralmente trascinato da un Bonds “esplosivo” alle World Series, mentre nel secondo ce l'ha fatta, ma distruggendo per sempre le carriere di Mark Prior e Kerry Wood, e dando un contributo probabilmente non indifferente anche allo sfaldamento della spalla e del gomito di Matt Clement. Ed è questo il manager che si sono portati in casa i Reds: uno che ama i veterani, odia l'OBP ed i “numeri” e sfinisce i partenti, lasciando organizzazioni distrutte alle sue spalle. Buona fortuna…
Pitching
Rotazione
Il pitching negli ultimi anni è stato il grande problema di Cincinnati, ma sembra che almeno una toppa sia stata messa, nonostante la squadra continuerà a giocare in uno dei campi più favorevoli agli hitters in assoluto. In rotazione troviamo Aaron Harang, che continua ad essere sottovalutato, ma è ormai un legittimo asso in rotazione. Negli ultimi 3 anni ha trovato una costanza che dovrebbe permettergli di portare in dote alla squadra un'ERA appena sotto 4.00, sicuramente ottima considerata il campo. Dietro di lui c'è Bronson Arroyo, che dopo un 2006 assolutamente bugiardo ha normalizzato le proprie prestazioni. Si tratta comunque di un lanciatore assolutamente in grado di mangiare più di 200 IP ed avere un'ERA migliore della media della lega, che è un po' ciò che gli si chiede. Non è un fenomeno, ripetiamo, ma un lanciatore estremamente utile.
Il numero 3 della rotazione è Homer Bailey. Su di lui gli scout hanno sempre avuto pareri contrastanti: per alcuni è un fenomeno in via di sviluppo, per altri solo un onesto mestierante. Le 9 partite giocate nel 2007 darebbero ragione ai secondi, ma si tratta di una manciata di innings e quindi il significato è sicuramente molto limitato per un ventunenne. E' indiscutibile però il fatto che debba migliorare il controllo (28 BB in 45.1 IP nel 2007) per avere successo. Se ce la dovesse fare, potrebbe essere utile, altrimenti sicuramente deluderebbe ancora.
Il back-end prevede Matt Belisle e Josh Fogg. Belisle ha una gran curva e mezzi interessanti, ma è ancora abbastanza grezzo. Nel bullpen ha avuto successo negli anni scorsi, ma Baker sembra intenzionato a farlo partire e forse non è la peggiore delle idee, a patto di non chiedergli 200 IP, che probabilmente non ha nel braccio. Fogg ambisce allo spot di numero 5 in virtù del fatto di essere un esperto lanciatore. Bravo? No, esperto abbiamo detto. Il talento è limitatissimo, ottiene pochissimi strikeout, ha un'ERA in carriera di 4.90 ed ha avuto un solo anno in cui sia andato meglio della media in carriera, nel 2002. Cosa ci faccia ancora in una rotazione di Major League è uno dei misteri della vita. Il suo posto dovrebbe essere, incredibilmente, più sicuro di quello di Belisle e Bailey proprio in virtù della grande esperienza. Come sicuramente saprete, 5.00 di ERA “esperta” sono importantissimi…
Dicevamo che ci sono possibili dubbi su Belisle e Bailey. Il primo potrebbe tornare nel bullpen ed il secondo in AAA a maturare. Con Baker tutto è possibile quando si parla di giovani, quindi non lo escluderemmo. Jeremy Affeldt sicuramente si augura che ad uno dei ragazzini vada male, per tornare a partire come vorrebbe. Il mancino proveniente dai Rockies viene da un'annata straordinaria trascorsa nel bullpen. Ha spessissimo problemi di controllo ed impiegarlo da partente non sarebbe una grande idea, ma tutto è possibile. Infine c'è anche Edinson Volquez, altro talento giovanissimo arrivato dai Rangers in cambio di Josh Hamilton. Qualche problema caratteriale ne ha frenato la crescita, ma il talento non si discute e potrebbe fare davvero bene. In particolare, è in grado di realizzare tranquillamente più di uno strikeout per inning. Dalle minors potrebbe salire durante la stagione anche Johnny Cueto, ennesimo talento proveniente dall'inesauribile farm system (sono tutti figli dei draft di qualche anno fa), ma non ci sono dubbi che inizi la stagione in AA o AAA.
In un mondo ideale la rotazione sarebbe composta da Harang-Arroyo-Bailey-Belisle-Volquez. Sono loro il futuro di questa franchigia e se i Reds vogliono vincere, dovranno farlo coi giovani. Certo, potrebbero non essere pronti, potrebbero andar male, ma almeno offrirebbero del potenziale da sgrezzare (e l'annata, come minimo, potrebbe servire per farli maturare per il futuro), mentre gli anziani offrirebbero mediocrità garantita, vista e rivista negli anni scorsi. Meglio provare coi giovani e cercare di vincere la division con un po' di fortuna o rassegnarsi sin dall'inizio ad una stagione appena sopra .500? Noi ci proveremmo. Il problema è che Baker probabilmente non lo farà anche a rischio di perdere un anno intero sia di sviluppo sia di service time (controllo contrattuale) dei giovani. Auguriamoci che cambi idea per il bene della franchigia.
Bullpen
Krivsky nell'off-season ha strapagato Francisco Cordero, closer proveniente dai rivali divisionali di Milwaukee. L'acquisto è stato senza dubbio esageratamente costoso, ma forse un male necessario. Cordero fornisce un'opzione migliore rispetto a quelle del 2007 per il ruolo di uomo del nono inning. La sua combinazione fastball-slider continuerà a mietere vittime, e consente di spostare David Weathers all'ottavo inning, sostanzialmente facendo scalare tutti i rilievi e migliorando la profondità del bullpen. Anche qui due sottovalutati giovani sarebbero utilissimi: il destro Jared Burton ed il mancino Bill Bray (anche se quest'ultimo proviene da un 2007 condizionato da un infortunio, quindi i motivi per non usarlo potrebbero esserci). Il ruolo di Weathers però sembra intoccabile, ed il mancino principale del bullpen dovrebbe essere l'eterno Mike Stanton, altro braccio “esperto” (è il secondo pitcher con più partite disputate nella storia dopo Jesse Orosco). Il fatto che sia ormai inguardabile pare essere irrilevante. Gli altri due ruoli se li giocheranno Gary Majewski, in cerca di sè stesso dopo gli ultimi 2 anni in cui ha avuto più di 8 di ERA con la maglia dei Reds, Jon Coutlangus, Todd Coffey, Marcus McBeth e i 2 che perderanno la corsa ai posti in rotazione.
Position Players
Il lineup è il punto di forza della squadra, che non ha certamente problemi nel segnare parecchi punti. I ricevitori saranno Javier Valentin e David Ross, col secondo dotato di buona potenza e che giocherà soprattutto contro i pitchers mancini. Niente di spettacolare, ma la produttività dovrebbe essere adeguata per la posizione, anche considerata la buonissima difesa di entrambi.
In prima base sembrava tutto pronto per una grande stagione di Joey Votto, col veterano Scott Hatteberg a fargli da mentore dal dugout. In realtà Baker ha annunciato che non sarà così. Hatteberg sarà il titolare e Votto, considerato tra i migliori prospetti in circolazione, ed autore di .321/.360/.548 nelle 24 partite giocate nel 2007, lo ammirerà per imparare.
In seconda base per fortuna il posto di Brandon Phillips appare intoccabile e consolidato. Difensore eccellente, con ottima potenza al piatto, Phillips è già adesso uno dei migliori 2B in circolazione. E' un punto di forza della squadra con la mazza e col guanto e per quanto non saremmo sorpresi da un lieve calo in termini di HR, ci aspetteremmo anche un miglioramento generale in tutto il resto.
L'interbase sarà Alex Gonzalez, potenza e guanto. Ha la capacità di battere 20 HR, un lusso per uno shortstop, ed è uno dei migliori difensori in circolazione, con range un po' limitato magari, ma mani da violinista. Inevitabilmente batterà ottavo, davanti al pitcher, ma i danni che farà in attacco (dove comunque contribuirà ogni tanto con un missile oltre le recinzioni) li compenserà in difesa.
In terza Edwin Encarnacion, ennesimo ragazzo giovanissimo. Il suo 2007 è partito in maniera oscena, portando addirittura al passaggio in AAA, ma ha poi finito l'annata in crescendo, chiudendo con cifre di tutto rispetto. Nel 2008 con un po' di costanza potrebbe davvero arrivare all'esplosione. In difesa è una sciagura infinita, ma per lui vale il discorso opposto rispetto ad Alex Gonzalez: quello che toglie col guanto lo restituisce, con gli interessi, con la mazza.
Agli angoli esterni giocheranno Adam Dunn e Ken Griffey Jr., terrori dei propri pitchers. Griffey è stato uno dei fielders più formidabili della storia del baseball, ma le sue gambe martoriate dagli infortuni non lo reggono più e ne limitano tantissimo la mobilità , rendendolo attualmente un difensore tristemente inetto, non facendo onore alla sua immensa carriera. Dunn invece è un disastro senza appello. Entrambi però in attacco sono splendidi. Dunn prende valanghe di basi su ball e batte tantissimi fuoricampo (40 in ciascuno degli ultimi 3 anni). Griffey ha una media battuta migliore, ma per il resto è lievemente inferiore, soprattutto dal punto di vista fisico (prima del 2007, era dal 2000 che non giocava almeno 130 partite!). Inequivocabilmente, si tratta di due punti di forza del lineup e di due punti deboli della difesa.
L'esterno centro dovrebbe essere il regno di Jay Bruce. Per tutti gli scout è uno dei 2 migliori hitting prospects in circolazione (l'altro è Evan Longoria dei Rays). Al limite si discute su chi sia il migliore in assoluto. Ottimo difensore, dotato di buona corsa e gran braccio. Il suo punto di forza è però l'attacco. Completo, capace di battere con buona media, ottenere parecchie basi su ball e battere tanti fuoricampo. Nel 2007 è passato dall'A all'AAA senza perdere un colpo, dominando ad ogni fermata e dimostrandosi ampiamente pronto per le Majors. Che si potrebbe volere di più? Apparentemente, per Baker non è abbastanza veloce. Bruce quasi certamente inizierà la stagione in AAA (ma non si può mai dire, perchè sta umiliando i pitchers durante lo Spring Training e Baker potrebbe essere obbligato a rivedere la propria posizione) a vantaggio di Norris Hopper o del nuovo arrivo Corey Patterson (già amatissimo ed utilizzatissimo da leadoff ed esterno centro nei Cubs dallo stesso Polveroso). Entrambi i giocatori sono dotati di velocità . Hopper batte tanti singoli, ma non ha potenza e l'OBP è relativamente bassa. Patterson batte tanti HR, ma la media battuta e l'OBP sono un pianto. Sono giocatori incompleti, e Bruce è lì per quello, ma la velocità regna sovrana e quindi il buon Jay a meno di ulteriori sconquassi durante lo Spring Training non sarà il CF dell'Opening Day. Se sarà uno tra Hopper e Patterson, è probabile che sia anche il leadoff in virtù della velocità , alla faccia dell'OBP. Bravo Dusty!
La panchina verrà completata da Jeff Keppinger, sostituto di Alex Gonzalez, e Ryan Freel in grado di giocare in qualsiasi posizione tranne prima base, interbase e ricevitore, che andranno a sommarsi all'esterno centro di “troppo”, a Votto ed a quello tra Valentin e Ross che riposerà .
Quadro Generale
Il talento abbonda in una squadra giovanissima. Se tutti i giovani giocassero, e riuscissero ad esprimersi al massimo, i Reds potrebbero fare lo sgambetto a Cubs e Brewers. E' chiaro che sia difficile che tutte le cose vadano bene e che tutti i giovani riescano a produrre secondo il proprio talento sin dal primo anno, ma permettere a veterani mediocri, che hanno dimostrato inequivocabilmente in questi anni di non fare la differenza, di togliere il posto a quei ragazzini, che possibilità può dare alla squadra? Magari coi ragazzini arrivano solo 70 vittorie, ma magari ne arrivano 90. Coi veterani invece a fine stagione non saremmo sorpresi dal vedere la truppa di Baker finire attorno a .500 come record. Magari se riuscirà a redimersi in tempo potrà arrivare anche ad 85 vittorie, ma troviamo difficile che senza puntare sulle future stelle Votto, Bruce, Bailey, Volquez e compagnia possa arrivare la vera sorpresa della stagione.
Alla fine Cincinnati probabilmente lotterà per il terzo posto divisionale e magari sarà anche un risultato apprezzato dopo le vacche magre degli ultimi anni, ma sarà anche un risultato molto inferiore rispetto a quanto questa squadra potrebbe ottenere, se correttamente gestita, con coraggio e fiducia nei giovani. A Cincinnati dovranno aspettare forse un altro annetto prima di vedere i playoffs, anche se visto il management, da Krivsky a Baker, non saremmo neanche sorpresi di vedere un fallimento globale del progetto a lungo termine, coi più promettenti ceduti o sprecati o male utilizzati. In bocca al lupo a Cincinnati in ogni caso, una squadra dotata di talento giovane secondo forse solo a quello dei Rays, ma senza Red Sox e Yankees nella propria divisione. Siamo sicuri che in qualche modo durante l'anno ci saranno partite particolarmente divertenti, perchè Votto e Bruce non potranno essere tenuti fuori troppo a lungo. E chiudiamo con un avvertimento: attenti a Jay Bruce, perchè è il candidato numero 1 per il Rookie of the Year Award (a patto di giocare a sufficienza da vincerlo!).