Boston allunga il passo

Dopo P.J. Brown arriva Sam Cassell, che offrirà  un pò d'esperienza in più in cabina di regia

Ancora un percorso netto, ancora tre vittorie che portano i Celtics ad allungare a 7 la striscia vincente. Ottimo il settore lunghi con un Garnett ritrovato, il migliore Perkins di sempre ed un P.J. Brown che inizia ad assaggiare il campo.

Risultati

Atlanta Hawks @ Boston Celtics W 88-98
Detroit Pistons @ Boston Celtics W 78-90
Chicago Bulls @ Boston Celtics W 93-116

Commento

I Celtics continuano nella buona abitudine di inizio stagione e segnano una nuova striscia vincente. Al momento siamo a 7 gare vinte consecutivamente, ma a guardare la settimana prossima (vedere Appuntamenti e classifiche per i dettagli) è probabile che la striscia si possa allungare ulteriormente.

Dal gioco mostrato dai Celtics in queste ultime due settimane è chiaro che la pausa di gennaio e febbraio (chiusi comunque in modo ampiamente positivo) è servita solo per ricaricare le batterie, staccare un po' dagli intensi mesi di novembre e dicembre (3 sconfitte a fronte di ben 26 vittorie) ed arrivare pronti e carichi a metà  aprile, quando finirà  la stagione regolare.

In quest'ottica possiamo senz'altro dire che la sfide contro Atlanta e Chicago sono state poco più di allenamenti in vista della parte più importante della stagione, ovvero i play-off, troppa disparità  di talento per pensare ad una sconfitta contro quelle formazioni. Sia Chicago che Atlanta riconoscono la decisa supremazia dei Celtics, ammettendo che non saprebbero da che parte iniziare per pensare di poter battere la nostra squadra preferita, per esempio Josh Smith ha detto "non puoi far altro che sperare che non sia la loro giornata". Ammissioni che ci riempiono d'orgoglio per come il general manager Danny Ainge sia riuscito a creare una squadra così dominante, forte del gran lavoro effettuato negli anni passati di accumulo di buoni giovani e di rinnovo del roster.

Il tema principale della settimana è stata però la sfida tra le due formazioni migliori della Eastern Conference, quelle che, a detta di tutti, arriveranno a contendersi l'accesso alla finale NBA, ovvero Celtics e Pistons, la cui sfida tra l'altro ha avuto i più alti ascolti televisivi dei Celtics negli ultimi 10 anni. Come da pronostico le due squadre se le sono date di santa ragione, e non è solo un modo di dire, visto la veemenza con cui Maxiell ha cercato di fermare il nostro Rondo in entrata.

È stata una partita appassionante, decisa solo negli ultimi minuti con un colpo di reni dei Celtics che hanno allungato proprio nel momento giusto. Ora le due squadre hanno finito gli scontri in stagione regolare, 2 a 1 per i Celtics il bilancio, e l'impressione è che proprio Boston sia favorita per l'approdo alla finale NBA. Se i Pistons vogliono tornare a sfidare la vincente della parte ovest del tabellone devono dare tutto loro stessi.

Annunciato già  da alcune settimane, la firma di Sam Cassell ai Celtics si è alla fine concretizzata, come da previsioni, all'inizio di questa ottava. Ainge ha sapientemente atteso il giocatore che voleva e non ha voluto prendere il primo giocatore disponibile, ma ha aggiunto a roster il migliore in circolazione, anche se in realtà  in circolazione non lo era visto che il suo contratto scadeva a fine stagione, ma Cassell ha insistito a rescindere dal contratto con i Clippers proprio per firmare per i Celtics.

Due sono le motivazioni che hanno portato il giocatore a voler entrare nel roster dei Celtics: la possibilità  di vincere il titolo, e Boston ne ha parecchie quest'anno, e la conoscenza di Garnett e Ray Allen, coi quali ha giocato molti anni, a Milwaukee (Allen) ed a Minneapolis (Garnett). D'altro canto Cassell porta in dote ben 115 partite di play-off giocate, probabilmente più di tutte quelle giocate dal resto del roster biancoverde, P.J. Brown escluso.

Per chi teme un contrasto tra Rondo e l'ego di Cassell, ci ha pensato lo stesso Sam a tranquillizzare: "conosco il mio ruolo, sono qui solo per il mio terzo anello, niente ego, cercherò solo di aiutare i Celtics a vincere un campionato, chiaro e semplice". Cassell ha firmato un contratto al minimo salariale, quindi la parte rimanente di un contratto stagionale di 1,2 milioni di dollari, ed indosserà  il numero 28.

Se a Boston si rimproverava di avere un paio di mancanze, per esempio di un lungo intimidatore di riserva ed un play esperto, ora Ainge le ha coperte entrambe in modo a dir poco eccellente. P.J. Brown è esattamente il lungo intimidatore, bravo a stoppare ed a catturare rimbalzi di cui i Celtics avevano bisogno, e Cassell può essere esattamente quel play esperto che può insegnare a Rondo come comportarsi nelle situazioni più critiche di un incontro. Complimenti vivissimi quindi ad Ainge che sa perfettamente quando e come operare, senza farsi attirare da giocatori che potrebbero essere utili, come Stoudemire, ma vuole puntare al giocatore migliore disponibile, e così ha fatto.

In attesa di vedere Cassell in campo con la maglia biancoverde, P.J. Brown ha già  effettuato il debutto contro i Bulls. Nei 6 minuti trascorsi in campo ha catturato ben 6 rimbalzi e segnato 3 punti. Potevamo aspettarci di vederlo prima, ma Doc Rivers ha preferito valutarlo bene in allenamento, verificare la sua condizione fisica ed attendere che impari gli schemi.

Infortuni

Non ci meravigliamo più di tanto nel dover annunciare che Scot Pollard si è ancora fatto male, la novità  rispetto agli altri infortuni è che la sua stagione è finita. Il problema è un vero e proprio strappo al tendine della caviglia sinistra. L'infortunio è datato 22 febbraio e la TAC ha confermato il problema. Si opererà  nell'Indiana.

Curiosità 

Vediamo i record di questa settimana: Kevin Garnett ha raggiunto i 19993 punti in carriera, gliene mancano quindi 7 per raggiungere i 20mila punti, cosa che probabilmente farà  già  alla prossima partita contro Memphis. Da rilevare come non abbia voluto insistere a giocare per arrivare a quella soglia durante l'ultima partita in casa contro i Bulls, ma abbia preferito far giocare i panchinari, che si allenano sempre tanto e non hanno molti minuti a disposizione durante le partite. Kendrick Perkins invece ha ritoccato il suo record carriera in rimbalzi con i 20 catturati contro i Pistons.

Il produttore Kali McIver completerà  entro fine mese un documentario basato sulla storia di Len Bias, il compianto giovane scelto dai Celtics al draft del 1986 e morto meno di 48 ore dopo per un'overdose di eroina. Molti sono convinti che i 20 anni di oblio dei Celtics interrotti proprio da quest'anno siano iniziati esattamente dalla sua morte, infatti con la sua presenza avrebbe prolungato la carriera di Bird e McHale ed avrebbe potuto diventare un All-Star. È possibile visionare il trailer al sito www.len-bias.com

Con la firma di Cassell, Gabe Pruitt è stato assegnato agli Utah Flash della Lega di sviluppo. È la terza ed ultima volta che il giocatore può essere assegnato alla NBDL, se verrà  richiamato dalla squadra non potrà  più essere assegnato fino a fine stagione, ma è improbabile che questo accada. I Flash hanno ancora 15 partite di stagione regolare. "Ha bisogno di giocare" ha detto Doc giustificando la mossa dei Celtics, perfettamente condivisibile.

Il migliore della settimana

Tre doppie doppie sono un biglietto da visita troppo succulento anche solo per prendere in considerazione altri candidati, ecco perché Kendrick Perkins vince il riconoscimento settimanale a mani basse. Sarà  il fatto che l'arrivo di P.J. Brown gli abbia messo un po' di pressione, noi invece siamo convinti che sia una naturale evoluzione del suo gioco, quello che doveva diventare, bisognava solo attendere che ciò accadesse. I suoi numeri sono: 11+12, 10+20 e 14+11. Il giocatore è attento, convinto, con la faccia sempre un po' imbronciata, quasi sul cattivo, ma il suo gioco ne ha beneficiato, lotta su ogni pallone, si fa largo con aggressività  e raramente è passivo. Complimenti quindi a Perkins, questo riconoscimento è veramente meritato.

Classifica aggiornata:
7 Rajon Rondo
2 James Posey
3 Kendrick Perkins
2 Eddie House
1 Tony Allen
1 Glen Davis
1 Leon Powe

I minuti del PGA Tour

Settimana di riposo per il PGA Tour grazie soprattutto all'ultima partita contro Chicago, che ha permesso ai tre giocatori di riposare. In questo minutaggio ridotto chi è stato di più in campo è Ray Allen con 34 minuti di media, seguito ad un minuto non da Pierce come si potrebbe pensare, ma bensì da Garnett. Pierce stavolta segna un impiego decisamente basso rispetto al solito, ovvero qualche decimo sopra ai 30 minuti di media.

I minutaggi decisamente ridotti rispetto alla media stagionale influenzano anche le media dell'anno, infatti Allen, sempre primo, si tiene ad un solo decimo di minuto sopra i 38, mentre Pierce è posizionato a 3 sotto tale soglia. Garnett invece rimane sempre sotto i 35, precisamente 34,3 minuti.

Appuntamenti e classifiche

Settimane sempre molto attive, la prossima attende i Celtics con ben 4 partite:
sabato 8 marzo in trasferta contro Memphis
lunedì 10 marzo in trasferta contro Philadelphia
mercoledì 12 marzo in casa contro Seattle
venerdì 14 marzo in casa contro Utah

Se si voleva una settimana in grado di allungare la striscia vincente, questa è proprio la settimana desiderata. Contro i Celtics infatti vanno a scontrarsi la penultima (Memphis) e la terzultima (Seattle) della Western Conference, contro le quali probabilmente non si parlerà  di chi potrà  vincere, ma di quanto i Celtics gliene daranno di scarto.

Decisamente più interessanti saranno le altre due sfide. Una di questa sarà  contro Philadelphia, record perdente ma squadra giovane e molto interessante, anche in questo caso il pronostico è abbastanza chiuso a favore dei Celtics, ma l'incontro potrebbe essere piacevole per i promettenti giovani della franchigia della Pennsylvania.

L'altra partita interessante sarà  contro Utah, in piena lotta per la leadership della Western Conference, quindi molto pericolosa perché darà  molto filo da torcere. A meno di sorprese clamorose, sarà  l'unica occasione in cui i Celtics potranno avere qualche timore di ottenere una sconfitta.

La classifica continua a sorridere ai Celtics, la sfida per la testa della Eastern Conference come sappiamo è stata vinta dai ragazzi in biancoverde, i quali non si sono limitati a quella vittoria e hanno allungato nei confronti dei Pistons a ben 4 lunghezze di vantaggio. Non si può ancora cantare vittoria, ma una discreta ipoteca è già  stata messa. La migliore della Western continua ad avere un record inferiore rispetto a Detroit, quindi al momento non desta preoccupazione ai Celtics in ottica di raggiungere il miglior record della Lega alla fine della stagione regolare.

A risentirci.

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