Kosuke Fukudome, primo giapponese in maglia Cubs
Prima di analizzare nel dettaglio il roster dei Chicago Cubs è bene ricordare che nel 2008 ricorre il centenario dall'ultimo titolo di World Series della squadra dell'Illinois, la più lunga "astinenza" dello sport a stelle e strisce: insomma, è una stagione per certi versi storica, e vediamo come i Cubs cercheranno di sfatare il destino avverso.
Il 2007 (la prima stagione con Lou Piniella al timone della squadra) è stato un anno positivo per i Cubs, vincitori della NL Central Division dopo un'entusiasmante lotta testa a testa con i Brewers, e nonostante ai playoff non abbiano avuto altrettanta fortuna (eliminazione in tre partite per mano dei D-Backs) le basi da cui ripartire sono buone.
L'off season non ha portato grossi stravolgimenti, se si esclude l'arrivo dell'esterno giapponese Kosuke Fukudome, ma allo stesso tempo non ha visto partire elementi fondamentali del roster; a tutto questo va aggiunto il lancio definitivo di alcuni giovani, tra i quali il catcher Geovany Soto. La stagione che è ormai alle porte dovrebbe dunque vedere i Cubs tra i protagonisti annunciati.
Analizziamo il roster
Pitchers
Rotation
L'asso della rotazione ha un nome e un cognome precisi: Carlos Zambrano. Il 2007 per il pitcher venezuelano è stato altalenante, chiuso col record personale di vittorie (18) ma anche con l'ERA più alta da quando è uno starter (3.95). Il talento è innegabile, così come la scarsa propensione agli infortuni (sei stagioni consecutive con più di 200 IP), l'unico problema risiede nel carattere troppo emotivo, che gli fa perdere spesso controllo (da ricordare il diverbio con Barrett dello scorso anno) e lucidità sul monte.
Al contrario di Zambrano, il mancino Ted Lilly ha dimostrato una buona continuità di prestazioni nel 2007. Acquisito la scorsa off-season dai Toronto Blue Jays, Lilly ha chiuso l'anno con 15 vittorie e un'ERA di 3.83, ma soprattutto ha spesso e volentieri tenuto a galla i Cubs, interrompendo con prestazioni eccellenti strisce negative di sconfitte. Una conferma di queste prestazioni sarebbe davvero fondamentale.
Atteso a una conferma, e forse anche a qualcosa in più, è anche l'altro mancino, Rich Hill. Chiuso il 2007 con 11 vittorie, 3.92 di ERA e 183 strikeouts (leader di squadra), il 28enne di Boston è un ottimo numero 3, solido (195 IP) e con un buon arsenale di lanci (tra cui spicca la curva); purtroppo tende ad essere altalenante nelle sue prestazioni, non riuscendo ad avere quella continuità che ne farebbe un pitcher di livello superiore.
Alle spalle dei tre, al momento, regna l'incertezza. Quattro giocatori per due posti vacanti: Sean Marshall, Jason Marquis, Ryan Dempster e Jon Lieber. Nel dubbio, diamo un breve sguardo a tutti e quattro. Sean Marshall ha fatto parte a lungo della rotazione della stagione scorsa (19 partite), salvo poi esserne inspiegabilmente escluso in favore del deludente veterano Steve Trachsel; Jason Marquis al contrario ha fatto parte della rotazione per tutta la stagione, confermando l'attitudine a calare nella seconda parte, già mostrata precedentemente in carriera; Ryan Dempster, closer nelle ultime annate, ha chiesto di essere riportato all'originale ruolo di starter, mai ricoperto (eccezion fatta per 6 partite nel 2005) nei Cubs; in ultimo Jon Lieber, l'anno scorso ai Phillies, ultimo lanciatore di Chicago a vincere 20 partite in una stagione (2001): a 38 anni è ormai in declino, ma potrebbe tornare utile in caso di infortunio di qualche starter.
Bullpen
Competizione anche nel bullpen, dopo che la rinuncia di Dempster ha lasciato libero il ruolo di closer, al quale ambiscono Bob Howry, Kerry Wood e Carlos Marmol.
Howry, già closer qualche stagione or sono dei White Sox, ha ricoperto discretamente bene il ruolo di setup man la stagione scorsa, sostituendo inoltre Dempster come closer quando questo si è infortunato. L'esperienza nel ruolo è dunque dalla sua parte.
Wood, ex stella della rotation, a causa dei frequenti infortuni ha dovuto abbandonare il ruolo di starter, dimostrando comunque di essere estremamente valido anche come rilievo (3.33, 24 strikeout in 24.1 IP nel 2007). L'incognita per il pitcher texano rimane la tenuta fisica ancora tutta da verificare.
Marmol invece è stato la rivelazione dell'anno scorso in casa Cubs, chiudendo con numeri pazzeschi (1.43 di ERA, 96 strikeouts in 69.1 IP) una stagione che lo ha rilanciato dopo un 2006 disastroso giocato da starting pitcher. Il giovane dominicano è in ogni caso destinato a essere, anche se non da quest'anno, il closer dei Cubbies, magari a partire dalla stagione 2009.
Si giocano i posti rimanenti nel bullpen gli esclusi dalla rotation (e in questo momento è ancora presto per dire chi saranno), il futuro starter classe '85 Sean Gallagher, Josè Ascanio (prelevato dai Braves), Michael Wuertz, e i mancini Scott Eyre e Neal Cotts.
Position Players
Dietro al piatto il titolare sarà Geovany Soto: promosso con inspiegabile ritardo in Major League dopo aver dominato in Triplo A, nei pochi at bat (54) avuti nel finale di stagione ha prodotto comunque buoni numeri offensivi e molte sono le aspettative riposte nel giovane catcher. Backup sarà il veterano Henry Blanco, che dovrebbe ricevere (come già accaduto in passato) il connazionale Zambrano.
L'infield vedrà , come la scorsa stagione, Derrek Lee in prima base, Mark DeRosa in seconda, Ryan Theriot shortstop e Aramis Ramirez in terza. La coppia Lee-Ramirez garantisce, oltre che potenza in attacco, anche un'ottima difesa, e i miglioramenti di Ramirez in questo campo sono evidenti. DeRosa si è rivelato molto importante in quanto estremamente duttile, giocando in tutti i ruoli dell'infield e talvolta anche esterno, mentre Theriot è forse il punto debole, sia difensivamente che offensivamente, e potrebbe avere una chance al suo posto Ronny Cedeno. In panchina Mike Fontenot, Daryle Ward ed Eric Patterson cercheranno di trovare spazio e di farsi trovare pronti come pinch hitters.
L'outfield è il reparto in cui è stato fatto l'upgrade di maggior spessore: è arrivato infatti, dai Chunichi Dragons e per 48 milioni di dollari, Kosuke Fukudome, right fielder, primo giapponese in maglia Cubs: un mix tra buona potenza al piatto e ottima difesa, ma soprattutto la mazza mancina di cui necessitava il lineup.
Gli altri due titolari saranno Alfonso Soriano, che da left fielder si è rivelato un difensore eccellente, oltre che corridore e battitore ottimo, e il giovane Felix Pie, piuttosto deludente l'anno scorso e chiamato a un'immediata riscossa; in caso di fallimento, è pronto a subentrargli il 27enne Sam Fuld. Completa il reparto Matt Murton, ma in base alle necessità potranno essere impiegati come esterni Daryle Ward, Mark DeRosa ed Eric Patterson.
Dal punto di vista offensivo, resta inspiegabile la scelta di schierare Soriano come leadoff: l'OBP è bassa e la sua potenza (33 HR nel 2007) andrebbe sfruttata meglio; il giocatore ha però più volte affermato di preferire battere leadoff, ed anche quest'anno dovrebbe essere così a meno di cambiamenti dell'ultimo minuto. Altra incognita riguarda la posizione nel lineup di Fukudome, ancora in bilico tra secondo e terzo spot. Azzardiamo un possibile lineup:
1. Alfonso Soriano (LF)
2. Ryan Theriot (SS)
3. Kosuke Fukudome (RF)
4. Derrek Lee (1B)
5. Aramis Ramirez (3B)
6. Geovany Soto (C)
7. Mark DeRosa (2B)
8. Felix Pie (CF)
9. Pitcher's Spot
Quadro generale
La squadra è molto competitiva, ha mantenuto quasi completamente il roster 2007 (gli outfielder Jacque Jones e Angel Pagan le due cessioni più importanti) ed è migliorata nei ruoli in cui si erano manifestati problemi.
Il parco lanciatori ha dimostrato di essere solido, finendo la scorsa stagione con la seconda ERA di squadra in National League e col maggior numero di strikeouts, e sarà importante confermare questi numeri. La rotazione si basa sull'ottimo trio Zambrano-Lilly-Hill, mentre in un bullpen più che discreto è atteso alla prova del nove Marmol, soprattutto se sarà il prescelto nel ruolo di closer.
Al lineup manca invece un vero e proprio leadoff, ma sicuramente non manca la potenza, con i vari Soriano, Lee, Ramirez, Fukudome e Soto a garantire sulla carta un elevato numero di homers. Theriot rimane un peso, e potrebbe scendere di posizione e battere settimo/ottavo con Fukudome secondo. Sotto osservazione Pie, che se non migliorerà drasticamente la produzione offensiva potrebbe perdere il posto in favore di Fuld.
Detto questo, i Cubs partono favoriti in una division non molto competitiva (i soli Brewers sembrano poter insidiare il primo posto alla squadra della Windy City), e possono dire la loro anche nei confronti delle altre squadre della National League. Insomma, le carte in regola ci sono tutte per poter sfatare un destino avverso che dura da cent'anni.