Colorado Rockies

Marcus Giles in una presa volante durante lo Spring Training

Dopo le World Series raggiunte l'anno passato e le impressionanti performance verso fine stagione (lo spareggio coi Padres e i 2 sweep consecutivi nei Playoff), i Rockies si riallineano sul campo per giocare una stagione che dovrà  dire molto sulla reale forza di questa squadra.

Il simpatico Clint Hurdle ed il resto della dirigenza del Colorado non si sono mossi più di tanto in un mercato che li ha visti semplicemente prolungare vari contratti.

Manny Corpas sarà  un Rockie per i prossimi 4 anni, con opzione per il quinto e sesto anno. Garrett Atkins è stato bloccato con 4 milioni di dollari dall'arbitraggio, ed anche Brad Hawpe ha rinnovato per un anno.

Anche Yorvit Torrealba, Matt Holliday e Willy Taveras giocheranno per Hurdle nel 2008. Un rinnovo che farà  piacere ai sostenitori della squadra di Denver è quello di Troy Tulowitzki, shortstop al secondo anno che ha firmato un contratto che finirà  solo nel 2013.

Analizziamo ora ruolo per ruolo questi Rockies, per poi tentare di scrutare in una stagione che, come quelle di tutte le squadre che hanno una stagione sorprendente l'anno prima, è di difficile previsione.

Pitchers

Partiamo dalla rotazione titolare Possiamo parlare di due diversi gruppi: il primo, quello dei veterani con i numeri migliori (1 e 2), guiderà  la difesa di Colorado nei momenti caldi, contribuendo alla sicurezza di un reparto giunto ultimo nella NL West la scorsa stagione con 758 punti subiti. Il secondo è fatto di giovani pitcher, con i numeri 3, 4 e 5, dai quali è difficile aspettarsi prestazioni di qualità  come quelle nei playoff dell'anno scorso.

Jeff Francis sarà  il pitcher dell'Opening Day. A Saint Louis vedrà  ricompensati gli sforzi di tre anni giocati egregiamente con la prima partenza in una partita d'apertura del campionato. E' un pitcher mancino ottimo, le cui 14 vittorie della scorsa stagione rappresentano un record di franchigia.

Aaron Cook, 29 anni, prende sul serio questa stagione. Ancora galvanizzato dalla partita di World Series persa, ma che lo vide protagonista di un'ottima resistenza contro i Red Sox, dichiara di volere molto dal suo 2008. Si è guadagnato la fiducia del team, uscendo da infortuni e malanni di vario genere molto gravi, tanto che Marcus Giles ha detto di considerarlo uno dei migliori pitcher della Nazione. Su questo non ci sbilanceremo, ma Cook ci sembra un altro braccio affidabile da alternare a Francis.

I tre pitcher del “secondo gruppo” sono tutti nati negli anni 80. Franklin Morales è stato il mancino della provvidenza nel 2007: 3 vittorie, 2 sconfitte e 26 strikeout in una stagione iniziata nelle Minors e finita alle World Series, ed una carriera appena iniziata. Ubaldo Jimenez sarà  il numero 3 nella rotazione.

Il lavoro svolto in off-season è stato mirato al miglioramento delle doti fisiche e di resistenza, cosa di cui aveva bisogno per allungare le sue partite. Il 23enne dominicano appare sensibilmente più muscoloso di come lo avevamo lasciato sei mesi fa; sarà  una risorsa preziosa. Il terzo, Jason Hirsh, ha fatto 26 anni il 20 febbraio. E' il più adatto dei tre a ricoprire la quinta posizione in rotazione. Scambiato con Jason Jennings un anno e mezzo fa, ha forza di volontà  e buone doti di preparazione della partita.

Tra gli elementi determinanti nel valutare l'aiuto che i tre giovani daranno a Cook e Francis, c'è la ricerca della strike zone da parte di Jimenez. Se continuerà  a trovarla, prediligendo evitare la base per ball a scapito anche dei K, sarà  un buon anno per la rotazione dei Rockies. In aggiunta a questo, c'è da valutare l'effettiva maturazione di Morales: se i 20 inning tenuti a zero consecutivi dell'anno passato avranno seguito, prepariamoci ad una stagione da protagonista, almeno all'interno del roster nero-viola.

A questa rotazione si aggiungono Mark Redman e Kip Wells. I due veterani affiancheranno il trio di cui abbiamo parlato, integrandolo frequentemente. Sembra infatti che Morales non sarà  in rotazione sin dall'inizio, lasciando a Hirsh lo spot numero 4, e battendosi con Wells e Redman per il quinto posto.

La sensazione è quella che in ogni caso Hurdle cadrà  in piedi: può scegliere uno dei tre, ruotarli, farli giocare a periodi; la scelta è sua ed ha tutti gli strumenti per operare al meglio.
Rotazione 1. Jeff Francis (LHP) 2. Aaron Cook (RHP) 3. Ubaldo Jimenez (RHP) 4. Jason Hirsh (RHP) 5. Mark Redman (LHP) — Franklin Morales (LHP)

Veniamo al bullpen, partendo dalla notizia più recente, il rinnovo di Corpas.

Assicurarsi le prestazioni del closer per i prossimi 4 anni non è cosa da poco, ed è una delle tante cose risultanti dalla pazza corsa dei Rockies fino alle World Series. Basti pensare al fatto che il panamense ha avuto uno 0.96 di WHIP da settembre in poi; con una tale statistica la dirigenza si è buttata a pesce sul rinnovo, arrivato in questi ultimi giorni. Inoltre, Manny ha aggiunto il cambio al suo set di lanci, variante molto utile per il suo lavoro.

Il promettente Casey Weathers, rookie scelto al draft di quest'anno, è con la squadra nello Spring Training in Arizona, e si dice intenzionato a specializzarsi come closer, ma è sicuramente l'esperienza ad essere dalla parte del bullpen del Colorado. Primo per importanza nel bullpen è Brian Fuentes, 33 anni.

Il suo ruolo è cambiato: da All-star closer a set up, come testimonia il compromesso raggiunto con la dirigenza, che non ha voluto ascoltare la sua richiesta di contratto da 6 milioni e mezzo aumentandogli comunque il salario da 3 a 5 milioni. Per lui, resta inteso, cambia ben poco personalmente. Al posto che chiudere gli incontri, spianerà  la squadra a Corpas, e siamo sicuri che la classe del mancino basterà  a fargli assorbire al meglio questo slittamento di inning.

Venendo ai rilievi più resistenti, a Redman e Wells si aggiunge probabilmente anche Victor Zambrano, invitato allo Spring Training. Chi di questi tre (e possiamo metterci anche Morales) non sarà  partente contribuirà  con la sua esperienza alla profondità  di una serie di rilievi che è l'opposto dei partenti: tanta esperienza, tanti anni di Majors sulle spalle e molto blasone.

Ma c'è “gioventù” anche nel resto del pitching team: Zach McLennan e Taylor Buchholz, ad esempio. Il secondo, classe '81, ha ammesso di sentirsi sotto pressione come partente, e di sentirsi più a suo agio come rilievo, ruolo nel quale ha un'ottima ERA.

Poi, a fianco di Fuentes, vale ricordare l'arrivo del vagabondo ex-Yankees Luis Vizcaino. Il destrorso set up sarà  frequentemente utilizzato in situazioni critiche con corridori sulle basi, ruolo coperto da Ryan Speier lo scorso settembre. Speier sarà  quindi spostato e giocherà  come rilievo vero e proprio, accostandosi a Redman e compagnia.

Il bullpen di Colorado ha quindi queste caratteristiche: esperienza, continuità , profondità ; è auspicabile che, rispetto ad altre contendenti, abbia un gap di talento, che solo parzialmente potrebbe essere ristretto dall'inserimento dei veterani già  più volte citati.

Position players

Matt Holliday, vice MVP l'anno scorso, ha dichiarato di avere in testa il Gold Glove. Lavorando sul suo atletismo spera di aggiungere un fielding da premio alle sue incredibili performance al piatto. Dopo aver guidato la lega in media battuta e RBI si sente sicuro della sua abilità , mentre vuole migliorare l'approccio difensivo, già  tra i primi della National League. Se Holliday giocherà  4, allora Todd Helton giocherà  3. Anche se il prima base non è più l'All-star di poche stagioni fa, arriverà  in base molto spesso, mettendo palle nel cannone del collega precedentemente citato.

Procedendo a ritroso troviamo Troy Tulowitzki. Lo shortstop ha rinnovato il contratto e probabilmente si troverà  al numero 2 del lineup, dove vuole giocare. Il futuro è roseo davanti a lui, e chissà  che questa stagione non continui a sorprenderci. Se in difesa è una sicurezza, sappiamo bene come un ragazzo giovane possa avere una flessione (che certo non gli auguriamo) con la mazza in mano.

Sicurezza che non esiste in seconda base. Come giocatore di ruolo sulla Depth Chart è segnato Jayson Nix, giocatore che ha portato gli Stati Uniti a vincere la World Cup, vincendo il titolo di MVP di tale manifestazione. Il giocatore ha già  detto di poter battere per ottavo, e gode della stima del manager che ammira le sue battute in campo opposto. In ogni caso, dietro di lui scalpitano in molti: Marcus Giles che sta battendo dopo di lui in Cactus League, insieme a Omar Quintanilla, Ian Stewart e Clint Barmes busseranno per una maglia da titolare.

Il seconda base è palesemente il ruolo più in dubbio per i Rockies, quello che darà  adito a più controversie e chiacchere da parte dei media. Hurdle dovrà  essere bravo a non scontentare nessuno e nello stesso tempo dare il ruolo a chi lo merita.

I veloci del lineup sono Willy Taveras e Ryan Spillborghs.
Taveras parte leadoff titolare, mentre l'uso di Spillborghs è una delle chiavi per interpretare la stagione di Colorado. E' intenzione della dirigenza tecnica utilizzarlo come leadoff backup; sarà  una alternativa, più che altro, che permetterà  a Taveras di essere più fresco ed aumentare i suoi numeri, anche se il suo .302 al piatto dell'ultima stagione ci sembra già  abbastanza buono. Sfruttando la sua velocità , può migliorare le basi rubate, 33 lo scorso anno.

A completare l'outfield c'è Brad Hawpe, un altro che ha rinnovato il contratto. In difesa è sotto media, ma batte bene e dovrebbe essere il numero 5. E' il secondo migliore in MLB per RBI con due out, alle spalle di A-Rod, ed è una pedina fondamentale per un attacco che è stato il migliore, dopo quello dei Phillies, nel 2007.

Guardando a Garrett Atkins possiamo facilmente stabilire i problemi di fielding dei Rockies. Uno dei peggiori terza base della lega batterà  col 6 o con il 5, posto con cui compete naturalmente con Hawpe, e potrà  così ripetere una stagione buonissima come quella passata, almeno in attacco, dove ha percentuali e statistiche simili al collega dell'outfield.

Del catcher Yorvit Torrealba si è anche troppo parlato in off-season. Vicinissimo ai Mets, si è dovuto poi accontentare di rimanere a Denver. A scoraggiare la dirigenza dello Shea Stadium un problema alla spalla del venezuelano, che quindi comincerà  la stagione con i Rockies. Rimane in ogni caso un punto di domanda il suo futuro rendimento. In ogni caso, Chris Iannetta è pronto, come già  successo lo scorso anno, a sostituire il compagno. Per loro è previsto un posto sul fondo del lineup.

Lineup

1. Willy Taveras (CF)
2. Troy Tulowitzki (SS)
3. Todd Helton (1B)
4. Matt Holliday (LF)
5. Garrett Atkins (3B)
6. Brad Hawpe (RF)
7. Yorvit Torrealba (C)
8. Jayson Nix (2B)
9. Jeff Francis (P)

Prospettive stagionali

In una National League West molto equilibrata l'anno passato, la posizione dei Rockies è alquanto in dubbio. Se Matt Holliday saprà  trovare un'annata offensiva simile alla scorsa, la dirigenza può pensare decisamente ai Playoff.

A fianco di questo, emergono le considerazioni in parte negative su una rotazione molto giovane. La quasi totalità  delle franchigie non caricherebbe i suoi giovani e abili pitcher con una casacca da titolare mantenendo nel bullpen i giocatori di più esperienza. Sembra quasi che si voglia costruire per il 2009 o il 2010, quando i giovani numero 3, 4 e 5 della rotazione avranno già  una buona esperienza, giocando da starter da due o tre anni.

Questo stride col fatto che Todd Helton ormai è sulla via del tramonto ed ha ancora poche stagioni per contribuire in modo sostanzioso. Difensivamente è la situazione dei seconda base a preoccupare. Nix è un buon giovane, uno dei migliori prospetti, ma non può fornire troppa solidità  ad un ruolo fondamentale. E' sicuro che sarà  data più responsabilità  all'interbase (Tulowitzki) che è una sicurezza, pur essendo un giovane anch'egli.

La situazione difficile degli infielder, completamente dagli imbarazzi creati da Atkins in terza, potrebbe essere in qualche modo risolta da un outfield competitivo. Holliday stesso, mantenendo la promessa di puntare a migliorare le sue capacità  di fielding, può evitare qualche punto subito, che lo scorso anno sono stati 758, in media con le altre squadre della National. Sarebbe importante evitare di subire troppo, perché la validità  dell'attacco è conclamata.

Oltre a Holliday e Helton, Taveras, Atkins e Hawpe sono un team molto completo, oltre che potente al piatto. Non ci sono particolari indicazioni di una stagione inferiore al 2007, ottimo in molti aspetti. L'unica incognita, quella più importante, è quella dell'ambizione di questi giocatori: l'exploit che li portò alle World Series l'anno scorso sarà  stato un caso o il salto di qualità  di un buon gruppo di professionisti? Al Coors Field si augurano questo, ma se ci dovessimo sbilanciare insinueremmo il contrario.

Si sa, infatti, che il clima dei Playoff può risultare altamente spronante per persone che non ci sono mai state e che li interpretano come un occasione più unica che rara. Difendere il pennant della National quest'anno sarà  una vera impresa.

Guardando anche al di là  della West, ci sembrano altre le squadre che possono puntare al titolo. I Colorado Rockies non partono favoriti, e chissà  che questo non sia un buon viatico per sorprenderci nuovamente.

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