Tim Wakefield sugli scudi: sono sue le 2 vittorie dei Red Sox in questa serie…
Eroe per caso: questo è il ruolo di Tim Wakefield [11W-7L ERA 4.09] in questa avvincente serie che assegnerà il titolo della American League.
Wakefield è il classico Carneade che, sottovalutato da compagni ed avversari, ha sfoderato le migliori prestazioni della sua carriera proprio nel momento più importante, dove, al contrario, i grandi, come Mussina e Martinez, sembrano crollare di fronte alla pressione.
Il lanciatore di knuckleball (lanci fatti con le nocche e dalla traiettoria imprevedibile) ha dominato ancora i battitori dei New York Yankees, esattamente come in gara 1, ed ha ottenuto la seconda vittoria personale e di squadra.
Wakefield è quindi a 2W e 0L dopo aver concesso solo 7 valide e 3 punti in ben 13 innings disputati (ERA 2.07) giocando sia in casa, al Fenway, sia in trasferta allo Yankee Stadium; se i Red Sox dovessero vincere la serie, dovranno ringraziare proprio il loro 37enne pitcher proveniente dalla Florida.
Dall'altra parte della barricata, il capro espiatorio per la situazione dei Bombers, è da individuarsi proprio in Mike Mussina: non può certamente essere un caso se, in tutte e tre le sconfitte patite dagli Yankees in questa post-season, il partente è stato proprio “The Moose”.
Una parte di grande importanza, la ha giocata anche la divina provvidenza, che ha fatto piovere nella notte di domenica facendo slittare gara 4 al giorno dopo.
Senza questo slittamento, infatti, i partenti sarebbero stati John Burkett [12W-9L ERA 5.15] per Boston e David “Boomer” Wells [15W-7L ERA 4.14] per gli Yankees, una sfida in cui i newyorkesi sarebbero stati nettamente favoriti!
I manager hanno sfruttato l'occasione per cambiare la loro rotazione, ma se la scelta di Little appare logica e da condividere appieno, quella di Torre sembra abbastanza inspiegabile se è vero che Mussina aveva già perso contro Wakefield, mentre Wells era stato praticamente perfetto nella sua prima partenza in questi play-off.
Ma passiamo alla cronaca della gara: si gioca ancora al Fenway Park di Boston in cui, davanti al Green Monster, sono presenti ben 34.599 spettatori.
Grady Little, come ricordato in precedenza, manda Wakefield sul monte di lancio e propone un lineup molto simile a quello usato in gara 1 contro Mussina; le uniche differenze sono date dal ritorno di Damon nello spot di lead-off e la retrocessione dello spento Mueller dal 3 all'8.
In campo vanno dunque i seguenti giocatori:
1-Johnny Damon (CF)
2-Todd Walker (2B)
3-Nomar Garciaparra (SS)
4-Manny Ramirez (LF)
5-David Ortiz (DH)
6-Kevin Millar (1B)
7-Trot Nixon (RF)
8-Bill Mueller (3B)
9-Doug Mirabelli (C)
Torre sceglie Mussina come partente e schiera il suo solito lineup preferendo Dellucci nel ruolo di RF sia a Karim Garcia, ottimo in gara 3, sia al rookie Juan Rivera.
Gli Yankees scendono in campo con questa formazione:
1-Alfonso Soriano (2B)
2-Derek Jeter (SS)
3-Jason Giambi (DH)
4-Bernie Williams (CF)
5-Jorge Posada (C)
6-Hideki Matsui (LF)
7-Nick Johnson (1B)
8-Aaron Boone (3B)
9-David Dellucci (RF)
La gara sembra iniziare male per Wakefield, il quale mette subito in base i primi due battitori newyorkesi; Giambi però spreca questa favorevole occasione permettendo alla difesa bostoniana di compiere un doppio gioco e di chiudere l'inning senza altri problemi.
“The Moose” comincia invece alla grande, concedendo solo 2 valide ai Sox nelle prime tre frazioni.
Nel 4° inning Todd Walker realizza il suo secondo Home Run contro Mussina portando i BoSox in vantaggio per 1-0. Gli Yankees hanno però una reazione fulminea, tanto che già nella parte alta del quinto riescono a pareggiare il conto con un doppio di Jeter che porta a casa il punto di Dellucci (NYY 1-Boston 1).
Giambi è ancora al piatto con un uomo in posizione punto (Soriano è in terza), ma, come gli era già capitato nel primo e nel terzo inning, si rivela inconsistente facendosi eliminare al volo con una battuta talmente fiacca da non permettere neanche una volata di sacrificio (c'era soltanto un eliminato)!
Troppe le occasioni buttate via dai newyorkesi per sperare di passare indenni ancora una volta: l' Home Run di Trot Nixon (il 5° subito da Mussina in due partite) appare una giusta punizione e riporta Boston in vantaggio (Boston 2-NYY 1).
La brutta gara del pitcher in pinstripes finisce nel 7 inning, quando però Mike era già riuscito a compromettere l'esito della partita compiendo un mezzo suicidio: prima regala un base-ball a Millar, in seguito viene colpito con un doppio da Nixon e infine riempie le basi concedendo una base-ball intenzionale a Mueller.
Mussina si ritrova così con le basi piene ed un solo eliminato quando al piatto si presenta Jason Varitek (pinch hitter per Mirabelli); la palla del catcher bostoniano è debole, ma permette ugualmente a Millar di segnare (Boston 3- NYY 1).
Torre a questo punto ne ha abbastanza di Mussina (che chiude con 6 valide e 3 punti concessi in 6 innings e due terzi) e manda sul monte Felix Heredia, il quale chiude l'inning ringraziando il suo catcher, Jorge Posada, che coglie Nixon nel tentativo di rubare casa base.
La gara di Wakefield termina poco dopo con solo 1 punto e 5 valide al passivo in 7 solidi innings.
Al suo posto entrano prima Ebree e poi il closer Scott Williamson, il quale ottiene la sua seconda salvezza in post-season nonostante il punto concesso a Sierra (Home Run).
La partita finisce dunque 3 a 2 per Boston; il vincente è Wakefield [2W-1L ERA 2.61 nei P.O.] che è anche l'MVP di giornata mentre il perdente è Mussina [0W-3L ERA 4.66].
La serie è ora tornata in parità e nella notte si giocherà l'ultima partita al Fenway Park di Boston, dove si sfideranno Derek Lowe, in difficoltà nella prima gara giocata a NY ma quasi imbattibile davanti ai suoi tifosi, e David Wells.
Quella che sta per aprirsi è un trittico di partite entusiasmante, dove è impossibile fare un pronostico e che vede solo un piccolo vantaggio per gli Yankees, i quali potranno giocarne due in casa.