Cos’è il cycle

Fred Lewis l'anno scorso ha battuto un cycle

Una delle prestazioni più memorabili per un battitore è rappresentata da quello che viene chiamato il cycle, ovvero battere nella stessa partita un singolo, un doppio, un triplo ed un home run.

Nel 2007 ne sono stati realizzati tre, per merito di Fred Lewis dei Giants, di Mark Ellis degli A's e di Aubrey Huff degli Orioles: è stato un anno prolifico perchè il cycle non è cosa che si veda molto spesso nei ballpark della MLB.

Solo tre giocatori nella storia ne hanno realizzati 3 in carriera: Bob Meusel con gli Yankees durante gli anni venti, Babe Herman con Dodgers (2) e Cubs (1) negli anni trenta e John Reilly con Cincinnati addirittura prima del 1900.

Nella lista di coloro che sono riusciti nell'impresa figurano nomi che hanno fatto la storia del baseball: Jimmie Foxx, Nap Lajoie, Joe Di Maggio, Lou Gehrig, Mickey Mantle, Jackie Robinson, Stan Musial, Joe Torre e Cal Ripken Jr. hanno avuto la soddisfazione di entrare in questa ristretta cerchia accanto magari a giocatori non eccelsi ma che hanno avuto una giornata magica al piatto e che probabilmente rimarrà  il loro più bel ricordo della carriera.

Ancora più raro è il cycle naturale, ovvero battuto in ordine crescente (single, double, triple, hr); ne sono stati battuti solo 14 nella storia, iniziando dallo sconosciuto Bill Collins per i Boston Doves nel 1910 fino a Gary Matthews Jr. per i Texas Rangers nel 2006.
Tra i giocatori ancora in attività , anche Brad Wilkerson (Nationals, nel 2003) e Josè Valentin (White Sox, nel 2000) iscrivono il loro nome tra i 14 eletti, con nessun giocatore capace di batterlo due volte nella storia del baseball ogni epoca.

Ancora più elitaria è la lista dei cycles battuti con un grand slam: sono stati solo 6 dal primo che è stato battuto nel 1901 da Nap Lajoie per Philadelphia.
Dobbiamo attendere 27 anni prima che Bill Terry per gli Yankees riproponga l'evento, seguito nel 1932 da Tony Lazzeri sempre degli Yankees: sfortunatamente per Lazzeri, la sua impresa passerà  in secondo piano visto che nella stessa partita Gehrig batterà  4 home run (era solo la terza volta che capitava, adesso sono 15 i giocatori con il "poker" a statistica).

L'anno seguente è la volta di Jimmie Foxx per Philadelphia ma dopo di lui ci sarà  un vuoto di ben 60 anni, interrotto nel 1993 da Jay Buhner di Seattle: caso isolato, perchè passano altri 18 di anni prima che Miguel Tejada con gli A's nel 2001 possa vantarsi di aver realizzato questa rarità  statistica.

Assolutamente clamorosa è poi la statistica che misura la distanza temporale tra due cycles battuti dallo stesso giocatore: Tip O'Neill nel 1887 per St. Louis e John Reilly nel 1883 per Philadelphia hanno entrambi battuto 2 cycles ciascuno a soli sette giorni di distanza.

George Brett invece detiene il record inverso: è riuscito a battere due cycles a 11 anni di distanza l'uno dall'altro, ambedue indossando la maglia di Kansas City nel 1979 e nel 1990.

A livello di franchigia, i Giants guidano la classifica con 24 cycles battuti dai propri giocatori, di stretta misura sui Pirates con 23: i tifosi di Padres, Marlins e Devil Rays non hanno mai assaporato la gioia del cycle, mentre quelli dei Dodgers lo stanno aspettando dal lontano 1970.
Dal 2000 ad oggi, gli A's guidano la classifica con 4 cycles (Ellis, Byrnes, Tejada e Chavez) seguiti da Astros (Scott, Biggio e Bagwell) e Nationals (Guerrero e 2 volte Wilkerson) a 3.

Tra i giocatori in attività , Brad Wilkerson è l'unico con 2 cycles battuti; a quota uno troviamo molte mazze eccellenti, gente del calibro di A-Rod, Travis Hafner, Miguel Tejada, Eric Chavez, Mark Teixeira, Carlos Guillen, Vladimir Guerrero, Todd Helton, Jeff Kent e Josè Reyes.
Non è facile per degli hitter conclamati battere un cycle, oltre che per la difficoltà  intrinseca del gesto tecnico, a causa del problema delle basi ball: spesso i pitcher preferiscono sfidare coloro che seguono nel lineup e lanciano molti ball, se non addirittura concedono la base intenzionale.

Alex Rodriguez, ad esempio, ha battuto il cycle nel 1997 per Seattle nella sua seconda stagione intera nelle majors, quando ancora non era così temuto: nessuno dubita che nella sua mazza ci sia la potenzialità  per ripetersi ma molto probabilmente non gli verrà  concesso dai pitchers avversari, specialmente quando salirà  al piatto con un 3 su 3 nelle precedenti at bat.

Non che sia impossibile, perchè magari il lanciatore potrebbe trovarsi a basi piene e nell'imposibilità  di far camminare il battitore ma certamente i battitori più forti hanno meno occasioni di battere un cycle rispetto ai battitori non così forti ma che sono in giornata di forma eccezionale.

Ecco che nell'elenco si possono spiegare nomi come Gary Matthews Jr., Byrnes, Figgins, Luis Gonzalez, Kendall, Winn, Ellis e Grudzielanek o addirittura giocatori come Chad Moeller, Ward e Huff che non ci si aspetterebbe di vedere in cotanta compagnia.

Anche i giovani Fred Lewis e Luke Scott figurano nell'elenco: entrambi hanno battuto il cycle in concomitanza del loro primo home run in MLB, Lewis addirittura il sedicesimo giorno dalla sua entrata a roster nei Giants.
Un bel modo per farsi notare, non c'è che dire, e sicuramente i pitcher avversari gli daranno più credito la prossima volta che se li ritroveranno davanti.

Insomma, battere un cycle è veramente difficile: se sei bravo, non te lo concedono e se non lo sei non riesci sicuramente a batterlo.
Non ci resta che sperare che il 2008 ci porti ancora qualcuno che riesca a realizzarlo, in modo da godersi nuovamente questa prodezza individuale così ardua da vedere.

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