Scott Rolen presentato dalla sua nuova squadra, i Toronto Blue Jays
In questo periodo i team MLB sono concentrati più nel firmare i giocatori già in loro possesso (evitando così l'arbitration) che nel cercare di colmare eventuali lacune rimaste nel loro organico.
Ci sono state anche estensioni di contratto eccellenti, come quelle di Tulowitzki e Holliday a Colorado, Pena e Shields a Tampa Bay ma,nonostante tutto, alcuni affari sono andati lo stesso in porto.
Il più eclatante ha visto Toronto e St. Louis scambiarsi il loro terza base titolare, accontentando in questo modo due giocatori che volevano espressamente cambiare aria.
Dunque Scott Rolen e i suoi tre anni di contratto a 36 milioni andrà a conoscere il Canada allontanandosi dal "nemico" La Russa mentre Troy Glaus lascerà l'odiato prato sintetico di Toronto per il più soffice e naturale prato di St.Louis.
A prima vista, sembra un affarone per i Cards pur considerando i 4 milioni di contributo che manderanno a Toronto: Glaus è due anni più giovane e attualmente ha più potenza di Rolen, afflitto da problemi alla spalla che ne hanno minato il rendimento negli ultimi tre anni.
Inoltre il suo contratto è più breve (2 anni, praticamente alle stesse cifre di Rolen) e St. Louis spera che i problemi al piede derivanti dal prato sintetico siano effettivamente prodotti da quella causa e non si ripresentino più in modo da dare protezione adeguata a Pujols nel lineup.
Perchè Toronto allora ha acconsentito allo scambio ?
Molto probabilmente a causa del guanto di Rolen: la difesa del 7 volte Gold Glove è tuttora ottima e certamente superiore a quella di Glaus e Toronto adesso ha un infield difensivamente mostruoso.
Per andarsi a confrontare con Red Sox ed Yankees, può essere più costruttivo agire su quel settore che cercare di sopravanzare le due corazzate in potenza di fuoco: inoltre, il risparmio ottenuto quest'anno potrà essere investito nell'ingaggio di un lanciatore ( anche se sul mercato non è che sia rimasto molto ormai).
Ad Oakland intanto, prosegue spedita l'opera di ringiovanimento che Beane porta avanti: stavolta a fare le valigie è il turno dell'esterno centro Mark Kotsay che va ad Atlanta in cambio di due giovani pitcher.
La mossa non sarà però indolore per gli A's che dovranno accollarsi più di 5 milioni dei 7 che l'ultimo anno di contratto di Kotsay prevede; i Braves riempiono il vuoto lasciato da Andruw Jones, in attesa che il prospetto Jordan Schafer sia pronto per le Majors, con un esborso modesto in dollari ma probabilmente due prospetti sono un po' troppi per il declinante e spesso infortunato esterno.
I due lanciatori che Oakland ha prelevato sono Joey Devine e Jamie Richmond con il primo che ha già avuto un fugace assaggio di MLB come rilievo; non un granchè ma non è che per Kotsay ci fosse la fila davanti all'ufficio di Beane.
Inoltre Wren, GM dei Braves, ha spedito Willy Aybar e il minor leaguer Chase Fontaine a Tampa in cambio del rilievo Jeff Ridgeway; mossa alquanto strana, in quanto il giocatore più quotato (ancorchè molto problematico in quanto a carattere e disciplina) tra i tre è sicuramente Aybar e resta oscuro il motivo per cui Wren abbia dovuto aggiungere Fontaine per ottenere un rilievo che nella sua carriera MLB esibisce uno stratosferico 189,00 in ERA ed ha ottenuto un solo out.
In conclusione, per Kotsay e Ridgeway sono stati ceduti Aybar e tre prospetti.
Giudizio: si poteva fare di meglio.
Si sistemano anche molti altri pitchers, sinora rimasti alla finestra in attesa di un ingaggio: Octavio Dotel firma per 2 anni con i White Sox che completano con questa acquisizione il loro nuovo bullpen, nella speranza che lui e Linebrink sappiano portarlo a livelli di decenza.
Jon Lieber invece approda sull'altra sponda di Chicago: ai Cubs lotterà per entrare nella rotazione titolare a meno che ulteriori colpi di mercato liberino spazio e gli assicurino un posto fisso.
Jason Jennings si trasferisce ai Texas Rangers per dimenticare un 2007 opaco, vissuto in quel di Houston nella sua prima stagione lontano da Denver dove aveva sognato una carriera luminosissima con il NL RoY del 2002.
Strano a dirsi, ma Jennings ha peggiorato le sue stats lasciando il Coors Field; a Houston ha avuto la peggiore ERA della sua carriera (6,45), in barba a tutti i calcoli riguardanti il Park factor, e vedremo se l'aria di Arlington saprà rigenerarlo a dovere.
Jeremy Affeldt, dopo una stagione di bullpen a Colorado, lancerà per i Reds tentando di ritagliarsi uno spazio da partente; dovrà vincere una discreta concorrenza, visto che per i posti accanto ad Harang e Arroyo vedrà Belisle, Bailey, Volquez e Cueto sgomitare con lui per emergere.
Sembra più probabile un impiego da rilievo, pronto a subentrare in caso di flop dei suoi giovani compagni di squadra.
Infine Brett Tomko, reduce da tre quarti di stagione disastrosa con i Dodgers per poi finire un poco meglio con i Padres, tenterà di ricostruirsi ai Royals che gli hanno offerto una possibilità di rilancio.
Cosa rimane a disposizione sul mercato ?
Briciole, sicuramente: i nomi più noti sono quelli di Bonds (con tutti i dubbi del caso) e Clemens (andrà agli Astros ?) mentre qualche interesse riscuotono ancora Livan Hernandez, Colon e Benson tra i lanciatori.
Riguardo alle trade, nessuna nuova sul fronte Santana (con i Mets in pole position) e ugualmente in stallo la posizione di Bedard, con i Cubs in prima fila: potrebbero essere quelli i colpi finali del mercato MLB.