Sweet Lou Piniella deve molto ai suoi scout
Continuiamo con la nostra serie di interviste durante l'off-season. Per permettere ai nostri lettori di conoscere un ruolo spesso nell'ombra, ma importantissimo nel baseball odierno, abbiamo interpellato Brad Kelley, advance scout dei Chicago Cubs. Cosa fa un advance scout esattamente? Al contrario dei classici osservatori che si preoccupano di valutare il talento dei giocatori e proiettarne le qualità all'interno del contesto della propria organizzazione, l'advance si occupa di visionare le altre squadre e segnare punti di forza o debolezza, e tendenze recenti delle avversarie che si stanno per affrontare. Per quanto la valutazione del talento rimanga importante, è preponderante annotare stato di forma, tattiche, strategie impiegate.
Brad, che dopo una stagione in viaggio si sta godendo un po' di meritato riposo durante l'off-season, ci ha gentilmente dedicato un po' del suo tempo per descrivere più accuratamente ed approfonditamente di cosa si occupi, oltre ad alcuni aspetti interessanti del suo lavoro.
Ci puoi descrivere come organizzi la tua stagione ad inizio anno?
Inizio a pianificare la stagione già a gennaio. Studio accuratamente il calendario per determinare le mie necessità ed i miei itinerari di viaggio durante l'annata. Procedo immediatamente alla prenotazione di biglietti aerei, hotel ed automobili per tutta la prima metà della stagione, inoltrando anche le richieste di accredito per le partite. A fine maggio ripeto la procedura in vista della seconda metà della stagione.
Con quanto anticipo vai a visionare le future avversarie dei Cubs?
A seconda del calendario, osserverò dal vivo dalle 3 alle 5 partite delle avversarie, e sempre rigorosamente con non più di 5 giorni d'anticipo rispetto a quando ci affronteranno. In pratica per tutto l'anno viaggio "davanti" alla squadra, anticipandola ovunque vada.
Esattamente, come organizzi il tuo lavoro durante le partite?
Utilizzo un programma informatico in cui immetto tutte le informazioni schematizzate che raccolgo durante le partite. Immetto i dati nella notte, dopo aver visto le partite ed aver annotato il tutto a seconda delle varie sezioni. Due giorni prima della prima partita della nostra serie contro quegli avversari, invio tutte le mie osservazioni e tutti i dati raccolti via e-mail al nostro staff, che così ha un po' di tempo per guardarli, analizzarli e preparare la strategia. Se hanno domande specifiche o approfondite, possono telefonarmi per chiarire gli aspetti che interessano maggiormente. Nel frattempo io parto per vedere gli avversari successivi.
Hai parlato di sezioni specifiche, quali sono?
Beh, ho sezioni per i partenti, per il lineup, per la difesa, il bullpen ed il manager, oltre ovviamente ad una sezione generica dove posso annotare qualsiasi cosa che non rientri nelle precedenti, se c'è qualcosa degno di segnalazione. Vuoi che ti spieghi in cosa consista ciascuna sezione?
Magari! Sarebbe estremamente interessante saperlo.
Iniziamo dalla sezione dedicata ai partenti. Dedico ad ognuno di loro un paragrafo, in cui descrivo la loro durata in partita, il repertorio dei lanci ma soprattutto il loro utilizzo e la loro efficacia. Proprio perché noi advance scouts non ci limitiamo ad osservare le qualità di un giocatore, diventa più importante capire in che situazioni un lanciatore utilizzi determinati lanci. Usa la sua curva contro i destri, ma la usa anche contro i mancini? E' il suo "out pitch" (il lancio con cui si cerca l'out, in genere lo strikeout, ndr)? E' efficace sia contro i destri che contro i mancini? Più che valutare le qualità del lanciatore io annoto con particolare attenzione le sue tendenze, le sue abitudini, la sua forma e la gestione delle situazioni specifiche che si vengono a creare.
Faccio particolare attenzione al comportamento del pitcher con uomini in base. Segno il tempo di rilascio della palla dalla posizione fissa per sapere se avremo opportunità di rubare, faccio attenzione ad eventuali "slide steps" (quando un lanciatore evita di alzare la gamba per caricare il lancio, ma la fa "scivolare" in avanti per ridurre il tempo di rilascio della palla ed evitare tentativi di rubata, ndr), ed annoto qualsiasi movimento che possa suggerire un tentativo di pickoff, oltre alla rapidità e frequenza di questi ultimi. In conclusione, valuto le qualità difensive del pitcher nel caso in cui mettano giù un bunt contro di lui.
Per il bullpen effettuo la stessa procedura, ma in più annoto anche le situazioni in cui il rilievo viene inserito: partita ravvicinata o meno, in vantaggio o svantaggio, contro destri o mancini, all'inizio di un inning o a metà , a basi vuote o cariche ed infine valuto la sua autonomia in termini di innings di utilizzo o di lanci che gli vengono fatti effettuare prima della sostituzione.
Visto che fai attenzione anche alla durata, c'è la possibilità che indichi alla tua squadra di incassare parecchi lanci, o al contrario di essere molto aggressiva, contro determinati lanciatori a seconda della configurazione dei rilievi? O è meglio sempre cucire lo stile di gioco dei battitori su di loro e non sui lanciatori che devono affrontare?
Chiaramente segnalerò al nostro staff l'approccio dei vari lanciatori, le situazioni e lo stile. Lancia al contatto o cerca lo swing a vuoto? Attacca la zona o preferisce stare ai margini, preferendo dare una base su ball piuttosto che sfidare un battitore (come fanno i vari Livan Hernandez, Jeff Suppan e Tom Glavine per esempio)? Alla fine toccherà al nostro hitting coach decidere quale debba essere la strategia d'attacco, e lui sceglierà quella che ci darà più possibilità di vincere e segnare punti, sempre tenendo conto delle caratteristiche individuali dei battitori, perché è chiaro che loro siano importanti e che siano loro a dover essere indirizzati verso il successo.
Invece per quanto riguarda il lineup?
Per ogni hitter osserverò ogni singolo turno di battuta, annotando le tendenze che ha in ogni conto che si viene a sviluppare su di lui. Naturalmente cercherò anche dei buchi nel suo swing e farò particolare attenzione ad ogni sua debolezza che verrà esposta durante l'incontro dagli avversari, sia in termini tecnici che di approccio al turno di battuta, per sapere come poter sfruttare queste mancanze. Prende sempre il primo lancio? Questo potrebbe permetterci di iniziare con un comodo strike, ma bisogna vedere se questa sia una tendenza radicata, se sia valida sia a basi vuote che piene, e via dicendo, per fare un semplice esempio di approccio.
E' importante anche fare caso a dove il suo swing mandi a finire la palla in ogni situazione. E' un "pull hitter" (giocatore che gira costantemente cercando il campo "interno" al suo swing, generalmente per produrre più potenza, quindi un destro che batte verso sinistra ed un mancino che batte verso destra, ndr)? E' uno "spray hitter" (battitore che "spruzza" le sue battute in ogni parte del campo, ndr)? Dove tendono a finire le sue battute? Trovo una risposta per ogni situazione specifica che si viene a creare.
Naturalmente faccio attenzione a qualsiasi bunt, di sacrificio o per battere valido, rubata, hit&run, squeeze, e via dicendo. Questo forse riguarda marginalmente più l'aspetto tattico, ma scrivo anche le peculiarità del lineup (e le sue variazioni) contro partenti mancini e destri ed eventualmente evidenzio anche quando e come vengano usati i giocatori in panchina da pinch hitters, fattore molto importante in National League.
Visto che parliamo di caratteristiche dei battitori, come fai a distinguere tra uno dotato di molta disciplina, e che dunque aspetta il lancio giusto da battere, ed uno che invece ama incassare un sacco di lanci a prescindere? Nello spazio di poche partite è difficile capire se un giocatore che prende molti lanci sia l'uno o l'altro.
Questo viene solitamente determinato dal pitcher affrontato. La storia pregressa col battitore, il controllo ed il comando nel giorno specifico detteranno la situazione, ed in quel caso sarà per me possibile cogliere la differenza tra un hitter aggressivo, disciplinato o semplicemente un incassatore. Un altro suggerimento viene offerto dal posizionamento del lancio. Un battitore disciplinato non cercherà di battere qualcosa proprio al limite della zona, anche se è uno strike. Sarà poi compito dei nostri lanciatori e battitori effettuare le giuste correzioni anche durante la partita.
Ogni lancio, ogni out, ogni inning finisce col creare situazioni diverse e dunque reazioni diverse da parte dei giocatori chiamati in causa. Io cerco di valutarle per quanto possibile, poi conoscendo il battitore nel tempo diventa più facile comprendere se si "sieda" su un lancio (se decide di non girare niente tranne che quel lancio specifico, ndr) o meno.
Scrivi molto anche sulla difesa?
Si, anche se fa più parte del riassunto tattico sul manager. Chiaramente devo sottolineare eventuali shifts difensivi contro determinati battitori o contro potenziali tentativi di bunt. Cerco di valutare per ogni difensore la forza e la precisione del braccio di tiro e l'utilizzo dell'uomo di taglio e la rapidità di quest'ultimo. Attenzione anche ai dettagli su pickoff e pitchout e quando vengono utilizzati. Se ci sono debolezze tattiche notevoli e specifiche, le annoto in una sezione speciale per poterle aggredire con più efficacia durante le nostre partite.
Naturalmente come detto questo riguarda più l'aspetto tattico che altro, ed infatti scrivo anche chi siano gli uomini caldi e freddi, come stesse giocando generalmente la squadra quando l'ho osservata, ed annoto qualsiasi cosa non abbia già sottolineato, sia in termini di forza e debolezza, sia in termini di aggressività degli avversari sulle basi, tendenze nell'utilizzo dei lanciatori o battitori specialisti per creare matchups favorevoli in momenti chiave e le mie impressioni personali generali. Infine, posso anche fornire informazioni dettagliate su giocatori o fasi di gioco che mi vengono esplicitamente richieste. Quello che ho detto è solo lo schema generale, ma poi a seconda delle richieste del nostro staff e delle necessità posso focalizzare la mia attenzione più su certi fattori che su altri.
A proposito dei giocatori, utilizzi anche appunti di altri osservatori? Ad esempio, quando quest'anno hai visto per la prima volta Ryan Braun (ma questo vale per qualsiasi rookie), immagino che un paio di partite non fossero sufficienti per valutare alcunché e che quindi tu abbia dovuto aiutarti in altri modi.
Si, certo, infatti per questo utilizzo i suggerimenti dei nostri scout di minor league oltre che le impressioni dei nostri manager ed allenatori dei livelli inferiori. Utilizzo persino informazioni provenienti da altre organizzazioni, se riesco a reperirle dal loro staff. Detto questo, ciò che a me viene sempre richiesto è cosa stia facendo il giocatore nel preciso momento in cui lo osservo, in termini di forma e prestazione attuale.
Utilizzi anche statistiche generali e splits stagionali per complementare le tue osservazioni?
Non di solito. Ciò che è più importante è quanto vedo nelle partite direttamente osservate da me. Come hai notato, non sempre è possibile sapere tutto quello che c'è nel repertorio di un giocatore, quindi ci sono momenti in cui chiederò supplementi di informazione ad altri osservatori che hanno visto il giocatore di recente. Insomma, se da un lato l'osservazione diretta è prioritaria, non mi limiterò a quella e cercherò di raccogliere il massimo possibile anche dal punto di vista oggettivo o statistico.
A fine stagione sei ancora da solo per conto tuo o vieni aiutato da colleghi? I Red Sox quest'anno hanno fatto osservare tutte le squadre partecipanti ai playoffs. Lo fate anche voi?
Si, creiamo squadre composte da 2 osservatori, ed ogni squadra viene assegnata ad una potenziale rivale per i playoffs. Man mano che vengono eliminate le rivali, ritiriamo le squadre di osservatori. Personalmente, c'è la possibilità che io specificamente rimanga da solo a fare il mio lavoro anziché seguire una squadra specifica. Ma anche nel caso in cui mi assegnino ad una rivale, c'è la possibilità che rimanga comunque da solo in virtù dell'esperienza accumulata durante la stagione.
Che peso dai a concetti astratti come clutchness ed intangibili? Questo cambia qualcosa in come si svilupperanno le strategie dei Cubs?
Darò solo un po' di peso alla reazione ed alle tendenze del giocatore nei momenti delicati (è calmo e aspetta il proprio lancio, è impaziente e gira tutto, ecc.). Questo verrà poi aggiunto ai dettagli sui matchups e potrà permettere al nostro manager di effettuare valutazioni più precise ed appropriate. Non bisogna dimenticare inoltre che se il giocatore è un veterano è probabile che il nostro staff l'abbia osservato da vicino forse anche più di me. Loro saranno a loro agio nel produrre una controffensiva in questo caso. Inoltre anche i nostri lanciatori e battitori avranno una storia personale contro l'avversario che affronteranno e questo produrrà una chimica da verificare di volta in volta, che varierà il nostro approccio.
Per quanto riguarda gli arbitri, fai attenzione alle loro abitudini?
Saltuariamente, perché i giocatori conoscono bene gli arbitri a livello individuale, e dunque comprendono le loro emozioni e tendenze. Cercherò in ogni caso di fornire delle informazioni supplementari ai nostri ragazzi. Può capitare di vedere degli arbitri che hanno delle brutte serie e che vengono verbalmente attaccati dal dugout. Quest'anno mi è capitato di osservare un arbitro in una serie molto litigiosa: si arrabbiava spesso con chiunque e diventava molto aggressivo. In due partite ha cacciato parecchia gente, e dopo quelle due è stato spostato alla nostra serie rapidamente. In quel caso ho fornito tutte le informazioni rilevanti al nostro staff, spiegando di andarsene molto in fretta dai confronti per evitare di essere cacciati da un arbitro in scarsa vena e molto irascibile in quel periodo.
Ah, dimenticavo, segnalo alla squadra anche le tendenze dei coach di prima e terza base per quanto riguarda l'aggressività sulle basi e sui segnali per i loro giocatori.
Ultima domanda: visto che sei sempre in viaggio, quanto è duro vivere costantemente in trasferta per 6 mesi l'anno? Tu viaggi più della squadra, perché anche quando loro sono in casa, tu devi andare a vedere gli avversari. Come fate a gestire tutto questo tu e la tua famiglia?
Effettivamente può essere estremamente duro. Serve una famiglia molto paziente e comprensiva, e che fornisca grande supporto. Mia moglie ogni tanto viaggia a sua volta per venirmi ad incontrare e passare un po' di tempo con me nelle città che preferisce, come New York, San Francisco, Los Angeles, San Diego e Miami. Il lavoro poi è molto più semplice quando la squadra vince, come quest'anno, ma a me piace sempre il mio ruolo e faccio ciò che posso per cercare di fornire quel qualcosa in più che possa aiutare la squadra a fare la differenza.
Grazie di tutto, siamo arrivati alla conclusione.
Grazie a te ed auguri di buone feste a tutti i fan italiani.