Tutti vogliono Miguel Cabrera
La settimana si è aperta con firme importanti.
Mike Lowell ha firmato per tre anni con i suoi Red Sox: 37,5 è la cifra spuntata dal terza base, in linea con quanto si vociferava nei giorni precedenti.
Lo staff di Boston si è dimostrato granitico nella sua offerta ed ha speso tutto sommato quanto messo in preventivo: ovviamente, adesso possiamo depennare i Red Sox dalle franchigie interessate a Cabrera.
Tom Glavine a sua volta ha firmato con i Braves, tornando a "casa" dopo 5 anni di Mets.
La sua sarà la diciassettesima stagione in quel di Atlanta e gli porterà in tasca 8 milioni, molti meno rispetto ai 13 a cui ha rinunciato non esercitando l'opzione per rimanere ai Mets.
Una scelta fatta con il cuore dal pitcher che nel 2008 avrà la bellezza di 42 anni.
I Mets si sono consolati firmando Luis Castillo per 4 anni per un totale garantito di 25 milioni: il tre volte All Star e tre volte Gold Globe occuperà il cuscino di seconda base e lo slot 2 del lineup dei newyorchesi che hanno sistemato anche la questione catcher.
Una trade con i Brewers ha portato ai Mets Johnny Estrada in cambio del rilievo Guillermo Mota, scelto tra una rosa di sei possibili giocatori richiesti da Milwaukee per completare l'affare.
Possibile che si alterni con Castro a ricevere, ma la lotta per il posto sembra aperta: il duo non rappresenterà certo il punto di forza dei Mets ma la trade appare sensata per tutte e due le squadre.
Infatti i Brewers il giorno seguente hanno annunciato la firma di Jason Kendall, catcher un tempo molto produttivo offensivamente ma in lento ed inesorabile declino: fortunatamente per loro, il contratto è annuale ed il rischio di una cantonata solenne è ridotto.
Kerry Wood giocherà la sua quattordicesima stagione per i Cubs, avendo firmato per un anno a 4,2 milioni ma con incentivi che lo potrebbero portare oltre i 7.
Si giocherà il ruolo di closer con Howry e Marmol, visto che Dempster sarà con ogni probabilità spostato nella rotazione e lascerà il ruolo che è stato suo nel 2007.
Bel colpo per i Cubs, perchè su Wood non erano pochi ad aver messo gli occhi ma anche qua (come per Glavine) ha prevalso l'attaccamento alla maglia del veterano.
Ma i veri protagonisti della settimana dove negli States si festeggia il Thanksgiving Day, sono stati gli Angels.
Inizialmente hanno scambiato lo shortstop Orlando Cabrera con i Chicago White Sox, che hanno lasciato partire per Los Angeles Jon Garland.
Due ottimi giocatori cambiano quindi maglia, ma nella trade sono gli Angels quelli che sembrano guadagnarci di più: Garland ha lanciato più di 200 inning nelle ultime quattro stagioni e garantisce un surplus di lanciatori che gli Angels potranno usare per altre trade (Miguel Cabrera è sempre più un obiettivo ottenibile).
Il ruolo di Orlando Cabrera sarà coperto da Erik Aybar e/o Maicer Izturis, con il prospetto Brandon Wood ormai alle porte se il duo fallisse l'opportunità .
Dal punto di vista di Chicago, forse si poteva ottenere di più anche se Cabrera è bravo sia con la mazza che con il guanto e la sua carismatica presenza si farà sentire nello spogliatoio.
Ma la vera mazzata, i White Sox (così come i Rangers) l'hanno subita dagli Angels quando questi ultimi hano annunciato anche la firma di Torii Hunter, visto che l'esterno centro ex Twins era un loro obiettivo dichiarato.
90 milioni di dollari in 5 anni sarà quello che Hunter percepirà dagli Angels dove andrà a sovraffollare un outfield che vede già Matthews Jr, Garret Anderson, Vladimir Guerrero, Rivera e Willits a roster.
Dunque, altre pedine si liberano per gli Angels per poter arrivare a Cabrera che, se ottenuto, certificherebbe assolutamente gli Halos come tra le favorite della prossima stagione.
Sicuramente è molto presto per dare questo tipo di giudizi ma l'aggressività esibita nelle prime mosse di mercato fa degli Angels l'attuale reginetta del mercato ed evidenzia la volontà della proprietà di giocare un ruolo di primo piano nella geografia MLB.
Altra firma importante è stata quella del closer Francisco Cordero: lasciando i Brewers con l'amaro in bocca, Cordero ha firmato con i Reds per 4 anni garantendosi così la bellezza di 46 milioni.
Pare che l'offerta dei Brewers fosse di 42 (mezzo milione in meno all'anno) ma il closer ha preferito andare a Cincinnati, in una squadra che avrà poco da dire la prossima stagione: con moltissime carenze da eliminare ed un payroll bassino, un contratto del genere ad un closer è un suicidio strategico in quanto probabilmente Cordero molte volte non avrà nemmeno la possibilità di scendere in campo, visto che non ci sarà nessuna vittoria da salvare.
In questo caso, le ragioni economiche hanno sicuramente prevalso rispetto alla voglia di provare a conquistare i playoff sfuggiti questa stagione a Milwaukee.
A proposito di rilievi, gli Indians hanno potenziato il bullpen con la firma del giapponese Masa Kobayashi, trentatreenne: due anni per 6 milioni, con opzione per il club per il 2010.
Una scommessa per Cleveland, che nel caso Borowski avesse dei problemi fisici o di forma potrebbe rivelarsi una ottima mossa ad un buon prezzo; darà riposo anche a Betancourt e Perez, in uno dei migliori bullpen della MLB.
Il ritorno di Blum agli Astros e le firme di Snelling con i Phillies e di La Rue con i Cardinals completano il quadro settimanale degli affari conclusi.
I rumors
Di Cabrera abbiamo già accennato: gli Angels sembrano in prima fila ma i Marlins forse gradirebbero attingere al patrimonio giovani dei Dodgers, attualmente immobili sul mercato e apparentemente restii a cedere i loro migliori prospetti.
Le luci si stanno spostando sempre più su Santana con Mets, Yankees, Angels e Dodgers in prima fila a tentare il colpaccio: nessuno riesce a sapere quale tipo di no trade clause Santana abbia e come la stia usando per trattare con i Twins.
Le ultime voci al riguardo bisbigliano di una full no trade clause a cui Santana rinuncerebbe solo per avere la possibilità di contrattare un estensione con l'eventuale acquirente, cosa questa che non potrà che alzare il gradimento delle franchigie interessate.
Comunque sia, la cessione dell'asso di Minnesota sta diventando sempre più certa in quanto i tentativi di rinnovo sembrano naufragati miseramente e l'argomento terrà banco a lungo su questi schermi.
Un Santana non si sposta certo tutti gli anni.