Barry Bonds ha sorpassato Hank Aaron quest'anno
Se il 2006 è stato l'anno dei Rookies, il 2007 è stato l'anno delle pietre miliari, di momenti drammatici, di vittorie clamorose e sconfitte incredibili, di record battuti e di memorie indimenticabili. Un anno davvero indimenticabile per molti.
Si incomincia subito alla grande, è il 18 aprile, con Mark Buerhle degli White Sox che lancia un no-hitter. Il mancino completa il 16esimo no-no nella storia della franchigia del Southside di Chicago. La stagione per i ragazzi di Ozzie Guillen poi andrà a rotoli, ma quel momento resterà nella memoria. Buerhle, tra l'altro affronta il minimo di 27 battitori, concedendo soltanto una BB a Sammy Sosa, che verrà colto fuori base dallo stesso Buerhle con un perfetto pickoff throw.
Il 6 giugno Trevor Hoffman salva la sua 500esima partita. E' il primo giocatore nella storia a raggiungere tale numero. Giocando per i San Diego Padres, al PETCO Park, chiude una partita contro i rivali sudcaliforniani dei Los Angeles Dodgers. Inverosimile il fatto che Hoffman non saprà chiudere ben due partite decisive consecutive, nell'ultima settimana e nello spareggio con i Rockies, negando ai suoi Padres un meritatissimo accesso ai playoffs della National League.
Il 12 giugno tocca a Justin Verlander, al suo secondo anno nelle leghe maggiori, a lanciare un no-hitter strepitoso, annientando le mazze dei Brewers (4 BB, di cui ben tre a Billy Hall e 12 SO nel boxscore). E' il primo no-no del Comerica Park ed il primo per la franchigia dei Detroit Tigers dal 1984, anno del loro ultimo trionfo alle World Series. Ma la storia non si ripeterà .
Il 20 giugno Slammin' Sammy Sosa corona il suo rientro nelle Majors con la sua squadra originale (Texas) battendo il suo 600esimo fuoricampo in una partita di interlega giocata proprio contro quei Cubs che lo avevano reso una star. E' soltanto il quinto ad arrivare a 600, va a fare compagnia a Barry Bonds, Hank Aaron, Babe Ruth e Willie Mays!
Ma non c'è davvero tregua in questo strepitoso 2007: il 28 giugno, nel pomeriggio, è Frank Thomas dei Toronto Blue Jays a raggiungere quota 500 in Home Run, mentre nella serata con cinque valide il futuro Hall of Famer, Craig Biggio, Houston Astros, diventa il 27esimo giocatore con 3,000 hits in carriera.
Il 2 luglio Roger Clemens, "The Rocket", firmato in fretta e furia dai New York Yankees per salvare una stagione che sta andando male, vince, alla veneranda età di 45 anni, la sua 350esima partita, in quella che forse è la migliore giocata nella stagione, concede solo due valide in otto inning. Con le voci di un ritiro sempre più "rumorose" Clemens è fermo a quota 354 W, ottavo di tutti i tempi.
All Star Game
Josh Beckett, vincente e Jonathan Papelbon, sua la salvezza, regalano all'AL la vittoria nel Mid-Summer Classic. Non sanno che ciò consegnerà proprio ai loro Boston Red Sox il vantaggio del fattore campo nelle World Series. L'highlight della partita delle stelle è il fuoricampo interno (inside-the-park homer) di Ichiro Suzuki. E' la prima volta che il fatto avviene durante l'All Star Game.
Luglio 2007, Hall of Fame, Cooperstown, New York. Due nomi, Cal Ripken Jr (Baltimore Orioles), Tony Gwynn (San Diego Padres). Il baseball come tutti lo vogliamo. Nulla da aggiungere.
4 agosto, Alex Rodriguez batte un HR da tre punti contro Kyle Davies dei Kansas City Royals per il 500esimo in carriera. Lo fa in quello Yankee Stadium che ha visto Babe Ruth, Lou Gerhig e Joe DiMaggio, lo fa in un anno record (per un battitore destro) che sta giocando nel Bronx. Sarà lui a sorpassare Barry Bonds?
5 agosto, Tom Glavine, New York Mets (ma una vita passata con gli Atlanta Braves) aiuta la sua squadra a battere i Chicago Cubs 8-3 vincendo la sua 300esima partita in carriera…a quando il prossimo 300-game winner?
Anche per lui, come per Hoffman, il finale di stagione sarà purtroppo amaro, Tom Glavine sarà , paradossalmente per lui, un big-game October pitcher, il lanciatore perdente, resistendo solo 1/3 di inning alle mazze dei Marlins, di una cruciale partita di finale stagione che segnerà l'eliminazione dei suoi Mets.
7 agosto, l'evento forse più importante. Nel quinto inning Barry Bonds batte il fuoricampo numero 756 contro Mike Bacsik dei Washington Nationals, nella sconfitta 8-6 dei Giants. Diventa il numero uno di ogni epoca staccando Hank Aaron. E' un momento molto toccante per tutti i tifosi dell'AT&T Park, che applaudono. Al di là di tutte le possibili polemiche, è la storia per il baseball che si ferma ad ammirare.
Il primo settembre, alla sua seconda start nelle majors, è invece il rookie dei Boston Red Sox, Clay Buchholz a lanciare un incredibile no-hitter in una sbiancata ai Baltimore Orioles. Diciassettesima volta che la storica franchigia del New England vede l'impresa realizzata da uno dei suoi lanciatori.
La partita apre "ufficialmente" la pennant race che porterà i Red Sox al titolo delle World Series.
Il 16 settembre gli White Sox decidono di celebrare Jim Thome con il Bobblehead Day (quei pupazzetti kitsch con la testa grande che ricordano un giocatore) e nel nono inning Thome batte un fuoricampo vincente per il suo 500esimo in carriera.
Ed è con le vincenti divisionali (Red Sox, Indians, Angels, Phillies, Cubs, D-Backs) che si vede la novità e la particolarità di questo 2007, forse uno spartiacque che creerà nuovi equilibri nel baseball: a cominciare dai Red Sox che sorpassano gli Yankees, dopo 10 anni di secondi (e terzi) posti nell'AL East e che vincono per la prima volta dal 1995; dagli Indians, che rivincono la AL Central per la prima volta dal 2001 con i Twins che sembrano aver perso il filo; passando ai Phillies, che vincono la NL East per la prima volta dal 1993, bloccando sul nascere il discorso Mets. Fino ad arrivare a Cubs e D-Backs che sembrano di nuovo in corsa dopo qualche anno nell'oscurità .
E poi la rinascita di Milwaukee (Prince Fielder copia papà Cecil e batte 50 fuoricampo), i giovani dei Marlins e dei Devil Rays, le speranze e novità dei Dodgers e dei Reds, la ripresa di Seattle promettono bene per il futuro.
E comunque 18 squadre differenti ai playoffs (su 24 posti disponibili) negli ultimi tre anni garantiscono quella parità e quella incertezza che i payroll e le differenze economiche tra le franchigie sembrerebbero negare. Spiace per Royals, Pirates ed Orioles che sembrano riuscire a trovare sempre un modo per finire in fondo alle classifiche.
E che cosa dire della pazza corsa di Colorado, vincente di 21 su 22, per passare da una quasi eliminazione all'aggancio di San Diego per la wild card della NL, alla vittoria nello spareggio proprio con i Padres (valida vincente di Jamey Carroll nella parte bassa del tredicesimo con Matt Holliday che scivola a casa salvo), fino alle sweep consecutive di Phillies e Diamondbacks per approdare, tutto d'un fiato, alle World Series, dove purtroppo il sogno dei Rockies svanirà .
Un rollercoaster, su e giù per il Grand Canyon, degno di inseguimenti fra coyotes e struzzi, che segnerà la pennant race 2007. Non dimenticandoci, però, dell'epico collasso dei New York Mets (vedi 1964 Phillies) che con la divisione (o almeno la wild card) ormai in tasca vedevano Philadelphia avvicinarsi nello specchietto retrovisore, ed una sconfitta (in casa) dopo l'altra vedevano infine la targa posteriore dei Phillies mentre dal Wild Wild West le notizie erano ancor peggiori. Risultato del weekend finale (con un extra lunedi): Mets, Padres, Dodgers fuori, Phillies, D-Backs e Rockies dentro.
Le World Series sono state da record soprattutto per i Red Sox (seconda sweep consecutiva nel Fall Classic ed un 29-10 totale su Colorado) con la miglior squadra delle stagione regolare che si aggiudica meritatamente anche il premio finale, quello più ambito.
E' stato un bellissimo e memorabile 2007. Per il quarto anno consecutivo è stato battuto il record di presenze negli stadi (con 79.502.524 biglietti venduti). E lo sport, sebbene forse bisognoso di alcune regole correttive (instant replay?) e chiarimenti ulteriori sul doping, sembra davvero in piena salute.
E' in pieno svolgimento una offseason che si prevede molto interessante (Joe Torre che passa dagli Yankees ai Dodgers è solo una premessa).
L'appuntamento è per fine febbraio, inizio dello Spring Training.
Ma non dimentichiamo questo eccezionale 2007.
E tanti auguri al 2008, che sia altrettanto spettacolare!