C.J. Spiller ed i suoi Tigers sono di nuovo in corsa per il titolo della ACC.
Nella settimana in cui è cambiata la numero uno del ranking nazionale mutano anche gli scenari della ACC, la cui Atlantic Division è oggetto di inaspettati mutamenti a causa della clamorosa seconda sconfitta consecutiva di Boston College, passata dalle stelle alle stalle del college football.
472 yards concesse, 5 touchdowns ed il Byrd Stadium di College Park, Maryland, invaso da centinaia di fans festanti, questo il titanico scenario che i ragazzi di Jeff Jagodzinski si sono dovuti sorbire dopo il secondo passo falso di una stagione se solo quindici giorni fa aveva un'aura magica attorno a sé, quando nemmeno il deciso dominio di Virginia Tech era riuscito a mettere fine all'imbattibilità di una squadra molto, troppo compatta.
I Golden Eagles sono caduti davanti ad un avversario che non vinceva da un mese, concedendogli un numero di yards su corsa che per la prima volta quest'anno è stato superiore alle 100 yards (la media era di 58 a gara) in assenza del suo miglior running back, quel Keon Lattimore costretto a bordo campo da un problema muscolare.
Gli indizi che giustificano una sconfitta di simili proporzioni (42-35) portano a nomi noti e meno noti, nel senso che se di Chris Turner (21/27, 337, 3 TD) avevamo imparato a conoscere le caratteristiche positive da quando Jordan Steffy aveva abbandonato la scialuppa per infortunio, di certo non potevamo immaginarci una gara di tale sostanza da parte del tight end Jason Goode, le cui 6 ricezioni per 56 yards con 2 mete sono numeri paragonabili alla sua intera produzione stagionale.
I Terrapins hanno lanciato molto sul profondo, il che ha consentito a Lance Ball, l'altra faccia del loro running game, di correre per 109 yards ed una meta approfittando di generosi varchi lasciati da un avversario molto preoccupato di fermare il gioco aereo, tra l'altro senza riuscirvi. Per la seconda volta in altrettante occasioni Boston College ha abbandonato il gioco di corse perché indietro nel punteggio, che al momento della riuscita conversione da due punti di Derrius Heyward-Bey del quarto periodo parlava di un +21 a favore dei padroni di casa.
Matt Ryan, che ha collezionato altri due intercetti pur sorpassando per l'ennesima occasione la soglia delle 400 yards (33/56, 421, 3 TD, 2 INT), ci ha provato ancora, ma la sua rimonta è finita a 52 secondi dal termine dopo due drives istantanei per velocità di esecuzione, aventi per difetto il solo fatto di essere arrivati un'altra volta troppo tardi.
Ecco che i sogni di National Championship, già in serio pericolo una settimana fa, sono andati definitivamente in frantumi, ed ora non resta che recuperare dignità ed un Bowl importante vincendo la delicatissima sfida contro Clemson del prossimo fine settimana.
Forse Tom O'Brien, quando lasciò questa panchina per andare a ricostruirsi altrove, era stanco di vedere situazioni come questa"
I Tigers di Tommy Bowden, dopo varie peripezie, sono in piena corsa per il titolo divisionale, e godono di una vittoria in più rispetto ai Golden Eagles per quanto concerne il bilancio inter-Acc.
Cullen Harper (27/35, 266, 3 TD) è il giocatore del momento e lo ha confermato sabato nell'impressionante prova di forza contro gli oramai ex campioni in carica di Wake Forest, quando ha aggiunto altri 3 passaggi da touchdown (ed uno su corsa) ad un campionato che si sta rivelando straordinario: i nomi dei suoi "partners in crime" sono quelli di sempre, Aaron Kelly (11 ricezioni da TD, record dell'ateneo per una stagione) e Tyler Grisham, protagonisti di primo livello di un attacco che non ne ha voluto sapere di fermarsi, e che ha inflitto 27 punti nel solo primo tempo ai malcapitati Demon Deacons. Quello che è diventato un vizio per il running back C.J. Spiller, ritornare kickoffs nelle endzone altrui (secondo in due partite), non è altro che grasso che cola.
La difesa ha comunque fatto il proprio dovere, atterrando Riley Skinner (21/30, 170, INT) per ben tre volte (due da parte del defensive end Philip Merling) ed intercettandone un passaggio, piena lode anche per lo specialista Mark Buchholz, autore di field goals di 46, 48 e 52 yards (record di università pareggiato) buoni per dimenticarsi di quella brutta notte di qualche tempo fa, quando"..
Vergogna dovrebbe essere una parola di moda a Miami, di questi tempi.
E' senz'altro questa la descrizione migliore di quello pensiamo sia il sentimento provato da tifosi, ex alunni, professori e bidelli della Miami University, il cui estremo saluto al glorioso Orange Bowl è stato dato prendendo un 48-0 da Virginia.
Terrificante il ricordo che questa partita è destinato a lasciare, considerato l'alto numero di pezzi grossi (ex giocatori, anche Nfl) presenti a bordo campo, imbarazzati da una prestazione composta da 189 yards totali (418 per Virginia), 9 primi downs (contro 21) e 5 turnovers, tra cui 3 intercetti del rientrante Kyle Wright. "Ho troppo orgoglio nei confronti di questa università per credere che potesse accadere una cosa del genere."
Beh, caro Randy Shannon, temiamo che dovrai fartene una ragione"
L'attacco dei Cavaliers, addirittura classificato fuori dai primi 100 d'America, ha disposto a piacimento della confusione regnante nelle secondarie dei 'Canes, il cui quarterback ha lanciato per 94 yards totali, esattamente due in meno rispetto a quelle totalizzate da Virginia nel solo primo drive; trattandosi di un reparto molto opportunista, capace di far pagare gli errori a caro prezzo, il largo vantaggio è stato costruito su un punt bloccato e su un intercetto, che hanno regalato generose posizioni di partenza a Jameel Sewell e Mikell Simpson, principali fautori del 31-0 al rientro negli spogliatoi, il primo grazie al sapiente utilizzo delle tracce dei tre tight ends a disposizione, il secondo con altre 2 mete e 147 yards tra corse e ricezioni .
Quando poi i ragazzi di Al Groh hanno segnato anche nel primo drive del terzo quarto, è stato lampante che nessuno degli aggiustamenti di Shannon aveva fatto centro.
La larga vittoria dei Cavaliers si è rivelata ancora una volta fondamentale per continuare a sperare nel sogno di conquistare l'altro posto per la finale ACC, e per il momento i cugini di Virginia Tech sono a debita distanza. Appuntamento dunque tra quindici giorni, quando il calendario divisionale opporrà Hokies e Cavaliers per determinare chi delle due affronterà la vincente della Atlantic nella finale di Conference.
Gli stessi Hokies si sono sbarazzati di Florida State senza troppi patemi, specialmente dopo che la commozione celebrale subita da Drew Weatherford nel secondo quarto della partita ha costretto Bowden a mandare in campo l'inesperto Christian Ponder, responsabile di due intercetti ed un fumble alla sua prima apparizione ufficiale in maglia Seminoles.
Per V-Tech era il giorno del rientro di Tyrod Taylor, finalmente recuperato dopo tre partite di assenza, autore di una prestazione di tutta sostanza fatta di 204 yards in 10 completi (15 i tentativi), e 92 yards con segnatura personale.
"Non mi aspettavo certo di vedere la seconda versione di Michael Vick", ha commentato Bowden, "ma è proprio quello che ho visto". Speriamo non gli piacciano le scommesse"
Per il resto, da registrare la quarta vittoria consecutiva per i ritrovati Wolfpack di Jamelle Eugene, 159 yards e 3 mete su corsa, capaci di tenere la diga contro una North Carolina ancora inesperta, fermatasi per l'ennesima volta nel clou della rimonta; larga e scontata invece la vittoria di Georgia Tech su Duke, con 170 yards e 2 touchdowns per il fenomenale running back Tashard Choice.
Risultati e classifiche
Maryland vs Boston College 42-35
Virginia Tech vs Florida State 40-21
Miami vs Virginia 0-48
Clemson vs Wake Forest 44-10
North Carolina State vs North Carolina 31-27
Duke vs Georgia Tech 24-41
Atlantic Division
Clemson 5-2 (8-2)
Boston College 4-2 (8-2)
Wake Forest 4-3 (6-4)
North Carolina State 3-3 (5-5)
Florida State 3-4 (6-4)
Maryland 2-4 (5-5)
Coastal Division
Virginia 6-1 (9-2)
Virginia Tech 5-1 (8-2)
Georgia Tech 3-4 (6-4)
Miami 2-4 (5-5)
North Carolina 2-4 (3-7)
Duke 0-7 (1-9)