La festa dei Red Sox per la vittoria in gara 1
I Boston Red Sox si aggiudicano gara 1 delle World Series superando facilmente gli avversari Colorado Rockies, campioni della National League. Partita difficile da pronosticare, c'era solo la certezza che i Rockies arrivavano da una striscia impressionante di 21 vittorie nelle ultime 22 partite disputate, e che avevano spazzato via senza tanti complimenti gli avversari dei primi due turni, i Phillies con un secco 3-0, e i D-Backs con un altrettanto perentorio 4-0.
E dunque era grande la curiosità di vedere all'opera contro i campioni dell'American League questa squadra che sembrava non temere avversari. Eppure, sarà stata la lunga pausa dopo l'ultima gara in NLCS (ben 9 giorni di attesa), sarà stata l'emozione della prima volta alle WS, o sarà stata la neve caduta in Colorado i giorni scorsi a raffreddare gli entusiasmi, tant'è che a chi ha assistito alla gara d'esordio di questa serie, è sembrato di vedere di fronte due squadre di categoria di gran lunga diversa.
Una partita dominata
I partenti erano Josh Beckett e Jeff Francis: dopo i consueti riti del pre-partita, il primo apriva l'incontro con 3 strikeout, e nella successiva parte bassa del primo inning, il secondo concedeva subito un fuoricampo al leadoff dei Red Sox, Dustin Pedroia, ancora lui, che metteva le ali alla sua squadra aprendo un'emorragia di valide che sembrava non finire più.
Il primo inning si chiudeva con 3 lunghezze di vantaggio per i padroni di casa, che poi subivano un punto nella successiva parte alta del secondo, grazie a due doppi di Garrett Atkins e del rookie terribile Troy Tulowitzki. Ma era un fuoco di paglia, infatti quel punto era destinato a rimanere l'unico della serata per la squadra ospite. Successivamente Francis, mentre la Fox continuava ad informare gli spettatori sulle sue abitudini alimentari, continuava ad essere malmenato dai battitori di Boston, ed un altro punto andava a referto grazie ad un doppio di Big Papi David Ortiz che spingeva a casa Kevin Youkilis, protagonista di una straordinaria corsa dalla prima base.
Nel quarto inning ancora due punti battuti a casa da Jason Varitek con un doppio. Alla fine Clint Hurdle, manager dei Rockies, mandava sul monte in successione il giovane Franklin Morales e Ryan Speier, ma purtroppo per loro tutti i battitori dei Red Sox, in serata si, colpivano ogni pallina che arrivava nell'area di strike e lasciavano passare tutte quelle fuori zona. Risultato combinato fra i due: 6 valide, 4 basi su ball, ed altri 7 punti, tutti earned in soli 0.2 innings.
Partita dunque dominata dunque dai padroni di casa, col punteggio finale di 13-1, che non dice abbastanza sul dominio assoluto esibito fin dall'inizio, sia, come detto, dall'attacco (17 valide di cui 9 da extra base, 13 punti segnati, con un solo titolare, Jacoby Ellsbury, che non ha ottenuto battute valide), sia dal sempre più straordinario Josh Beckett, (i suoi numeri: 6 valide in 7 innings giocati, 1 solo punto concesso e ben 9 K). Forse Francona avrebbe potuto risparmiarlo e toglierlo un po' prima per averlo eventualmente disponibile in gara 4, ma sappiamo quanto i cambi di programma in corsa gli risultino indigesti, per cui ha preferito non correre il rischio di dover ricorrere ai pezzi pregiati del bullpen in caso qualcuno fosse andato in difficoltà .
Coming up next
Ma ora poco conta il sensazionale punteggio di gara 1; il risultato è ormai in archivio, e si pensa solo a gara 2, con i partenti previsti Ubaldo Jimenez per gli ospiti ed il veterano di mille battaglie Curt Schilling, asso numero 2 nella rotazione dei padroni di casa. La chiave della serie potrebbe essere il fattore campo, con le tante incognite che presenterà per Boston la trasferta a Coors Field in Colorado, sia per il ballpark con caratteristiche molto particolari, sia per il fatto di non poter schierare uno tra Ortiz, Youkilis e Lowell, per via delle regole della National League, quindi obbligatorio per loro vincere gara 2 per assicurarsi, anche nella peggiore delle ipotesi, il ritorno a Fenway Park.