Scontro ad alta velocità a casa base!
Si è chiusa con un bilancio di 2 vittorie a 1 in favore degli Yankees sui Red Sox la serie finale di regular season tra le due grandi rivali dell'American League East.
In una situazione di classifica in diverso modo delicata, per entrambi i teams l'obiettivo principale era evitare lo sweep che avrebbe rimescolato le carte in tavola e confuso i progetti per il finale di stagione. Boston è infatti entrata nella serie con 5.5 gare di vantaggio su New York, che a sua volta ne aveva 3.5 di vantaggio sui redivivi Tigers nella corsa alla Wild Card. All'indomani della serie la situazione non è molto diversa, ma gli spettatori hanno avuto di che divertirsi e le emozioni non sono mancate.
In gara 1 si affrontavano Andy Petitte e Dice-k Matsuzaka, in grande forma il primo, e reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 apparizioni, lasso in cui il suo rivale ne aveva ottenute solo 2 a fronte di 5 sconfitte e una no-decision.
I pronostici erano dunque a favore della squadra ospite, ma portare a casa la gara non è stato così semplice; Petitte appariva in difficoltà e la pazienza delle mazze di Boston lo costringeva ad un elevato numero di lanci, tanto da indurre Joe Torre a sostituirlo dopo 101 lanci in appena 4 innings, ma la musica non cambiava col rilievo Jose Veras, che lasciava il monte con la squadra in svantaggio per 7-2 e i giochi sembravano ormai fatti per i padroni di casa.
Ma nel corso dell'ottavo inning Terry Francona inseriva uno stanco Hideki Okajima che apriva un'emorragia interminabile concedendo subito due HR in sequenza a Jason Giambi e Robinson Cano e poi mettendo in base altri giocatori: sfortunatamente per i tifosi di Boston neanche Papelbon riusciva ad arrestare il dilagare degli ospiti concedendo a sua volta valide su valide che portavano gli Yankees sul punteggio di 8-7 a proprio favore; determinante ancora una volta Alex Rodriguez, autore dell'RBI decisivo. Da lì più niente fino alla fine, sotto gli occhi increduli e disperati dei 35000 di Fenway Park.
Imperativo non perdersi d'animo; l'indomani erano di fronte i due lanciatori col maggior numero di vittorie in stagione: Chien-Ming Wang e Josh Beckett, e l'equilibrio si è mantenuto fino a quando Wang colpiva Kevin Youkilis al polso costringendolo ad uscire, sostituito dal giovane fenomeno Jacoby Ellsbury, che con le sue doti di contatto e velocità sulle basi riusciva a mettere sotto pressione l'intera difesa, risultando fondamentale per le sorti della gara, al pari di David Ortiz che arrivava salvo in base 5 volte su 5 con 3 valide e 2 BB.
Decisivo anche Eric Hinske, protagonista di una spettacolare collisione a casa base con il catcher Jorge Posada nel generoso quanto inutile tentativo di segnare il punto del 3-1 su una grounder di Dustin Pedroia. Successivamente Torre metteva in gioco una schiera infinita di rilievi nessuno dei quali riusciva a fermare le mazze di Boston in giornata si, ed all'ultimo inning, sul 10-1 con una mossa da spring training mandava sotto la doccia mezza squadra lasciando spazio ai rincalzi.
Le aspettative di gara tre erano quelle delle grandi occasioni, infatti i protagonisti sul monte erano due grandi futuri Hall-of-famers: Roger Clemens e Curt Schilling; messi insieme vantano 44 anni di servizio in MLB, due anelli a testa, più complessivamente altri 4 pennant e soprattutto 7 pesantissimi Cy Young awards ed un grande passato da ex per The Rocket che tornava a Boston giusto in tempo per totalizzare la partenza n. 200 a Fenway Park, essendo apparso per l'ultima volta da avversario nell'ALCS del 2003.
E la partita era dominata dai pitchers, che apparivano quasi perfetti; Clemens veniva sostituito dopo 6 inning dalla giovane promessa Joba Chamberlain, che entrava in partita con la ERA ancora immacolata dopo 16 innings disputati in stagione, e manteneva l'equilibrio al cospetto di Schilling fino al momento in cui all'ottavo inning Derek Jeter decideva di gelare il pubblico sparando sul green monster un 3R HR che fissava il punteggio sul 4-1 ed apparentemente chiudeva la partita.
Ma il copione disegnato per questo sunday night prevedeva ancora qualche sorpresa: Mike Lowell sporcava con un HR la ERA di Chamberlain, e Mariano Rivera, chiamato a chiudere l'incontro con un margine di 2 punti, si complicava la vita concedendo 1 punto e riempiendo le basi per David Ortiz: tutta l'America ha trattenuto il fiato in quel momento quando sul conto di 2-2 Big Papi batteva un innocuo pop che chiudeva l'incontro.
Dunque alla luce dei recenti risultati, i giochi non sono ancora fatti, nessuno a Boston vuole sentire parlare di vittoria della division e nessuno a New York vuole sentir parlare di rimonte; mancano ancora 2 settimane e 12 gare, che potrebbero riservare sorprese: tutti comunque si augurano di vedere un'altra serie in post season.