Fuochi d’artificio

Copertina settimanale per John Lackey

Questa settimana nella AL West doveva spirare proprio un vento particolare, visto le prestazioni ottenute da giocatori claudicanti; giocatori rientranti dai rispettivi infortuni; squadre ospiti che si fanno rimontare 7 punti e che si fanno sconfiggere; grandi slam battuti intorno al settimo innings e via discorrendo. Per non parlare della sfida tra Angels e Mariners. Colpi di scena su colpi di scena, come di solito si trovano solo nei gialli d'autore. Nell'ultimo report avevamo parlato di menù divisionale tutto da scoprire, ma cosi sinceramente non ce lo aspettavamo nemmeno noi.

Le Squadre

Nel momento topico del calendario divisionale, i Los Angeles Angels(80-56) hanno ritrovato di colpo la propria identità  e hanno asfaltato le velleità  di primato dei Seattle Mariners. Nella prima partita vinta dagli angelini per 6-0, abbiamo avuto subito sentore di quale direzione potesse prendere la miniserie; visto che il protagonista assoluto della gara è stato un maestoso John Lackey sul monte. Incerto alla vigilia il nostro ha lanciato per 9 innings, ottenendo il decimo complete game della carriera con annesso settimo shoutout; macinando delle two-seam fastballs molto più rispetto alla sua abitudine e concedendo 7 valide ai battitori dei Mariners. Nota statistica a parte in 14 innings in cui ha lanciato contro i Mariners, non ha concesso nemmeno una singola run; mentre tutte e 18 le valide che ha concesso sono stati singoli. Quando vede le maglia di Mariners, comincia a lanciare in versione WS. Nella stessa gara per il DH Garret Anderson un homer e 3 RBI. Bellissima gara 2 a mio parere, visto che subito al primo inning, abbiamo avuto di nuovo prova dell'orgoglio di questi caparbi Mariners, avanti 5-0. Disastroso sul monte, Ervin Santana. A tal proposito ci chiediamo quanto possa servire alla causa? Servirebbe come il pane nelle minors…. Comunque dopo aver timbrato il cartellino è stato sostituito da un più efficace Dustin Moseley; in campo per più di 5 innings concedendo 2 valide e zero runs ai Mariners. Subire un cinque a zero nel primo innings spezza le gambe a tante squadre. Doverlo recuperare alla Seattle di questa stagione, ha creato a molti la sensazione che gara 2 fosse chiusa lì. Ed invece non è stato cosi, perchè gli Angels hanno segnato 1 runs nel terzo innings, due nel quarto e impattato splendidamente il punteggio nel quinto inning. La partita era completamente riaperta a quel punto e mancavano ancora quattro innings. Increduli i Mariners di quello che stava succedendo in quel momento; probabilmente già  convinti di avere chiuso la bagarre. Terminava anche il settimo innings con una runs segnata per parte e con la sensazione stavolta che si potesse andare agli extra innings visto l'andamento della gara. Di nuovo, il campo smentiva un pò tutti, perchè gli Angels nella parte alta dell'ottavo, mettevano a segno le 4 Runs che chiudevano questa volta la gara in modo definitivo. Stavolta toccava al manager di Seattle McLaren dare fondo al proprio bullpen, alternando sul monte sei lanciatori; e uscendo per la seconda volta nella miniserie sconfitto. Tra gli angelini il sopracitato Lackey, non è l'unico a trasformarsi quando vede le maglie dei Mariners. Vladimir Guerrero, batte .509 fino ad ora in stagione contro Seattle ed in carriera ha 62 RBI in 67 gare contro di loro. In gara due ne ha messi a segno 3. Caricati dai due risultati precedenti gli Angels hanno preparato e giocato gara tre per togliere ogni dubbio: vittoria 8-2 per loro. Sul monte un Jered Weaver tornato per una gara sui livelli dello scorso anno e rimasto in campo per otto convincenti innings concedendo 7 valide, da cui 2 runs ai Mariners. Sul monte per Seattle, una gran brutta giornata per Felix Hernandez, in campo per 7 difficili innings a concedere 13 valide agli Angels. A fine gara ha sintetizzato l'opinione prevalente con questa frase Orlando Cabrera: “Penso che questa serie abbia messo nelle loro teste l'idea che si debbano preoccupare della corsa alla wild card e non alla vittoria della division. Abbiamo tolto ogni dubbio su quale sia il team migliore in questo momento”. Sarà  stata l'euforia, sarà  stato lo spumante; in ogni caso gli Angels si sono resi conto che tutt'altro tipo di gare li attendevano giocando contro i Texas Rangers. Vittoria angelina in gara 1 per 7-6, ma decisa solo al nono innings. Stranamente incerto sul monte angelino il partente Joe Saunders a lanciare per 5 innings, concedendo 4 runs. Sei in totale i lanciatori chiamati sul monte dagli angelini ad affrontare la minaccia texana. Anche un Francisco Rodriguez, colpevole di aver concesso ai Rangers l'ottava runs che impattava la gara nel nono innings e che gli costava la sostituzione a favore di Darren Oliver. Protagonista della gara il claudicante Howie Kendrick, autore della battuta decisiva nel decimo innings dell'incontro. Gara 1 della miniserie preludio in un certo senso del risultato di gara, in cui i Rangers hanno battuto 7-6 gli Angels. Di nuovo in difficoltà  in bullpen angelino con Kelvim Escobar e Dustin Moseley in campo entrambi per due innings e spiccioli a concedere rispettivamente 6 valide, da cui 5 runs; e 3 valide, da cui 2 Runs. Sul monte per i Rangers, il partente debuttante Edison Volquez a lanciare per 5 positivi innings in cui ha concesso 3 runs; prestazione che gli è valsa la prima vittoria in carriera nelle majors. Sorpresona anche in gara 3 della miniserie, vinta di nuovo dai Rangers, stavolta 8 a 7. La sorpresona per tutti gli spettatori è arrivata nell'ottavo inning per un grand slam servito su un piatto d'argento dal rilevo angelino Scot Shield ad un rientrante da un infortunio Hank Blalock. Rotazione angelina che fa venire il mal di mare al buon Mike Scioscia. Prendete per esempio proprio Shield: uno a caso che dallo scorso All-Star break ha concesso 20 runs in 18 innings in cui ha lanciato, raggiungendo da quel momento la favolosa cima di un valore ERA 11.91.
Ah, per continuare le cronache di Narnia, stanotte contro Oakland il partente sarà  Santana dall'alto del suo record di 5-12 e dall'alto della sua ERA di 6.38.

I Seattle Mariners(73-62) hanno sostenuto la prova più difficile della stagione. Sono stati pesati, soppesati e sono stati trovati insufficienti rispetto agli Angels. Ma escono ridimensionati dalla miniserie solo nelle ambizioni. E a giudicare dai risultati seguenti alle gare contro gli Angels e contrariamente a quanto sostenevano loro stessi, credevano se non nel sorpasso almeno nell'aggancio. Infatti, dopo aver visto i propri sogni infrangersi, sono crollati prima contro Cleveland perdendo 5-4; con il manager McLaren impossibilitato a lasciare in capo Horacio Ramirez per più di 5.2 innings viste le tre runs concesse dallo stesso nel secondo inning; e a raccattare altri cinque lanciatori da mandare sul monte senza in realtà  trovare il bandolo della matassa. Ed in seguito, l'emorragia è continuata nella prima gara contro i Toronto Blue Jays, partita persa 5-7; che nella sconfitta successiva per 1-2. Se in precedenza il bullpen dei Mariners si è portato spesso al di là  dei propri limiti; improvvisamente è imploso su sè stesso, come solo in parte esprime l'ERA di squadra fatta registrare dai Mariners fino alla gara di ieri: 6.49; con 44 runs concesse a fronte di 40 SO messi a segno. Penso che al closer J.J.Putz neanche nei propri incubi sia capitato di giocare in pratica un solo innings registrando un'ERA di 9.0. Niente da fare per loro nemmeno nella terza gara contro i Blue Jays, persa per 4-6. Alla fine del terzo innings erano già  sotto di 5-0. Sul monte per Seattle Jeff Weaver che in tre innings ha concesso le 5 runs, scaturite da 8 valide e nel pacchetto sono inclusi anche 2 homers.

Gli Oakland Athletics(68-70) hanno avuto l'ennesima settimana difficile della loro stagione, vincendo una gara contro i Blue Jays: 2-6, 4-5, 5-4; e vincendone fortunosamente due contro i Detroit Tigers: 5-4, 1-6, 8-7. Nella gara vinta contro Toronto acuto personale di Darryl Hannahan nell'undicesimo inning con una valida che è valsa alla squadra la vittoria. In precedenza, il vantaggio della squadra per 4-2, era stato depauperato da un insolito Huston Street sul monte come al solito, ma incappato in una partita in cui ha concesso due homers nel nono inning a Lyle Overbay e al pinch-hitter Matt Stairs che portavano la gara agli extra-innings. Molto bella la sfida a distanza sul monte nella seconda gara contro Detroit tra Justin Verlander e Dan Haren, con la vittoria del primo, che ha concesso solo un homer al DH degli A's Mike Piazza; mettendo a segno 10 SO. Il suo collega Haren invece in campo per 6 innings, ha concesso alle mazze avversarie 11 valide da cui sono scaturite 4 runs e 1 homer. Nella terza gara giocata contro Detroit, gli A's erano sotto 7-0 nel quinto innning e hanno permesso ad Oakland di rientrare completamente in partita, e di segnare la runs decisiva nel decimo inning; con stavolta un'implacabile Huston Street a mettere il risultato in cassaforte.

E chiudiamo con i Texas Rangers() reduci da una settimana assolutamente positiva. Sono reduci dallo sweep inflitto ai Chicago White Sox: 4-3, 5-4, 5-1; e hanno creato non pochi problemi come detto in precedenza agli Angels. Anzi li hanno fatti proprio neri…Liberi da pressioni e con la stagione ormai terminata in anticipo, stanno giocando e togliendosi più di qualche soddisfazione. Citofonare appunto Angels. Come ciliegina sulla torta, è stato riconfermato il manager Ron Washington anche per la prossima stagione e lo stesso ha dichiarato che vorrebbe la riconferma di tutto il suo staff di questa stagione; compreso l'hitting instructor Rudy Jaramillo, al quale scade il contratto al termine della stagione e con il quale sono cominciati degli incontri proprio per discutere il rinnovo. Che tipo di squadra alleneranno sarà  tutto un altro tipo di storia; considerando che con ogni probabilità  il prossimo inverno verranno poste in essere ulteriori cessioni eccellenti.

Nota di merito

Impossibile trovare un player of the week anche in questa settimana. Tante sono state le sorprese e tanti i protagonisti. Mi sento comunque di mette in copertina John Lackey per come ha lanciato nella prima partita contro i Mariners, spostando a mio parere l'inerzia della serie proprio dalla parte degli Angels.

Le prossime gare

I Los Angeles Angels giocheranno prima contro gli Oakland Athletics e di seguito contro i Cleveland Indians, sempre tra le mura amiche. Per i sanguinanti Seattle Mariners ci sono subito in trasferta i New York Yankees in un'interessantissima sfida nella corsa alla wild card(chissà  di solito gli Yankees portano bene ai Mariners…); ed i seguito di nuovo Detroit sempre in trasferta. Per gli A's come detto, dopo gli Angels ci sono i Rangers. I Texas Rangers giocheranno in casa contro Kansas City ed in seguito come detto contro Oakland.

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