Copertina meritata per il protagonista della settimana nella AL West
E' successo di tutto e di più nella settimana appena trascorsa nella AL West. C'e stato quasi l'aggancio dei Mariners agli Angels, arrivati ad una sola vittoria di distanza. Si è scritta la storia dell'intera AL, perchè una squadra ha messo a segno ben 30 runs in un singolo match. Angels? Acqua. Mariners? Acqua. A's? Niente da fare. Sono stati proprio gli anonimi Texas Rangers di questa stagione. Increduli gli stessi giocatori di come avveniva la partita. Magie che solo nella sceneggiatura della stagione del baseball MLB, si possono assistere. E non finisce qui, infatti nella settimana che stiamo per cominciare, assisteremo allo scontro diretto per il vertice tra Angels e Mariners. Su chi puntate i vostri soldi?
Le Squadre
Settimana thriller per i Los Angeles Angels( 76-54) visti prima i risultati ottenuti contro i New York Yankees: 7-6, 18-9, 2-8. Si è fatta la storia nella seconda gara di questa serie con Garret Anderson autore di ben 10 RBI, materializzando nelle sue apparizioni al piatto 1 grande slam, 1 three-run homer, 1 two-run double, e 1 RBI double; appunto nella gara vinta dagli angelini 18-9. “Di sicuro me ne ricorderò, – ha dichiarato Anderson a fine gara – penso senz'altro di mettere il tabellino della partita in un qualche box e appenderlo magari. Ci ritornerò comunque al termine della stagione”. Lo stesso giocatore con questa gara ora detiene il record di squadra per gli Angels per RBI segnati in una partita e a livello personale porta a otto il numero di grand slams battuti in carriera. A livello di lega, le statistiche ci dicono che è il 12esimo battitore nella storia a battere un numero di RBI in doppia cifra. Dopo questa giusta digressione su Anderson, e citando la sconfitta ottenuta dagli Angels in gara tre della miniserie, con un John Lackey (15-8) sconfitto nella gara e nello scontro a distanza dal rivale Andy Pettitte, dopo aver lanciato per 7 innings concedendo 10 valide e 4 runs; si è giunti alla miniserie contro i Blue Jays, più difficile del previsto. In gara 1 della miniserie persa 4-5, gli angelini sono stati tenuti a bada sul monte dal rookie di Toronto Jesse Litsch, presente per 6 innings e spiccioli, concedendo al team californiano 6 valide e 3 Runs, e a Vladimir Guerrero 1 homer. Meglio rispetto all'angelino Ervin Santana, il quale in 6 innings ha concesso 8 valide e 6 runs, con un'Era di 6.03. Nella stessa gara sono risultati essere due gli homers di Guerrero. Meglio gli Angels nella seconda gara vinta 3-0, al di là del risultato proprio nel complesso con un Jered Weaver più convincente rispetto alle partite precedenti. Poi ecco il crollo verticale avvenuto in gara tre persa 2-9, con un orripilante Joe Saunders (7-2) sul monte, il quale ha concesso alle mazze dei Blue Jays in 5 innings e spiccioli 9 valide da cui 5 runs. In gara 4 della miniserie di vittorie degli Angels per 3-1. E adesso per questi ondivaghi Angels la delicatissima miniserie contro le armate di Seattle, distanti di nuovo 3 vittorie proprio dagli angelini nella classifica della division.
L.A. Angels vs NY Yankees Line-up Introduction
E sono proprio i Seattle Mariners (73-55) i vincitori di tappa della settimana, visto il gap temporaneamente ridotto rispetto agli Angels. I nostri sono reduci dalle gare contro i Minnesota Twins: 9-4, 7-2, 4-8. Nella prima gara, un Horacio Ramirez in campo per sette innings a concedere in totale 9 valide e 4 Runs; ha fatto fortunatamente per i Mariners da contraltare un munifico Matt Garza dispensatore in due innings di 9 valide e 7 runs. Troppa grazia per gli hitters di Seattle in gran giornata, specie per Raul Ibanez, autore di due homers nella stessa gara. Seconda gara della miniserie sulla falsa riga della prima; mentre nella terza gara un Miguel Batista ha anticipato il Natale ai battitori di Minnesota, rimanendo in campo due innings e concedendo 9 valide e 8 runs. Il crollo verticale dei compagni sul monte non ha permesso ai battitori di Seattle di riprendere la gara. Più ostica del previsto la miniserie che Seattle ha giocato contro i Rangers: 9-4, 4-2, 3-5, 3-5; al di là del risultato di gara 1, dove evidentemente i Rangers avevano ancora la pancia piena per l'abbuffata di runs avuta nella storica gara contro i Royals; e con un Kameron Loe per i Rangers sul monte per 5 innings e spiccioli, concedendo 10 valide, 7 runs con 1 homer allegato. Più tirata gara due sempre vinta dai Mariners, ma incerta in pratica fino al nono inning con un Kevin Millwood in campo per 8 innings e spiccioli, a concedere si 13 valide, ma a difendere anche il monte con le unghie e con i denti fino alla nona decisiva run concessa appunto nel nono inning. Gara due preludio di gara 3 nella quale i Rangers hanno approfittato di due errori del 3B Adrian Beltre; di cui uno dopo che Ian Kinsler nel quinto inning aveva impattato la gara con un three-run homer. Nel settimo inning ancora un errore di Beltre, permetteva a Travis Metcalf di ottenere il 4-3, preludio dell'altra run che chiudeva la gara. Hanno fatto qualche errore – ha dichiarato il manager di Texas Ron Washington – e noi siamo stati pronti a capitalizzare. Abbiamo affrontato la gara con la giusta concentrazione e abbiamo vinto meritatamente”. Gara quattro della miniserie è terminata con lo stesso punteggio di gara 3. Da menzionare della partita, il 605esimo homer in carriera per Sammy Sosa.
Il crollo avvenuto nella miniserie contro Tampa, ha annullato quanto gli Oakland Athletics (65-67) avevano fatto di buono sweepando i Toronto Blue Jays: 6-4, 6-4, 4-1. Caricati forse eccessivamente da questi risultati, gli A's hanno giocato contro Tampa senza la giusta concentrazione questa miniserie stravincendo si la prima gara 12-2; ma venendo letteralmente asfaltati in gara 3 e 4: 2-12, 3-14, 4-7. Il 2-12, è stato un risultato uscito a sole 24 h di distanza dalla partita precedente. Sul monte di lancio per gli A's Lenny DiNardo in campo per due innings in quella gara; tempo utile per concedere agli avversari 8 valide e 6 runs. Le altre 6 runs sono state concesse in sequenza da Ruddy Lugo, Santiago Casilla, Jay Marshall. L'avversario di DiNardo tra le file dei Devil Rays è stato James Shields, in campo per 8 lunghi innings, nei quali ha concesso alle mazze avversarie 9 valide, da cui sono scaturite solo 2 runs e 1 homer; mettendo a segno 8 SO, incontrando in totale 33 battitori. Nella terza gara della miniserie terminata 3-14, il partente di Tampa Scott Kazmir ha letteralmente messo la museruola alle mazze degli A's; ottenendo 13 SO, record di carriera. Il suo avversario sul monte per gli A's Joe Blanton è rimasto in campo per 5 innings, concedendo 7 valide, da cui 4 runs e 1 homer. Nullo l'attacco degli A's in questa situazione: 20 le valide per Tampa a fine gara, contro le sole 6 degli A's. Persa anche gara 4 della miniserie. Per loro un'orribile settimana di una stagione da dimenticare.
Ora parlando dei Texas Rangers (65-67) personalmente propenderei per l'allineamento cosmico di qualche pianeta… per giustificare la massima espressione al momento di slugfest; quel 30 a 3 nella seconda gara contro Baltimore; 2-6, 9-7 i risultati delle altre due partite; si spiega difficilmente parlando dei Rangers di questa stagione. Il tabellino della gara recita: cinque runs nel quarto inning; nove nel sesto; dieci nell'ottavo, sei nel nono. Texas Rangers prima squadra in 110 anni a segnare 30 runs in una singola gara e naturalmente nuovo record della American League. A referto per gli homers: Travis Metcalf, Marlon Byrd, Jarrod Saltalamacchia 2, Ramon Vazquez 2. A referto per gli RBI: Frank Catalanotto 2(37), Ian Kinsler 2 (45), Travis Metcalf 4 (10), Marlon Byrd 4 (51), Jason Botts 2 (8), David Murphy 2 (3), Jarrod Saltalamacchia 7 (24), Ramon Vazquez 7 (24). E qui termina la sequela di punti in una partita che non ha spiegazioni tecniche. Sembrava di essere in uno di quei film hollywoodiani, con finale a lieto fine incorporato. Per tutti i giocatori dei Texas Rangers, presenti quel giorno ed in campo, una di quelle partite che si potrà raccontare ai nipotini a distanza di anni. Magie del baseball. Terminata la magia, i Rangers sono stati riportati sulla terra dai Mariners, come detto in precedenza, in una serie di 4 partite, in cui si è giocato tutto un altro tipo di baseball, rispetto alla serie contro Baltimore.
Il giocatore della settimana
Mi sbaglierò, ma questa settimana non mi sento di premiare un singolo giocatore, nè i Rangers per la loro storica partita. A mio modestissimo parere ha vinto il baseball MLB in generale, per tutto un insieme di fattori. Tra cui il fatto che le 30 runs siano scaturite imprevedibilmente in una gara impensabile, e dai giri di mazza dei Rangers. Potevano scaturire in altre sedi e da ben altri attacchi, ed invece no. E questo è uno degli aspetti più belli di questo gioco. Garret Anderson ha realizzato il record in carriera di RBI e ora rimarrà negli annali degli Angels anche per questo motivo. Ora passatemi la metafora…. come in un pranzo superbo che si è appena degustato, ci apprestiamo con curiosità a conoscere l'ultimo tocco del cuoco, che non può non essere all'altezza dello stesso pranzo… allo stesso modo ci apprestiamo con curiosità nella MLB a vedere la sfida tra le prime due della classe. Non importa se qualche settimana delle scorse è stata avara di colpi di scena o di punti. Quella che abbiamo appena concluso, ha ripagato abbondantemente sotto tanti aspetti e con “la pancia piena” arriveremo alle WS senza neanche accorgercene. Sù i bicchieri, fatemi compagnia dal posto in cui siete; brindiamo! (ogni scusa è buona….)
Prossimo turno
Per gli Angels arriva in pratica uno contro al vertice, viste le tre gare che giocheranno contro i Mariners in trasferta; a cui faranno seguito le partite in casa contro i Rangers. Per i Mariners dopo gli Angels, trasferta per una singola gara contro Cleveland e poi miniserie in trasferta contro i Blue Jays. Settimana, la prossima, tutta di sfide in casa per gli A's, alle prese prima con Toronto e poi con i Detroit Tigers. Per chiudere, i Rangers sono attesi da tre gare in casa contro i White Sox ed in seguito come detto in precedenza giocheranno contro gli Angels.