Tim Lincecum, pitcher dei San Francisco Giants
Settimana interlocutoria nella NL West dal punto di vista della classifica, ma, nonostante questo, ricca di spunti interessanti.
La squadra più calda si sono rivelati a sorpresa i Giants, ultimi in classifica e ormai fuori dai giochi ma orgogliosi e mai domi; i loro tifosi dovrebbero essere fieri di un comportamento simile, specie in una squadra piena di veterani abituati a lottare per traguardi ben più prestigiosi che la semplice soddisfazione di vincere una partita fine a se stessa.
Giunti quasi al termine di una maratona che li porterà a giocare 31 partite in 30 giorni, i Giants hanno completato lo sweep a Florida con la quarta partita per iniziare la settimana; hanno poi perso 2-1 la serie contro i forti Cubs, con partite combattute fino all'ultimo inning, sprecando due sontuose uscite di Lincecum e Zito e sfruttandone una ottima di Cain, autore anche di un home run.
Nel week end, S.Francisco si è addirittura permessa il lusso di infliggere un durissimo sweep ai Brewers, contender nella Central e trattata come se fossero i Giants quelli a caccia del pennant; Lowry ha imitato Cain con un homer (anche se sul monte ha subito assai), Correja ha ottenuto la sua prima W da partente e l'attacco ha segnato 22 punti in tre partite.
Bonds ( 12 volte al piatto, 5 valide, 1 Hr e 5 RBI) quando gioca rende sempre, ben coadiuvato da Molina e Vizquel, ma tutto il team ha ben figurato trovando dentro di sè le motivazioni che la classifica non poteva ormai dare.
Applausi.
E le altre ?
Bene S.Diego(4-2), vittoriosa sui campi di Phillies e Mets, che ha recuperato una partita ad Arizona(3-3), fermata dai Brewers e vittoriosa con fatica sui Cubs.
I californiani escono con due gare all'attivo dallo Shea Stadium ma perdono Young per un riacutizzarsi dell'infortunio che lo aveva costretto a 15 giorni di DL; ne derivano le uniche due sconfitte della settimana, una subita dal super closer Hoffman il giorno dell'infortunio e l'altra da Stauffer a Philadelphia mentre sostituiva il leader MLB per quanto riguarda la ERA.
Il rientro di Bradley ha elettrizzato l'anemico attacco dei Padres che, sorretto dalle gesta dell'esterno, ha segnato la bellezza di 41 punti in sei partite: la lontananza dal PETCO Park, notoriamente amico dei pitchers, si è sentita molto visto che degli otto giocatori sopra le 20 apparizioni al piatto solo due hanno ottenuto meno di .340 di media battuta.
I dieci home run hanno concretizzato poi la presenza sulle basi dei Padres.
Una nota particolare la merita Greg Maddux: con la vittoria sui Phillies, il quarantunenne pitcher ha registrato la sua ventesima stagione consecutiva con almeno 10 vittorie, stabilendo un record MLB che apparteneva sinora nientepopodimeno che a Cy Young (vincente dal 1891 al 1909).
La sua 343esima vittoria lo pone al nono posto della classifica all time per le partite vinte sul monte e, alla sua età , è ancora un punto fermo di una delle migliori rotazioni delle Major.
Con lui e Peavy, S.Diego sta sopperendo al periodo opaco di Hoffmann, sperando che i guai di Young non siano gravi.
Intanto le partite di distacco da Arizona sono tre e la wild card vede i Padres con lo stesso distacco sui Phillies, con Dodgers e Rockies poco dietro (3 e mezzo).
Arizona intanto ha visto interrompersi la striscia di Webb ma non il suo attuale dominio: l'asso del monte ha evitato che i suoi D'Backs subissero lo sweep dai Brewers, dopo una disastrosa uscita di Davis e una partita persa in coabitazione tra Hernandez e Pena.
E' stata la prima serie persa dopo nove vinte consecutivamente, ma Arizona si è rimessa prontamente in sella battendo poi i Cubs: significativa la prestazione di Davis (7 innings con 8 SO e 1 BB) dopo la batosta precedente a testimoniare la forza d'animo dei capoclassifica.
In attacco, strepitoso il rookie Chris Young che con 4 home run ha costituito quasi da solo l'attacco di Arizona: l'esterno centro ha già aperto per ben otto volte un match con un fuori campo, aggiungendone altri 20 poi nei turni seguenti al primo.
Resta abbastanza incomprensibile il ruolo di leadoff che gli viene assegnato, visto che la sua OBP è di .288 e la media battuta si attesta sui .236; sono numeri da cleanup e, visto che non è che ci sia un Ortiz oppure un A-Rod allo spot numero 4 del lineup, perchè non viene fatto salire resta un mistero.
In ogni caso, Arizona sembra in discreta salute e tiene saldamente il primo posto, anche se con un occhio sempre vigile sulle partite dei Padres.
Rockies e Dodgers sono attualmente troppo lontane per impensierire i D'backs: Colorado ha gettato al vento una settimana di calendario favorevole facendosi prendere tre partite su quattro al Coors Field dai derelitti Pirates.
La rotazione è all'osso e dei due titolari rimasti sani, Fogg è in crisi nera: solo il giovane Jimenez mostra sprazzi da campione (ERA 1.29 in 14 innings) e non sempre basta, leggi sconfitta di Fuentes in rilievo agli extra inning dopo un'uscita meritevole di miglior fortuna.
Morales non sembra dare risposte positive, mentre Dessens dovrebbe essersi conquistato il posto con prestazioni decenti.
E meno male che, nella prima partita contro i Nationals, Colorado ha effettuato una super rimonta di cinque punti nel nono inning ricavandone un'inerzia favolosa che ha portato la squadra di Denver ha recuperare terreno e vincere tre a zero la serie per un 4-3 totale di settimana che la tiene ancora in corsa perlomeno per la wild card.
Nore liete in battuta per Holliday e Tulowitski, entrambi con 3 HR e 7 RBI in un attacco stranamente al palo ad inizio settimana.
E arriviamo ai Dodgers, 3-3 in settimana.
Dopo aver vinto 2-1 a Philadelphia con solidissime prestazioni di Lowe e Billingsley e non aver potuto fare niente contro l'inettitudine di Tomko, giunto al poco invidiabile record di 2-11 e ormai odiato alla morte dalla piazza losangelina, i Dodgers acquistano David Wells rilasciato dai Padres e, a suo dire, ormai dedito solo a golf e surf nelle ultime tre settimane.
Nella serie contro i Mets, i Dodgers vanno subito sotto incapaci di supportare Penny che lancia una partita solida ma non eccezionale; l'attacco latita, come troppo spesso capita questa stagione.
La sera dopo, in una partita molto tirata, Little padella bellamente le decisioni cruciali: lascia Stults sul monte, stanco e a basi piene (ma con 2 outs), con Seanez pronto ad entrare e subisce due punti evitabilissimi.
Entra poi Seanez e chiude l'inning.
Riportata la partita sul filo con due homers, manda sul monte Hernandez anzichè Beimel ed incassa subito l'altro punto che sarà decisivo alla fine.
Entra poi Beimel e chiude l'inning.
Sul filo dello sweep, è proprio Wells che salva i Dodgers con una inaspettata prestazione sul monte ed un bellissimo single bunt, forse talmente inaspettato da essere assolutamente mortale per i Mets.
In effetti, con la struttura fisica che ha, Wells in teoria ha una possibilità su cento di arrivare salvo in base su un bunt, ma Boomer ancora una volta (e in diretta tv nazionale) ha confermato di essere un animale da palcoscenico e ha già conquistato un posto nella rotazione dei Dodgers.
Da quel bunt, nasce la rimonta dei Dodgers fino al 6-2 finale.
Con tutta probabilità , Wells lancerà al PETCO Park contro i Padres la prossima partita e sarà un altro crocevia importantissimo per la division.
Infatti, la prossima sarà una settimana rovente, come è logico che sia visto che siamo a settembre e le sentenze inizieranno ad essere definitive.
Il programma ci delizia con una prima parte dove la parte del leone la fa il quadruplo scontro tra Arizona e S.Diego, di scena al PETCO Park; di contorno al big match tra le due regine, sfida interdivisionale tra Giants e Rockies a S.Francisco mentre i Dodgers cercheranno di trarre profitto dal turno casalingo contro i Nationals.
A seguire, tanto per non far calar troppo i livelli di adrenalina, S.Diego ospiterà anche i Dodgers mentre Arizona tornerà a casa per ospitare Colorado, mentre Giants e Nationals giocheranno solo per lo spettacolo.
Ultima chiamata per Dodgers e Rockies probabilmente: o si monta sul treno adesso oppure ad ottobre si guarda molta TV mentre Arizona e Padres si giocano il pennant.
Seguiremo queste serie singolarmente, con un resoconto a metà settimana perchè c'è la sensazione che i prossimi sette giorni diranno molto sulle sorti della division e non ci vogliamo perdere nulla di tutto ciò.
Chiudo con la consueta squadra della settimana[b/]
P[b/] Maddux (S.Diego)
C Molina (Giants)
1B Gonzales (S.Diego)
2B Hudson (Arizona)
SS Tulowitzki (Colorado)
3B Kouzmanoff (S.Diego)
RF Bradley (S.Diego)
CF Young (Arizona)
LF Holliday (Colorado)