Partita pazzesca in battuta per Micah Owings
La notizia della settimana non è che Arizona sta scappando via a tutta velocità verso il pennant; il profumo della fuga lo si era sentito già da qualche tempo.
Quello che stupisce sono le prestazioni incredibili dei suoi giocatori che ogni sera si inventano qualcosa di nuovo, qualcosa di talmente esaltante che viene voglia di fare il tifo per loro.
Partiamo, noblesse oblige, da Brandon Webb: la settimana scorsa abbiamo glorificato la sua spettacolare striscia di 33 scoreless inning, accennando al fatto che mancassero “solo” 3 shutout complete games al record di Hershiser.
Beh, adesso ne mancano “solo” due dopo che anche Atlanta ha assistito impotente per nove innings al suo spettacolo, racimolando due valide e una base ball.
Giù il cappello, signori; Webb sta scrivendo una pagina di storia.
Ma i D'backs non annoiano mai, anche quando sul monte c'è qualcun altro.
La sera seguente allo shutout di Webb, Atlanta affronta Micah Owings: il lanciatore di Arizona domina per sette innings ma i veri fuochi di artificio li spara al piatto.
Due home run, 4 valide su 5 apparizioni al piatto con 6 RBI (slugging 2.200): avete letto bene, sono cifre alla Barry Bonds dei tempi passati e per una sera sera Arizona ha giocato come se avesse un battitore designato.
Comunque anche in attacco Arizona ha avuto alfieri degni di salire alla ribalta, al pari dei pitcher: Chris Young ha battuto 5 homers in una settimana e per la sesta volta ha battuto un fuoricampo da leadoff, al primo inning.
Hudson (417/481/500), Reynolds (375/400/625), Byrnes (316/409/421) e Snyder (313/353/688) hanno fatto il resto.
Risultato: due serie vinte in trasferta contro Florida e Atlanta, ambedue per 2-1, e record che dice 71-54 con quattro partite di vantaggio sui Padres.
S. Diego ha vinto contro Colorado (2-1) e perso contro Houston (1-2) al PETCO Park: la sterilità offensiva che affligge i Padres dall'inizio della stagione ha vanificato le consuete gemme sul monte di Peavy e Young in partite perse poi nel finale dal bullpen.
Bene Maddux, con due vittorie su due e un ERA di 0.77 e un solo punto concesso, si cerca ancora il quinto partente dopo il rilascio di Wells e la bocciatura per Ledezma; Hensley ha portato a casa la vittoria grazie ad una rara giornata prolifica dell'attacco ma ha concesso molto nella sua uscita contro Colorado, forse troppo per i gusti dello staff di S. Diego che è abituato a vedere i propri lanciatori dominare.
In battuta, note liete solo per Brian Giles (400/444/640) e Adrian Gonzalez (381/381/524) ma i due hanno prodotto solo 5 RBI in coppia, nonostante le buone statistiche e se questo è comprensibile per Giles (leadoff), non è molto lusinghiero per Gonzalez (cleanup) che dei 5 RBI ne ha prodotto solo uno.
Il problema di S. Diego è sempre lo stesso: riuscirà la magnifica rotazione a sopperire alla mancanza di run support ?
La macchina sembra attualmente in folle ma la classifica dice primi per la Wild Card, dunque c'è chi sta peggio.
I Dodgers, ad esempio.
La settimana di Los Angeles era iniziata nello stesso orribile modo delle ultime tre, ovvero con una doppia sconfitta interna contro Houston.
Little in questo periodo di tempo ha cambiato il lineup come se fosse il cubo di Rubik, compresa la comica mossa di spostare Pierre, nel suo momento migliore di tutta la stagione, al settimo slot di battuta salvo ripensarci dopo una partita (sprecando le tre valide dell'esterno centro finite nel nulla).
La totale confusione che attanagliava i giocatori è testimoniata dall'eliminazione di Sweeney contro Houston, con il punto del pari al piatto nel nono inning, con un out: su un pop di Pierre, Sweeney perde il conto degli outs e lascia la base.
La difesa di Houston lo elimina in un amen, in un doppio gioco da barzelletta.
Fortunatamente per i Dodgers, forse toccare il fondo è servito a qualcosa: da quel momento sono venute 4 vittorie e una sconfitta, tra l'altro al 14° inning.
Penny e Lowe hanno pareggiato i conti con Houston con ottime uscite, specialmente Lowe (7 innings senza subire punti); poi è stato il turno di Stults, entrato in rotazione al posto del deludente Hendrickson, a sorprendere tutti contro Colorado con nove SO per conquistare una meritata W.
La maratona di 14 innings del giorno seguente, persa dall'impresentabile Roberto Hernandez che continua inspiegabilmente a rimanere a roster, ha costretto Penny a tornare sul monte con soli tre giorni di riposo.
L'asso dei Dodgers ha reso bene, anche se non in profondità come suo solito (5 inning, 1 punto concesso) ma la vittoria gli è sfuggita quando Proctor ha concesso l'homer ad Helton che ha portato avanto Colorado all'ottavo.
Nella parte bassa l'attacco ha recuperato il vantaggio per la salvezza del solidissimo Saito; per la bizzarra regola di attribuzione della vittoria, la W è andata proprio a Proctor, che era stato il peggior lanciatore dei Dodgers in tutta la sera.
A parte gli episodi, i Dodgers hanno finalmente invertito la tendenza al ribasso continuo esibita nell'ultimo mese che aveva portato Los Angeles dal primo al quarto posto: l'obiettivo rimasto sembra possa essere la wild card ma servirà una serie positiva da effettuare su campi non facilissimi e settembre porterà tantissimi scontri diretti.
A mezza partita dai Dodgers, troviamo Colorado reduce da una brutta settimana: dopo Lopez e Hirsh, anche Cook è finito in DL e per i Rockies la rotazione è divenuta un problema.
Stranamente però, i due titolari rimasti, Francis e Fogg, sono stati quelli che hanno lanciato peggio; il giovane Jimenez ha fatto fuoco e fiamme contro S. Diego (fastball cronometrata a 100 mph, 6 inning con 1 valida e 2 BB) mentre l'esordiente Morales ha ben figurato contro i Dodgers.
Questo fa sperare in un destino migliore quando i due titolari torneranno a lanciare come sanno e tutta la squadra ritroverà l'amico Coors Field: l'attacco infatti ha battuto la fiacca in questa settimana con soli tre homer all'attivo e i risultati ne hanno risentito molto.
Perdere sia a S. Diego che a Los Angeles è stato un brutto colpo ma con Helton, il più positivo (346/393/538), e soci qualsiasi rimonta è da considerarsi possibile dunque aspettiamoci una robusta reazione in quel di Denver.
Chiudiamo come al solito con i Giants che hanno giocato la bellezza di 8 partite in sette giorni, vincendone cinque con addirittura uno sweep inflitto a Florida.
Da notare, una splendida uscita di Zito( 7 scoreless innings, 1 valida e 2 BB con 8 SO), 2 Hr di Bonds e l'ottima performance di Ortmeier (364/375/909), esterno ventiseienne con bella potenza nel braccio che soffia come una ventata di gioventù nel lineup di S. Francisco, pieno di veterani.
Next week
La settimana dovrebbe favorire Colorado, che gioca in casa contro Pittsburgh e Washington: Padres e Dodgers faranno visita incrociata a Phillies e Mets e saranno scintille, mentre Arizona non si rilasserà certo ospitando Cubs e Brewers, che andranno anche all' AT&T Park per incontrare i Giants.
La squadra della settimana
P Webb (Arizona)
C Molina (S. Francisco)
1B Helton (Colorado)
2B Hudson (Arizona)
SS Owings (Arizona) PS licenza poetica, ma con quelle medie !!!!!
3B Reynolds (Arizona)
RF Kemp (Los Angeles)
CF Young (Arizona)
LF Bonds (S. Francisco)