Byung-Hyun Kim ha dato una chance ad un pitcher improbabile!
Lunedì sera Arizona affronta i Marlins e manda sul monte il neo acquisto Kim, reduce da una uscita terribile all'esordio contro Pittsburgh.
Il sud coreano elimina solo uno dei primi sette battitori di Florida, incassa quattro punti e lascia due uomini in base, uscendo dal match dopo soli 17 lanci.
Melvin, coach di Arizona, manda in campo Edgar Gonzalez: il rilievo, che ha fatto il partente già otto volte quest'anno, chiude senza ulteriori danni il primo ma concede altri quattro punti nel secondo, concedendo due home run.
Siamo 8-0, Gonzales chiude il terzo inning ed esce dopo 51 lanci.
Entra Joe Kennedy: il mancino supera nettamente i compagni che lo hanno preceduto sul monte e, dopo aver eliminato il leadoff, consente agli otto battitori seguenti di raggiungere salvi le basi.
Il resoconto è impressionante: 3 valide, 2 basi ball e 3 battitori colpiti a cui si devono aggiungere 2 wild pitch per un totale di 6 punti incassati.
Melvin lo tiene sul monte più del necessario probabilmente dando la partita per persa, ma dopo 37 lanci deve toglierlo e cercare di portare a termine il match senza spremere il cuore del suo bullpen senza motivo.
E così, dopo che Cruz (2 innings e 2/3) e Slaten (1 inning) riescono senza ulteriori danni a spingersi verso la fine del match, per l'ultimo inning si presenta sul monte lo shortstop Ojeda.
Risultato ?
Con otto soli lanci l'infielder ottiene tre eliminazioni secche, con due flyouts e una lineout: è stato l'unico lanciatore di Arizona a non concedere valide, lanciando delle sinker e un changeup.
Ojeda nel post partita si è detto dispiaciuto che il suo catcher non gli abbia chiamato una breaking ball.
Kim e Kennedy hanno perso il posto nel roster dopo questa prestazione, venendo rimpiazzati da un paio di minor leaguers, ma se Arizona non sapesse chi chiamare sul monte adesso ha una certezza in più.
Ojeda lancia strike e forse questa è la miglior tattica che esiste.
In stagione una mossa analoga era stata già provata da LaRussa per i suoi Cardinals, con Aaron Miles: 2 groundout ed un flyout con 9 lanci per l'interno, ed inning perfetto chiuso molto in fretta. In passato è toccato anche a gente come Mark Loretta e Wade Boggs (un knuckleballer!) lanciare, con discreto successo.