Gestione Inetta

Terry Francona: 'Ma che sto facendo?' Vorremmo saperlo anche noi.

Volete un esempio di gestione inetta da parte del manager? Bene, torniamo a ieri sera, alla partita Red Sox @ Orioles. Grande pitching matchup tra Daisuke Matsuzaka ed Erik Bedard. Due artisti dello strikeout (Bedard è il leader MLB addirittura) ed in generale due lanciatori in grado di zittire qualsiasi attacco. Dopo 7 inning il punteggio è di 1-0 per gli Orioles, ma nessuno dei due meriterebbe davvero di perdere. Si va alla parte alta dell'ottavo.

Bedard ha effettuato 95 lanci e si appresta a lanciare il suo ultimo inning, presumibilmente. Inizia e mette subito strikeout Youkilis (incredibilmente rimesso a battere quinto da Francona, dopo che per due anni non ha prodotto in quella posizione). Concede una base su ball a Lowell ed un singolo a Varitek, che mette il punto del pareggio in posizione punto, e mostra chiari segni di stanchezza. Trova un out in terza (su una groundball di Crisp) e con 2 out, Varitek in seconda e Crisp in prima, il pitching coach esce e va a dirgli che Wily Mo Pena, vada come vada, sarà  il suo ultimo hitter affrontato. Un out, e l'inning finisce. Una valida e la partita è pareggiata, ma gli Orioles non vogliono rischiare di incontrare JD Drew e dunque lasciano il loro partente sul monte (contro un rilievo sarebbe quasi certamente entrato Drew come PH).

Pena batte valido e pareggia la partita, e come previsto Bedard scende dal monte immediatamente. Sale Chad Bradford, sottomarino destro solitamente molto affidabile, per affrontare Julio Lugo, hitter destro, che però sorprende tutti e con un bunt single porta a casa il 2-1. Bradford subisce poi anche l'infield single di Pedroia che carica le basi. Il manager degli Orioles, Dave Trembley, vedendo che il suo rilievo non ne abbia, non ci pensa su due volte, e prima che la partita sfugga definitivamente, provvede giustamente a sostituirlo inserendo Jamie Walker, lanciatore mancino, per affrontare Ortiz. Neanche Walker ne ha però, e si prende i singoli di Ortiz e Ramirez. Ancora una volta, Trembley non guarda in faccia al suo rilievo, non perde tempo e lo toglie subito, inserendo Jim Hoey, non appena vede che Walker sia a sua volta sgonfio. Hoey ottiene l'ultimo out su Youkilis (che, battendo quinto, ha prodotto 2 dei 3 out dell'inning).

Si va alla parte bassa sul 5-1 risultante. Terry Francona, stratega dei Red Sox ha a disposizione il miglior bullpen in MLB (4 salvezze bruciate in tutta la stagione da parte dell'intero parco rilievi!), con 3 superstar, Gagne, Okajima e Papelbon per 2 soli innings con 4 punti di vantaggio. Quest'anno Francona ha avuto vita relativamente facile nella gestione del bullpen: sono stati tutti così bravi ed automatici, che gli è bastato ogni volta inserire una combinazione fissa (Delcarmen-Okajima-Papelbon prima che arrivasse Gagne) negli ultimi 3 innings per non dover pensare e portare sempre a casa la partita. Ogni volta che uno dei suoi fenomeni ha avuto qualche piccolo problema però, Francona ha palesato le notevoli incertezze che gli sono proprie, dimostrando una chiara fatica nell'arte del pensiero analitico. Negli anni scorsi è stato davvero sciagurato. Quest'anno, finora, ha avuto il lusso di vedere un Okajima intoccabile ed un Papelbon scintillante, quindi gli è andata relativamente bene, ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.

Col vantaggio di 4 punti, Francona decide di dare la palla ad Eric Gagne, che non è stato in grande forma dall'arrivo ai Red Sox (2 punti concessi in 3 innings prima di ieri sera), ma che deve legittimamente essere considerato un fuoriclasse del bullpen. Naturalmente, avendo preso la decisione, Francona si addormenta, aspettando che l'inning finisca, per poi dare nel nono la palla a Papelbon e portare a casa la partita. Gagne però è tutto fuorché sicuro. Concede subito un doppio ed un singolo, che con 0 out porta il punteggio sul 5-2 e mette il punto del pareggio "on deck". La base su ball a Tejada sposta il punto del pareggio addirittura al piatto, sempre con 0 out. Avete presente Trembley, che dopo 2 battitori non eliminati ha sostituito sia Bradford sia Walker per non perdere la partita, e l'ha fatto anche sotto di 4 punti? Bene, Francona continua nella sua pennichella. John Farrell va a parlare con Gagne, che trova l'out (il primo su 4 battitori affrontati!) su Millar. Col punto del pareggio sempre al piatto, Francona continua a lasciare Gagne sul monte anche contro Aubrey Huff. Huff, per chi non lo sapesse, è mancino, ed è uno degli hitters più caldi in assoluto ad agosto (1.279 di OPS!!!). Lasciare un Gagne in giornataccia contro Huff è semplicemente assurdo, ed arriva il giusto doppio che porta a casa il terzo ed il quarto punto degli Orioles.

Finalmente, col punto del pareggio in posizione punto, e dopo che Gagne ha permesso a 4 dei 5 battitori affrontati di mettersi in base, Francona viene svegliato da qualcuno e decide di chiamare Okajima, il rilievo mancino che tanto sarebbe servito contro Huff. Viene invece inserito contro Melvin Mora. Il singolo di Mora pareggia la partita, prima che il giapponese chiuda la ripresa con 2 facili out su Ramon Hernandez e Tike Redman. Un vantaggio di 4 punti, pur avendo 3 rilievi tutti fortissimi e tutti freschi è stato bruciato nel giro di 6 battitori, lasciando che un Gagne fuori forma venisse massacrato fino al punto da subire tutti i punti guadagnati. Avete sempre presente il solito Trembley che ha sostituito immediatamente i suoi rilievi inefficaci? Francona, pur avendo il lusso di provenire da un day off, e pur avendo 3 fuoriclasse, ha lasciato un giocatore col braccio non in giornata. Okajima ha velocemente chiuso la ripresa e l'avrebbe fatto anche prima, se chiamato, ma è stato lasciato nel bullpen fino a che non è arrivato in posizione punto l'uomo del pareggio (che avrebbe dovuto affrontare Okajima stesso), con una groundball che ha trovato il buco per portarlo a casa per il pareggio.

Dopo quella che è solamente la quinta salvezza bruciata dal bullpen in tutta la stagione, si va al nono in situazione di parità , quelle situazioni che dovrebbero esaltare il manager più intelligente e furbo. Non Francona insomma. Nella parte alta Hoey fatica un po', ma riesce a chiudere l'inning senza subire punti. Nella parte bassa, Brian Roberts batte immediatamente un doppio per aprire la ripresa, mettendo il punto della vittoria in posizione punto. Cosa fa di solito un manager a questo punto? Gestisce la partita. Francona invece la subisce. Patterson mette giù un bunt di sacrificio e spinge Roberts in terza base con 1 solo out. Al piatto devono arrivare Markakis e Tejada (mancino il primo, destro il secondo).

Molti manager non avrebbero permesso a Patterson di mettere giù il bunt di sacrificio, e gli avrebbero dato una base intenzionale. Perché? Perché l'uomo in prima non conta (quello in seconda rappresenta la sconfitta) per il punteggio, ma conta per rendere la base forzata. Dubitiamo che Trembley avrebbe chiesto a Markakis di sacrificarsi per far avanzare i corridori, ma anche se l'avesse fatto, la difesa avrebbe potuto cercare l'eliminazione forzata in terza. Con la prima aperta invece, Okajima ha dovuto tirare lì, permettendo a Roberts di arrivare salvo in terza in ogni caso.

Con 1 out e le prime 2 basi vuote, ed i battitori 3 e 4 in arrivo al piatto, cosa si può fare? Si può cercare lo strikeout sul battitore al piatto, o metterlo in base intenzionalmente per cercare un possibile doppio gioco. Okajima ottiene abbastanza strikeout (47 in 56.2 IP), ma chiaramente è il principe dei cattivi contatti in primis. Ottiene il 47.3% di groundballs. Non è tantissimo, ma forse si potrebbe cercare il doppio gioco. Markakis in compenso batte il 44.9% di groundballs. Hanno entrambi tendenze (anche se non marcatissime) da flyballers. E' presumibile una palla per aria dunque. Per la cronaca, palla per aria è stata, per la sacrifice fly che ha vinto la partita col velocissimo Roberts in terza. Ma cosa avrebbe potuto fare un manager sveglio nel dugout? Avrebbe potuto fare due cose: lanciare a Markakis o metterlo in base. Mettere Markakis in base avrebbe preparato l'eventuale doppio gioco. Al piatto sarebbe arrivato Miguel Tejada, leader in doppi giochi in MLB nel 2006 con 28, leader dal 2004 ad oggi, e sempre tra i primi 3. Quest'anno è un po' indietro a causa dell'infortunio al polso che l'ha tenuto fuori per un po', ma ne ha comunque 13 (il leader MLB ne ha 19, e questo nonostante l'infortunio!). Tejada batte tantissime groundballs, con addirittura il 52.3%. Nessuno batte in più doppi giochi di lui, e non è neanche velocissimo. Consentirebbe alla difesa dei Red Sox di schierarsi a profondità  normale, ma Francona non ha voluto vedere Tejada. Il paradosso è che anche se avesse fatto fuori Markakis avrebbe dovuto affrontarlo, quindi tanto valeva sperare nel doppio gioco, ma il genio dei Sox ha deciso di fare altrimenti. Ricordiamo che avrebbe potuto dare l'IBB anche a Tejada (caricando le basi, e rendendo dunque tutte le basi forzate, semplificando molto la vita alla difesa e non dovendo affrontare i temibili Markakis e Tejada) per poi affrontare Kevin Millar (0-3 ieri sera, unico Oriole senza valide, con .263 di media battuta, solo .200 ad agosto!). No, Francona ha preferito lanciare a Markakis (.295 in totale, .343 ad agosto).

Scelta strana, quella di affrontare un hitter in forma ed uno dei più forti dell'intero lineup avversario, quando si poteva andare contro uno molto più scarso e molto meno in forma. In ogni caso è una scelta attuabile, se la si attua bene. Nel bullpen c'è Jon Papelbon, il pitcher in assoluto in tutta l'MLB col più alto tasso di strikeout. Okajima dicevamo ne ha 47 in 56.2 IP. Papelbon ne ha 59 in 40.2 IP, che è qualcosa di abominevole. Se si vuole puntare sullo strikeout, perché non affidarsi al miglior produttore di strikeout in tutta l'MLB? Perché lasciare un flyball pitcher contro un flyball hitter quando una flyball perde la partita?

Alcuni difensori di Francona riterranno che Papelbon sarebbe servito successivamente in caso di partita continuata. Ma non ha senso perdere la partita rimanendo con l'asso di briscola in mano. Tanto ha aspettato Francona, che la partita è sfuggita via e Papelbon non è stato per niente utilizzato. Molti tifosi avrebbero preferito giocarsi gli extra innings con Timlin e Delcarmen, piuttosto che non giocarli proprio.

Lo stratega dei Red Sox ha deciso di non dare le basi intenzionali, per rendere le eliminazioni forzate ed eventualmente cercare il doppio gioco. Ha deciso di affrontare uno dei migliori hitters degli Orioles, e più in forma (batte .343 ad agosto!) piuttosto di uno dei peggiori (Millar, che come dicevamo ad agosto batte .200) ed ha deciso di farlo con un pitcher poco adatto. Ma avrà  veramente deciso queste cose? Non crediamo che l'abbia fatto. Come spesso in passato, Francona si è limitato a subire passivamente la partita.

Mentre Trembley aggrediva la partita dall'altro dugout, cambiando i rilievi per rimanere in partita, non appena mostravano di non essere in giornata, Francona era lì addormentato a guardare Gagne che buttava via la partita. Ha messo Okajima nella situazione peggiore per lui, e non ha utilizzato quello che secondo moltissimi è il miglior rilievo in assoluto in MLB. Ed ha perso la partita. Trembley invece ha gestito l'incontro, e l'ha meritatamente portato a casa. Per Francona invece, qualsiasi cosa fosse successa, non avrebbe fatto una gran differenza. Avrebbe continuato a subire gli eventi anziché comandarli e guidarli. E' frustrante per i tifosi dei Red Sox, quelli non obnubilati dal successo del 2004, vedere questo genere di avvenimenti ripetersi periodicamente.

I Red Sox hanno il miglior bullpen in circolazione. Quando vanno in vantaggio riescono quasi sempre a portare la partita a casa, perché le circostanze in cui Gagne o Okajima o Papelbon falliscono sono rarissime. Non mettono quasi mai Francona nell'ardua posizione di dover pensare e gestire la partita, mostrando le proprie notevoli mancanze. Francona si limita a cambiarli meccanicamente e la partita si vince da sé. Quando però l'incontro deve essere gestito, Francoma come lo chiamano alcuni detrattori, viene fuori in tutta la sua classe, come ieri sera e come accadrà  di nuovo in futuro, purtroppo.

Un metodo semplice per capire quali disastri abbia combinato La Bella Addormentata è quello di guardare alcune situazioni in stagione. I Red Sox hanno giocato benissimo durante tutto l'anno, dominando a tratti senza pietà  ed ottenendo un record di 69-46 (.600). Col bullpen che hanno, sono riusciti a dominare tutte le partite ravvicinate, visto che hanno bruciato solo 5 salvezze in tutto l'anno" o forse no? In realtà , i Red Sox hanno un record ridicolo (per una squadra del loro valore) di 17-17 (.500!) nelle partite concluse con 1 solo punto di scarto. In quei momenti in cui il manager fa la differenza, in cui il dominio sul campo non basta ma servirebbe anche quello mentale e gestionale, sono piombati dall'essere la migliore squadra in MLB ad essere il simbolo assoluto della mediocrità , nonostante il bullpen nettamente migliore in circolazione (che permette molto più agio di manovra a chi dovrebbe guidare la squadra) e questo sottolinea ancora maggiormente l'incapacità  del loro manager (per il resto, in MLB, le squadre col peggior 1-run record sono quelle coi peggiori bullpen). I Red Sox hanno anche un record di 2-4 nelle partite agli extra innings. Ogni volta che è il manager a poter/dover fare la differenza, la fa eccome, ma in negativo ed in maniera inequivocabile.

Dopo quanto accaduto nel 2004, Francona ha lo status di "non licenziabile" e lo avrà  probabilmente a vita, ma i disastri che continua a produrre in panchina dovrebbero vederlo cacciato seduta stante dalla posizione che occupa. Viene regolarmente dominato dai suoi colleghi e se la cava grazie a quello che è il miglior roster in circolazione (qualità  molto mitigata dalla sua presenza). Forse è un bene, perché ha permesso agli Yankees di rientrare e questo renderà  le ultime 6 settimane molto più emozionanti ed interessanti, però purtroppo, come abbiamo detto tempo fa, l'incompetenza in MLB è molto più diffusa di quanto si pensi, ed è sempre più difficile da eliminare.

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