Ankiel guarda la sua pallina volare verso il suo primo hr nelle majors
Giovedì 9 agosto, Busch Stadium, siamo alla parte bassa del settimo inning dell'incontro tra S. Diego Padres e St Louis Cardinals con quest'ultimi in vantaggio per 2-0. La situazione sul campo vede 2 giocatori sulle basi, 2 out e al piatto, a fronteggiare Doug Brocail, si presenta Rick Ankiel. Sul conto di 2 balls e 1 strike Brocail lancia una palla curva, una buona palla curva dirà dopo alla stampa, che Ankiel manda tra il pubblico esultante dell'esterno centro, 3 run shot, 5-0 Cardinals. Sembra una normale azione di gioco, ma invece è il realizzarsi di una tipica favola americana, quelle che, dopo molti anni, solitamente finiscono sul grande schermo com'è stato per la storia di Jimmy Morris, insegnante di chimica divenuto rilievo dei Devil Rays (il film è “The Rookie”).
Rick Ankiel ha iniziato la sua carriera da giocatore di baseball firmando subito dopo la fine dell'high school, nel 1997, un contratto con i St. Louis Cardinals; dopo 2 anni arriva il debutto nelle majors a Montreal contro gli Expos (che oggi si sono trasferiti a Washington) e nel 2000 la prima vera stagione da lanciatore partente in MLB a 20 anni (secondo giocatore più giovane nella lega). La regular season fu memorabile, un record di 11-7 con una ERA di 3.50, 194k, un rate di 9.98 strikeouts/nine innings (secondo solo a quello di Randy Johnson nella NL) e un rate di 7.05 hits/nine innings (secondo solo a Chan Ho Park) sfiorando il Rookie of the year award; purtroppo però la post-season diede inizio alla caduta di Rick. In gara 1 delle division series con i Braves Ankiel lanciò 5 wild pitches in un inning, in gara 2 delle championship series con i Mets fu tolto dopo solo 1 inning mentre in gara 5 della stessa serie, da rilievo, mostrò ancora notevoli problemi di controllo. La stagione successiva fu un disastro, iniziò nella Majors e progressivamente fu retrocesso fino alla Rookie League, i problemi di controllo erano evidentissimi, in triplo AAA lanciò per un totale di 4.1 innings concedendo 17 basi ball e lanciando 12 wild pitches con una ERA 20.77: numeri incredibili, in senso negativo ovviamente. Nel 2002 lo colpì la sfortuna, rimase fuori tutta la stagione per problemi al gomito sinistro, tentò di ritornare nel 2003 ma senza successo e decise di sottoporsi alla Tommy John surgery per provare di nuovo a ricostruirsi una carriera nel 2004 e nel 2005. Ma non ci riuscì, i problemi di meccanica e i continui infortuni lo spinsero a una decisione che molti pensavano rappresentasse la fine della sua carriera nelle majors: giocare da esterno. La sfortuna però è sempre dietro l'angolo e la stagione 2006 viene completamente persa per un infortunio in spring training, tuttavia la voglia e la determinazione di Ankiel lo portano a essere invitato dai Cardinals allo spring training di quest'anno. C'è parecchia diffidenza attorno a lui, viene mandato a Memphis, in triplo A, per cercare di facilitare la sua conversione da pitcher ad outfielder ma sono in pochi a credere che potrà veramente tornare a giocare in major league dall'altra parte della barricata. Beh, quei pochi avevano ragione. Ankiel, nonostante la poca disciplina al piatto, dimostra doti da slugger diventando il principale terminale offensivo dei Memphis RedBirds; a St. Louis in molti iniziano a seguirlo con interesse, sui forum dei tifosi si moltiplicano i thread che seguono i suoi progressi e, timidamente, qualcuno inizia a chiedere una sua chiamata nelle majors approfittando anche della pessima stagione offensiva dei Cardinals. La Russa preferisce chiamare Ludwick e Schumaker, giocatori che si dimostrano pronti e le chances per Rick sembrano effettivamente poche; lui continua a migliorare fino a diventare il leader in triplo A per quanto riguarda gli hr (32) e contemporaneamente migliora notevolmente la sua difesa, una qualità che a St. Louis è richiesta per giocare. Tutti si aspettano una sua chiamata per settembre, ma, a sorpresa, La Russa lo chiama a sostituire Spiezio poche ore prima della partita con i Padres, i forum di St. Louis impazziscono e presto si diffonde anche la notizia che Ankiel giocherà la sera stessa come secondo in lineup, nella posizione che lo scorso anno lanciò Chris Duncan. Il resto è la partita di ieri, Ankiel colpisce il suo primo HR nelle majors vincendo la sua scommessa personale e regalando ai tifosi dei Cardinals qualcosa da raccontare, una delle mille storie di questo meraviglioso sport. Bentornato Rick.