Ryan Braun è strafavorito per il titolo di Rookie of the Year
Mancano due mesi alla fine della Regular Season. E' il momento di fare il punto sui migliori 10 rookies della National League, e valutare le loro possibilità di vincere il Rookie of the Year Award. Naturalmente alcuni ottimi candidati sono stati promossi in MLB molto tardi, quindi sebbene verranno considerati anche loro, i giocatori verranno anche premiati per la quantità di tempo trascorsa in MLB finora. Prima di fine stagione, potranno cambiare molte cose. Andiamo a vedere nel frattempo quale sia la graduatoria:
10 - Mark Reynolds (Arizona Diamondbacks)
Reynolds è arrivato direttamente dall'AA in MLB. Ai DBacks serviva disperatamente un terza base dopo l'infortunio di Chad Tracy a maggio. Reynolds è arrivato ed ha subito battuto .426/.484/.815 con 4 HR, cifre spaziali per il suo mese di debutto. I DBacks avevano dei problemi, e lui li ha tenuti in alto in classifica quasi da solo. Da allora Reynolds si è raffreddato parecchio, scendendo in questa ideale graduatoria dei rookies, ma se Arizona adesso sta lottando per il titolo divisionale, deve molto al suo giovane terza base.
.246/.310/.463 con 8 HR e 31 RBI.
9 – Carlos Ruiz (Philadelphia Phillies)
Il panamense è un rookie di 28 anni, in una posizione molto delicata come quella di ricevitore. I Phillies avevano puntato primariamente su Rod Barajas, che prima ha giocato molto male e poi si è anche infortunato. Ruiz si è dimostrato pronto, giocando sufficientemente bene in difesa e contribuendo anche in attacco. Sta deludendo molti dei suoi fan, ma tutto sommato il suo livello di gioco non è certo bassissimo. Ruiz sta dimostrando di poter tranquillamente essere il catcher titolare dei Phillies per gli anni a venire. Batte tantissimi doppi ed incassa anche un buon numero di basi su ball. Non sarà una stella, ma è un giocatore estremamente utile.
.254/.319/.379 con 3 HR e 36 RBI
8 - Chris Sampson (Houston Astros)
Sampson si è ritagliato un posto importante nella rotazione degli Astros. Non è certo una grande impresa, in una stagione del genere, ma di certo se tutti gli altri giocatori avessero giocato sui suoi livelli, le aspettative della squadra sarebbero ben diverse. La sua FIP (che determina il valore delle sue prestazioni, guardando alla qualità del suo gioco anziché ai risultati) è abbastanza alta con 5.38, ma tutto sommato il ragazzo per ora ha regalato alla propria squadra 117 IP di 4.53 ERA. Fortuna o no, finora ha dimostrato di essere un più che adeguato numero 4 o 5 della rotazione. Probabilmente calerà (i pochi strikeouts sono abbastanza minacciosi per lui), ma questo è un altro giocatore che finora ha dimostrato di poter rimanere a pieno titolo in MLB. Se avesse avuto un po' di supporto offensivo, avrebbe già più di 10 W.
7-8, 4.53 ERA, 117 IP, 47 K
7 – James Loney (Los Angeles Dodgers)
Loney è così in basso solo per le astruse idee del GM Ned Colletti di lasciarlo a "maturare" in AAA così a lungo, mentre in MLB ha continuato a giocare l'ormai anziano Nomar Garciaparra. Finalmente però è arrivato il momento di Loney (che l'anno scorso ha totalizzato 9 RBI in una singola partita, per il record di franchigia di ogni epoca). Il 23enne, sebbene non sia dotato di grande potenza per essere un prima base, è molto forte difensivamente ed è un giocatore molto portato al contatto. Va detto che per mantenere le sue prestazioni a lungo termine dovrà imparare ad incassare qualche base su ball in più, e non sarà difficile per uno con la sua disciplina. E' difficile da mettere strikeout, ma per acquisire maggiore potenza e maggiore disciplina, probabilmente dovrà sacrificare una piccola parte di questa sua qualità .
.331/.386/.503 con 4 HR e 23 RBI
6 - Chris B. Young (Arizona Diamondbacks)
Seppure autore di una buona stagione finora, Young sta un po' deludendo quelli che lo volevano da subito tra i migliori giocatori della National League. Gli stessi Diamondbacks sono un po' delusi dalle sue prestazioni ed hanno chiamato Justin Upton qualche giorno fa, forse per dare una sveglia all'altro grande prospetto. In realtà però Young, se non consideriamo le aspettative iniziali, sta comunque disputando un'annata più che positiva. Il suo contributo difensivo è sopra media e la sua velocità sulle basi è un'arma particolarmente efficace (16 SB contro 2 CS). Prende davvero una valanga di strikeouts (80 in 98 partite!), e come quasi tutti i rookies dovrebbe imparare a camminare di più, ma anche se non fa molto contatto, la potenza è davvero notevole. Svilupperà gli altri aspetti del suo gioco, e per ora la difesa, la corsa e la potenza con la mazza sono nettamente sopra media.
.243/.291/.456 con 19 HR e 40 RBI
5 - Yovani Gallardo (Milwaukee Brewers)
Gallardo è un fuoriclasse. Sarebbe stato la nostra prima scelta per il titolo di Rookie of the Year, ma è arrivato decisamente tardi rispetto a chi gli sta davanti, e dunque ha una minor possibilità di avere un impatto notevole sulla stagione. Se però dovessimo indicare il giocatore con le maggiori possibilità di cambiare qualcosa da qui in avanti, senza dubbio indicheremmo Gallardo. Ventuno anni per il messicano, ed una storia di dominio a mani basse nelle minor leagues. Da quando è arrivato in MLB è stato difficilissimo da colpire (.200 di BA concessa agli avversari) e tutto ciò che deve sistemare è un po' di controllo, qualcosa di normalissimo per un rookie. Già adesso è un pitcher d'élite, e per i Brewers non ci sarebbe stato miglior sostituto per l'infortunato Sheets. Le sue cifre sono spaventose, le migliori per qualsiasi rookie pitcher (inclusa l'AL) e forse migliori anche degli hitters che gli sono davanti (anche se il paragone è sempre difficile). Quello che lo tiene come quinto in questa graduatoria è il fatto di aver giocato solo 10 partite.
4-1, 2.55 ERA, 53 IP, 47 K
4 - Troy Tulowitzki (Colorado Rockies)
Tulo è il miglior interbase difensivo in National League. Dall'infortunio di Adam Everett è emerso lui come miglior aspirapolvere sul lato sinistro dell'infield. Il suo valore difensivo basterebbe per tenerlo in alto in qualsiasi graduatoria di rookies, ma il giocatore dei Rockies ha mostrato anche notevolissime qualità offensive. Ottiene molte basi su ball ed ha una discreta potenza. Diciamo che è molto simile a Chris Young, senza la velocità ma con molta più pazienza al piatto. Fa un po' di contatto in più e soprattutto gioca in una posizione più difficile difensivamente. Come se non bastasse, ha battuto parecchie valide importanti: ha una OPS di .823 con uomini in base (rispetto a .723 a basi vuote) e nelle situazioni "Close and Late" (settimo inning o più tardi, con al massimo un punto di scarto) l'OPS salta addirittura a .944, a testimonianza del suo valore nelle situazioni delicate. Ha un grande futuro davanti.
.274/.350/.420 con 12 HR e 49 RBI
3 - Tim Lincecum (San Francisco Giants)
Il piccolo (1 metro e 75) Lincecum è salito prima del previsto, ed ha immediatamente mostrato lampi di talento. Il problema è l'inconsistenza, perché ha avuto partenze stellari seguite da partite in cui non è riuscito a trovare la zona dello strike. Il comando per lui è stato un problema molto maggiore rispetto a tanti altri rookies in circolazione (45 BB in 98 IP). Il numero di strikeouts (più di 1 per inning) è straordinario ed indica che se il ragazzo riuscirà ad essere più consistente e riuscirà a trovare un po' di controllo in più, potremo testimoniare tanti anni di assoluto dominio da parte sua. "Tiny" Tim (che poi è pur sempre 1,75) ha un potenziale sconfinato. Non abbiamo dubbi a lungo termine sulle sue prospettive, ma forse è salito un po' troppo presto e le sue lacune si vedono ancora. E' davanti a Gallardo primariamente per il fatto di aver giocato circa 2 mesi in più finora, ed a parte le basi su ball (che gonfiano la sua ERA), ha cifre incredibilmente simili a quelle del suo rivale.
6-2, 3.75 ERA, 98.1 IP, 105 K
2 - Hunter Pence (Houston Astros)
Gli Astros hanno perso un po' di tempo non schierando Pence come esterno centro già l'opening day. Che Pence fosse pronto lo sapevano tutti, ma Houston ha preferito aspettare un po' prima di chiamarlo. Da quando è arrivato però il ragazzo ha davvero infiammato la National League, battendo come un ossesso e difendendo più che bene. Il ventiquattrenne è alto ed ha un'andatura un po' strana e caracollante, ma riesce ad esprimersi bene anche in termini di velocità (8 SB per lui), ed è frustrato dai tipici problemi giovanili (60 strikeouts in 73 partite, a fronte di 11 sole BB) ma compensa con una grande abilità di produrre un contatto solido. E' un giocatore molto simile a Jeff Francoeur, anche se appare lievemente migliore in quasi ogni fondamentale. Con la potenza di cui è dotato, potrebbe diventare un giocatore da 30+ HR in ogni stagione della propria carriera. L'infortunio al polso che lo sta tenendo fuori adesso gli ha in pratica impedito di concorrere fino in fondo per il titolo di Rookie of the Year. Ciò non toglie che sarà uno dei prodotti migliori della classe del 2007.
.330/.355/.564 con 12 HR e 45 RBI
1 - Ryan Braun (Milwaukee Brewers)
Il ragazzo è un fuoriclasse. Anche in questo caso i Brewers hanno aspettato decisamente troppo (con Graffanino, Counsell e Koskie in terza base) prima di promuoverlo, ma alla fine è arrivato e sta avendo un impatto devastante sulla National League. Senza lui e Gallardo Milwaukee sarebbe molto indietro rispetto ai Cubs, invece è gara aperta. Braun è un mezzo disastro in difesa, ed è una notevolissima macchina da strikeout (59 in 62 partite! Peggio di Pence) ma tutto ciò ha poca importanza perché con la mazza compensa alla grande gli altri deficit. Strepitoso e dotato di una potenza inaudita, sebbene i suoi numeri dovranno un po' abbassarsi e normalizzarsi, è un'arma incredibile per l'intero lineup della sua squadra. Punterà al batting title e diventerà molto presto un uomo da 40 HR. Immaginifico. Quando imparerà ad incassare delle basi su ball (gira praticamente tutto) si inizierà a parlare di lui come del nuovo Alex Rodriguez. Le altre qualità le ha già , inclusa la velocità (già 10 SB in stagione).
.345/.390/.643 con 18 HR e 51 RBI
Outsiders
Altri giocatori potranno fare una bella figura, ma difficilmente potranno superare quelli nella nostra lista, specialmente Braun, Pence, Lincecum e Gallardo (non necessariamente in quest'ordine). Alcuni nomi da tenere d'occhio, anche in prospettiva futura:
Justin Germano (San Diego Padres)
Yunel Escobar (Atlanta Braves)
Mike Fontenot (Chicago Cubs)
Matt Chico (Washington Nationals)
Brendan Ryan (St. Louis Cardinals)