Pirates, oh Pirates!

Dave Littlefield non perde occasione per combinare disastri

Vi siete mai chiesti perché alcune squadre, come gli Oakland Athletics o i Minnesota Twins riescano ciclicamente a competere nonostante un payroll basso, mentre altre come i Pittsburgh Pirates o i Colorado Rockies invece non ci riescano mai?

Gli articoli degli ultimi giorni dovrebbero già  avervi fornito qualche mezza idea sulle abilità  dei loro rispettivi GM. Abbiamo già  parlato dei Pirates durante la off-season, ed è il caso di tornarci dopo l'affare che li ha visti protagonisti alla trade deadline.

Prima, per renderci un attimo conto delle cose, rivisitiamo il trade di inizio stagione di Adam LaRoche per Mike Gonzalez. Quest'ultimo si è infortunato dopo un inizio promettente e sarà  fuori per il resto della stagione, ma sarà  sotto il controllo dei Braves anche in futuro. Nel frattempo cos'ha fatto LaRoche? Ha battuto .246/.326/.434 finora, per una produzione ben sotto la media offensiva della National League (senza contare che sia un prima base, quindi teoricamente giochi una posizione forte offensivamente), un disastro. Nel frattempo la pedina più appetita della off-season (Gonzalez appunto) posseduta dai Pirates è andata via, assieme ad uno dei migliori prospetti (Brent Lillibridge che sta giocando molto bene in AAA). Quello che è più allarmante è che LaRoche abbia continuato a giocare male contro i mancini, perdendo le sue capacità  contro i destri. Di più: le sue statistiche periferiche (.369 di BABIP contro i mancini in particolare) dimostrano che ci sia ampio margine per un ulteriore peggioramento.

Atlanta non ha pianto per la perdita di LaRoche. Scott Thorman ha avuto .728 di OPS contro i lanciatori destri e contro i mancini hanno giocato i vari Franco, Saltalamacchia ed altri, sostituendo benissimo la produzione di LaRoche. Inoltre Schuerholz è andato a prendersi Teixeira alla deadline, diventando unico ed incontrastato vincitore dello scambio dell'off-season, come ampiamente prevedibile.

Pittsburgh però non ha finito. Non solo non si è riempita di prospetti (come una squadra in ricostruzione dovrebbe fare - come Marlins, Devil Rays e Royals) per avere una chance in futuro, ma ha continuato a giocare per il presente, come se avesse una chance a breve di entrare nei playoffs. I Pirates hanno usato il metodo di Allan Baird, non a caso licenziato dai Royals l'anno scorso. E Dave Littlefield (GM di Pittsburgh) potrebbe seguirlo presto.

Un cattivo scambio

Alla deadline i Pirates, anziché vendere qualche veterano (magari Torres, magari Marte) per prospetti, sono andati a prendersi a loro volta un lanciatore strapagato ed a malapena discreto. Perché fare un trade del genere? Matt Morris ed il suo contratto da 10 milioni annuali (in scadenza a fine 2008, con buyout di 1 milione) sono atterrati al PNC Park in cambio di Rajai Davis più un PTBNL. Davis non è veramente niente di che, ma il punto è che una squadra in ricostruzione come i Pirates (ricostruzione almeno teorica) non dovrebbe intasare inutilmente il proprio payroll, ma ottenere giovani da sviluppare e far maturare tutti assieme.

Morris è un veterano, ha una certa età  (33 anni) ed ha 100 di ERA+ (100 indica la media perfetta in MLB, quindi è la definizione della mediocrità , se vogliamo) in questa stagione. L'ERA+, ricordiamo, è l'ERA di un giocatore normalizzata in base alla lega ed agli stadi in cui ha lanciato. Negli ultimi anni ha avuto rispettivamente 89, 104, 90 e 100 (quest'anno), quindi sono finiti i giorni in cui era superiore alla media.

A cosa serve Morris? Un giocatore del genere viene impiegato come upgrade da una squadra con un paio di lanciatori deboli in rotazione, normalmente. Il problema non è che i Pirates non ne abbiano (hanno Van Benschoten, se dobbiamo citarne uno), quanto che Morris potrebbe al massimo trasformare una squadra da 68 W in una da 73. E poi? E poi si è perso tempo per costruire il futuro, rimanendo un'organizzazione senza speranze concrete. Tante squadre accettano di perdere qualche partita in più in un determinato anno per dare più possibilità  di sviluppo ai propri talenti, per crescere maggiormente negli anni futuri (come i Royals quest'anno - ma almeno Butler e Gordon stanno maturando). Morris avrebbe avuto un altro senso se fosse stato l'ultimo tassello per arrivare ai playoffs. Ma i Pirates prima del trade avevano come massima speranza quella di arrivare quinti in division. E ora? Idem, nulla è cambiato.

Bisogna dunque chiedersi: valeva la pena intasare il payroll (Morris prenderà  circa il 20% del monte stipendi dell'intero roster!) per un anno e mezzo con un giocatore mediocre che non potrà  certo fare la differenza? L'affare è assurdo, perché i Pirates non potranno fare nulla né nel 2007 né nel 2008, ma Morris starà  lì a mangiarsi un sacco di soldi bloccando lo sviluppo di qualche giovane. E' insensato. Tutto sommato è la stessa cosa che ha fatto Baird ai Royals, firmando veterani simili a Morris come Sanders e Grudzielanek e bloccando la crescita di alcuni giovani promettenti. E tutto ciò per vincere 4-5 inutili partite in più. Il problema grosso è che quelle 4-5 partite costano spesso e volentieri un intero anno di sviluppo e ricostruzione.

Payroll intasato

Intasare il payroll è stupido, da parte di chiunque. I Rockies per un periodo hanno dato il 30% del monte stipendi a Helton, e nonostante lui abbia giocato davvero alla grandissima, non hanno combinato niente come squadra, perché non avevano soldi da investire attorno a lui. Lo stesso è successo con Sweeney ai Royals o, il caso più eclatante, con Alex Rodriguez in Texas. A-Rod ha giocato da MVP, in maniera sensazionale, ma i Rangers sono rimasti ultimi finchè lui è rimasto ad occupare una fetta mostruosa del payroll.

Se una mossa del genere non ha senso con A-Rod, figuratevi che senso potrà  avere con Morris. Littlefield sta giocando a migliorare la squadra nel breve, e molto poco, invece di capire che un'organizzazione con fondi limitati come la sua dovrebbe guardare al lungo periodo ed investire nei ragazzini.

Ad esempio, durante il draft di quest'anno alla quarta scelta assoluta Littlefield ha selezionato Daniel Moskos, un lanciatore mancino appena discreto che potrebbe a lungo termine diventare un closer o un partente presentabile. Buon giocatore, niente da dire, ma il GM, citando motivi di soldi, ha lasciato passare gente incredibilmente più pronta, ricca di talento e potenziale come Rick Porcello e Matt Wieters (finiti a Detroit e Baltimore rispettivamente). Ora chi spiega ai tifosi che Pittsburgh non aveva i soldi per firmare delle giovani promesse che possono davvero diventare fenomenali (e che avrebbero richiesto al massimo 1 milione ciascuno, forse 2), ma ha 10 milioni da dare ad un lanciatore che è il simbolo della mediocrità  in circolazione per il prossimo anno e mezzo?

Tutto ciò non ha davvero alcuna spiegazione logica. Pittsburgh non potrà  fare mosse consistenti dal punto di vista economico, non potrà  lanciare i giovani, non potrà  investire in loro e dovrà  tenersi Matt Morris che non è certo Johan Santana (e comunque per una squadra come la loro, anche Santana sarebbe inutile - visto che servirebbero tanti buoni giocatori e non certo una singola stella e poi nulla dietro). Perché Littlefield?

Questo trade potrebbe apparire tra le motivazioni del suo licenziamento, se la proprietà  decidesse di aprire gli occhi.

Male anche i Giants

Il trade comunque non è buono neanche per i Giants, a meno che"

Il GM Sabean si è liberato del contratto di Morris, ma nel fare questo ha in pratica dichiarato che i Giants siano fuori da qualsiasi lotta non solo per quest'anno (era ovvio), ma anche per il prossimo. Dicevamo che Morris potrebbe fare una minima differenza per una contender. I Giants proprio questo vorrebbero essere: una contender. C'è la possibilità  che usino il 2008 per ricostruire finalmente, ed in quel caso lo scambio sarebbe strepitoso (per i soldi liberati), ma nella baia molti credono davvero nelle speranze di questa squadra. Con la cessione di Morris, che potrebbe essere un discreto #5 in rotazione, Sabean ha a tutti gli effetti negato di avere delle speranze per l'anno prossimo.

A meno che, dicevamo, non si decida di investire pesantemente durante l'off-season magari in Carlos Zambrano coi soldi risparmiati grazie a Littlefield (ed altri ancora da inserire nell'offerta, ovviamente). In quel caso, Sabean avrebbe preservato gli altri 4/5 della rotazione (l'unica cosa che funzioni a San Francisco), facendo un grande upgrade all'ultimo quinto rimanente. In quel caso, bravissimo. Altrimenti, male perché potrebbe aver smantellato l'unico lato positivo di questo 2007.

Ma pure i Nationals non scherzano

Parlando di cattiva gestione, non possiamo davvero non citare i Nats. Sono nella stessa situazione dei Pirates (ossia hanno bisogno di gente nuova e giovane), quindi l'ideale sarebbe vendere qualche veterano per acquisire qualche giovane di belle speranze. I Nationals sono stati fortunati abbastanza da avere due veterani a costo bassissimo, free agents a fine anno, come Ronnie Belliard e Dmitri Young che stanno avendo i migliori anni della loro carriera. Bene, vendiamoli ed otteniamo i migliori prospetti possibili, no?

Macchè! I Nationals hanno rinnovato ed esteso i loro contratti, senza comprendere come si trattasse di un anno particolarmente roseo per i 2 e che fosse opportuno intascare i giovani offerti in cambio. Jim Bowden, il GM, ha deciso di ricostruire partendo da 2 veterani che non hanno mai dimostrato alcunché di speciale in passato. Secondo lui inizieranno adesso, improvvisamente e senza un vero motivo. Meglio loro, che qualche giovane. E i Nationals continueranno ad essere ultimi nella National League East.

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