MVP of the Game: Ichiro Suzuki
Anche per quest'anno l'All Star Game, il 78mo per la precisione, ha avuto luogo.
Il punteggio, importante per definire il fattore campo nelle World Series 2007, si è fermato sul 5 – 4 e sull'ennesima vittoria dell'American league.
Visto l'andamento della stagione e le differenze tra le due leghe ci potevamo aspettare un risultato diverso con un divario maggiore, tuttavia come è emerso anche dalle interviste effettuate dopo la partita, l'indole battagliera dei giocatori della National League ha fatto emergere una partita tutt'altro che facile.
Siamo a San Francisco, terra dei Giants, nell'AT & T Park. In molti erano nella baia ad attendere che qualche palla arrivasse nell'acqua, tradizione non nuova per i tifosi dei Giants che durante le partite se ne stanno a mollo nell'acqua che costeggia il campo aspettando il risultato di qualche homer, meglio se dell'idolo locale (e forse solo locale) Barry Bonds.
Comunque, come dichiarato dagli stessi giocatori , il campo non era un vantaggio per nessuna delle due squadre in campo.
Così inizia il 78th MLB All Star Game, il 10 luglio 2007.
Parte bassa del primo inning, Barry Bonds al piatto, ciò che molti si aspettano (lui in primis) è evidente. Alla battuta la palla punta verso il right field, Placido Polanco e Vladimir Guerrero se la contendono, sarà quest'ultimo ad effettuare la presa, uomini fermi in base e nulla di fatto. Ancora bottom of the first, Ken Griffey Jr al piatto, una liner al centro corre veloce così come corre veloce Reyes che arriva a casa e porta il punteggio sullo 0 – 1 e vantaggio della NL..
Bottom of the third, ancora Bonds alla battuta, la palla stavolta è centrale, ma molto più lontana e si sfiora il tanto atteso homer, che non c'è, merito anche di Magglio Ordonez effettua la presa e lascia Bonds sullo 0 for 2.
Parte alta del quarto inning, Ivan Rodriguez, due out, manda la palla nel right field, Alex Rodriguez inizia la sua corsa verso la casa base ma gli outfielder sono più veloci, la palla arriva al catcher e a pochi metri dalla home plate Alex è eliminato.
Piatto forte della partita, parte alta del quinto inning, Ichiro al piatto. La battuta è potente e la palla arriva ai muri di gomma, grazie all'irregolarità dell' AT&T Park però,u na volta toccato il muro cambia completamente direzione, niente da fare per Griffey e viene così siglato il primo inside-the-park home run della storia dell'ASG, che vale alla AL ben due punti. A Ichiro, invece, va il suo MVP All Star Award: guadagnato.
Al sesto inning Crawford, con due eliminati e nessuno in base sigla il suo homer della serata, punteggio 3 – 1.
Parte alta dell'ottavo inning: Victor Martinez con due eliminati ed un uomo in base manda la palla fuori dal campo e il punteggio vola sul 5 - 2.
Sembrerebbe fatta.
Parte bassa del nono inning, sul mound va Putz, che ha lo scopo di chiudere la porta a qualsiasi tentativo di rimonta della NL.
Non lo farà .
A beffarlo è Alfonso Soriano, che con un homer e un uomo in base porta in punteggio finale sul 5 - 4, che verrà sigillato da Francisco Rodriguez contro Aaron Roward a basi cariche.
Una piccola nota: nell'ASG i lanciatori vengono cambiati ad ogni inning, il motivo è ovvio.
Quest'anno ne abbiamo visti 8 per la AL e ben 9 per la NL, ognuno deve avere la sua opportunità , ovvio che l'ERA può salire vertiginosamente, chiedete a Putz: 27…
L'All Star Game tuttavia non è rappresentato soltanto dalla partita, sicuramente culmine della manifestazione.
Attorno a questo evento ne girano molti altri: vale la pena citare il fan fest.
Se siete fan del baseball, come dice il nome, è un evento da non perdere: una gigantesca struttura approntata con qualsiasi cosa possa riguardare questo sport. C'erano simulatori di gioco, simulazioni vere e proprie, gare di battuta, prove di fielding. E' il festival del fitness del baseball.
E non si può chiudere l'articolo senza citare l'home run derby: il derby degli home run, che è uno spettacolo di per sé, ma quello che colpisce è vedere come tutti i giocatori si incitino a vicenda, non importa la maglia. A turno fanno addirittura i commentatori.
Il concetto del gioco semplice: battere più homer possibile.
Quello che fa piacere invece è notare l'atmosfera che vi ruota attorno, sicuramente un esempio per qualsiasi altro sport di lealtà e fair play.
Ah, per la cronaca, a trionfare in questa spettacolare competizione è stato l'outfielder degli Angels Vladimir Guerrero.
Alla prossima.