Barry Bonds è una delle pochissime note liete per i Giants
E' ora di fare il punto sulla division più equilibrata di tutta la MLB.
Ad una settimana dallo stop per l'All Star Weekend, dunque virtualmente a metà stagione, tre squadre sono in vetta nel breve spazio di 1,5 partite di scarto.
Padres, Dodgers e D'backs si alternano in cima alla classifica da circa un mese e nessuna delle tre riesce ad allontanarsi dalle altre da quando Arizona ha raggiunto le prime che erano partite leggermente meglio.
Vediamo più in dettaglio pregi e difetti delle pretendenti ai playoff.
San Diego
I Padres hanno costruito l'attuale leadership sul monte di lancio: l'eccezionale rotazione dei partenti con gli assi Peavy e Young in testa, i veterani Maddux e Wells ed il giovane Germano hanno reso la vita estremamente difficile a tutti i battitori che hanno incontrato.
Maddux addirittura è secondo per inning lanciati ed ha avuto un complete game; non male per uno a cui si chiedevano 5 o 6 inning al massimo.
Se pensiamo poi che, quando il bullpen viene chiamato in causa, esce a lanciare gente come Bell, Meredith, Linebrink ed il closer Hoffman si può capire come San Diego abbia potuto sopperire ad un attacco dove nessun battitore raggiunge il .285 di media.
Solo Greene, Cameron e Adrian Gonzalez hanno fatto sorridere i propri tifosi regalando 37 fuoricampo complessivi assieme a 134 RBI ma si può dire che l'attacco sia il cruccio maggiore dei Padres.
Non a caso è stato prelevato il catcher Barrett dai Cubs (dopo un focoso faccia a faccia con Zambrano è stato ritenuto opportuno fargli cambiare aria) e l'esterno Bradley dagli A's (altro bel caratterino, non c'è che dire…ma già staziona in disabled list e non è un buon segno) proprio per cercare di potenziare le statistiche offensive.
Si poteva fare di meglio, ma c'è ancora tempo alla deadline per trovare un vero battitore in grado di rendere questa squadra veramente ostica per tutti.
Los Angeles
La squadra losangelina è sempre stata in testa o al massimo 2 partite dietro la vetta dall'inizio della stagione e questo nonostante siano stati fatti marchiani errori di mercato in offseason.
Gli acquisti di Pierre, quando c'era Furcal a ricoprire le sue stesse funzioni offensive, e di Schmidt, quando i Dodgers erano già traboccanti di lanciatori partenti, hanno sostituito l'acquisto che veramente mancava alla squadra: un autentico fuoricampista (magari terza base…) da piazzare in mezzo al lineup al posto del declinante Kent.
Inoltre l'incredibile ostracismo a Loney, lasciato ad intristire in triplo A fino a due settimane fa, fa veramente pensare a pratiche masochistiche ampiamente diffuse in casa Dodgers.
Adesso, con Schmidt fuori per tutta la stagione, i Dodgers stanno aggiustando la rotazione attorno al fenomenale Penny, a Lowe (altrettanto bravo ma molto sfortunato visto che il suo attacco non segna mai quando lancia lui) e Wolf (meno bravo ma molto più fortunato con il run support).
Billingsley e Hendickson sembrano i candidati attuali, dopo che hanno fatto fatto viaggi andata e ritorno dal bullpen; soprattutto il giovane “Billy” ha ottime prospettive e attualmente è 5-0 (1-0 da partente).
Ottimo il bullpen con il duo Broxton/Saito a mettere in cassaforte qualsiasi vantaggio arrivi nelle loro mani.
L'attacco è il problema maggiore con una valanga di uomini lasciati in base e una media imbarazzante con i corridori in scoring position: note positive per Russell Martin (catcher letteralmente esploso quest'anno) e per il veterano Luis Gonzalez, oltre che per Loney e Kemp che battono oltre .400 ma sono rientrati da poco tempo.
Ma gente come Garciaparra e Furcal non tarderà a farsi sentire e qua stiamo un pò meglio di San Diego, anche se vale lo stesso discorso: serve una gran bella mazza per divenire squadra da ottobre
Arizona
I D'backs sono una squadra strana, dove è difficile individuare dei punti di forza assoluti, ma indubbiamente riescono a portare a casa le partite visto che sono attaccati a Dodgers e Padres, che sulla carta si farebbero sicuramente preferire.
Webb è l'asso della rotazione, dove il ritorno di Randy Johnson non ha dato quello che si sperava potesse dare; Hernandez, Owings e soprattutto Davis non stanno certo facendo la storia della franchigia mentre il bullpen è stato altalenante ma, pur perdendo qualche vantaggio, ha anche portato diverse vittorie grazie alle proprie performances (19 vinte-9 perse).
In battuta, notevole ed inaspettato il contributo di Byrnes e di Young mentre Hudson ha fatto bene come al solito in difesa e in produzione (46 RBI).
In ogni caso, il mio modesto parere è che piano piano perderà contatto dalle altre.
Le Altre
Giants e Rockies sono lontanissime e difficilmente potranno reinserirsi nella lotta: il record di Bonds potrà allietare i tifosi di S. Francisco (e forse solo loro….) oltre al fatto di aver lasciato andare Schmidt ai Dodgers.
In Colorado invece si divertiranno a vedere i molti home run che al Coors Field piovono copiosi, anche se spesso sono messi a segno dai “visitors”.
Da qua allo stop
Sette partite casalinghe per Dodgers e Padres che si scambieranno gli avversari (Atlanta e Florida) mentre Arizona è in viaggio verso St. Louis e Cincinnati così come i Giants.
Rockies in casa contro Mets e Phillies.