Roger Clemens come lo rivedremo durante la stagione
Roger Clemens è uno Yankee e questo ormai lo sappiamo ormai da un po'. Sono infatti passati poco più di 10 giorni da quando ha fatto in prima persona l'annuncio del ritorno a New York allo Yankee Stadium (chi ha Windows Media Player, può vedere le immagini cliccando qui). Potremmo unirci alle discussioni sul perché abbia scelto la franchigia di Steinbrenner, ma i 18,5 milioni che prenderà in 4 mesi rispondono in maniera abbastanza esauriente. Nell'arco di un anno prenderebbe 28 milioni in proiezione, per lo stipendio annuale più alto della storia del baseball. Agli Yankees costerà a tutti gli effetti 18,5 più il 40% di 28 (essendo gli Yankees oltre il limite della luxury tax), per un totale di 29,7 milioni di dollari per 4 mesi di lavoro. Considerate 24 partenze circa in proiezione, percepirà 1,24 milioni a partita. Astronomico, ed è facile comprendere come mai abbia preferito tornare a New York, presumibilmente con circa 3 settimane e mezzo d'anticipo rispetto alla tabella di marcia dell'anno scorso.
Gli Yankees hanno assoluta necessità di Clemens e della sua qualità . I Red Sox stanno scappando in testa all'AL East, con 9,5 partite di vantaggio, e Torre e i suoi uomini non possono aspettare fine giugno, come hanno fatto gli Astros l'anno scorso. Roger infatti ha accettato di riprendere prima del previsto, e già stasera farà la sua prima partenza in minor league, in singolo A. Secondo le sue affermazioni, tra 10 giorni potrà scendere in campo in MLB contro i Toronto Blue Jays, ma se facesse 3 partenze in minor league, come l'anno scorso, la data giusta sembrerebbe essere quella del 2 giugno a Fenway Park proprio contro i Red Sox. Andiamo ad analizzare in ogni caso cosa potrà fornire alla propria squadra.
Qualità
Gli Yankees da Clemens si aspettano tanta qualità ogni 5 giorni. Nonostante il texano abbia 44 anni, non dubitiamo che possa ancora offrire molto da questo punto di vista. L'anno scorso ha avuto un'ERA di 2.30 con gli Astros, dimostrando di essere ancora tra i migliori lanciatori in assoluto in circolazione. Continua a mettere strikeout circa un battitore per inning ed il suo controllo è ancora invidiabile.
Guardando ciò che ha offerto l'anno scorso, rimane inevitabile considerare che passerà dalla division che durante la scorsa Regular Season è stata la peggiore dal punto di vista offensivo a quella che quest'anno sta realizzando più punti. Cambierà lega, division ed avversari. Passerà dai Pirates ai Devil Rays ad esempio, e per quanto i ragazzi di Tampa debbano ancora migliorare, offensivamente possono far male a chiunque. Questo è un discorso valido per tutti gli attacchi divisionali, quindi sarebbe assurdo aspettarsi un'altra ERA da 2.30 quest'anno. Inoltre Clemens riprenderà circa 20-25 giorni prima, quindi lancerà di più, presumibilmente stancandosi un po' più rispetto alla scorsa stagione (con un anno in più sul groppone). Sarà ancora eccellente, ma la sua ERA si avvicinerà al 3, e probabilmente supererà quella soglia. In ogni caso, un'ERA ipotetica di 3.10, per quanto notevolmente superiore a quella dell'anno scorso, sarebbe comunque un grande risultato soprattutto quando il run support dovrebbe arrivare dal migliore attacco dell'American League. Dal punto di vista qualitativo insomma, Clemens dovrebbe ancora riuscire a fare la differenza, anche se appare irragionevole attendersi le cifre dell'anno scorso.
Quantità
Questo è un discorso molto più interessante. L'anno scorso The Rocket ha lanciato 113.1 IP in 19 partite, per una media lievemente inferiore ai 6 innings a partita. Clemens in poche parole ha lanciato con parecchia qualità , ma raramente rimanendo in campo a lungo. Considerato che passerà nella division più competitiva offensivamente, difficilmente le cose miglioreranno. L'anno scorso contro gli attacchi peggiori in circolazione ed affrontando il pitcher avversario ogni 9 hitters ha lanciato meno di 6 IP di media. Quest'anno con lineups più pazienti e potenti, ed affrontando i vari David Ortiz o Frank Thomas ogni 9 hitters, la sua media potrebbe ridursi intorno a 5.1 o 5.2 IP. Tanta qualità ma poca quantità .
Clemens negli ultimi anni ha perso un po' di velocità ed efficacia rispetto alla gioventù, ed ha bisogno di più lanci per ottenere un out. Nel 2006 ha lanciato 96 lanci a partita di media, quindi il suo non è un problema di condizione fisica quanto di "rapidità " nell'ottenere un out. La rapidità difficilmente aumenterà nell'AL East. In poche parole, gli Yankees prendendolo potranno contare su 5-6 IP di alta qualità , ma i rilievi avranno poca protezione e saranno abbastanza esposti.
Nel 2006 Clemens ha finito la stagione con un record di 7-6 in 19 partite, pessimo se rapportato alla sua eccellente ERA. Spesso ha avuto un supporto offensivo veramente di basso livello, però bisogna anche dire che altrettanto spesso, durando poco più di metà partita, non abbia dato tempo al suo attacco di andare a segno, e che al contrario abbia dato molti innings ai suoi rilievi per bruciare i suoi vantaggi.
Resistenza
E' anche importante valutare come l'anno scorso Clemens mai sia entrato nell'ottavo inning. Solo 5 volte ha completato i primi 7 IP e solo un'altra volta vi è entrato (completando solo 1 out), per il resto ha lanciato sempre o 5 o 6 IP. Da notare come a settembre, verso fine stagione, quando per sua stessa ammissione ha avuto qualche lieve affaticamento muscolare, abbia lanciato 3 volte 5 IP e 2 volte 6 IP. In due occasioni ha lanciato meno di 80 lanci addirittura per la troppa fatica, sebbene i risultati sul campo fossero buoni.
Inevitabilmente si capisce come l'età da questo punto si faccia sentire. Clemens quest'anno dovrebbe fare 5-6 partenze più dell'anno scorso e viene da chiedersi se sia opportuno. L'anno scorso fece fatica a settembre e quest'anno potrebbe iniziare già ad agosto, senza considerare che gli Yankees avrebbero speranze di giocare pure ad ottobre. Se ce la facessero ad entrare nei playoffs, e Clemens rimanesse sempre sano, si avvicinerebbe addirittura ai 200 IP stagionali, dopo i 113 dell'anno scorso. E' senza dubbio un rischio, come è un rischio fargli iniziare la stagione dopo solo 2 partenze in minor league, come lo stesso pitcher sembra intenzionato a fare. E' vero che c'è bisogno di Clemens in rotazione, ma probabilmente anche a costo di perdere un paio di partite sarebbe il caso di fargli fare una preparazione tranquilla e graduale, facendolo arrivare in MLB intorno al 7-8 giugno. Probabilmente però lo vedremo prima di allora e sarà interessante vedere come riuscirà a resistere durante tutta la stagione. La possibilità di infortuni e/o affaticamenti è veramente notevole.
Pensieri Conclusivi
Cosa si evince da ciò che abbiamo detto? Probabilmente Clemens sarà ancora tra i migliori pitchers in circolazione, ma non potrà andare troppo in profondità nelle partite. Già l'anno scorso ha avuto meno di 6 IP di media, e quest'anno non migliorerà di certo. La sua tenuta a lungo termine è anche un bel punto di domanda, visto il carico di lavoro aumentato e viste le sue difficoltà di tenuta (ma non di qualità ) a settembre 2006. Clemens in ogni caso fornirà 5-6 innings di qualità agli Yankees ogni 5 giorni, ma poi sarà pur sempre compito del bullpen portare a casa le sue vittorie. In definitiva, gli Yankees hanno sicuramente bisogno di lui ed altrettanto sicuramente sposterà un po' i valori dell'American League East, ma ci vorrà una gestione fisica particolarmente attenta per evitare che scoppi letteralmente verso fine stagione. Tanta qualità e relativamente poca quantità è ciò che Clemens può dare in questa fase conclusiva della sua carriera. Ipotizzare di più è semplicemente utopia.