Delmon Young è la stella nascente dei Rays
E' uno degli Stati a maggior densità di squadre professionistiche di tutto il Paese ed anche nel baseball non fa eccezione.
Stiamo parlando del Sunshine state, vale a dire della Florida…
Qui operano infatti le squadre dei Tampa Bay Devil Rays e dei Florida Marlins.
La stagione 2007 non era partita certo carica di grandi attese o grosse aspettative e, in effetti, l'inizio di questa stagione ha riservato più amarezze che gioie alle due compagini.
Tuttavia, ultimamente le cose stanno cambiando e non è escluso che le formazioni della Florida ci riservino qualche bella sorpresa alla fine della regular season.
Cominciamo parlando dei Marlins; la squadra di Miami, che porta il nome dello Stato, è reduce, nel momento in cui questo articolo viene scritto, da 3 W consecutive ed ha messo in mostra un forte lineup, battendo con una media di squadra di .272, la 4° delle Majors…
Al piatto, per la squadra che è attulamente 3° nella National League East (unica compagine a cercare di opporsi allo strapotere di Mets e Braves), si segnalano le prove di Hanley Ramirez e Aaron Boone: per Ramirez una media di .371 con 21 runs, 23 valide e 3 HR ; per Boone .343 di media con 12 valide.
Ovviamente non sono tutte rose e fiori per i Marlins.
I pitchers hanno dimostrato di non essere molto “durevoli”; Dontrelle Willis è il solo in grado di lanciare nel 7° inning.
“Abbiamo bisogno di andare profondi nelle partite e di dare una possibilità al nostro bullpen”, ha detto Fredi Gonzalez, “se tu inizi fin da ora a far giocare ai rilievi 4 innings ogni sera, più avanti, in giugno, luglio e settembre, comincerai ad essere danneggiato”, ha concluso il manager.
Ad esempio, Renyel Pinto ha passato l'ultimo sabato con il ghiaccio sul suo braccio sinistro. Questo perchè non soltanto Pinto ha giocato rilievo in 3 partite consecutive, ma ha anche dato ai Marlins 2 innings in ognuno di questi matches. Ed ancora, durante la striscia di 6 sconfitte consecutive patita dalla squadra di Miami, gli starters hanno messo insieme complessivamente appena 22 innings.
Riguardo al monte di lancio, da segnalare le situazioni di Kevin Gregg e Scott Olsen.
Gregg, che domenica ha concesso un grande slam nel 9° inning della partita pur vittoriosa giocata dai Marlins, gradirebbe giocare starter o rilievo primario, mentre attulamente viene usato da Gonzales per mangiare gli innings: nell'ultima settimana ha infatti lanciato per 7 2\3 innings. Olsen, dal canto suo, ha concesso 15 walks in 18 innings.
Infine la panchina dei Marlins è troppo corta…
Passando a Tampa, i Rays sono reduci dalla straordinaria vittoria di ieri contro gli Yankees, cui non è bastato il solito grande Alex Rodriguez.
I problemi di Tampa sono però maggiori di quelli dei Marlins. Con un record attuale di 8-11, i Rays si collocano infatti desolatamente all'ultimo posto della American League Est.
Tuttavia, come detto in apertura, non mancano i motivi per sperare che le cose migliorino velocemente.
Tampa ha infatti una media di squadra di .272 che deriva da prestazioni eccellenti al piatto come quelle prodotte da B.J. Upton (.352, 19 valide e 15 RBI) e da Akinori Iwamura (.339 e 19 valide per il giapponese), solo per citare 2 giocatori. A questa media vanno aggiunti i 25 HR battuti dalla squadra, 3° miglior prestazione della MLB.
Ed a proposito di Upton: è fra i leaders delle Majors, con una media di .526 (10 su 19), quando i corridori sono in posizione per segnare ed ha colpito una valida in 15 delle 16 partite giocate.
Quindi, anche se questi numeri sembrano destinati a calare man mano che la stagione avanzerà , c'è la riprova che il talento non manca ai Rays.
Una squadra piena di giovani già in grado di postare numeri così importanti lascia ben sperare anche per il futuro.
I problemi sono altri, a cominciare da un bullpen che, ad eccezione della prova contro New York, non ha prodotto nulla.
Si spera che gli arrivi di Mitch Talbot e Jeff Niemann, in giugno, migliorino la situazione del reparto lanciatori.