Braves – Cubs: Gara 1 e 2

Kerry Wood è stato decisivo in Gara 1

Alla vigilia sembrava profilarsi come una sfida fra la freschezza e il talento dei pitchers partenti dei Chicago Cubs e la tremenda pericolosità  del lineup degli Atlanta Braves. Da una parte Wood e Prior, due lanciatori che molti definiscono i nuovi Glavine e Maddux e dall'altre un box di battuta che vanta sei giocatori oltre i 20 fuoricampo e quattro oltre i 100 RBI, prima in tutta le statistiche di battuta e prima nelle majors per punti segnati.

Finora il campo ha determinato una sfida in parità , ma che per molti poteva benissimo essere quasi chiusa in favore dei Cubs. I Braves, aventi il fattore campo favorevole in tutta la postseason, come accade ormai troppo spesso si sono fatti sorprendere subito dalla partenza lanciata di Chicago e alla prima gara hanno perso il vantaggio casalingo, oltretutto in una partita in cui il loro lanciatore migliore Ortiz ha giocato una delle peggiori partite dell'anno e le stelle del lineup di battuta hanno stentato, subendo per tutta la durata dell'incontro i lanci di Wood, che ha chiuso con solo 2 valide e ben 11 strike out.

La vittoria iniziale esterna dei Cubs (seguiti fino al Turner Field da un numero impressionante di tifosi alquanto rumorosi) risulta ancora piu' incredibile se si pensa che è la prima dopo 8 sconfitte consecutive nei playoff dal 1945 a oggi lontano dal mitico Wrigley Field, ma questi Cubs hanno davvero le carte in regola per far sognare i propri fans, che sicuramente riempiranno lo stadio di Chicago per le prossime partite casalinghe che potrebbe sancire il passaggio del turno e l'eliminazione della favorita n.1 nella corsa al titolo della National League.

Gara 1 ha visto come assoluto protagonista Kerry Wood, che oltre a lanciare divinamente, come detto, per 7 inning e 1/3, non concedendo nulla alle tante bocche da fuoco di Atlanta, si è permesso il lusso di risultare decisivo anche in battuta, andando a colpire con un doppio un lancio di Ortiz al sesto inning e permettendo a Ramirez e Karros di andare a segnare i punti del vantaggio decisivo dei Cubs, poi attestatosi sul 4 a 1, dopo che lo stesso Wood è stato portato a casa da un singolo di Kenny Lofton sul rilievo King.

Fino a quel momento il vantaggio di Atlanta siglato dal fuoricampo di Giles da un punto (poi infortunatosi e costretto ad uscire per un brutto colpo subito in uno scivolamento in prima base) poteva essere considerato molto fortunato, in quanto Wood oltre a quel lancio aveva concesso ben poco ai battitori dei Braves, mentre Ortiz aveva faticato non poco a contenere quelli dei Cubs, salvato in piu' di un'occasione dalla propria difesa o da qualche errore della squadra di Dusty Baker con corridori sulle basi.

I tifosi dei Braves avevano rispolverato il famoso "tomahawk chop" visto nelle World Series di qualche anno fa, ma nessuno avrebbe potuto fermare Wood e il sesto inning ha dato il giusto compenso ad una partita che i Cubs hanno decisamente meritato, aldila' dei demeriti dei Braves, sia con il loro pitcher partente sia con battitori come Gary Sheffield o Andruw Jones.

Dopo la sconfitta di gara1 i Braves avevano un disperato bisogno di pareggiare la serie per non trovarsi sotto 2 a 0 con 2 partite da giocare a Chicago e poche possibilità  di passaggio del turno. Il Turner Field pieno come non mai ha cercato di dare la carica alla formazione di Bobby Cox, che schierava come partente Mike Hampton, ma l'inizio del pitcher dei Braves era terribile, con 2 punti concessi subito al primo inning e le basi piene, con la prospettiva di subire altri punti e il pitcher di rilievo gia' in caldo per sostituire Hampton.

L'orgoglio del lanciatore dei Braves però si faceva sentire nel momento migliore e una serie consecutiva di 6 strike out tra la fine del 1° inning e il 2°, toglieva quel senso di paura che aleggiava in tutto lo stadio e ridava speranza ad Atlanta.

Successivamente dopo un andamento abbastanza equilibrato del punteggio, seppur con una prevalenza di valide concesse da Zambrano al lineup di Atlanta, mal sfruttate in termine di punti segnati, si arrivava all'8° inning con i Braves in vantaggio di un punto e Bobby Cox decideva di far entrare (un po' a sorpresa) John Smoltz sul monte per gli ultimi due inning, nonostante il pitcher fosse assente da piu' di 2 mesi per un infortunio patito nel finale di stagione.

Smoltz che di solito entra in campo solamente nell'ultimo inning per porre termine alla partita ed aumentare il proprio bottino di salvezze (100 nelle ultime due stagioni), aveva un compito arduo ed infatti cominciava male, venendo colpito consecutivamente da Karros e Simon e subendo il punto del pareggio da una volata di sacrificio di Tom Goodwin.

A quel punto le sorti del match sembravano cambiare decisamente inerzia, ma il grande Smoltz ritrovava il suo timing con la zona di strike e riusciva a chiudere l'ottavo inning senza subire più valide. La seconda metà  dell'inning vedeva il lanciatore dei Braves attivo nel far avanzare sulle basi con un bel bunt il pinch runner Garcia e poi lasciare la ribalta a Mark De Rosa.

Il seconda base di Atlanta, sostituto di Marcus Giles, non al meglio dopo l'infortunio patito in gara1, si ergeva ad autentico eroe dei Braves con un gran doppio sul lancio di Veres, che permetteva a Garcia e Furcal di segnare due punti e dare il vantaggio ad Atlanta, che poi Smoltz riusciva a mantenere agevolmente nel 9° inning.

Il bilancio delle due partite disputate al Turner Field, come detto, vede i Cubs in vantaggio da un punto di vista psicologico e anche tecnico rispetto ai Braves, oltretutto pensando in prospettiva a gara3 a Chicago, in cui i Cubs schiereranno il loro pitcher migliore Prior, che nella seconda parte di stagione ha un record strabiliante di 10 vinte e 1 persa con 1.52 di ERA, contro il mitico Greg Maddux, che in stagione può vantare un 2 a 0 contro Chicago, ma che parte sfavorito nel confronto con il piu' giovane collega.

Atlanta, oltre ad aver perso il fattore campo, sembra aver di punto in bianco (come spesso le accade nella postseason) perso quella precisione e potenza in battuta che aveva caratterizzato tutta la regular season. Sheffield e Andruw Jones non sono un fattore finora e Chipper Jones e Castilla sono altalenanti.

L'unico che sembra in palla è Javi Lopez, che però si sa che non è il ricevitore titolare nelle partite in cui Maddux è partente, probabile che Bobby Cox lo inserisca comunque nel corso della gara per sfruttare la sua potenza. Il lineup dei Braves ha battuto in due gare solamente il fuoricampo di Giles nella prima gara, restando a secco con gente come Lopez, Sheffield e i due Jones che in stagione hanno viaggiato ben oltre i 20. Per Cox serve assolutamente una inversione di tendenza del suo lineup, chiamato a fronteggiare un lanciatore in forma smagliante, oltre che una gran partita sul monte di Maddux per fermare l'attacco dei Cubs che non dimentichiamo schiera gente come Sammy Sosa, Moises Alou, Ramirez e Lofton.

Il pubblico del Wrigley Field sarà  sicuramente un fattore e Chicago sicuramente parte con i favori del pronostico per chiudere la serie, in quanto in gara 4 schiererà  ancora Wood, ma Atlanta ha decisamente più esperienza nella postseason e il suo lineup non può davvero far di peggio, perciò potrebbe ribaltare le sorti della serie, magari per giocarsi la sfida decisiva in casa e sperare che i Cubs restino con una sola vittoria esterna nella postseason dopo 60 anni di sconfitte.

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