Tony LaRussa guarda il campo preoccupato: i Cards sono 0-3
Nemmeno il più pessimista dei tifosi si sarebbe aspettato di di vedere la propria squadra, campione del mondo in carica, iniziare la stagione con 3 sconfitte casalinghe consecutive. Proprio quello che, come nel peggiore degli incubi è successo a St. Louis, dove i Mets hanno messo a segno uno sweep a sorpresa nella serie inaugurale della stagione, dominando letteralmente tutti e 3 gli incontri.
Il primo match, in prime time nazionale su Espn2 in quanto opening game, ha visto Tom Glavine prendere per mano i Mets conducendoli alla vittoria contro un Chris Carpenter sottotono. 6-1 il finale, con Carpenter che gioca solamente 6 inning concedendo 9 valide e 5 runs, numeri che di certo il management Cards non si aspettava; fanno scalpore anche i 19 uomini lasciati sulle basi dai battitori dei Cardinals che con 10 valide sono riusciti solamente a mettere a segno un punto. La seconda partita ha visto l'esordio sul monte di lancio di Kip Wells, un esordio che può essere definito discreto viste le due sole run concesse (2 sono unearned runs) e i 7k messi a segno. Purtroppo è mancato completamente l'attacco, capace di mettere a segno 6 sole valide contro uno scintillante Orlando Hernandez e un solo punto, frutto di un hr di Scott Rolen: risultato 4-1 Mets. Il giorno dopo, mercoledì, la stampa di St. Louis ipotizzava già che il terzo match della serie fosse un “must win”, un'ipotesi a cui la squadra non ha risposto in maniera adeguata. Sul monte si è presentato l'esordiente, nelle vesti di starter, Braden Looper contro John Maine, pitcher che aveva già fatto impazzire i Cardinals nelle NLCS dello scorso anno. Looper non è andato male, 5 inning scoreless prima di concedere 3 punti al sesto e uscire. Per sua sfortuna l'attacco è stato ancora una volta inesistente, solamente 2 valide, e la sconfitta è stata resa pesantissima dal bullpen che ha concesso altre 7 runs per un punteggio finale di 10-0 e un record che parla chiaro: 0 vinte, 3 perse. E i numeri sono impietosi: 20 punti concessi, 2 segnati, una media battuta di .200 con una on base percentage di .280, non certo cifre a cui i Cardinals hanno abituato i tifosi. E fra i singoli fa molto rumore il 3/10 di Albert Pujols, ancora a secco di Rbi. A peggiorare il quadro arriva la notizia dell'infortunio di Carpenter, un'infiammazione al gomito che terrà fuori l'ex Cy Young per almeno 1 partita, quella di venerdì contro gli Astros, situazione che costringe Tony La Russa a cambiare la rotazione affidando a Wainwright la prima, delicatissima, sfida a Houston, contro una squadra che non sta certo meglio dei Cardinals dato che è reduce da uno sweep casalingo ad opera dei Pittsburgh Pirates.
Cosa è successo a St. Louis? Difficile dirlo, così come è difficile dire se si tratti solamente di una falsa partenza o se questo sia un campanello d'allarme per avvertire i tifosi che sarà una stagione piena di sofferenze. Così non dovrebbe essere, tra i festeggiamenti per le World Series conquistate e i problemi con la polizia del manager Tony La Russa è probabile che la squadra abbia perso la giusta concentrazione per iniziare la stagione nel migliore dei modi. La prossima settimana darà sicuramente maggiori indicazioni sui campioni in carica, cercando di dare risposte ai numerosi interrogativi che animano il cuore e la mente dei tifosi:
1) Ritroveranno i giocatori lo swing perduto?
2) Carpenter è sano?
3) La rotazione e il bullpen sono affidabili?
4) Si sono adagiati sugli allori?
Le risposte si spera che arrivino in fretta, quantomeno prima che gli avversari inizino a correre sul serio nella division.