Los Angeles Dodgers: Preview

Nomar Garciaparra, pedina fondamentale dell'attacco in questo 2007

Avevamo lasciato i Los Angeles Dodgers dopo l'eliminazione nella NLDS contro i Mets con qualche dubbio sulla produttività  dell'attacco e sulla consistenza di alcuni partenti, problemi su cui il General Manager Ned Colletti si era impegnato a lavorare nel corso della offseason. In effetti gli acquisti sono arrivati e nel complesso la squadra è stata rinforzata anche se alcune mosse non hanno proprio convinto fino in fondo. Più che buona la gestione dei partenti con l'innesto del potente Jason Schmidt, uno dei free agents più desiderati dell'ultimo mercato, alla testa della rotazione e l'arrivo del mancino Randy Wolf come solido n° 4, nonostante le riserve legate ad un suo pieno recupero dopo un delicato intervento al gomito. Sul fronte dell'attacco, una volta perso J.D. Drew e confermato Nomar Garciaparra, non è invece arrivata la mazza da 35-40 HR che ci si attendeva, mentre la scelta è ricaduta sul veterano Luis Gonzalez e sul veloce Juan Pierre. A far discutere non è tanto la presenza di Gonzo in esterno sinistro, sebbene sia ormai in netta flessione, quanto invece il contratto principesco fatto firmare a Pierre ($ 44 milioni per cinque anni). Intendiamoci, non che Pierre sia un brocco, tutt'altro, ma quando hai uno come Rafael Furcal al posto di leadoff che senso ha svenarsi per un battitore con quelle caratteristiche? A maggior ragione poi dopo aver lasciato partire un esterno centro come Lofton che ha chiuso con statistiche praticamente equivalenti (.292 AVG. e .330 OBP per Pierre contro .301 AVG. e .360 OBP per Lofton). Sollevato il punto di domanda che tormenta la parte blu di Los Angeles, bisogna comunque riconoscere che un lineup tutto sostanza e velocità , incastonato con tre mazze esperte e di qualità  (Kent, Garciaparra e Gonzalez) può tranquillamente affermarsi in questa N.L. West e magari aspirare anche a qualcosa in più di una fugace apparizione ai playoffs.

Pitching & Difesa

Il monte di lancio e la difesa, che già  lo scorso anno avevano trascinato i Dodgers ai playoffs, si ripresentano ancora più forti e completi dopo le importanti acquisizioni della offseason. Con l'acquisto di Jason Schmidt come mossa più importante del mercato, la rotazione dei partenti finalmente può annoverare un vero front of the rotation power pitcher, mentre le conferme di Derek Lowe e Brad Penny assicurano una straordinaria solidità  anche ai posti n° 2 e 3 dello staff. La parte bassa della rotazione propone invece due storie decisamente diverse tra loro ma allo stesso tempo molto interessanti. L'arrivo del veterano Randy Wolf rappresenta una delle scommesse del General Manager Ned Colletti, visto che il trentenne mancino è reduce da un importante intervento al gomito che lo ha tenuto a lungo lontano dal monte di lancio. Come n° 5 tra i partenti titolari troviamo invece un po' a sorpresa Brett Tomko che nonostante una stagione di alti e bassi si è comunque meritato la piena fiducia del manager Grady Little superando sul filo di lana il ben più promettente Chad Billingsley, destinato quindi al bullpen.
Vediamo ora quali sono le caratteristiche principali di questa convincente rotazione:
RHP - Jason Schmidt, nato a Lewiston, ID (USA) il 29/01/1973; 2006 stats: 11-9, 3,59 ERA, 213,1 IP, 180 K, 80 BB. Outlook: un arsenale di lanci da vero power pitcher con una four-seam fastball sulle 90-95 mph, una slider molto robusta e un cambio di velocità  di livello assoluto. Dopo essere stato per anni leader della rotazione dei San Francisco Giants, a 34 anni si trasferisce al Los Angeles per ricoprire lo stesso ruolo. Nel 2006 è stato stellare per i primi tre mesi di stagione collezionando un'ERA di 2,78, per poi scemare dopo l'All Star Game con un'ERA di 4,76. Il talento e la potenza ci sono ancora, ma forse lo vedremo con meno frequenza al settimo e all'ottavo inning per essere più efficace nelle gare chiave di settembre.
RHP - Derek Lowe, nato a Dearborn, MI (USA) il 01/06/1973; 2006 stats: 16-8, 3,63 ERA, 218,0 IP, 123 K, 55 BB. Outlook: si affida principalmente a una sinking fastball sulle 89-93 mph, a una curva che raramente raggiunge le 80 mph e ad una slider tra le 84-87 mph. Nella scorsa stagione è stato uno dei protagonisti della corsa ai playoffs, risultando il più solido tra i partenti (in particolare 2,76 ERA nei mesi caldi di agosto e settembre) grazie anche ad una superlativa sinker che lo ha portato tra l'altro a guidare la lega in ground-ball percentage. E' un mangiatore di inning (ha raggiunto almeno 200 IP in quattro delle ultime cinque stagioni), sempre aggressivo sul monte e molto a suo agio tra i confini del Dodger Stadium. L'anno scorso è stato un legittimo n° 1, quest'anno come n° 2 è tra i più forti della lega.
RHP - Brad Penny, nato a Blackwell, OK (USA) il 24/05/1978; 2006 stats: 16-9, 4,33 ERA, 189,0 IP, 148 K, 54 BB. Outlook: può vantare una fastball che tocca le 97 mph che alterna ad una curva e ad un cambio di velocità . Un po' come Schmidt, ha letteralmente dominato la prima parte della scorsa stagione con un record di 10-2 ed un'ERA di 2,91 che gli sono valse l'onore di partire come titolare all'ultimo All Star Game, per poi crollare nella seconda metà  dell'anno con un'ERA di 6,25. Nonostante non abbia mancato una gara in tutto il 2006, ha lanciato spesso disturbato da dolori alla schiena che indubbiamente hanno contribuito al suo calo di rendimento. Quasi intoccabile quando è al top della condizione fisica, dovrebbe forse essergli concessa qualche giornata di riposo in più.
LHP - Randy Wolf, nato a Canoga Park, CA (USA) il 22/08/1976; 2006 stats: 4-0, 5,56 ERA, 56,2 IP, 44 K, 33 BB. Outlook: anche prima di sottoporsi all'intervento al gomito non aveva lanci molto veloci con una fastball sulle 85-89 mph, una curva ed un cambio di velocità . I dubbi maggiori riguardano le sue condizioni fisiche dopo il Tommy John surgery che lo ha tenuto lontano dal monte per più di un anno. Nella parte finale della scorsa stagione ha ripreso a lanciare con risultati incoraggianti, anche se al di sotto delle sue possibilità . Per un finesse pitcher che non necessita di molta potenza sarà  più facile ritrovare la misura e l'efficacia dei suoi lanci, ma per il ritmo partita non sarà  altrettanto agevole.
RHP - Brett Tomko, nato a Euclid, OH (USA) il 07/04/1973; 2006 stats: 8-7, 4,73 ERA, 112,1 IP, 76 K, 29 BB. Outlook: il talento non è certo quello che gli manca con un arsenale di lanci che comprende una fastball che va dalle 91 alle 95 mph, una slider piuttosto veloce sulle 84-87 mph, una curva ed un cambio di velocità . Alterna prestazioni di grande livello ad altre assolutamente scadenti ed affidarsi a lui è un po' come salire sulle montagne russe. Dopo aver perso il posto nella rotazione anche per colpa di problemi fisici (e dell'arrivo di Greg Maddux) sembrava aver trovato la sua giusta collocazione nel bullpen. Grady Little gli concede l'ennesima opportunità  come partente, se fallisce anche questa non sembra possa esserci una prova d'appello.

A preservare quanto di buono sarà  fatto dalla rotazione dei partenti, troviamo un bullpen solido e profondo che annovera alcuni elementi di indiscutibile qualità . Uno di questi è sicuramente il closer Takashi Saito, sorpresa assoluta della scorsa stagione dopo aver conquistato in corso d'anno il ruolo di leader del bullpen grazie ad una consistenza e costanza di prestazioni tali da far dimenticare (sempre che sia possibile) l'infortunio di Eric Gagne. Come prima opzione nella posizione di setup torna il fireballer Jonathan Broxton anch'egli esploso nel 2006, ma rispetto a Saito molto più giovane (22 anni contro 37), potente e esplosivo fisicamente. Dopo questo 1-2 di notevole livello, sono a disposizione del manager Grady Little una rosa di tre ex lanciatori partenti che comprende il destro Chad Billingsley ed i mancini Mark Hendrickson e Hong-Chih Kuo. Sorprende soprattutto la scelta di non utilizzare Billingsley come partente dopo che nello scorso anno aveva tutt'altro che demeritato, ma Little probabilmente ritiene che, almeno ad inizio stagione, la sua fastball sia più utile uscendo dal bullpen in momenti chiave. Sembra comunque poco probabile che il talento ventiduenne non venga prima o poi utilizzato come partente. Diversa è invece la situazione per i mancini Hendrickson e Kuo che, salvo necessità  contingenti provocate da infortuni, sono destinati a servire da long-relievers. Come mancino di situazione sarà  utilizzato ancora Joe Beimel, autore di un 2006 davvero pregevole con un'ERA di 2,96 in 70 IP. Nel corso della stagione è atteso anche il recupero di Yhency Brazoban, power pitcher di buon talento che però è reduce da un intervento al gomito che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutto il 2006. Rientrano nel mix per giocarsi un posto nel roster anche Eric Stults, Tim Hamulack e Chin-hui Tsao.
Conosciamo ora più da vicino i principali protagonisti di questo bullpen:
RHP - Takashi Saito, nato a Miyagi, Giappone il 14/02/1970; 2006 stats: 6-2, 24 SV, 2,07 ERA, 78,1 IP, 107 K, 23 BB. Outlook: nella scorsa stagione è stato praticamente intoccabile con una fastball sulle 90-93 mph, una slider devastante ed occasionalmente anche una curva. Dopo 14 stagioni trascorse in Giappone, ha deciso di mettersi alla prova nel campionato a stelle strisce firmando un contratto da minor leaguer nell'inverno scorso. In pochi mesi è riuscito a guadagnare il posto di closer rivelandosi come uno dei lanciatori più dominanti della lega. Solo per fare qualche esempio ha guidato i rilievi per numero di strike out, non ha concesso un fuoricampo dal 15 maggio e ha lasciato ai battitori destri solo le briciole concedendo una media di .129. Una garanzia al nono inning, nel 2007 può raggiungere le 40 salvezze.
RHP - Jonathan Broxton, nato a Augusta, GA (USA) il 16/06/1984; 2006 stats: 4-1, 2,59 ERA, 76,1 IP, 97 K, 33 BB. Outlook: un ragazzone di 1,90 m che pesa più di 120 Kg e spara proiettili a 97 mph, ecco questo è più o meno il ricordo che molti battitori hanno del setup dei Dodgers. Al di là  della fastball, può contare anche su una late-breaking slider e su una split-finger. L'anno scorso si è imposto come uno dei migliori setup della lega e di certo ha la stoffa del closer, ma per adesso deve ancora migliorare il suo controllo e fare un po' esperienza.
RHP - Chad Billingsley, nato a Defiance, OH (USA) il 29/07/1984; 2006 stats: 7-4, 3,80 ERA, 90,0 IP, 59 K, 58 BB. Outlook: probabilmente già  pronto per salire sul monte già  al primo inning, inizierà  invece la stagione nel bullpen forse per evitare un sovraccarico di lavoro a braccio e spalla. Possiede una fastball che varia dalle 90 alle 95 mph, una curva molto evidente nella parabola, una slider e occasionalmente un cambio di velocità . E' il più promettente prospetto della squadra e nella scorsa stagione ha già  avuto modo di dimostrare tutto il suo valore in alcune uscite di buon livello. Rallentato poi da alcuni problemi fisici, ha terminato l'anno in evidente difficoltà . Ha il talento per diventare un frontline starter anche se forse solo tra un anno o due.

Perfetto complemento per un monte di lancio di questo livello è una difesa attenta, concreta e complessivamente molto affidabile. Tra gli interni, che ricordiamo indispensabili per massimizzare il rendimento di Derek Lowe, spicca il talento di Rafael Furcal (SS) che rappresenta il catalizzatore del gioco difensivo della squadra. Grazie a istinto e rapidità  copre la posizione in maniera impeccabile ed allo stesso tempo è in possesso di un buon guanto ed un braccio potente preciso. Non può vantare lo stesso dinamismo il seconda base Jeff Kent che comunque, sebbene con un range più limitato ed un guanto nella norma, resta ancora più che adeguato nel suo ruolo. Le cose non vanno peggio tra i corner infielder con la coppia Nomar Garciaparra (1B) e Wilson Betemit (3B) in netta crescita. Garciaparra è riuscito ad adattarsi al meglio alla prima base dopo una vita passata come shortstop, mostrandosi a suo agio sul cuscino anche in fase di allungo. Lo stesso Betemit, dopo un passato da middle infielder, ha trovato una collocazione definitiva nell'hot corner che difende grazie a buoni riflessi e ad un braccio sopra la media. Il catcher Russell Martin ha dimostrato di essere già  maturo ed in grado sia di effettuare buone chiamate ai lanciatori che di gestire la palla dietro il piatto. Tra gli esterni, Juan Pierre (al centro) è in possesso di una buona velocità  ma è tutt'altro che impeccabile con il guanto risultando spesso inadeguato anche con il braccio. Decisamente meglio con Luis Gonzalez (a sinistra) e Andre Ethier (a destra), nessuno dei due particolarmente dinamico ma entrambi dotati di un braccio preciso e, nel caso di Ethier, anche potente.

Lineup

Come si è già  detto in sede di presentazione, il General Manager Ned Colletti non è riuscito a potenziare il lineup con quello slugger che era stato il primo obbiettivo della offseason, facendo poi di necessità  virtù investendo su velocità  ed esperienza con l'acquisto di Juan Pierre e Luis Gonzalez. Che Pierre sia forse superfluo in presenza di un leadoff come Furcal o che Gonzalez sia ormai sul viale del tramonto sono argomenti molto dibattuti, ma in ogni caso resta il fatto che il lineup è solido ed equilibrato con buone possibilità  di sostenere positivamente il lavoro dei lanciatori. Alla testa dell'ordine di battuta troviamo quindi Juan Pierre, velocità  allo stato puro con una buona capacità  di arrivare in base, seguito da Russell Martin, giocatore molto affidabile al piatto capace anche di una occasionale potenza. Al n° 3 dovrebbe prendere posto Rafael Furcal, sicuramente più a suo agio nel ruolo di leadoff ma in grado anche di aumentare il suo peso offensivo come dimostrano i suoi numeri dello scorso anno. I posti n° 4, 5 e 6 sono riservati ai veterani Jeff Kent, Nomar Garciaparra e Luis Gonzalez. Sia Kent che Garciaparra possono (e devono) garantire la potenza necessaria a spazzare le basi, mentre a Gonzalez è richiesto di dare ulteriore sostanza al cuore del lineup con la valida giusta in situazioni chiave. Tra Wilson Betemit e Andre Ethier potrebbe nascondersi la sorpresa offensiva dell'anno, visto che entrambi hanno buon feeling con la mazza e un'età  ancora da esordienti.
Questo è quindi il più probabile lineup titolare:
CF - Juan Pierre, nato a Mobile, AL (USA) il 14/08/1977; 2006 stats: .292 AVG, 87 R, 3 HR, 40 RBI, 32 BB, 58 SB. Outlook: già  campione del mondo con i Marlins nel 2003, fonda tutto il suo valore sulle gambe e sulla possibilità  di rubare almeno una cinquantina di basi. Battitore di puro contatto (8 HR in totale negli ultimi tre anni) incontra meglio le palle veloci rispetto alle breaking balls e produce nel complesso una buona media in battuta (.303 AVG in carriera). La sua caratteristica principale resta comunque la straordinaria capacità  di rubare basi (160 dal 2004 al 2006), grazie alla quale mette sotto pressione i lanciatori avversari.
C - Russell Martin, nato a East York, Ontario (Canada) il 15/02/1983; 2006 stats: .282 AVG, 65 R, 10 HR, 65 RBI, 45 BB, 10 SB. Outlook: forse sarà  un caso, ma l'innesto di Martin come titolare nel corso della scorsa stagione ha segnato la riscossa della squadra californiana (71-43 con lui titolare). Giocatore molto solido nel box di battuta, batte principalmente per il contatto anche se in più di un'occasione ha trovato anche la via del fuoricampo. Più dei numeri ha impressionato la sua grande personalità  in campo che lo può portare ad essere un titolare inamovibile per gli anni a venire.
SS - Rafael Furcal, nato a Loma de Cabrera, Repubblica Domenicana il 24/10/1977; 2006 stats: .300 AVG, 113 R, 15 HR, 63 RBI, 73 BB, 37 SB. Outlook: è di sicuro uno dei giocatori più importanti di questo lineup. Oltre alla solita notevole capacità  di arrivare in base (.369 OBP) Furcal ha dimostrato anche una buona potenza eguagliando il suo record di homer in carriera (15) e piazzando anche 9 tripli. Nel 2007 le sue statistiche offensive potrebbero addirittura migliorare visto che, dopo essere stato per anni un ottimo leadoff, verrà  spostato al n° 3 dell'ordine di battuta. E' appena entrato nel pieno della sua maturità  sportiva, promette ancora un anno da protagonista.
2B - Jeff Kent, nato a Bellflower, CA (USA) il 07/03/1968; 2006 stats: .292 AVG, 61 R, 14 HR, 68 RBI, 55 BB, 1 SB. Outlook: dopo essere stato vittima di piccoli infortuni nella prima parte della stagione, è tornato al meglio della forma negli ultimi due mesi battendo .327 con una OBP superiore a .400 dal 7 agosto in poi. E' il leader di tutti i tempi per fuoricampo realizzati come seconda base (345 HR) e, se resta in buone condizioni fisiche, non ci sono motivi per cui non possa chiudere un altro anno con 30 HR e 100 RBI. Campione d'altri tempi, è una delle ultime occasioni per cercare di portarsi a casa un meritato anello.
1B - Nomar Garciaparra, nato a Whittier, CA (USA) il 23/07/1973; 2006 stats: .303 AVG, 82 R, 20 HR, 93 RBI, 42 BB, 3 SB. Outlook: tornato finalmente in campo con continuità  dopo due anni difficili (solo 143 gare tra 2004 e 2005), è stato protagonista di una stagione a due facce con .358, 11 HR e 53 RBI prima dell'All Star Game e .229, 9 HR e 40 RBI nelle partite successive condizionato anche da problemi fisici. Onorato comunque del NL Comeback Player of the Year, ha dimostrato di essere ancora in grado di ottime prestazioni e si candida ad un 2007 sugli standard dello scorso anno.
LF - Luis Gonzalez, nato a Tampa, FL (USA) il 03/09/1967; 2006 stats: .271 AVG, 93 R, 15 HR, 73 RBI, 69 BB, 0 SB. Outlook: reduce dalla sua peggiore stagione dal 1997, Gonzo sembra cercare un'improbabile rinascita al caldo sole della California, ma difficilmente riuscirà  ad invertire la tendenza. Nonostante la costante perdita di potenza può comunque fornire una solida mazza mancina capace di un discreto contatto (.284 AVG in carriera) e di una buona percentuale di arrivi in base (ancora .352 nel 2006). Con la sua esperienza in gare importanti può inoltre essere determinante nei momenti chiave della stagione.
3B - Wilson Betemit, nato a Santo Domingo, Repubblica Domenicana il 02/11/1981; 2006 stats: .263 AVG, 49 R, 18 HR, 53 RBI, 36 BB, 3 SB. Outlook: dopo anni trascorsi nell'attesa di una esplosione come major leaguer, l'eterna promessa domenicana sembra aver trovato una posizione stabile nella terza base dei Dodgers. E' in possesso di una buona potenza anche se è ancora troppo indisciplinato al piatto cadendo spesso e volentieri vittima di strike out (102 su 373 AB) tenendo la sua media a livelli appena sufficienti. Grazie alla possibilità  di un posto da titolare, può migliorare i suoi numeri offensivi risultando una delle sorprese della stagione ma deve essere più selettivo nel box di battuta.
RF - Andre Ethier, nato a Phoenix, AZ (USA) il 10/04/1982; 2006 stats: .308 AVG, 50 R, 11 HR, 55 RBI, 34 BB, 5 SB. Outlook: al suo primo anno in MLB, Ethier ha prodotto più di quanto ci si aspettasse da lui. Ha un giro di mazza breve e veloce ed è in grado di produrre una discreta potenza, ma nonostante questo è attento e aggressivo al piatto ottenendo una più che buona percentuale di arrivi in base (.365 OBP). Sebbene abbia sofferto una flessione nella seconda parte della stagione è stato una delle più belle sorprese del 2006, adesso deve riuscire a confermarsi a questi livelli.

Il valore di questa squadra non può essere compreso fino in fondo senza considerare la qualità  e la profondità  della panchina. Il giocatore simbolo del gruppo per abilità  e versatilità  è Marlon Anderson (2006 stats: .297 AVG, 43 R, 12 HR, 38 RBI, 25 BB, 4 SB), giocatore che può giocare in esterno come in prima o seconda. Più che discreto nel box di battuta, non è però altrettanto solido difensivamente. Un'altra mazza importante è Olmedo Saenz, non certo noto per la sua difesa come corner-infielder, ma molto efficace come pinch-hitter (15 RBI nel 2006 in quel contesto). Ramon Martinez è pronto invece ad essere utilizzato quasi solo come opzione difensiva visto che può ricoprire tutti i ruoli dell'infield, ma con la mazza non è quasi mai un fattore. I giovani James Loney (1B) e Andy LaRoche (3B) sono prospetti di grande avvenire che probabilmente si divideranno tra prima squadra e minors, ma rappresentano comunque un'ottima soluzione di ripiego. Come backup del catcher Russell Martin, troviamo una vera sicurezza nel veterano di mille battaglie Mike Lieberthal proveniente come free agents dai Phillies. Tra gli esterni, dopo l'infortunio occorso recentemente a Jason Repko (fuori forse per tutto l'anno), come prima opzione soprattutto difensiva dovrebbe essere utilizzato il neo acquisto Brady Clark, mentre il giovane Matt Kemp sarà  invece chiamato a far valere il suo talento offensivo.

Arrivi

Jason Schmidt (SP, S.F.), Randy Wolf (SP, PHI), Mike Lieberthal (C, PHI), Luis Gonzalez (OF, ARI), Juan Pierre (OF, CHC) e Brady Clark (OF, MLW).

Giocatore Chiave

Come sempre non è facile scegliere un nome tra tanti giocatori di questo livello ma individuata nella produzione offensiva l'area più critica di questi Dodgers, l'uomo chiave di questa stagione non può che essere Nomar Garciaparra. Una volta ritrovata la condizione fisica e con essa un bel contratto biennale da $ 18,5 milioni, per Garciaparra si presenta l'obbligo morale di produrre una stagione da .300 AVG., 25 HR e 100 RBI, rendimento perfettamente alla sua portata. Se riuscirà  ad esprimersi a questi livelli, è probabile che anche i battitori intorno a lui vedano lanci migliori così da garantire un indotto positivo a tutto il lineup. Non che l'attacco sia tutto sulle sue spalle, ma di certo non può prescindere dal suo fondamentale contributo.

Giudizio Finale

Penso che l'obbiettivo di questi Dodgers non possa essere che la conquista della division ed il tentativo di raggiungere le World Series. Per fare questo sembrano ben attrezzati per quanto riguarda il monte di lancio, mentre il lineup resta ancora un po' carente di forza propulsiva sebbene sia più che coperto quanto ad esperienza e solidità . Al di là  di tutto penso comunque che, più che il rendimento dell'attacco, sia più importante non oberare di lavoro (e di inning) sia Schmidt che Penny per mantenerli freschi per il finale di stagione. Con quei due e Lowe in buona forma ai primi di ottobre può essere sufficiente anche un attacco poco più che mediocre. In conclusione, vedo i Dodgers primi nella division con buone possibilità  di giocarsela nei playoffs.

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