John Patterson sarà il partente dell'opening day
Alla terza stagione nella capitale, gli Washington Nationals sembrano ancora una squadra in via di definizione. Sia nel dugout che nel lineup abbiamo visto cambiamenti rilevanti, primo tra tutti l'abbandono di Frank Robinson e l'affidamento del team a Manny Acta, un manager giovane e intraprendente in cui il GM Jim Bowden ha riposto la propria fiducia.
Dopo tre stagioni (l'ultima da Expos e le due da Nats) concluse all'ultimo posto della competitiva e agguerrita NL East, Washington conta dunque di ricostruirsi per raggiungere - se non già i playoffs - perlomeno quel record positivo che alla franchigia manca ormai dal 2003. Non è immediato trarre conseguenze positive dalla politica societaria, che ha consentito l'addio del miglior battitore della squadra (il fenomenale slugger Alfonso Soriano, passato ai Cubs) e del partente negli ultimi 3 opening day, il "cavallo da tiro" mangia-inning Livan Hernandez: proviamo a guardare la situazione più nel dettaglio per dare un giudizio più accurato.
Pitching & Difesa
Come appena detto, la rotation dei Nats dovrà fare a meno del leader incontrastato del monte negli ultimi anni: a guidare la rotation e verosimile partente della partita di apertura sarà il ventinovenne John Patterson, un lanciatore destro di belle speranze ma che ancora non ha dimostrato granché nelle Majors (in carriera 17-20 con 4.09 di ERA), anche a causa di un brutto infortunio che ne accorciò sensibilmente la stagione scorsa.
L'assenza di un vero e proprio asso si era già fatta sentire nella scorsa stagione, quando parte del record negativo di Washington (un deludente 71-91 finale) poteva essere attribuito all'alternarsi di ben 12 lanciatori partenti. La mancanza di 5-6 uomini affidabili su cui fondare la rotazione non può che condizionare la stagione di una compagine inesperta e ancora in crescita come questa: purtroppo per i tifosi dei Nats, la musica non sembra essere cambiata granché, visto che nello Spring Training la corsa ad un "posto al sole" sul monte è ancora aperta. La lista era a 14 nomi, all'inizio della Grapefruit League, per poi ridursi via via con i vari tagli: ma a tutt'oggi non siamo in grado di dare conto della verosimile rotazione per la Regular Season.
Allo stato attuale delle cose, pare che tra i partenti dovrebbe figurare Shawn Hill, RHP dal grande potenziale ma dalla preoccupante storia di infortuni alle spalle (mai davvero sano dal 2003 ad oggi); nelle partite di Spring Training disputate ha mostrato di non soffrire alcun dolore, e pare essersi aggiudicato il posto. Per i 3 spot vacanti, in pole position sembrano essere il "paisà " Jason Simontacchi, anche lui interessante prospetto mai sbocciato fino in fondo nei Cardinals anche a causa di una spalla destra ballerina; Jerome Williams, un ventiseienne che dopo le belle annate da prospetto in maglia Giants non ha saputo confermarsi ed è reduce da due stagioni nell'ombra (che pongono seri dubbi sulla durability di spalla e gomito); ed il rookie mancino Matt Chico, un ventitreenne che ha impressionato nel camp e sembra essersi conquistato la fiducia di Acta.
Non dobbiamo tagliare fuori però i lanciatori destri Tim Redding, Jason Bergmann e Levale Speigner, ancora in corsa per salire sul monte del RFK Stadium; per non parlare degli infortunati Brandon Claussen e Michael O'Connor, pronti a dire la propria al ritorno dalla DL.
Se la rotation è una fucina di dubbi ed incertezze, il Bullpen rappresenta l'indiscutibile punto di forza della squadra. Tutto gira attorno al closer Chad Cordero, che è l'unico asso della squadra a non essere stato ceduto: se i perni di lineup e rotazione sono andati via, lui è rimasto. La stagione 2005 (47 salvezze) è lì a dimostrare le potenzialità di un ragazzo ancora giovane (25 anni) ma già con 91 S in carriera: ovviamente avrà bisogno di otto inning di qualità dai propri compagni per poter fare la differenza nel nono.
Se il closer è una garanzia, anche il resto del bullpen si fa rispettare: non molti team possono vantare ben tre setup-men di qualità quali Luis Ayala, Jon Rauch e Ryan Wagner. Se sul primo ci sono dubbi di natura sanitaria, gli altri due sono una garanzia di stabilità e consistenza (proprio ciò che un manager vuole dai propri rilievi). A fare il paio con questi tre lanciatori destri ci saranno due mancini, il "workhorse" Ray King e Micah Bowie (confermato dalla scorso anno).
Lineup
Iniziamo l'analisi dei position players dalla posizione più delicata della difesa, quella di catcher. Sarà il confermatissimo Brian Schneider a dover guidare una rotation giovane ed inesperta, vero tramite del manager Acta che ripone in lui grande fiducia come supporto al pitching staff. Il ruolo di Schneider sarà senz'altro più importante dietro al piatto che non in battuta, ma anche qui dovrà salire di livello e aumentare la produzione offensiva per poter essere mosso nell'ordine in battuta dalle posizioni di fondo occupate in passato.
Passando all'infield, gli angoli appaiono ben coperti, con le conferme di Nick Johnson in prima e di Ryan Zimmerman in terza. Johnson è reduce dalla sua migliore stagione in battuta, con .290 di avg., 23 HR e 77 RBI, ma non si è ancora ristabilito completamente dalla frattura alla gamba destra subita a fine Settembre, e inizierà la stagione dalla DL: per l'opening day sarà ballottaggio tra l'ottimo difensore Travis Lee e l'altalenante slugger ex-Tigers Dmitri Young a prendersi cura della prima base fino al rientro del titolare. Nel caso dovessero fallire nel compito, sarebbe il multi-utility man Robert Fick a prendere il sacchetto di prima.
Zimmerman dal canto suo ha scritto pagine importanti nella sua prima stagione completa nell'MLB e si prospetta come una mazza da osservare con cautela nel 2007. Giovanissimo (22 anni) ma già produttivo con 110 RBI l'anno scorso, Zimmerman sa garantire anche una discreta copertura difensiva, con una fielding pct. di .965, e sarà la pietra angolare su cui si costruiranno i Nationals del futuro.
Al centro del diamante ci sarà un nuovo look per Washington, con il ritorno di Cristian Guzman a shortstop e lo spostamento di Felipe Lopez in seconda base. Il veterano Guzman dovrà provare di essere ancora in grado di giocare ai livelli MLB, dopo due stagioni da dimenticare (un 2005 ai minimi storici in carriera ed un 2006 tutto in DL per l'infortunio alla spalla); Lopez dal canto suo dovrà sostituire un affidabile second-baseman quale José Vidro, ceduto ai Mariners, ma Acta sembra confidare nel suo braccio. La presenza di questi due sarà necessaria tanto in difesa quanto in attacco, visto che Lopez-Guzman sarà verosimilmente la coppia di battitori di apertura del lineup Nationals, per una chiara strategia che punti su veloci contattisti dall'elevata OBP. A fare da backup sarà il buon 2B Ronnie Belliard, acquisito dagli Indians.
Passando agli esterni, il panorama è totalmente rivoluzionato rispetto alla non esaltante stagione scorsa: i tre titolari dell'opening day 2006 - Soriano, Watson e Guillén - non sono più a roster, e se due terzi dell'outfield sono delineati ad oggi ancora non é chiaro chi prenderà il posto a sinistra, lasciato da Soriano. Gli spot assegnati sono quelli al centro, con un Nook Logan confermato titolare dopo la bella sorpresa del Settembre scorso (quando appena giunto da Detroit piazzò una media .300 nel mese), e a destra, con Austin Kearns che già dall'arrivo dai Reds nel Luglio scorso è padrone del right field. I due danno garanzie in difesa - un chiaro need per la squadra - ma dovranno essere più continui al piatto per poter dare profondità ad un lineup che non ha certo nella potenza delle mazze il proprio punto forte.
A sinistra la situazione è confusa: in pole position vi sono due giovani promettenti come Ryan Church, proveniente da un'altalenante annata da sophomore in cui ha comunque piazzato 10 HR e 35 RBI con .276 di media, e l'interessante prospetto Kory Casto, Minor League Player of the Year delle ultime due stagioni per l'organizzazione dei Nationals. Non vanno però contati fuori dalla competizione, che si risolverà solo alla fine dello Spring Training, due buoni giocatori quali Alex Escobar, le cui prestazioni sono state sovente inficiate dagli infortuni, e il neo arrivato dai Mariners Chris Snelling.
Arrivi
Chris Snelling (OF, Seattle); Brandon Claussen (SP, Cincinnati); Dmitri Young (1B, Detroit).
Giocatore Chiave
In una squadra così in alto mare sarebbe importante trovare una certa solidità e costanza di risultati. Il giocatore più affermato è di certo il closer Cordero, ma rischia seriamente di avere una stagione nell'ombra a causa dello scarso supporto dei propri compagni: perché un closer possa salvare è necessario che la rotazione costruisca delle potenziali vittorie.
Per questo vogliamo identificare come giocatore chiave il lanciatore cardine della rotation, quel John Patterson sul quale manager e Gm hanno voluto imperniare un pitching staff giovane e promettente. Se Patterson, finalmente guarito dai malanni fisici, confermerà quelle doti che gli si riconoscono, diventerà il lanciatore da 15 W di cui questa squadra ha disperato bisogno.
Giudizio Finale
Senza il miglior lanciatore ed il miglior battitore, con una rotazione a dir poco inesperta e position players più forti in difesa che in attacco: con tali premesse, e anche considerando la division in cui sono inseriti, per i Nationals un record in positivo sembrerebbe pura utopia.
Se realisticamente l'obiettivo possibile può essere solo quello di contendersi con Florida la penultima posizione, non bisogna dimenticare quello che i sorprendenti Marlins fecero l'anno scorso con una rosa ancor più sperimentale di quella odierna di Washington: per questo, sognare é lecito a tutti in Marzo, e non vogliamo chiudere ogni speranza a chi sostiene i ragazzi della Capitale.