Dontrelle Willis sarà il punto di riferimento della giovane rotazione dei Marlins
Cercate talento? Allora andate in Florida e chiedete della squadra dei Marlins. Giovani, futuri fenomeni: una fucina di campioni che non sembra possedere uguali all'interno della lega. A causa o grazie alla politica del proprietario che non vuole spendere nulla, la franchigia della Florida ha messo in mostra e continuerà a mettere in mostra un numero impressionante di talenti che, prima o poi, andranno a popolare le altre 29 squadre MLB.
Ogni anno sembrano essere un immenso laboratorio, e ogni anno riescono a raggiungere obiettivi praticamente non ipotizzabili con l'inizio della stagione. Anche quest'anno non è facile prevedere quello che accadrà , ma i presupposti per divertirsi ci sono tutti.
Pitching & Difesa
Il monte di lancio è molto talentuoso e molto giovane così come il resto della squadra. La capacità di mantenere un livello costante sarà fondamentale per "tranquillizzare" il resto dei giovani e permettere loro di rendere al meglio. La rotazione sarà così composta: Dontrelle Willis, Scott Olsen, Anibal Sanchez, Ricky Nolasco e Josh Johnson. Purtroppo Johnson si è infortunato e per i primi 2 mesi di stagione il suo posto sarà preso da Sergio Mitre.
L'elemento più importante sarà quello di dimostrare che le prestazioni dello scorso anno non erano solo legate a fortuna o a scarsa conoscenza da parte dei battitori, ma che erano legate alle loro capacità . Inoltre, sarà fondamentale rimanere sani, anche se non sembra che si sia cominciato nel migliore dei modi. Ora analizzeremo la situazione della rotazione dopo l'infortunio di Johnson.
Il ruolo di ace sarà affidato a Dontrelle Willis che dovrà mostrare di poter tornare quello del 2005 e, se non a quel livello, almeno su standard simili a quelli dell'anno scorso uniti ad una diminuzione delle BB che sono cresciute a livello esponenziale nel corso dell'anno 2006. Se dovesse riuscire in questo, si potrebbero aprire le porte per una nuova stagione da 20 vittorie.
Il secondo spot della rotazione è assegnato a Scott Olsen: nonostante un'ERA superiore a 4 (4.04 per l'esattezza) il giovane pitcher ha mostrato di poter essere dominante grazie alla sua capacità di produrre K in maniera molto efficace. Il suo problema è limitare il pitch count per poter allungare le sue uscite e limitare gli innings del bullpen. Anche per lui la soglia delle 15 vittorie potrebbe essere un risultato fattibile.
Il terzo spot sarà affidato ad Anibal Sanchez. Ha avuto una stagione eccezionale in cui ha avuto un Settembre da intoccabile (1.88 di ERA in 6 partite) e un'ERA di 2.83 in 18 partenze ed un record di 10-3. E' impossibile sapere se sarà in grado di ripetere queste prestazioni che lo posizionerebbero nell'elite dei pitchers. L'età è dalla sua, ma a 23 anni momenti di difficoltà se ne possono avere. La gestione di questo talento potrebbe condurre o alla più grossa sorpresa dell'anno o alla più grossa delusione.
Il quarto spot è di Ricky Nolasco che, al contrario di Sanchez, deve dimostrare ancora molto. La sua stagione è stata molto difficile ed è vissuta su alti e bassi. Chiamato a partire da metà maggio, non ha dimostrato di poter essere affidabile al 100%.
Sergio Mitre dovrà sostituire Johnson per almeno 2 mesi e i dubbi su di lui sono veramente elevati. Le sue statistiche non possono permettere una valutazione e, soprattutto, una previsione. L'obiettivo è limitare i danni fino al ritorno del pitcher titolare.
Josh Johnson apre la stagione come l'aveva chiusa: con un infortunio. Questo colpo sarà molto duro da assorbire perché indebolisce altamente la rotazione. Due mesi dovrebbero essere sufficienti per rivederlo sul monte. Le doti per essere dominante le ha e se il fisico reggerà potrebbe assestarsi su statistiche di eccellenza. Provando ad azzardare le 20 W, senza l'infortunio, sarebbero state un obiettivo possibile.
Il bullpen è molto inesperto e la partenza di Borowski ha complicato ancora di più le cose. Il ruolo di closer sarà affidato a Taylor Tankersley e non si sa cosa possa fare. E' giovane, 24 anni, ma il ruolo assegnatogli è uno dei più complessi. Sarà da valutare la sua capacità di reggere alla pressione. Ad aprire la strada a Tankersley troviamo Randy Messenger, Renyel Pinto, Kevin Gregg, Henry Owens, Matt Lindstrom e uno tra Mike Koplove e Felix Rodriguez.
Complessivamente, se tutti i giovani mantenessero le aspettative, il parco lanciatori dei Marlins sarebbe di primo livello. Purtroppo l'inesperienza potrebbe frenare la crescita di questi ragazzi che non hanno un punto di riferimento sicuro a cui aggrapparsi. La curiosità di vederli all'opera è comunque tanta e speriamo possano mostrarci tutto il loro talento.
Lineup
Ovviamente anche il lineup è caratterizzato dalla giovane età degli attori, ed anche in questo caso il talento è enorme per alcuni dei giocatori. Partiamo ad analizzare l'infield a cominciare dal ruolo più delicato per la gestione del monte di lancio: il catcher.
Miguel Olivo sarà l'incaricato di gestire al meglio le caratteristiche dei pitcher. A livello offensivo è un giocatore molto irrequieto e che non ha capacità di aspettare il lancio giusto: infatti ha ottenuto solo 9 BB su 430 AB. Cerca di girare subito e per ora le cifre lo sostengono: .444 e 11 HR quando ha colpito la prima palla vista. Quest'anno i pitcher lo affronteranno con maggior attenzione e dovrà stare attento a non andare spesso K.
In prima base giocherà Mike Jacobs le cui prestazioni offensive sono legate alla posizione nel lineup: quando ha battuto per terzo ha avuto un'efficienza elevata con .329 di avg e 10 HR, ma la sua lentezza sulle basi lo ha fatto scendere fino al quinto o sesto spot. Inoltre, il suo .182 di avg contro i mancini lo rende inutile contro i southpaws (lanciatori mancini, appunto).
In seconda base Dan Uggla è chiamato a confermare la stagione passata. E' arrivato molto vicino alla soglia dei 30 HR e 100 RBI. Ripetersi sarà molto difficile e secondo molti sarà una delusione. Inoltre, Uggla è alla sua seconda stagione e uno slump potrebbe essere normale. L'obiettivo per lui è sfruttare al meglio il fatto di battere prima di Miguel Cabrera che potrebbe permettergli di vedere molte più palle da girare e mettere in gioco.
In terza base troviamo il già citato Miguel Cabrera: il fenomeno della squadra. Giovanissimo, fortissimo e dal talento smisurato. Ha battuto più di 20 HR, più di 110 RBI e con una avg superiore ai .330. E' uno dei papabili al titolo di MVP e dovrà essere il leader di questa squadra.
Nel ruolo di shortstop troviamo Hanley Ramirez che sarà anche il lead-off della squadra. A livello di velocità sulle basi è nell'elite, ma dovrebbe migliorare la sua capacità di andare in base (.353 di obp) per diventare ancora più temibile visto che dopo di lui battono Uggla e Cabrera che potrebbero rendergli più facile la vita per rubare e per andare a casa. Ma ha ancora tempo per crescere.
Passando all'outfield troviamo Josh Willingham (LF), Jeremy Hermida (RF) e Eric Reed (CF). Sulle prestazioni di Willingham e Hermida le certezze sono buone, su Reed i dubbi sono molti. E' molto inesperto ed è possibile che Alex Sanchez possa diventare il titolare. Proprio il ruolo di CF è quello maggiormente scoperto e si dovrà vedere in che modo risolverlo.
Dalla panchina aiuteranno la squadra il C Matt Treanor, gli INF Aaron Boone e Alfredo Amezaga e l'OF Joe Borchard. Nessun fenomeno, ma buoni mestieranti che dovranno far rifiatare i titolari.
Arrivi
Henry Owens (RP, NYM), Matt Lindstrom (RP, NYM), Kevin Gregg (RP, LAA), Aaron Boone (3B, CLE), Felix Rodriguez (RP, WAS)
Giocatore Chiave
Il giocatore chiave di questa squadra non è facile da identificare. Non c'è un punto di riferimento vero e proprio, ma tanti ottimi giocatori che devono cercare di mostrare il proprio talento. Volendone scegliere uno, e considerando Cabrera come una certezza, credo che sarà fondamentale il ruolo di Dontrelle Willis. Lui ha già dimostrato di essere un grande pitcher, ma la scorsa stagione ha lasciato qualche perplessità . Se lui saprà tornare quello di 2 anni fa e i suoi compagni lo seguiranno, a Miami ci sarà ancora da divertirsi.
Giudizio Finale
La division è praticamente impossibile da vincere con Mets e Braves che sono superiori nel complesso ai giovani Marlins, ma le possibilità per sorprendere tutto e tutti ci sono. Non credo che vedremo questi ragazzi ai playoff, ma qualche scherzo a squadre più titolate lo potranno fare sicuramente. Poi, un inizio positivo potrebbe gasare questi ragazzi e allora il discorso potrebbe cambiare. Sono giovani, lasciamoli sognare.