Tim Duncan ha chiuso la gara con Boston con 20 punti, 16 rimbalzi e 7 stoppate
Il tredici è tradizionalmente un numero sfortunato nella cultura anglo-sassone: da giovedì sera, forse, lo sarà anche in casa Spurs. Trova infatti conclusione a tredici la magica striscia di vittorie dei nero-argento, comunque record per la franchigia; una striscia che sarà forse ricordata come la decisiva svolta di questa altrimenti anemica stagione per San Antonio.
A scrivere la parola fine sono stati i Bucks- all'esordio con Kristkowiak alla guida del team- per mano di un grande Micheal Redd. Esattamente come due mesi fa, quando la formazione di Milwukee sbeffeggiò Duncan e compagni addirittura dinanzi al loro pubblico; acuendo ancor più i primi segnali di un brutto periodo che di lì a poco avrebbe atteso gli Spurs.
Quarantotto ore dopo un altro passo falso: i Boston Celtics rompono l'incantesimo che li voleva perdenti al cospetto di San Antonio sin dal giorno di San Valentino del lontano 1990. Diciassette anni di delusioni rivendicati in una sola notte; un colpo duro per quelli dell'Alamo, al secondo stop nel giro di pochi giorni.
Improvvisamente buona parte delle certezze faticosamente conquistate in un mese si scoloriscono, si allontanano. Involuzione? Non si direbbe: due sconfitte dopo un tal esaltante periodo ci possono stare. Nulla di preoccupante, dunque. O almeno per ora. Anche perché non va dimenticato un altro passo indietro, quello con i Clippers: anche se di secondo piano, visto che in quell'occasione gli Spurs alla fine erano riusciti ad avere la meglio ed allungare la striscia. Ma i dubbi ispirati dallE recidive carenze difensive e dall'atteggiamento generale sono rimasti. Soprattutto nella mente di Popovich; particolarmente aspro nel commentare le ultime uscite della sua squadra.
San Antonio è di nuovo chiamata a fornirci certezze.
Risultati:
San Antonio Spurs @ Los Angeles Clippers 88-74 W
San Antonio Spurs @ Portland T-Blazers 99-94 W
San Antonio Spurs @ Sacramento Kings 100-93 W
San Antonio Spurs vs New Jersey Nets 93-77 W
San Antonio Spurs vs Los Angeles Clippers 93-84 W
San Antonio Spurs @ Milwaukee Bucks 90-101 L
San Antonio Spurs vs Boston Celtics 91-85 L
Record parziale: 5-2
Record complessivo:46-20
Attualità
Il sentimento di frustrazione e amarezza che turba gli animi degli Spurs nell'ultima settimana, affiora distinto nelle parole del giocatore forse più rappresentativo della squadra: Manu Ginobili.
"A nessuno importa nulla di quelle tredici partite"-tuona l'argentino nella conferenza stampa di fine gara-"Dobbiamo cominciare a migliorarci in ogni gara e ad essere umili. Queste ultime tre gare sono state un passo indietro per noi. Il nostro obiettivo, ora come ora, deve essere quello di tornare sui livelli di gioco di due settimane fa."
Parole chiare, inequivocabili: parole che testimoniano come siano proprio loro, i giocatori, i primi a rendersi conto di questa strana altalena di prestazioni e risultati-ora buoni, ora cattivi, ora ancora buoni-che impedisce ai tifosi di poter davvero sognare qualcosa d'importante.
In ogni caso, c'è da dire, anche un ritorno all'allarmismo sarebbe per ora ingiustificato; e forse ingrato nei confronti della squadra per il lavoro svolto nell'ultimo mese. Restano però dei dati, certamente meritevoli di attenzione; e di cui, è facile immaginarlo, Popovich e il suo staff terranno conto nelle prossime riunioni tecniche.
Il primo è relativo ad un campo statistico, quello delle percentuali concesse agli avversari, da sempre molto a cuore alla cultura di gioco degli stessi Spurs. Una problematica, questa, per altro spesso d'attualità nel corso di quest'annata. Leggendo tra le righe le ultime gare disputate dai nero-argento si evince come, a dispetto dei risultati quasi sempre bassi e controllati, la qualità delle conclusioni prese dagli avversari sia piuttosto buona. Giovedì notte, ad esempio, i Bucks hanno chiuso con un lusinghiero 53% dal campo per 101 punti. Poche sere prima i Clippers erano riusciti a strappare un ugualmente onorevole 49%.
"Ogni volta che una squadra riesce a tirare con il 53% significa che si è trovata di fronte ad una non-difesa"– sibila velenosamente Bruce Bowen. Riflessione dura, ma con un ampio fondo di verità : soprattutto per quanto riguarda le primissime parti delle ultime gare. Sia con Milwaukee sia con Boston, infatti, San Antonio ha faticato e non poco a trovare il ritmo, ritrovandosi quasi subito sotto nel punteggio.
Contro Pierce e compagni, addirittura, gli Spurs sono andati al primo riposo in svantaggio 29-15; salvo poi ritrovarsi nella seconda frazione e infine riperdersi nella terza. I Bucks, invece, si sono "limitati" a concludere con successo le proprie azioni il 56.8% delle volte nella prima metà di partita; per un punteggio che diceva 43 San Antonio, 52 Milwaukee.
Anche nella vittoria di Portland le cose non sono andate poi così bene, visto che soltanto grazie ad un quarto quarto giocato all'arma bianca i nero-argento hanno centrato il successo.
"Davvero non riesco a capire."- dichiara sconsolato Ginobili, autore di una prestazione da soli otto punti contro i Celtics- "Venivamo da una sconfitta e da due giorni di riposo, loro da una battaglia faticosa come quella con i Mavericks; eppure siamo partiti lenti. Non possiamo permettere che ciò accada. Dobbiamo scendere in campo e metterci più aggressività , sapendo che ci sono ancora sedici partite per l'inizio dei Playoff."
Il secondo dato si rifà invece più strettamente ai punteggi, e ci dice che in questa stagione San Antonio ha un record negativo di 1-9 quando gli avversari superano quota 100 punti. Un rapporto, quello tra i texani e i punteggi alti, a dir la verità mai stato idilliaco, ma che torna prepotentemente d'attualità negli ultimi tempi: in relazione al fatto che quattro degli ultimi sei passi falsi commessi sono arrivati in occasione di sfondamento della fatidica quota.
Non a caso, come già ricordato nello scorso report, molte delle vittorie della striscia sono corrisposte a minimi stagionali in fatturato di punti delle avversarie. Insomma, dai dati emerge che gli Spurs vincono soltanto, o quasi, quando il punteggio è basso e il ritmo controllato. Sarebbe interessante, ma questo i numeri non ce lo dicono, capire quale sia la relazione tra questi dati e l'avanzata età media dei giocatori; un fattore che potrebbe influire e non poco.
Questo Popovich lo sa bene. Tanto da aver imparato anche come gestire la situazione, evitando di arrivare ai momenti decisivi con una squadra spompata. Di riflessione, sotto questo punto di vista, deve essere un altro dato: il minutaggio. Nessun Spur infatti, ha una media-minuti superiore a trentacinque. Nessuno. Neanche Duncan o Ginobili. Una distribuzione del "playing time" evidentemente studiata a tavolino; la quale potrebbe rivelarsi di estrema importanza mano a mano che la stagione andrà avanti e si entrerà nel vivo.
SGUARDO AL FUTURO Qualche giorno di riposo per gli Spurs prima del nuovo impegno casalingo di mercoledì con i Pacers, reduci da un periodo a dir poco disastroso. Due giorni dopo a San Antonio arriveranno i Pistons, per una sfida dal sapore sempre speciale. Infine back-to-back esterno sulla West Coast, prima a Seattle e poi ad Oakland.