Josè Reyes, interbase. Saprà ripetersi sui livelli del 2006?
Dopo un 2006 terminato con la delusione di gara 7 della National League Championship persa contro i futuri campioni del mondo di Saint Louis, i New York Mets affrontano il nuovo campionato con rinnovate ambizioni e i problemi di sempre.
L'offseason non ha riservato grandi sorprese e nei ruoli in cui erano state individuate le mancanze dello scorso anno non è stato possibile intervenire in maniera decisiva, un po' per la fortissima concorrenza, un po' per una scelta rischiosa, ma allo stesso tempo ambiziosa, di non esporsi economicamente in maniera sconsiderata.
Proprio per questo, una volta perse le due pedine che dovevano essere la chiave del mercato dei Mets, Daisuke Matsuzaka e Barry Zito, Omar Minaya ha deciso che era giunto il momento di provare a giocare le carte già presenti in casa.
Pitching & Difesa
La rotazione è stato il punto debole dei Mets del 2006 e molto probabilmente sarà l'ago della bilancia anche nel 2007.
Il grave infortunio di Pedro Martinez, che rivedremo sul monte soltanto a stagione ben inoltrata, dà via libera al veterano Tom Glavine. Reduce da una stagione di tutto rispetto chiusa con 15 vittorie e sole 7 sconfitte, assicura grande esperienza e solidità . Dopo una prima parte di stagione pressoché perfetta, il vistoso calo che ha avuto nel finale non permette di dormire sonni troppo tranquilli. Importante l'apporto dato nella post season, probabilmente non più in grado di reggere il peso di essere il numero uno.
Orlando Hernandez, detto "El Duque", è approdato ai Mets a metà della stagione 2006 alternando prestazioni convincenti ad altre meno. Le 11 vittorie ottenute arrivano in gran parte verso il finale di regular season, tanto che si parlava di lui come primo partente per la corsa play off. Purtroppo un infortunio abbastanza serio lo ha messo fuori gioco per le prime gare di post season, ma ha indotto la dirigenza newyorkese ad accordargli fiducia anche per l'anno seguente: sarà lui l'altra punta di diamante della rotazione.
Tra tutti i giovani lanciati lo scorso anno, John Maine è sicuramente quello che ha dimostrato maggior attitudine alle Majors. Continuo durante il corso della stagione, con gli alti e bassi tipici di un giovane, assolutamente freddo e controllato durante i play off. Sei sono le vittorie che porta a casa ma la sensazione di aver scoperto un ottimo giocatore lo colloca di diritto nel terzo spot della rotazione, subito dietro i veterani. Dovrà migliorare ma intorno a lui c'è fiducia.
Olivier Perez si conquista uno dei cinque posti disponibili grazie alle ottime prestazioni della post season. Arrivato a New York nella trade che ha visto Xavier Nady passare ai Pirates, Perez ha disputato una pessima ultima parte di stagione. Quasi sempre fuori controllo ed incapace di dare un senso logico alla sua strategia di lancio, era stato rispedito nelle Minors. Ma gli infortuni piovuti dal cielo poco prima dell'inizio della parte fondamentale della stagione, hanno costretto Willie Randolph a dargli fiducia.
Il ragazzo non ha deluso e un posto per lui per la stagione 2007 è stato trovato, ora dovrà dimostrare di meritarlo.
Per quel che riguarda il quinto partente la situazione è quantomeno intricata. Almeno cinque sono i nomi di coloro che si stanno giocando il posto.
Tre giovani di belle speranze, Philip Humber, Dave Williams e Mike Pelfrey contrapposti a due esperti come Chan Ho Park e Jorge Sosa. Difficile dire che potrà spuntarla. Noi, fossimo nel coach, punteremmo su un giovane.
Il bullpen si arricchisce di un nome importante: Scott Schoeneweis capace di portare esperienza e tranquillità in un reparto già decisamente sopra la media. Sono rimasti Aaron Heilman, Guglielmo Mota e Pedro Feliciano ai quali si dovrebbe aggiungere Duaner Sanchez, una volta guarito completamente dall'infortunio alla spalla destra.
Confermatissimo, forte delle sue quaranta salvezze, il closer Billy Wagner.
Il resto della difesa ha subito pochissime variazioni.
Confermato tutto l'infield, che ben ha giocato nella scorsa stagione.
Sul cuscino di prima base Carlos Delgado non ha concorrenza, come David Wright in terza e Paul LoDuca a casa base. Il dubbio poteva riguardare la riconferma di Josè Valentin in seconda, ma le ottime prestazioni sia difensive che offensive dell'esperto giocatore sono state la base della fiducia concessagli anche per questa annata. Josè Reyes senza alcuna discussione padrone del ruolo di interbase.
In campo esterno Carlos Beltran continuerà ad occuparsi della parte centrale, mentre Shawn Green sarà il titolare dell'esterno destro.
Cambia l'esterno sinistro che dopo diversi anni non sarà più Cliff Floyd ma il nuovo arrivato dai San Francisco Giants Moises Alou.
Lineup
Il punto forte dei New York Mets.
Ancora più forte se si pensa che il contributo di Alou potrebbe essere decisamente superiore a quello dato da Floyd durante il corso dell'ultima stagione.
Sulla carta devastanti il numero 3 e il numero 4 rispettivamente Beltran e Delgado, decisamente sopra la media numero uno, Reyes, e numero due, LoDuca, con il primo in grado di assicurare una buona dose di homeruns abbinati ad una percentuale di basi rubate tra le più alte in MLB, i dubbi restano sulla parte bassa con Green e Valentin chiamati a dare quel contributo fondamentale per non sprecare il lavoro svolto dai compagni.
Se Wright da quinto gioca sui livelli del 2006 il lineup dei Mets si potrebbe confermarsi come uno dei più complicati da affrontare della National League.
Arrivi
Moises Alou (RF, SFO), Damion Easley (SS, ARI), David Newhan (LF, BAL), Chan Ho Park (SP, SDG), Scott Schoeneweis (RP, CIN), Jorge Sosa (RP, STL)
Giocatore chiave
Josè Reyes, presente e futuro della franchigia newyorkese. Fresco di rinnovo quinquennale del contratto, esce da una stagione decisamente sopra le aspettative. Leadoff eccezionale, è diventato l'incubo di quasi tutti i catcher per la sua capacità di rubare basi. Da ottimo giocatore di contatto si è trasformato lentamente in un incredibile giocatore completo, capace di battere 19 homeruns e chiudere la stagione con .300 di media battuta.
Il 2007 dovrebbe rappresentare la stagione della consacrazione e portarlo definitivamente nell'Olimpo dell'MLB.
Giudizio Finale
Era necessario intervenire in modo pesante sulla rotazione, vero e proprio tallone d'achille della stagione passata, ma così non è stato. L'assenza di Pedro Martinez si farà sentire e sarà compito dei veterani guidare i giovani durante il corso della regular season.
Sono alte le probabilità di vittoria della division anche se Atlanta e Philadelphia non staranno di certo a guardare come lo scorso anno.
L'obiettivo resta l'approdo alle World Series, nel 2006 solo sfiorate. Il lineup sembra pronto, la rotazione no.