East Region – 1° Turno

I Commodores avranno bisogno di un Byars più continuo per qualificarsi alle Sweet 16

Pochissime le sorprese del primo turno di East Region, con partite la cui incertezza, dove c'è stata, è durata davvero poco. L'unico esito che non rispecchia la graduatoria del Committee riguarda il match tra Michigan State e Marquette, nel quale la difesa degli Spartans ha avuto la meglio sull'irruenza di Dominic James. Non deludono i giocatori più attesi: Durant e Hansbrough sono i trascinatori delle rispettive squadre. La sorpresa più piacevole è probabilmente il freshman Raymar Morgan di Michigan State, mentre da Derrick Byars ci si attende decisamente di più, anche se Vandy sembra già  in ritmo.

Ecco nel dettaglio come sono andate le cose.

Texas Tech(10) - Boston College(7) 75 - 84

Il primo turno della East Region si apre con una sfida molto combattuta che vede di fronte l'allenatore più vincente del college basketball maschile, Bobby Knight, contro gli Eagles vice campioni ACC. Parte subito forte Boston, che nel primo tempo prova in due occasioni a staccare i Red Raiders, guidati da un ispiratissimo Martin Zeno. La parte centrale del match è la più concitata, con attacchi quasi infallibili e svariati ribaltamenti di risultato.

L'allungo decisivo di BC arriva grazie a due triple consecutive del senior Sean Marshall - per lui 21 punti e 7 rimbalzi - e ad una buona difesa nei minuti finali su Zeno (21 con 9/14 da 2), alienato dai giochi offensivi di Texas Tech, che non riesce a replicare ai canestri di Dudley, Blair e Rice.
E' proprio Rice l'MVP dell'incontro con 26 punti e percorso netto ai liberi, compreso un 4/4 finale che spegne le residue speranze di Texas Tech.

Oral Roberts(14) - Washington State(3) 54 - 70

Il match a più alto rischio di upset del primo turno parte subito male per la favorita Washington State, che dopo pochi minuti fa sedere in panchina i due top scorer Weaver e Low, entrambi con 2 falli personali. Oral Roberts tocca il massimo vantaggio a 1:54 dalla fine della prima frazione di gioco, quando un siluro di Moses Ehambe porta i Golden Eagles sul 26 - 18. Vantaggio subito ridotto da una serie di distrazioni che consentono ai Coguars di ricucire il gap e arrivare all'half time sotto di sole due lunghezze.

Nel secondo tempo sale in cattedra il point man Taylor Rochestie, che distribuisce assist e realizza una tripla che taglia le gambe a OR, ma la partita è decisa dalla prestazione esaltante dell'ala senior Ivory Clark, che partendo dalla panchina realizza 19 punti e rifila 5 stoppate, suo record personale, catturando anche 6 rimbalzi. I fan dei Coguars possono dunque pensare in grande, perché la squadra, che non superava il primo turno dal 1983, ha dimostrato buona versatilità .
Ai Golden Eagles resta invece il rimpianto di non essere riusciti a sfruttare i problemi di falli degli avversari, complice anche la cattiva prestazione al tiro della stella Caleb Green, autore di 13 punti, ma con appena il 25% dal campo.

Belmont(15) - Georgetown(2) 55 - 80

Georgetown parte a rilento e si fa sorprendere dalla vivacità  di Belmont, che raggiunge il massimo vantaggio dopo 4:19 di gioco, quando una tripla di Herndon porta i Bruins sul +7. Da questo momento in poi gli Hoyas si liberano di ogni incertezza, e danno libero sfogo al loro potenziale offensivo, guidati dall'ala junior Jeff Green e dalla guardia sophomore Jessie Sapp.
Ad 11:23 dall'intervallo Georgetown va in testa, e ci rimane fino alla fine, arrivando anche a condurre di 26 punti. Sapp mette a referto 20 punti, Green 15, ma per gli Hoyas ci sono anche i 10 punti i 13 rimbalzi del centro Roy Hibbert, che ha presidiato la propria area distribuendo 3 stoppate. Per Belmont, che ha tirato da 3 ben 10 volte in più degli avversari centrando però una volta in meno il canestro, da registrare i 14 punti con 5/7 da 2 del centro Andrew Preston.

George Washington(11) - Vanderbilt(6) 44 - 77

Vanderbilt aggredisce subito la partita con il tiro dalla lunga distanza. Ci pensa il Commodoro Shan Foster a suonare la carica per i suoi, piazzando due bombe che spaccano la partita, e dividono irrimediabilmente il destino delle due squadre. GW non riesce nemmeno ad accennare un tentativo di rimonta, e la tripla di Derrick Byars dopo nemmeno 11 minuti di gioco fa segnare già  un nettissimo 30 - 10. I Colonials per buona parte del primo periodo riescono ad andare a referto solo su tiro libero, mentre la coppia Cage - Foster continua a colpire dall'arco, e all'intervallo il tabellone recita 45 - 20 per i Commodores.

Nel secondo tempo per George Washington le cose non cambiano, e la guardia senior Carl Elliott, migliore dei suoi anche se con appena 8 punti, ammette con rassegnazione:"Loro hanno messo tutti i tiri, girato la palla, e noi non stavamo reagendo abbastanza velocemente." I 44 punti finali sono la peggior prestazione offensiva stagionale dei Commodores, che tirano da 3 con il 15% e producono appena 3 assist.

In evidenza per Vandy, oltre al tiratore Foster, che realizza 18 punti, ci sono anche Alex Gordon, con 10 punti e 5 rimbalzi, e ovviamente il giocatore dell'anno della SEC Byars, che in una cattiva serata al tiro ne mette comunque 12, arricchiti da 7 rimbalzi e 5 assist.

Michigan State(9) - Marquette(8) 61 - 49

Marquette scende in campo senza il suo secondo miglior realizzatore e Best Defensive Player della Big East, il sophomore Jerel Mc Neal, e il match comincia subito in salita, perché l'intimidatore Barro ha subito problemi di falli. La difesa a zona 2-3 ideata da Tom Izzo non permette ai Golden Eagles di avvicinarsi al canestro, e costretti a cercare soluzioni dalla distanza, rimangono a bocca asciutta per quasi 10 minuti. Dall'altro lato del campo, invece, la 2-3 di Marquette viene costantemente bucata dai tagli del freshman Raymar Morgan.

Questi diviene la prima opzione offensiva degli Spartans, e nel primo tempo realizza 8 punti.
Sul 14 - 0 è un altro freshman, David Cubillan, a scuotere Marquette dal letargo, segnando il primo canestro della sua squadra, seguito da altre due triple in rapida successione che rimettono i Golden Eagles in partita. E' un jumper di Dominic James a portare le 2 squadre a 5 lunghezze di distanza a 6:07 dall'intervallo, ma nei minuti finali, con un parziale di 10 - 3, gli Spartans consolidano il loro vantaggio.

Nel secondo tempo l'altrnanza di difesa a uomo e a zona di Marquette esalta le qualità  di lettura del match da parte della guardia Drew Neitzel, che gioca con efficacia il pick'n roll con Marquise Gray, oppure seleziona bene i propri tiri, salvo un canestro con palla rilasciata dalla linea di fondo sul lato destro del campo, che prima di entrare rimbalza sulla parte alta del tabellone. I Golden Eagles vivono invece delle iniziative di James, che troppo spesso però lascia partire delle traiettorie che si infrangono sul ferro e non riesce a mettere in ritmo i compagni. Sono 18 i punti per "The Dominator", con un 6/16 complessivo, in un partita in cui Marquette ha segnato solo 5 volte da 2 punti (record negativo NCAA eguagliato). Per Michigan State, oltre ai 14+9 rimbalzi di Morgan e ai 12 +5+5 di Nietzel, si aggiungono i 12 punti di Gray, che ha tirato con l'80% complessivo e ha realizzato tutti i liberi a sua disposizione.

Eastern Kentucky(16) - North Carolina(1) 65 - 86

L'esordio dei Tar Heels nella Big Dance sembra essere una partita già  finita dopo appena 11 minuti.
Hansbrough, Lawson ed Ellington seppelliscono i Colonels sotto una valanga di canestri, e il punteggio è di 39 - 12. L'inesperienza della squadra di Roy Williams, unico tallone d'Achille che potrebbe penalizzare una compagine tanto talentuosa quanto giovane, porta ad un rilassamento che consente ad Eastern Kentucky la rimonta. La difesa 1-3-1 e l'energia di Leonard, Brock e Rose, compiono un mezzo miracolo, e danno adito ad un recupero che riavvicina pericolosamente i Colonels fino al -4 al 4° minuto della ripresa.

A demolire i sogni di gloria della squadra di coach Neubauer ci pensa il solito Hansbrough, che con 2 canestri consecutivi e un gioco da 3 punti, ristabilisce un margine di sicurezza tra Eastern Kentucky e UNC, che spinta dal pubblico, torna in testa anche di 24 punti.
Ennesima doppia doppia per Tyler Hansbrough, che dice di aver cambiato maschera rispetto alle finali dell'ACC, e di trovarsi molto meglio con la nuova. Per lui 21 punti e 10 rimbalzi, con 9/11 dal campo. Con tutto lo starting five in doppia cifra e il 64,9% dal campo, il dominio dei Tar Heels si manifesta anche negli assist (24-14) e nei rimbalzi (37-16). Per i Colonels oltre ai già  citati Leonard, Rose e Brock, che nel secondo tempo perdono un po' di lucidità , bella prestazione di Dialls, con 17 punti e l'89% al tiro.

New Mexico State(11) - Texas(4) 67 - 79

C'è grande attesa per la prima partita nel torneo NCAA di Kevin Durant. Il giocatore rivelazione dell'anno, dopo la sconfitta nella finale della Big East contro Kansas, malgrado i suoi 37 punti, appare un po' contratto nelle prime battute, e impiega più di 3 minuti per sciogliere la tensione e realizzare i primi 2 punti.

New Mexico State, per limitarne le doti offensive, prova una boxe and one, ma nonostante venga spesa su di lui una marcatura a uomo, ogni qual volta riceve la difesa degli Aggies collassa su di lui, permettendo a D.J. Augustin ed AJ Abrams di farsi trovare smarcati per dei comodi tiri in sospensione. In attacco New Mexico State sbaglia pochissimo, ed è molto brava a servire la palla per le giocate dell'australiano Martin Iti, il miglior realizzatore del primo tempo per i suoi insieme ad Elijah Ingram. E' una tripla di Abrams a fissare il punteggio sul 33 - 30 per i Longhorns prima dell'intervallo.

Nella ripresa gli Aggies hanno un blackout offensivo e ne approfitta Texas, che dopo poco più di 5 minuti conduce per 47 - 33. Justin Hawkins, miglior realizzatore di New Mexico, fatica a trovare buone conclusioni, tuttavia, malgrado la sua opaca performance, New Mexico State ritorna prepotentemente in partita grazie alle triple del profeta Ingram.

A 6:39 dalla sirena gli Aggies conducono 60 - 57, ma subiscono il parziale decisivo dei Longhorns, un 12 - 2 costruito capitalizzando tutti i viaggi in lunetta. Il trend continua per tutto il resto del match, con D.J. Augustin unico dei suoi a realizzare un canestro da 2 punti. La freddezza di Texas ai liberi - Durant 11/12 nel secondo tempo e 15/16 in totale - condannano New Mexico State.
KD conclude con 27 punti e 8 rimbalzi, seguito da D.J. Augutin con 19 realizzazioni e 7 assist.
Tra gli Aggies, oltre ad Ingram (16+6+5), in evidenza anche il centro brasiliano Passos, autore di 15 punti e 8 rimbalzi.

Arkansas(12) - USC(5) 60 - 77

Ci mette poco meno di 10 minuti USC per regolare Arkansas nell'ultima partita dell'East Region.
L'avvio dei Razorbacks è sorprendente, e dopo 6:07 conducono di 8. Il momentaneo svantaggio innesca però Taj Gibson, freshman polivalente, che realizza 10 punti in 5 minuti, e lancia i Trojans verso la vittoria finale. Nella seconda parte del match si fa vedere Nick Young, miglior realizzatore della stagione di USC, che con 11 punti non permette ad Arkansas di rimontare. In due occasioni i Trojans scollinano oltre i 20 punti di vantaggio, e i Razorbacks sembrano inermi e con le polveri bagnate, visto che i due migliori realizzatori Beverley e Weems tirano complessivamente con il 39% dal campo. Per Southern California, oltre ai 20 punti e 9 rimbalzi di Young (9/9 ai liberi), ci sono anche i 18+8 di Gibson.

Dopo la partita coach Floyd ha parole di elogio per il suo giovane talento:"Ha fatto incredibili progressi, ci ha cambiato dal punto di vista dei rimbalzi. L'anno scorso contro California siamo stati surclassati sotto i tabelloni, prendendo 20 rimbalzi in meno. Non credo che quest'anno una cosa del genere sia capitata.".

Nel secondo turno Vanderbilt incrocia Washington State, con i Coguars che promettono di riservare uno speciale trattamento difensivo a Byars per tentare di scrivere la storia ed approdare alle Sweet 16 per la prima volta dal 1941.

Georgetown affronta invece Boston College, che dopo aver lasciato la Big East per entrare a far parte dell'ACC nel 2005, affronterà  per la terza volta una squadra della sua vecchia conference.
Uno scontro tra squadre simili, che certo non prediligono il corri tira, ma preferiscono controllare il ritmo della partita.

I Tar Heels, per continuare ad alimentare le loro ambizioni al titolo, puntano molto sul duo Terry - Hansbrough, ma devono anche aggirare le maglie difensive di Michigan State, che cercherà  di confondere le idee a UNC, sfruttando i momenti di deconcentrazione in cui a volte incappano i ragazzi di Roy Williams.

Nella sfida di domenica occhi punti sui due freshman Durant e Gibson, che promettono grande agonismo in campo. Il primo è già  considerato una stella affermata del college basketball, ma anche il giovane Trojan ha mostrato di avere i numeri per incidere ad alti livelli. Anche fisicamente sono molto simili, e questa potrebbe essere la sfida nella sfida che potrebbe alzare il livello dello spettacolo nello scontro tra Texas e USC.

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