Atlanta Braves: Preview

Tim Hudson, saprà  guidare i Braves alla riscossa?

Lasciate definitivamente alle spalle tutte le amarezze legate alle difficoltà  dello scorso anno (prima stagione perdente dal 1990), gli Atlanta Braves si presentano a questa nuova stagione 2007 nell'insolito ruolo di squadra outsider della division e forse addirittura dell'intera National League. Si sprecano infatti i favori del pronostico per Mets (in pole position) e Phillies, così come nessuno manca di sottolineare i margini di ulteriore miglioramento dei giovani Marlins, lasciando ai Braves poco più che le briciole di un posto da comprimaria. In effetti, almeno sulla carta, la squadra sembra indebolita dalla perdita del partente mancino Horacio Ramirez e di due mazze importanti come Marcus Giles e Adam La Roche, visto che non sono arrivati acquisti altisonanti ad eccezione di un deciso potenziamento del bullpen (che, si sa, non fa notizia). A guardar bene però il rientro di Mike Hampton (dopo un delicato intervento al gomito) nella rotazione dei partenti può essere considerato come un acquisto ed i ruoli di prima e seconda base saranno affidati a giovani molto interessanti. Stagione quindi che parte, come vedremo in seguito, con tante certezze e con altrettanti punti di domanda ma di sicuro con una voglia matta di tornare a vincere com'è nel DNA di questi ragazzi ed loro manager.

Pitching & Difesa

Non è un caso che la peggiore stagione degli ultimi quindici anni sia coincisa con il rendimento mediocre di un monte di lancio troppo discontinuo ed inaffidabile per gli standard storici della franchigia della Georgia. Qualcosa perciò andava fatto e la società , come al solito puntuale, si è mossa (e non si è mossa) con abilità . La strategia seguita per porre rimedio a questo rendimento deficitario dei lanciatori ha però seguito strade diverse per quanto riguarda partenti e rilievi. Per la rotazione dei partenti è stata scelta una soluzione interna alla squadra, facendo affidamento su giocatori già  a roster anche nella passata stagione. Il general manager John Schuerholz ha ritenuto infatti che non fossero necessari nuovi arrivi sulla base dei seguenti elementi: è alle porte il pieno recupero del veterano Mike Hampton dal brutto infortunio al gomito che lo ha tenuto lontano dal baseball per più di un anno e mezzo. E' nell'aria una definitiva maturazione dei giovani talenti Chuck James e Kyle Davies, ragazzi di sicuro avvenire ma carenti ancora di esperienza a livello MLB. Infine è molto probabile che Tim Hudson si lasci alle spalle quest'ultima stagione contraddittoria per tornare quello dei tempi degli A's. Tutto questo con l'assioma di campo che John Smoltz continui a lanciare da n° 1 della rotazione ancora per un anno. Teorema di difficile dimostrazione, ma Schuerholz è un genio e di solito vede con chiarezza quello che per gli altri è avvolto ancora nella nebbia. Che abbia ragione anche questa volta?
Questa è di conseguenza la probabile rotazione dei partenti:
RHP - John Smoltz, nato a Warren, MI (USA) il 15/05/1967; 2006 stats: 16-9, 3,49 ERA, 232,0 IP, 211 K, 55 BB. Outlook: può contare su un arsenale di lanci di notevole livello con una fastball che tocca ancora le 98 mph, una cut fastball, una slider ed una curva. Nonostante i suoi 39 anni, Smoltz ha dimostrato nella passata stagione di essere ancora in una condizione fisica invidiabile che gli ha consentito di superare i 230 inning lanciati. Se da una parte è vero che la potenza della fastball è in lieve flessione, il suo ottimo controllo e la capacità  di variare la velocità  dei lanci lo confermano tra i migliori lanciatori della lega. Leader della rotazione, si candida ad un'ennesima stagione da n° 1.
RHP - Tim Hudson, nato a Columbus, GA (USA) il 14/07/1975; 2006 stats: 13-12, 4,86 ERA, 218,1 IP, 141 K, 79 BB. Outlook: si affida principalmente ad una sinker (in genere interna con i destri ed esterna con i mancini) che viaggia sulle 91-93 mph e che alterna di solito ad una slider e ad una splitter. Conosce anche la curva ed il cambio di velocità  che utilizza però solo occasionalmente. E' reduce da una stagione difficile in cui ha concesso il maggior numero di punti in carriera causa un peggior controllo ed una diminuita aggressività  sul monte. Resta comunque un combattente, dotato di buon talento e nel pieno della sua maturità  sportiva. Candidato ad un 2007 in netto miglioramento.
LHP - Mike Hampton, nato a Brooksville, FL (USA) il 09/09/1972; 2006 stats: nel 2006 non ha giocato in MLB Outlook: prima di sottoporsi all'intervento al gomito (agosto 2005), disponeva di una fastball sulle 90-92 mph, di una curva e di un cambio di velocità . La dura riabilitazione dall'operazione e l'ulteriore infortunio subito nel corso dello spring training rendono un vero punto di domanda se e come sarà  in grado di lanciare in questa stagione 2007. Non sarà  comunque disponibile per le prime settimane della stagione e nella migliore delle ipotesi non andrà  oltre il suo standard del 2004 (13-9, 4,28 ERA), anche se già  è un atto di estrema fiducia.
LHP - Chuck James, nato a Atlanta, GA (USA) il 09/11/1981; 2006 stats: 11-4, 3,78 ERA, 119,0 IP, 91 K, 47 BB. Outlook: è il giovane più promettente della rotazione dei Braves ed è chiamato al difficile compito di confermare la sua sorprendente stagione da rookie. Non è eccessivamente potente con una fastball che non supera le 87-90 mph , un cambio di velocità  molto preciso ed una slider di poco sopra le 80 mph ancora in fase di perfezionamento. Grazie ad un approccio alla gara molto positivo e ad un ottimo controllo della zona di strike riesce ad ottenere il massimo dai propri lanci risultando sempre molto efficace sul monte. Ha la stoffa per migliorare ancora, ma non si può concedere cali di tensione.
RHP - Kyle Davies, nato a Decatur, GA (USA) il 09/09/1983; 2006 stats: 3-7, 8,38 ERA, 63,1 IP, 51 K, 33 BB. Outlook: come caratteristiche è molto simile a James anche se problemi di controllo ne hanno differenziato non di poco il rendimento. La sua fastball tocca le 93 mph, la curva spezza in maniera decisa sul piatto ed il changeup viene lanciato con una buona velocità  di braccio. E' mancato ancora un po' di controllo che ha fatto più danni della grandine causando troppi fuoricampo ed una media in battuta concessa agli avversari di .332. Il talento c'è e la giovane età  (23 anni) giustifica i suoi alti e bassi, da rivedere con più esperienza nel 2007.

Purtroppo nei giorni scorsi Hampton è stato vittima di un ulteriore infortunio che lo costringerà  a posticipare il suo rientro verso i primi di giugno. Per questo motivo è stato acquistato in tutta fretta il free agent Mark Redman (2006 stats: 11-10, 5,71 ERA, 167,0 IP, 76 K, 63 BB), deputato a sostituire lo sfortunato mancino fino al suo ritorno ma adeguato al massimo come n° 5 della rotazione.

Se la rotazione non ha praticamente richiesto l'innesto di nessun nuovo giocatore, lo stesso non si può dire per il bullpen che invece è stato decisamente rinforzato con gli arrivi di Mike Gonzalez e Rafael Soriano. Dietro al veterano Bob Wickman, confermato nel ruolo di closer anche per il 2007, vedremo quindi all'opera due nuovi setup di grande talento destinati a migliorare radicalmente le sorti di questo reparto. Uno destro (Soriano) e l'altro mancino (Gonzalez) possono zittire qualunque lineup e costituiscono di fatto un ponte largo e sicuro tra i partenti ed il closer. Già  assegnate quindi le responsabilità  agli ultimi inning, il ruolo di middle-reliever dovrebbe invece di essere di competenza di Oscar Villarreal, Tyler Yates e del mancino Macay McBride. Il messicano Villareal, forte di una sinker piuttosto robusta, nello scorso anno ha lanciato ben 92,1 innings con un record di 9-1 e 3,61 ERA e resta la prima opzione per mangiare inning, mentre Yates grazie alla sua fastball da 94-97 mph sarà  utilizzato per bruciare le mazze avversarie. McBride infine è il classico mancino specialista che risulta intoccabile per i mancini (.181 AVG. concessa) e probabilmente salirà  sul monte anche per cercare solo un out o due. Completano la rosa Chad Paronto, Peter Moylan, Lance Cormier, Blaine Boyer e Joey Devine. In particolare quest'ultimo, che ricordiamo essere stato prima scelta dei Braves nel draft 2005, ha chiuso la scorsa stagione in crescendo e potrebbe essere la rivelazione dell'anno.
Vediamo ora più da vicino i principali protagonisti del bullpen:
RHP - Bob Wickman, nato a Green Bay, WI (USA) il 06/02/1969; 2006 stats: 1-6, 2,67 ERA, 33 SV, 54,0 IP, 42 K, 13 BB. Outlook: veterano del nono inning con due lanci principali, una sinker che raggiunge le 92 mph ed una slider. Un closer senza un lancio dominante che in carriera ha collezionato 247 salvezze con un'ERA di 3,57, non potrebbe aver raggiunto tali risultati senza un controllo perfetto della zona di strike. I principali dubbi sul rendimento sono invece legati alla sua integrità  fisica che negli ultimi anni ne ha limitato decisamente le potenzialità . Se riesce a rimanere lontano dagli infortuni è quindi ancora più che affidabile in situazione salvezza ed il record di 18 salvezze in 19 opportunità  con un'ERA di 1,04 (in tre mesi ad Atlanta nel 2006) lo dimostra.
LHP - Mike Gonzalez, nato a Robstown, TX (USA) il 23/05/1978; 2006 stats: 3-4, 2,17 ERA, 54,0 IP, 64 K, 31 BB. Outlook: già  esaltante closer dei Pirates, è in possesso di una fastball che tocca le 95 mph, di una slider e di un cambio di velocità . Molto aggressivo con la fastball, mette fuori equilibrio i battitori avversari con la sua hard-biting slider. Ha dimostrato granitica solidità  mentale nel ruolo di closer (24 salvezze in 24 opportunità  nel 2006) e questo dovrebbe essere garanzia di affidabilità  nei momenti chiave della partita. Come setup può essere dominante ed è anche il primo candidato al ruolo di closer in caso di infortunio a Wickman.
RHP - Rafael Soriano, nato a San Jose, Repubblica Domenicana il 19/12/1979; 2006 stats: 1-2, 2,25 ERA, 60,0 IP, 65 K, 21 BB. Outlook: rilievo tra i più solidi nella scorsa stagione con i Mariners, Soriano è il perfetto complemento destro di Gonzalez nel ruolo di setup. Anche lui si affida ad una fastball sulle 90-93 mph, ad una slider e ad un cambio di velocità  di ottima fattura. Alla sua prima stagione dopo un intervento al gomito è stato impeccabile tra il settimo e l'ottavo inning e ha tutte le carte in regola per ripetersi agli stessi livelli anche ad Atlanta.

La difesa si presenta, come è intuibile, con qualche perplessità  legata all'inserimento di due giovani infielders (in prima e seconda base) senza la necessaria esperienza a livello Major League. Il ruolo chiave di shortstop e l'hot corner di terza base sono comunque nelle mani (e nel guanto) più che sicure di Edgar Renteria e Chipper Jones, ottimi difensori dotati di senso della posizione e di un braccio accurato. Quale sia invece la confidenza di Kelly Johnson in seconda base è cosa da sensitivi, visto che nelle uniche 87 apparizioni in MLB è stato sempre schierato come esterno. A rischio quindi anche la sintonia con Renteria nelle situazioni di doppio gioco, momento difensivo di importanza cruciale che richiede un buon affiatamento. Dubbi anche sul cuscino di prima base, dove Scott Thorman non è accreditato di particolari doti difensive anche se risulta migliorato nei fondamentali ed in prospettiva potrebbe diventare più affidabile. Chiude il diamante il catcher Brian McCann, già  discreto difensore che si profila in costante crescita.
Per quanto riguarda gli esterni, Andruw Jones è probabilmente il miglior esterno centro di tutta la National League e Jeff Francoeur copre molto bene l'esterno destro grazie ad un braccio potente e preciso. Anche Ryan Langerhans non demerita a sinistra, anzi è molto dinamico e accurato nelle assistenze anche se gli manca un po' di esplosività .

Lineup

Nonostante la perdita di Marcus Giles e Adam La Roche non c'è dubbio che l'attacco dei Braves resti produttivo e potente grazie soprattutto alla classe e all'esperienza dei Joneses (al secolo Chipper Jones e Andruw Jones) ed al talento dei due astri nascenti Jeff Francoeur e Brian McCann. Si sentirà  comunque la mancanza di velocità  sulle basi a partire da un leadoff esordiente, Kelly Johnson, che ancora deve provare il suo dinamismo per poi continuare con un lineup complessivamente legnoso, salvo qualche eccezione. Tornando alle doti nel box di battuta, la solidità  e la disciplina al piatto di Edgar Renteria non sono in discussione così come la produttività  offensiva del vero e proprio cuore dell'ordine di battuta formato da Chipper Jones, Andruw Jones e Jeff Francoeur (n° 3, 4 e 5), di certo tra i più esplosivi della National League. Si prosegue all'insegna della potenza e della continuità  con il catcher Brian McCann, mentre resta qualche perplessità  sui battitori che occuperanno gli ultimi due posti nella parte bassa del lineup. Scott Thorman e Ryan Langerhans dovrebbero essere i n° 7 e 8 dell'ordine di battuta, ma sarà  lo spring training a fare maggior chiarezza a questo proposito.
Questo è quindi il più probabile lineup titolare:
2B - Kelly Johnson, nato a Austin, TX (USA) il 22/02/1982; 2006 stats: non ha giocato in MLB Outlook: infortunatosi nel corso dello spring training del 2006 è stato poi operato al gomito nel mese di giugno. Nel 2005 aveva giocato 87 gare nel ruolo di esterno mostrando una discreta potenza (9 HR e 40 RBI), ma una media in battuta non certo soddisfacente (.241 AVG.). La sua media arrivi in base fu comunque di .334 grazie ad un buon numero di basi per ball (40). L'età  è dalla sua e ci sono margini per un netto miglioramento, ma il ruolo di leadoff è molto delicato e non sarà  facile per lui imporsi alla testa del lineup.
SS - Edgar Renteria, nato a Barranquilla, Colombia il 07/08/1975; 2006 stats: .293 AVG, 100 R, 14 HR, 70 RBI, 62 BB, 17 SB. Outlook: dopo un 2005 a Boston in leggera flessione, è tornato sui suoi standard nella scorsa stagione confermandosi uno dei battitori più solidi del suo ruolo. Non è un battitore di particolare potenza (circa 10 HR di media a stagione in carriera) ma utilizza bene tutto il campo mettendo a segno un buon numero di doppi (40 nel 2006) grazie anche alla sua velocità  sulle basi. Potete puntare su un 2007 da .300 AVG., 12 HR e 75 RBI.
3B - Chipper Jones, nato a DeLand, FL (USA) il 24/04/1972; 2006 stats: .324 AVG, 87 R, 26 HR, 86 RBI, 61 BB, 6 SB. Outlook: una vera e propria icona del baseball ad Atlanta, teme di sicuro più gli infortuni che i lanciatori avversari. Uno dei migliori switch-hitter degli ultimi anni, produce sia un ottimo contatto (.304 AVG. in carriera) che una buona potenza (357 HR) ma i suoi numeri risentono dei numerosi problemi fisici che ha accusato in questi ultimi anni. Non è andato oltre le 110 partite all'anno nelle ultime due stagioni e purtroppo l'infortunio (anche piccolo) è sempre dietro l'angolo. Quando è in campo comunque, resta uno dei battitori più pericolosi della lega.
CF - Andruw Jones, nato a Willemstad, Antille Olandesi il 23/04/1977; 2006 stats: .262 AVG, 107 R, 41 HR, 129 RBI, 82 BB, 4 SB. Outlook: più potente e aggressivo al piatto rispetto all'altro Jones, produce anche un minor numero di valide e cade spesso vittima di strike out. Reduce da due anni offensivamente straripanti (92 HR e 257 RBI tra 2005 e 2006), si candida ancora come mazza più esplosiva del lineup così come vuole il suo ruolo di clean-up. Sembra ormai aver raggiunto la piena maturità  sportiva, il 2007 sarà  l'ulteriore conferma.
RF - Jeff Francoeur, nato a Atlanta, GA (USA) il 08/01/1984; 2006 stats: .260 AVG, 83 R, 29 HR, 103 RBI, 23 BB, 1 SB. Outlook: uno dei giovani più interessanti dell'intero mondo MLB, Francoeur ha chiuso la sua prima stagione intera con i Braves con statistiche che non passano certo inosservate. Lo swing, fluido ed estremamente veloce, è già  da giocatore di primo livello mentre la selezione dei lanci lascia ancora a desiderare. Incassa tonnellate di strike out (132) e un numero minimo di basi per ball (23) ma lo possiamo considerare ancora un peccato di gioventù. Se riuscirà  ad essere più paziente e disciplinato al piatto non mi stupirei di vederlo al prossimo All Star Game.
C - Brian McCann, nato a Athens, GA (USA) il 20/02/1984; 2006 stats: .333 AVG, 61 R, 24 HR, 93 RBI, 41 BB, 2 SB. Outlook: un altro splendido prodotto del vivaio della squadra, McCann è letteralmente esploso nella scorsa stagione producendo numeri offensivi assolutamente inattesi. Primo in media in battuta (.333 AVG.), secondo in media slugging (.572 SLG) ed in percentuale di arrivi in base (.388 OBP), sono statistiche che non hanno bisogno di commenti. La stoffa è quella del campione, può attestarsi su numeri molto buoni incontrando però una lieve flessione di rendimento.
1B - Scott Thorman, nato a Cambridge, Ontario (Canada) il 06/01/1982; 2006 stats: .234 AVG, 13 R, 5 HR, 14 RBI, 5 BB, 1 SB. Outlook: con solo 128 presenze al piatto in carriera in MLB (tutte lo scorso anno con i Braves), il venticinquenne canadese è chiamato a sostituire Adam La Roche nel cuore dei tifosi di Atlanta. Presenza fisica imponente (1,90 m per 105 Kg. circa), è accreditato di una buona potenza dopo i suoi 36 HR e 140 RBI realizzati negli ultimi due anni nelle Minors. La sua mazza mancina è promettente, ma il suo effettivo rendimento resta una grossa incognita.
LF - Ryan Langerhans, nato a San Antonio, TX (USA) il 20/02/1980; 2006 stats: .241 AVG, 46 R, 7 HR, 28 RBI, 50 BB, 1 SB. Outlook: nonostante un 2006 non proprio esaltante (che tra l'altro gli è costato il posto da titolare dagli inizi di agosto), dovrebbe comunque iniziare da titolare la prossima stagione. Per mantenere il posto nel lineup deve essere più continuo nel box di battuta (solo .225 AVG. da maggio in poi), anche perché alle sue spalle scalpita l'ottimo Matt Diaz. Non ha ancora trovato la sua dimensione a livello Major, se non cambia registro è l'anello più debole della catena.

Vista la dichiarata incertezza di almeno tre posizioni (prima e seconda base e esterno sinistro), è molto interessante dare un nome agli altri componenti del roster. L'acquisto di Craig Wilson, che può giocare sia in prima che in esterno sinistro, fornisce una mazza potente per irrobustire il lineup soprattutto contro i lanciatori mancini, ma la sua bassa media in battuta lo limiterà  ad un ruolo di backup. Tra gli interni Chris Woodward può ricoprire tutti i ruoli del diamante, ma è un'opzione prevalentemente difensiva visti i suoi scarsi risultati con la mazza. Più specifiche le attitudini di Martin Prado e Willy Aybar, rispettivamente in seconda e terza base, con Prado battitore più di contatto e veloce sulle basi e Aybar più potente con la mazza. Come catcher di riserva, Brayan Pena fornisce un discreto apporto difensivo, ma offensivamente non è un fattore. In esterno oltre a Wilson e all'onnipresente Woodward, troviamo Matt Diaz che già  lo scorso anno ha tolto il posto da titolare a Langerhans. Prevalentemente un line-drive hitter con sufficiente potenza, Diaz trova spesso il contatto e come quarto esterno è una buona garanzia.

Arrivi

Rafael Soriano (RHP, SEA), Mike Gonzalez (LHP, PIT), Chris Woodward (SS, NYM), Craig Wilson (1B/OF, NYY) e Mark Redman (LHP, KC).

Giocatore Chiave

Difficile trovare un giocatore chiave in una squadra così piena di talento, ma se devo scegliere un nome punto il dito su Tim Hudson. Reduce da una stagione pessima, può tornare ad essere dominante sul monte se ritrova la giusta grinta e l'intensità  a cui ci aveva abituato quando lanciava per gli A's (ed in effetti anche nel suo primo anno ai Braves). Se riesce ad imporsi come solido n° 2 dietro all'immenso John Smoltz, la squadra aumenterebbe consapevolezza nei propri mezzi e l'obbiettivo del 2007 potrebbe trasformarsi in un posto nei playoffs.

Giudizio Finale

Ci sono troppi punti di domanda, troppe cose che si devono incanalare nel verso giusto perché questa squadra possa essere favorita nella division. Sulla carta di certo Mets e Phillies hanno qualcosa in più ed i Marlins sono all'incirca sullo stesso piano. Quando si parla di baseball però, sappiamo bene che le sorprese sono sempre dietro l'angolo perché in fondo è uno sport un po' magico, in cui le storie e le motivazioni dei protagonisti a volte contano più dell'aspetto tecnico e dove soprattutto è impossibile prevedere la chimica vincente di un gruppo solo da un elenco di nomi scritti su un foglio. In ogni caso penso che questi Braves possano far divertire il pubblico del Turner Field rimanendo in corsa per un posto nei playoffs per tutta la stagione. Alla fine di settembre li vedo secondi nella division, a sfiorare la wild card di poche partite. Ma per i motivi di cui sopra, se avete un euro da buttare giocatevelo su Atlanta alle World Series". Io lo farò.

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