Anthony al Media Day che ha inaugurato la stagione
Che fine farà Carmelo Anthony?
Andrà a giocare per i New Jersey Nets di Jay Z e Mikahil Prokorov? Convincerà la dirigenza dei Nuggets a cederlo ai New York Knicks per formare una coppia formidabile con Amar'è Stoudemire?
O, una volta tornato a sentire le campane dei Nuggets, capirà che il suo cuore appartiene a Denver e firmerà l'estensione con le Pepite?
Viste le pieghe che sta prendendo la faccenda, e il precedente del draftmate LeBron James, ci sentiremo di escludere decisamente quest'ultima possibilità .
Al momento non c'è nessuno, tra analisti dei vari network sportivi, addetti ai lavori, appassionati e chi più ne ha, più ne metta, che pensa realisticamente che Carmelo Anthony possa rimanere in Colorado oltre al prossimo febbraio ad essere estremamente ottimisti.
Il giocatore ha ampiamente espresso il proprio desiderio di andarsene (come interpretare altrimenti la rinuncia a un prolungamento triennale del contratto a 65 milioni totali, che diventerebbero più di 80 considerando la player option per il quarto anno), specificando anche di volere i Knicks o i Bulls come prime scelte e ha anche il coltello dalla parte del manico, essendo free agent al termine di questa stagione, fatto che implica il rischio, per i Nuggets, di perderlo per niente se non riusciranno a cederlo prima della trade deadline.
Ora, il front office del Colorado punta sul fatto di non aver avuto contatti praticamente per tutta l'estate con il giocatore e spera che questo, una volta tornato a Denver e parlato con i vari George Karl, Chauncey Billups e Masai Uijri, nuovo GM, torni sui propri passi e rivaluti l'idea di restare a Denver per i prossimi tre anni. Ma, sinceramente, ci credono giusto loro.
Per i tifosi dei Nuggets è il caso di fare l'abitudine a vedere Melo con una nuova maglia il prossimo anno. E da quella che sarà , dipenderà molto del futuro dei Nuggets.
Vediamo perché, passando in rassegna le ipotesi più probabili di scambio finora ventilate.
1)Carmelo ai Nets, Favors, Kirilenko e due prime scelte 2011 a Denver, Boris Diaw a Utah e Devin Harris a Charlotte
Sulla carta questa sarebbe la soluzione migliore per Denver fra quelle praticabili.
Da subito la dirigenza delle Pepite ha indicato nei Nets i partner preferiti per uno scambio. In questo modo Denver otterrebbe tutto ciò che aveva messo nella lista dei desideri originale per cedere il proprio miglior giocatore.
Un rookie di valore assoluto (Favors, anche se tutto da testare a livelli NBA, pur sempre una terza scelta), un contrattone in scadenza (Kirilenko diventerà free agent a fine stagione e guadagna 17 milioni quest'anno) e prime scelte future.
Come base per la ricostruzione non sarebbe male. Favors può diventare un giocatore affidabile sotto canestro, il contratto in scadenza di Kirilenko, sommato a quello di Kenyon Martin, darà grande mobilità nel prossimo mercato, mentre delle prime scelte future fanno sempre comodo.
Questa è sostanzialmente la trade che da alcuni sembra dover andare in porto ma che, per un motivo o per un altro, finora non si è concretizzata e rischia di saltare, visto che l'idea era quella di completarla prima dell'inizio del training camp.
2)Carmelo a New York, a Denver Gallinari, Toney Douglas e Anthony Randolph
In realtà questa è un ipotesi dell'ultim'ora, dovuta alle richieste di Anthony, che sembrerebbe essersi ricreduto sulla convenienza del suo passaggio ai Nets (forse dopo la telefonata di Kobe che glielo sconsigliava") e sarebbe tornato alla carica per convincere i Nuggets a mandarlo ai Bulls o ai Knicks.
Detto che i Bulls non sembrano in corsa, rifiutandosi di inserire nella trade Johakim Noah, ritenuto indispensabile invece dai Nuggets, solo i Knicks sembrano avere una chance. Ma per concretizzarla devono sacrificare i tre di cui sopra. E comunque dovrebbe non bastare, perché mancherebbero all'appello il contrattone da scaricare e le scelte future, di cui i Knicks non sono forniti.
3)Carmelo a Houston, Kevin Martin, Jordan Hill e future scelte a Denver
Accordo che permetterebbe a Denver di avere da subito un realizzatore di prima fascia come Martin e mantenersi comunque a un discreto livello nell'immediato.
Al posto di Hill, o assieme, è stato fatto anche il nome del buon Chase Budinger, mentre Houston potrebbe mettere in pista alcune prime scelte ricevute dai Knicks che non fanno mai male. Tutto sommato un offerta da non disdegnare, ma rispetto alla prima offerta analizzata manca il contratto da scaricare a giugno. Difficile.
4)Carmelo a Philadelphia, Iguodala a Denver
La mettiamo per onor di cronaca, visto che ormai sembra un ipotesi del tutto decaduta per la contrarietà di Anthony.
Aggiungiamo anche che, ovviamente, Philadelphia non avrebbe mandato solo Iggy in Colorado, ma parecchio altro materiale (Thaddeus Young?). Ipotesi interessante perché è quella che avrebbe fornito da subito un giocatore di livello, anche se inferiore, comunque paragonabile a quello di Anthony. Me Melo in Pensylvania non ci vuole andare"
Detto che la prima ipotesi è quella calda, fino a questo week end era addirittura bollente, siamo ora ad una situazione paradossale in quanto in quanto ieri si è tenuto il Media Day dei Nuggets che ha aperto ufficialmente la stagione 2010/2011. E Melo era regolarmente e si è presentato in conferenza stampa con indosso la sua maglia da gioco.
“Non ho mai detto di volere essere ceduto. E nemmeno ho mai detto di volere un sign and trade” le parole di Anthony. Non avrà mai detto di voler essere ceduto, ma lo ha fatto intendere abbastanza chiaramente e, come hanno già notato i più maliziosi, non ha neanche mai detto di NON voler essere ceduto.
Anthony ha poi aggiunto: “Sono eccitato di essere di nuovo qui, e sono pronto per una nuova stagione. So che sarà una grande stagione per me, e lo sarà altrettanto per i Nuggets”. Per chi cerca indizi a tutti i costi, sembra quasi che Anthony parli di sè e dei Nuggets già quasi come di due entità separate. Sarà una grande stagione per tutti e due. Ma in posti diversi.
Carmelo comunque, e ci teniamo a precisarlo, ha sì il coltello dalla parte del manico per via del contratto in scadenza, ma a sua volta deve fare attenzione a non tirare troppo la corda, perché tra rinnovare il contratto adesso con un sign and trade o farlo il prossimo anno con il nuovo CBA in vigore corrono svariati milioni di dollari di differenza. Chauncey Billups (abbastanza scocciato dalla situazione) e George Karl, intanto, hanno fatto sapere che faranno un ultimo tentativo personale per convincere Melo a rimanere.
Per farci un idea, dunque, di quello che attende i Nuggets ricapitoliamo la situazione. Abbiamo una squadra che probabilmente perderà il proprio miglior giocatore e otterrà in cambio giovani, scelte (2011, che non necessariamente saranno eccezionali, visto che il lock out probabile potrebbe spingere molti prospetti ad attendere un anno prima di dichiararsi eleggibili) e un giocatore con contratto in scadenza e poca voglia di sacrificarsi in onore della causa.
Una dirigenza che ha dichiarato tutti cedibili tranne Ty Lawson e Chauncey Billups, che però, dal canto suo, ha fatto sapere di non essere intenzionato a fare parte di un team in ricostruzione e di volere continuare a giocare per vincere.
Le somme da tirare le lasciamo a voi, ma non sembra ci voglia un genio per capire che la decisione di Melo getterà nuovamente i Nuggets nello scompiglio.