La vittoria dei Tide contro Arkansas passa ancora per le gambe di Ingram.
La sfida era di quelle importanti, già decisive per le sorti di una stagione in cui i Crimson Tide vogliono fare di tutto per arrivare nuovamente in fondo a giocarsi il National Title, e se serviva a stabilire se davvero fossero in grado di ripetersi, ha confermato quello che molti esperti pensavano, ovvero che Alabama sia ancora la squadra da battere, nonostante le avversarie sembrino sempre più numerose e agguerrite.
Tra queste ovviamente c'era anche Arkansas, che almeno fino allo scorso fine settimana aveva le carte in regola per puntare alle parti altre del ranking BCS, e che dopo la sconfitta rimediata contro i ragazzi di Nick Saban ha visto ridimensionarsi notevolmente le proprie possibilità di ambire all'elite del college football, dove indubbiamente, le sfide contro i top team, valgono doppio.
Da come erano partiti i Razorbacks sembrava che avessero la seria intenzione di mettere alle corde i campioni in carica, giocando il solito football verticale che già la scorsa stagione ha riscattato parecchio Ryan Mallett, talento locale quasi perso nell'anno di Michigan ma prontamente recuperato dalla cura di Bob Petrino, che ha saputo avvicinarlo a quel quarterback che aveva mostrato di poter diventare all'uscita dall'high school.
Il numero 15 di Arkansas ha iniziato nel modo migliore, infiammando il pubblico di casa con due bombe precise che hanno guidato i suoi fin dentro l'area di meta avversaria, dove il runningback Ronnie Wingo vi è entrato dopo aver ricevuto un passaggio del quarterback sul lato destro della difesa di 'Bama, lasciato incredibilmente scoperto dalle secondarie, convinte di dover fronteggiare un attacco per vie centrali.
Due passaggi, uno a destra per Jarious Wright ed uno a sinistra per il già citato Wingo, e Arkansas infila il primo vantaggio della partita, mettendo ben in chiaro le cose ai Crimson Tide, che se vorranno espugnare Fayetteville, dovranno versare "sangue e lacrime", come dimostrano nel primo drive offensivo, quando la offense di 'Bama sbatte contro il muro della difesa avversaria.
Mallett, in buonissima forma, orchestra un altro drive interessante, ma non raggiunge l'endzone, area che prontamente viene presa d'assalto dall'Heisman Trophy Mark Ingram, che dopo aver preso le misure ai Razorbacks, piazza una corsa da 54 yards che si conclude con il touchdown del pareggio per i ragazzi di Saban, che riescono a impattare il match prima della fine del quarto; frazione che vede però ancora i padroni di casa uscire vincenti, grazie ad un'altra buona serie giocata dal quarterback e conclusa con un field goal dalle 31 yards di Zach Hocker.
I primi quindici, spettacolari ed emozionanti quasi da togliere il fiato per il susseguirsi di giocate viste sul rettangolo di gioco, non trovano però un adeguato seguito nel secondo quarto, quando nonostante le due compagini riescano a tenere viva l'attenzione del pubblico con ottime giocate, inizia la sagra degli intercetti, con Mallett che apre la serie facendosi pizzicare da Robert Lester proprio sul limite dell'endzone, e Greg McElroy che, non contento, lo segue nel drive immediatamente successivo, che si conclude nelle mani dell'avversario Andru Stewart.
Stesso epilogo che l'attacco di 'Bama vede qualche minuto più tardi, quando dopo tre buone corse di Ingram, il QB numero 12 decide di inguaiare nuovamente i suoi pescando con un passaggio sulla destra la safety Rudell Crim, che con una mossa degna di un ricevitore fa di tutto per tenere dentro il campo l'ovale appena intercettata all'attacco aereo di Alabama; il recupero del numero 4 di Arkansas serve ai Razorbacks a dare una nuova scossa alla partita, con un nuovo drive vincente terminato con una corsa da 1 yard di Mallett, che mette a segno il secondo TD personale della stagione dopo quello realizzato contro Louisiana-Monroe alla seconda settimana di regular season.
A rischio di farsi nuovamente avvicinare da Alabama che chiude il primo tempo con una corsa da 53 yards di Trent Richardson, fermato ad appena 13 yards dall'endzone, i padroni di casa vanno negli spogliatoi in vantaggio di 10 punti, con un 17 a 7 che sembra mettere definitivamente alle corde i campioni in carica e lanciare in orbita i ragazzi di Petrino, vicini alla quarta affermazione consecutiva del 2010.
L'imbattibilità per i Razorbacks sembra ancora più vicina dopo che il primo drive offensivo di 'Bama si perde nel vuoto e la compagine di Fayetteville aumenta ulteriormente il vantaggio, grazie al secondo, e ultimo, field goal di giornata trasformato da Hocker, che questa volta la piazza dalle 48, staccando i Tide di ben 13 punti, quasi due mete di distanza.
Purtroppo per loro, le strigliate di Nick Saban sulla sideline cominciano a fare effetto e McElroy guida i compagni in un bel drive che finisce con la ricezione da touchdown di Richardson, che riceve un passaggio da 20 yards rimettendo in discussione tutto e aprendo una possibilità per un comeback che solo 4 minuti prima pareva ormai impensabile.
Rimonta ancora più vicina dopo che Arkansas si ferma ad un three & out e Alabama colpisce nuovamente, lavorando ai fianchi una difesa che pare decisamente inferiore all'attacco dei Tide, che quando accelera e mette in campo tutte le sue forze fa sentire il suo peso; un peso che si tramuta nel primo field goal di giornata calciato dal kicker Jeremy Shelley, a segno dalle 36 yards.
Il recupero intavolato dagli ospiti a cavallo tra il terzo e l'ultimo quarto riapre definitivamente la partita, e Arkansas comincia a faticare parecchio a tenere in pugno il match, che fatica notevolmente a controllare a causa di un gioco di corse quasi inesistente, capace di guadagnare appena 64 yards a fine incontro; in una situazione del genere, ovviamente Ryan Mallett è costretto a forzare, e forzando, si sa, prima o poi si sbaglia.
Il primo errore grave della sfida il quarterback da Texarkana lo commette proprio in uno dei due drive decisivi, quando su un terzo e undici pesca ancora una volta Robert Lester, che mette a segno il secondo intercetto di giornata ritornando l'ovale fin dentro le 12 yards della squadra di casa, che da una possibile vittoria vede ormai avvicinarsi una cocente sconfitta.
Risultato che prende corpo dopo il mini-drive impeccabile dei Crimson Tide, che in tre giochi entrano in endzone nuovamente con Mark Ingram, a segno su corsa da 1 yard che ribalta completamente un incontro in cui Alabama è stata sotto dal primo minuto e si trova, incredibilmente, avanti quando ne mancano pochi più di tre alla fine.
Fine che diventa una certezza qualche attimo più tardi, con Arkansas che si ferma dopo aver appena messo piede nella meta campo avversaria per via di un nuovo intercetto lanciato dal quarterback, che cerca di completare per un compagno ma trova ad aspettarlo le mani di Dre' Kirkpatrick, miglior difensore di 'Bama al termine dell'incontro con 9 tackles, 1.0 sack, e 1 intercetto all'attivo.
Per i Crimson Tide, che alla fine inanellano la quarta vittoria stagionale imponendosi per 24 a 20, un'affermazione importante, che gli permette di mettersi alle spalle il primo scoglio imponente della stagione e prepararsi con la giusta convinzione per il match che probabilmente ci indicherà l'esito finale della SEC contro Florida, che sarà ospitata a Tuscaloosa nel prossimo fine settimana.
Una partita che ovviamente Saban e i suoi affronteranno con una certezza inconfutabile, quella di avere una forma invidiabile e di possedere uno dei migliori backfield della nazione, nel quale spiccano Richardson e Ingram, autori di una prestazione di alto livello che gli ha permesso di chiudere rispettivamente con 87 e 160 yards per un totale di 267 conquistate in coppia; con due runner così il gioco aereo può essere messo tranquillamente in secondo piano, e stando alle impressioni avute durante il match di Fayetteville, forse McElroy è meglio impiegarlo con il contagocce, visto che spesso e volentieri cade in errori che possono diventare, alla lunga, dannosi per i compagni di squadra.
Diversa la situazione di Arkansas, che ha perso un'occasione per confermarsi e dimostrare di aver le potenzialità per restare nelle parti alte del ranking; purtroppo, nel match contro 'Bama sono arrivate le conferme ai sospetti che in molti avanzavano da tempo, ovvero che i Razorbacks vivono e muoiono con Ryan Mallett, quarterback completo e maturo capace di completare per 357 yards e 1 touchdown, da tenere sotto attenta osservazione in vista del prossimo Draft NFL; se impara a leggere meglio certe azioni, siamo probabilmente davanti ad un giocatore che ha i numeri per imporsi tra i professionisti, anche se il paragone intavolato dai commentatori di Espn ad inizio partita, "Pensando ad un giocatore NFL mi viene in mente Drew Brees", è piuttosto azzardato, almeno attualmente.