Buck Showalter, il manager che ha segnato la trasformazione degli Orioles
Con i Playoffs alle porte resta ancora aperta la lotta per il primato della division, che è sospeso tra i Rays e gli Yankees da ormai parecchio tempo, e nessuna delle due squadre riesce ad allungare le distanze sull'altra.
Ora restano solo due serie da disputare ed il calendario parrebbe avvantaggiare la squadra di Tampa, che deve affrontare Baltimore e Kansas City, mentre gli Yankees chiuderanno con due serie in trasferta, prima a casa dei Blue Jays che sono caldissimi, e poi la serie finale a Fenway Park.
Tampa Bay Rays 93 – 63
I Rays dunque sono tornati in cima alla classifica, a valle di due settimane in cui hanno comunque rallentato rispetto ai ritmi a cui hanno viaggiato per gran parte dell'anno. Come detto nello scorso recap, sembra aver subito un calo globale la solidità del monte di lancio, soprattutto per quanto riguarda i partenti.
Bene David Price e Wade Davis, che sembrano i partenti più solidi al momento, mentre continua a fare fatica James Shield, che nelle ultime 5 partenze solo una volta è riuscito ad andare oltre il 6 inning ed a subire meno di 4 ER. Così così anche Matt Garza, che però nell'ultima uscita contro i Mariners è riuscito a contenere i danni.
Una nota di merito per Rafael Soriano, che continua una stagione da incorniciare. In ottica post season, ed in vista di parecchie partite tirate, avere il closer in forma è più che essenziale.
New York Yankees 93 – 64
Parecchie ombre sugli Yankees, che a loro volta continuano ad inciampare in qualche partita di troppo, tanto che i tifosi più scaramantici stavano iniziando a temere anche per l'ingresso ai Playoffs.
Ed in effetti la squadra di New York nelle ultime settimane non solo non è riuscita a fare l'allungo decisivo, ma si è messa nella condizione di rischiare di farsi recuperare addirittura dai rivali di Boston, con cui aveva ancora 6 gare da disputare.
Ebbene nella prima delle due serie, sono andati ad un passo dal subire lo sweep, che avrebbe clamorosamente rimesso in gioco i Red Sox, che non si è invece concretizzato.
Passata la paura ora gli Yankees devono preparare i playoffs, cercando di risolvere i problemi dei partenti, ed assicurarsi che i recenti scivoloni di CC Sabathia e A.J. Burnett siano stati solo dovuti ad un calo di concentrazione piuttosto che ad un calo di forma.
Devono inoltre decifrare lo stato di Andy Pettitte, rientrato di recente dopo una lunga militanza in DL, ed ha disputato due partenze: bene la prima, molto male la seconda.
Boston Red Sox 87 – 69
I Red Sox hanno tantissimo da recriminare, tanto che in molti si chiedono perchè mai la dirigenza si sia arresa così presto, ben sapendo che settembre è sempre un mese imprevedibile.
Come detto, in un paio di occasioni hanno avuto la possibilità di resuscitare dopo essere stati staccati di troppe gare dalle avversarie, per la verità più per loro demerito che per meriti propri, e comunque in entrambe le occasioni sono arrivate delle serie di sconfitte piuttosto inopportune.
Proprio contro gli Yankees è arrivata l'ultima occasione perduta, in un incredibile Sunday Night finito al 10 inning, dopo che Mariano Rivera aveva bruciato la salvezza nella parte alta del nono, ee nella parte bassa dello stesso inning aveva fatto altrettanto Jonathan Papelbon.
Ebbene se i Red Sox avessero vinto quella partita, alla luce delle successive sconfitte degli Yankees e della serie finale che si disputerà a Fenway Park, oggi avrebbero ancora qualche speranza di beffare i rivali sul filo di lana, ma la storia ha scritto un corso diverso e per quest'anno i Playoffs li guarderanno in TV.
Oggi si pensa a finire la stagione e ai giocatori da confermare e da rimpiazzare per il prossimo anno, e di lavoro da fare ce ne sarà parecchio.
Toronto Blue Jays 81 – 75
Bene I Blue Jays, ormai proiettati al prossimo anno ma che giocano un buon baseball anche a stagione finita. 4 serie disputate, persa male la prima con uno sweep subito dagli incredibili Orioles, vinte tutte le altre, contro i Red Sox, contro i Mariners, e contro-sweep affibbiato ancora agli Orioles nell'ultima.
Sul monte da segnalare Marc Rzepczynski, che ha fatto davvero bene nelle ultime uscite, ed il debutto di Kyle Drabek. Infine impossibile non citare ancora il sensazionale Jose Bautista, arrivato ormai a 52 HR.
Baltimore Orioles 62 – 94
Incredibili dunque gli Orioles, per come è andata la stagione e soprattutto per come è girata in meglio dall'arrivo del nuovo manager Buck Showalter.
Il pitching è nettamente migliorato, sia per quanto riguarda i veterani della squadra, sia per i giovani che sono stati lanciati negli scorsi mesi: è cresciuto Jake Arrieta, che deve però lavorare per aumentare l'autonomia, ma c'è tutto lo spazio ed il tempo per migliorare.
Ancora meglio Brad Bergesen e Brian Matusz, entrambi attestati su una ERA di poco superiore a 2 nel mese di settembre, e molto bene anche Koji Uehara, che giovane non è, ma è solo al suo secondo anno di MLB, e che pare aver trovato la propria dimensione nel ruolo di closer, e gli Orioles ne avevano proprio bisogno.
Se continueranno a crescere con questi ritmi, e la dirigenza deciderà di tenere i giovani, la prossima stagione avranno da divertirsi.