Tutti quelli che si aspettavano fuoco e fiamme in questa estate 2010 non sono rimasti delusi.
Ed il "calore" è stato devastante.
Dwyane Wade , Chris Bosh e LeBron James vestiranno la maglia dei Miami Heat . Sono tre anni che la lega sta con il fiato sospeso nell'attesa di capire cosa succederà ai top free agent e tanti litri di inchiostro sono stati versati per formulare ogni ipotesi e combinazione possibile, ma nessuno si sarebbe mai aspettato questa fine. O inizio.
L'inizio di una nuova dinastia quasi scontata, quella che vedrà Wade, James e Bosh dominare la lega nel prossimo lustro. Non necessariamente questa connection produrrà 5 titoli in 5 anni (cosa che nella storia dello sport professionistico USA è successa solo ai Boston Celtics nei lontani anni '60), ma è lecito attenderseli, anche se il primo anno soprattutto, sarà scontatamente di assestamento in attesa di completare al meglio una squadra che ora ha solo le fondamenta.
La settimana che va dal primo all'otto luglio, il giorno in cui è stato possibile ufficializzare gli accordi fin lì solo verbali, e il giorno della tanto attesa "Decision" di LeBron, è stata pregna di un nervosismo palpabile.
Si sono mossi in tanti, ma senza creare troppo rumore eccezion fatta per Amar'e Stoudemire ai New York Knicks. I primi a muoversi sono stati, intelligentemente, i Milwaukee Bucks, che hanno agito nei meandri della Free Agency firmando quasi in silenzio Drew Gooden per 32 milioni spalmati in 5 anni, trattenendo l'ago della bilancia John Salmons per il solito lasso di tempo a 39 milioni totali, e portandosi a casa via trade Corey Maggette in cambio di due contratti scomodi e inutili come quello di Charlie Bell e Dan Gadzuric.
I movimenti successivi di fatto sono stati delle conferme.
I primi affari
Rudy Gay ha inchiostrato il suo nome per un estensione quinquennale da 82 milioni, mentre Joe Johnson ha preferito i tanti soldi degli Hawks, 119 milioni in 6 anni, piuttosto che ascoltare le proposte dei Knicks o Nets.
Paul Pierce e Dirk Nowiztki , usciti dal loro ultimo anno di contratto, dopo alcune speculazioni che li volevano rispettivamente a Los Angeles sponda sbagliata e New York, hanno rinnovato con le proprie squadre di cui sono le bandiere uomini simbolo, Pierce per 3 anni a circa 60 milioni e il tedesco per 4 anni a 80 milioni circa di dollari.
Anche Ray Allen rimane a Boston, in concomitanza con la decisione di Doc Rivers di restare ancora un anno in panchina. Il coach aveva espressamente richiesto la conferma di Allen che ha trovato un estensione biennale da 10 milioni a stagione per puntare ancora al titolo.
Proprio Boston negli ultimi giorni pare aver messo a segno il colpo che gli permetterà di sostituire il ritirato Rasheed Wallace nello scacchiare a disposizione dello staff tecnico degli irlandesi. Arriva infatti nella "Bean Town" Jermaine O'Neal da Miami, per 6 anni a 12 milioni totali, benché fosse dato vicino anche a firmare con i Nuggets.
Rimanendo alle conferme, un po' di scetticismo è comprensibile in Ontario e nel Minnesota.
I Raptors hanno infatti allungato di 5 anni per 7 milioni a stagione il contratto del role player Amir Johnson , giocatore di energia sotto i tabelloni e poco altro, mentre Kahn ha esteso per 4 anni a 20 milioni tondi + bonus il contratto di Darkone Milicic , che nei 3 mesi trascorsi nella tundra circostante Minneapolis ha dato una parvenza di continuità al suo potenziale tutt'ora inespresso.
Channing Frye , dopo il blitz dei Clippers in extremis non si è rimangiato la parola e ha deciso di rinnovare con i Suns per 5 anni a 25 milioni totali.
Come dicevamo, il primo movimento significante prima del fragoroso "boom" che ha coinvolto Wade, Bosh e poi James, è stata la firma di Amar'e Stoudemire per i New York Knicks, per 5 anni a 100 milioni circa, dollaro più, dollaro meno.
Nella Grande Mela Stoudemire ritroverà il suo mentore Mike D'Antoni e il suo attacco Up-Tempo che tanto ha significato nell'evoluzione della carriera dell'ex Suns, spiazzando squadre come Heat, Bulls e pure Suns, che avevano proposto a Amar'è soluzioni a dir la verità meno remunerative.
Perso Stoudemire i Suns si sono "consolati" con l'arrivo del gregario Hakeem Warrick firmato per 4 anni a 18 milioni. Con la firma di Stoudemire, Walsh ha cercato di ingolosire LeBron e Wade, di fatto però toppando con poco tatto la strategia di convincimento.
Secondo quanto riporta Frank Isola, brillante giornalista del New York Post, Walsh ha mandato a parlare con Wade e James una delegazione di semisconosciuti, quando le altre squadre hanno mandato i loro calibri da 90, Pat Riley si è scomodato di persona per i suoi Heat tanto per intendersi.
Con le pive nel sacco, dopo un biennio speso a vuotare il cap per arrivare al re, New York ha dismesso il piano "A" e si sta preparando a pianificare il piano "B" che prevede l'arrivo di Carmelo Anthony, alle prese con un difficile rinnovo con i suoi Nuggets, il prossimo anno magari assieme a Tony Parker, anch'egli Free Agent di spicco dell'estate 2011.
Tanto per iniziare hanno raggiunto un accordo con i Golden State per rifirmare David Lee e girarlo subito con la più classica delle Sign & Trade a Golden State in cambio di Ronny Turiaf, Anthony Randolph, Kelenna Azubuike e probabilmente qualche scelta.
David Lee ha ottenuto ciò che voleva da 2 anni a questa parte, il contratto che lo sistema per la vita, firmando a 80 milioni circa per 5 anni e portando la sua energia e abilità a giocare negli spazi nel run & gun nelsioniano sulla baia.
Anche i Bulls si sono mossi firmando, appena saputo che Bosh avrebbe raggiunto Wade in Florida, l'ultimo dei tre illustri Big Man della Free Agency ancora disponibili, Carlos Boozer anche lui per 5 anni, anche lui per 80 milioni di dollari circa. Una mossa che aveva riproposto la candidatura di Chicago a ruolo di outisder nella corsa a Lebron James.
Siamo tutti testimoni
Ma giovedì 8 luglio alle ore 21.30 circa di New York, nello speciale organizzato dalla ESPN in collaborazione con l'entourage di King James, con indiscrezioni che trapelavano dalla mattinata, LeBron James ha spiazzato comunque tutti, decidendo in diretta nazionale (e mondiale") di congiungersi a Wade e Bosh a Miami e riscrivere gli equilibri della lega, inevitabilmente spostati ad est dopo tanti anni di ovest iper competitivo che ora inizia a perdere pezzi.
Miami, per mano di Riley, che nel corso degli ultimi due anni ha svuotato diligentemente il salary cap potendo contare di una stella come Wade da cui ripartire nonostante tutto, è tornata ad essere sulla carta una delle potenze della NBA, dopi alcuni anni in chiaro scuro ma in netta crescita iniziati con la disastrosa stagione 07/08 chiusa a 15 vittorie e 67 sconfitte, la stessa che minava alla rimanenza di Wade secondi gli addetti ai lavori.
I meeting tra amici che hanno caratterizzato i giorni antecedenti l'apertura del mercato dei Free Agent hanno davvero fruttato la nascita del trio più eccitante della storia della NBA moderna, che annovera 3 dei primi 15 giocatori più forti della lega e sicuramente 2 dei primi 5.
Per arrivare alla realizzazione di questo sogno è servito che Wade convincesse Bosh in prima battuta a firmare per Miami, il che ha creato l'interesse di James a formare realmente e non solo per farsi due risate davanti a un cocktail, il trio delle meraviglie.
Wade e Bosh hanno sciolto le loro riserve il 6 luglio e poche ore dopo avevano ufficializzato il tutto in un'intervista doppia su ESPN. Ancora non si conoscono i termini degli accordi siglati dalle tre superstar, ma sembrano che siano su base quinquennale e con uno sconto decisamente da saldi.
Questa tesi è avvalorata dal fatto che ne Bosh ne James hanno accettato Sign & Trade con i loro vecchi team che gli avrebbero fruttato un contratto in stile Joe Johnson, e perché pochi minuti dopo la decisione di James, sembra che Miami abbia raggiunto un accordo da 27 milioni in 5 anni con il tuttofare Mike Miller , arrivo reso possibile anche grazie alla cessione di Micheal Beasley a Minnesota in cambio di ulteriore spazio salariale che servirà anche a rifirmare presumibilmente anche Udonis Haslem .
In sordina
Il clamore della toto-James degli ultimi giorni ha fatto quasi passare inosservati alcuni accordi, uno dei quali estremamente interessanti, come la firma di Steve Blake ai Lakers per 4 anni a cifre ancora non rese note, che di fatto comporta l'investitura dell'ex Blakers e Nuggets a sostituto di Fisher , che giocherà ancora un altro anno con i campioni NBA, nel futuro giallo viola e la rinuncia a Jordan Farmar e forse anche Shannon Brown .
Mark Cuban ha taciuto sul nascere i rumors che vedano il suo centro Brendan Haywood diretto verso altri lidi, rinnovando con l'ex Tar Heels per 55 milioni in 6 anni, cifra abbastanza altisonante che evidenzia ancora di più la carestia di centri di livello nella lega.
Poche ore prima dello show su ESPN i Nets si erano tolti della corsa a Lebron firmando per 5 anni a 35 milioni di dollari Travis Outlaw , appena recuperato da un infortunio piuttosto grave che lo ha tenuto diverso tempo fermo ai box la scorsa stagione in cui da Portland a febbraio passò ai Clippers.
Clippers che nelle ultime ore hanno reso noti gli accordi con Randy Foye , non confermato con la qualifyng offer dai Wizards e quindi Unrestricted Free Agent, e Ryan Gomes fresco di taglio dai Blazers a accasatosi in California per 3 anni a circa 12 milioni.
Chris Duhon invece ha raggiunto un accordo come cambio di Nelson agli Orlando Magic per 4 anni a 15 milioni di dollari, che di fatto prende il posto di Jason Williams, forse di ritorno agli Heat.
Dall'Europa alla NBA
Movimenti interessanti anche dall'Europa con lo sbarco in NBA di alcuni dei giocatori più forti o promettenti del vecchio continente. In attesa di ufficializzare l'agognato arrivo in Texas di Tiago Splitter con gli Spurs, sono certi gli ingaggi di Linas Kleiza da parte dei Raptors, che gli hanno formulato un Offer Sheet di 20 milioni in 5 anni che ora i Nuggets hanno tempo 7 giorni per sottoscrivere e di Nikola Pekovic da parte dei Minnesota T'Wolves, squadra che ne detiene i diritti per 3 anni a 15 milioni.
Di minor profilo la firma da parte di Semir Erden con i Boston Celtics, che permette alla squadra finalista NBA di allungare ancora di più la rotazioni dei lunghi.
Prossimi scenari
Sembra che anche Josh Childress , il giocatore più pagato in Europa sia pronto al suo ritorno in NBA dopo aver rescisso il contratto con l'Olympiakos Pireo. Per lui diversi interessamenti da parte di Cleveland, ora in ricostruzione forzata, da New York e da alcune squadre dell'ovest, anche se l'ultima parola l'avranno gli Hawks.
La schiera di Free Agent ancora liberi è numerosa, e ora che i grossi calibri si sono accasati, anche per loro inizia il mercato. Shaquille O'Neal ha ricevuto una proposta interessante dagli Hawks, desiderosi di affiancare un centro vero a Horford, che hanno messo sul piatto 12 milioni negli ultimi due anni di carriera dell'ex MDE, che però ha preso tempo perché sta strizzando l'occhio a R.C. Buford e gli Spurs, per il solito compenso della solita durata, tramontata l'ipotesi Cuban e Mavericks.
Shaquille e Duncan insieme oggi è fattibile, 10 anni fa sarebbe stata illegale, non c'è James-Bosh-Wade che tenga.
Il giocatore più appetibile rimasto libero dopo Shaq è Raymond Felton , libero da ogni vincolo con i Bobcats, avvicinato agli Heat prima dell'arrivo di Lebron, e che ora potrebbe finire a New Jersey o New York, che in caso di fumata grigia da parte del prodotto da North Carolina potrebbe virare le proprie intenzioni su Luke Ridnour , come da esplicita richiesta di Amar'e Stoudemire che vede nell'ex Bucks una versione "lite" di Steve Nash.
Anthony Morrow in uscita da Golden State è conteso da una mezza dozzina di squadre di est e ovest per le sue capacità balistiche, in prima fila Lakers e Nets, Ronnie Brewer è conteso da Grizzlies e Jazz, che lo scorso febbraio lo cedettero proprio a Memphis, Tyrus Thomas potrebbe lasciare il North Carolina per il New Jersey.
Al Harrington sembra vicino agli Orlando Magic, JJ Redick è in forte trattativa con i Celtics che però potrebbero decidere anche di confermare Nate Robinson , mentre il Restricted Free Agent e sorpresa a Utah, Wes Matthews vorrebbe rifirmare ai Jazz per ricompersarli della ciance che gli anno dato lo scorso anno.
I Pacers sono dichiaratamente alla ricerca di un play, durante il draft avevano messo gli occhi su diversi giocatori sotto contratto, ora invece hanno girato le proprie attenzioni su Jordan Farmar e Kyle Lowry , entrambi Free Agent con restrizione ma che Lakers e Rockets potrebbero lasciar partire.
Ancora al palo Free Agent interessanti, citati in ordine alfabetico, come Louis Amundson, Tony Allen, JJ Barea, Shannon Brown, Kwame Brown, Rasual Butler, Josh Howard (infortunato, ritorno previsto a dicembre inoltrato), Larry Hughes, Richard Jefferson (che Buford e Popovich non smetteranno mai di ringraziare per essere uscito dall'ultimo anno di contratto garantito da 15 milioni"), Kyle Korver, Tracy McGrady, Brad Miller, Quentin Richardson, Luis Scola, Ben Wallace e Dorell Wright.
Su di loro pochi rumors, ma nei prossimi giorni anche per loro dovrebbe decollare il mercato. Alcuni sono destinata a prendersi i soldi che le squadre più in vista riservavano ai big, altri a firmare contratti modesti per lottare per il titolo.
Cosa bolle in pentola
Dove non è possibile firmare Free Agent, si stanno muovendo i General Manager per intessere scambi. Minnesota è circondata da molta curiosità , perché con un front line composta da Al Jefferson, Kevin Love, Darko Milicic, Nikola Pekovic, Ryan Hollins e Michael Beasley, c'è bisogno di sfoltire e tutti gli indizi portano a Al Jefferson , stella della squadra ma spendibile sul mercato.
Spendibile appare anche Johnny Flynn , che francamente non ha mai legato molto con la triangolo di Kurt Rambis, richiesto dai Cavaliers.
Clamorosa è la voce che vede i Lakers interessati a Hedo Turkoglu , insofferente ai Raptors ma blindato da un bel contrattino in doppia cifra per ancora un lustro buono. I margini per una manovra di questo genere sono molto risicati a meno di sacrificare Andrew Bynum o Lamar Odom. Ma ne vale la pena?
Denver stava cercando un lungo affidabile da mettere dietro i fisici di cristallo di Nene e Martin e sembrava in dirittura di arrivo una trade che coinvolgesse Andris Biedrins dai Golden State Warriors.
Portland in attesa di ingaggiare il nuovo General Manager, ballottaggio tra Randy Pfund ex Heat e Danny Ferry ex Cavaliers, stanno cercando di piazzare il contratto dello scontento Rudy Fernandez , che interessa Suns e Knicks.