Firma Artest: Lakers campioni

Un grande finale per una grande finale con dei grandi campioni.

Kobe Byrant si prende il 5° anello della sua carriera ed i Los Angeles Lakers conquistano il 16° titolo della loro storia attraverso una gara 7 che si decide solo negli ultimi possessi.

Una maschia, rusticana e insensata gara 7.

Kobe che fa 6/24 e cattura 15 rimbalzi. L'inaffidabile Ron Artest che ne piazza 20 nella partita dove fa la differenza e la decide sui 28 metri. I 23 rimbalzi offensivi dei Lakers. La quasi tripla doppia di Rondo. Il 3/14 di Ray Allen.

Tante cifre che non possono riassumere la bellezza di un classico che non muore mai. Come la tremenda efficacia/bravura di Phil Jackson che si infila il suo 11° anello della sua favolosa carriera.
Onore, applausi e qualcosa in più per i Boston Celtics. Fantastici animali da corsa che sono arrivati a due possessi da un irreale titolo.

Ma è tempo per i vincitori. Jerry Buss alza il Larry O'Brein Trophy. Kobe Bryant è l'MVP delle finali.
Tutto scritto su un copione che nell'arco della serie è stato stracciato 100 volte.

Lunga vita ai Celtics. Lunga vita ai Lakers. Lunga vita alle Finals NBA.

L'orizzonte è giallo-viola anche quest'anno.

Recap

L'inizio è semplicemente game 7-style.
L'intensità  è una escalation in un contorno emotivo da infarto con i Lakers che marchiano da subito il territorio sotto il tabellone dei Celtics catturando ben 8 rimbalzi d'attacco nei primi 6'. Fortuna (o merito) di Boston è che i giallo-viola falliscono 13 dei primi 17 tiri tentati con Gasol e Bynum prime opzioni offensive ed un Byrant nella lista d'attesa della gara. Sul fronte Celtics, l'inizio da paura di Rasheed Wallace. 2 canestri, tantissima difesa per l'ex Pistons.

Dopo il time out, Boston mette sul parquet 4 enciclopediche difese che generano transizioni per le scorribande di Rondo che prima trova due canestri e poi serve il pallone per la tripla di Allen e per l'alley oop di Garnett.
Boston c'è per davvero.

Los Angeles resta in partita grazie ai 9 rimbalzi offensivi e nonostante il 27% dal campo con Bryant che infila il primo canestro della sua gara 7 dopo un bellissimo gioco a 2 con Gasol che smista il 2° assist ma i Celtics affondano sull'acceleratore, spinti da una difesa immarcescibile ed attraverso un attacco che gira alla grande con il primo canestro di Pierce e tre appoggi al tabellone di Glen Davis da Glen Davis.

Il primo quarto porta via con se l'intensità  di 2 serie di playoff. Il +9 Celtics è già  un messaggio con i Lakers che non vanno oltre i 14 punti ed il 22% dal campo a referto.

La pausa tra i due quarti aiuta i Lakers che escono molto meglio dai blocchi e con un parziale di 5-0 si riavvicinano ai Celtics che faticano sui primi 3 possessi offensivi soprattutto per le migliori rotazioni dei ragazzi di Phil Jackson che richiama Bryant per un mini-riposo.

Il parziale di L.A. è tracimante. Merito di un tarantolato Artest che difende, prende rimbalzi offensivi e deposita altri due canestri per l'11-0 che fa riportare il naso giallo-viola avanti.

L'attacco di Boston si ferma e con 8 errori sui primi 9 tentativi del quarto s'affida al contropiede-garanzia di Rondo che segna il suo 6° punto in transizione e ferma l'enorme parziale dei Lakers.

Prima di uscire per il 3° fallo, Garnett con un poetico movimento si fa beffe della difesa di Gasol e deposita un bel canestro bissato da un jumper di Pierce che sul possesso successivo è in palese ritardo sul grande protagonista del 2° quarto, Ron Artest che infila la tripla per il suo 9° punto.
Il finale del 2° quarto è un duello da pistoleri tra Artest e Pierce con il primo che arriva in doppia cifra con i tiri liberi mentre l'asso dei Celtics infila la prima tripla della sua serata. Nel mezzo una diatriba che porta al doppio tecnico.

I Lakers vanno al riposo con 34 punti sul tabellone frutto di un modestissimo 26% dal campo e con un Kobe da 3/14 e restano in partita grazie al 2° quarto di Artest e ai 15 rimbalzi offensivi catturati.

Ti aspetti la sfuriata di Bryant ed invece, ad inizio 3° quarto, c'è tutta la voglia e la forza di entrare nella storia dei Celtics che partono con un 7-2 di parziale con due grandi giocate sull'asse Garnett-Rondo con l'ex Wolves che converte a suon di urlo un bel gioco da 3 punti.

Bryant sbaglia il 13° tiro sui 16 presi e Rondo, ad una mano, segna in corsa per il massimo vantaggio di gara 7. +11 Boston.

Le mani di Rondo sono dappertutto. Rimbalzo offensivo e appoggio per il +13 che fa sognare ad occhi aperti i Celtics che ritornano sulla Terra con il parziale di 9-1 di Los Angeles generato dai canestri di Gasol, Fisher ed Odom, quest'ultimo dopo il 18° rimbalzo offensivo dei Lakers che anestetizzano per 4/5 possessi l'attacco di Boston.

Pierce compie la giocata più importante della sua gara 7 infilando la tripla del +9 e fermando un'emorragia che cominciava a farsi troppa sanguinosa mentre l'attività  di Odom comincia a farsi pressante e la difesa di Artest è paradisiaca.

Un lusso per tutti gli occhi rivolti a questa incredibile gara 7 che a 12' dalla fine è ancora esente da verdetti. Boston arriva all'ultimo sprint con sole 4 lunghezze di vantaggio.

L'inizio dell'ultimo quarto della stagione NBA è rusticano. Contatti, difese, tuffi e tantissima intensità  con soli 2 canestri (Gasol e Garnett) in 180 secondi di pura energia con gli errori di Kobe (16) ed i rimbalzi offensivi by L.A (21) che corrono a braccetto.

Con una furbata, Bryant si guadagna 3 tiri liberi e li converte per il -1 con Ray Allen che si prende in mano l'attacco dei Celtics con 5 punti in fila, 3 dei quali dalla lunetta. Nel mezzo, il gioco da 3 punti di Artest e lo 0/2 di Gasol che arriva 2/7 ai liberi.

La partita cerca la svolta ed il solito ed ineffabile Derek Fisher piazza la tripla del pareggio a 64 per un giocata che emotivamente vale una gara 7 che vede l'ingresso del vero Kobe Bryant che prima segna due liberi e successivamente spara in faccia a Ray Allen il canestro dell'incredibile +4.

Un fischio discutibile lancia Gasol per due liberi ed il massimo vantaggio Lakers (+6) ma Paul Pierce attraverso la sua mistica tecnica, infila il jumper e manda un timido ma deciso messaggio: Boston è ancora viva.

Gasol va con continuità  in lunetta e dopo una signora difesa su Pierce in collaborazione con il solito Artest, va a depositare il canestro (9 punti nel 4° quarto) del +6 a 90 secondi dalla fine.

Le successive giocate sono tutte clamorose triple. Inizia Wallace, risponde l'eroico Artest e conclude la serie quella di Allen che riporta a -3 Boston.

Sul possesso più importante di gara 7 è il 23° rimbalzo dei Lakers (il 9° di Gasol) che regala a Bryant i liberi del +5 a 26".
La rimessa dei Celtics costruisce un tiro da 3 per Allen che tocca a malapena il ferro ma Rondo è commovente. Rimbalzo d'attacco e tripla dall'angolo per il -2.

Phil Jackson manda in campo Sasha Vujacic che viene "scelto" da Odom per i due glaciali liberi che scalfiscono le ultime speranze degli indomabili ed grandissimi Boston Celtics che falliscono da 3 con Rondo sull'ultimo possesso.

Il titolo è di Los Angeles. Il 16° della storia.

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