Buehrle tornerà quello del 2005? Da questa risposta dipendono i destini dei White Sox
I vincitori delle World Series del 2005 sono attesi ad un'annata di rivincita dopo la delusione della scorsa stagione. Da campioni in carica sono rimasti fuori dai giochi che contano e, viste le aspettative di aprile, non si può fare a meno di parlare di disastro. Ciò che maggiormente ha colpito è che i White Sox si sono classificati addirittura terzi nella propria division alle spalle dei Minnesota Twins e dei Detroit Tigers. Cosa accadrà quest'anno è difficile da prevedere visto quello che è successo nella scorsa stagione. L'ossatura della squadra è rimasta identica a quella dello scorso anno, e l'unica possibilità per vincere di nuovo è quella che il monte di lancio torni a fare ciò che ha fatto nella cavalcata trionfale del 2005.
Pitching & Difesa
Il reparto che nel complesso non ha mantenuto le aspettative: tutti i partenti hanno peggiorato le proprie statistiche e, nonostante un rendimento offensivo similare tra 2005 e 2006, le vittorie sono calate drasticamente. Il nucleo della rotazione, eccetto Freddy Garcia accasatosi a Philadelphia, è rimasto immutato, e la speranza è che gli standard possano ritornare quelli della stagione che ha portato al titolo. Ai nastri di partenza la rotazione è così composta: Mark Buehrle, Jose Contreras, Jon Garland, Javier Vazquez e Gavin Floyd.
Il numero 1 della rotazione sarà molto probabilmente Jose Contreras che, dopo un inizio di stagione in cui è stato lights out per tutti i suoi avversari, ha mostrato segni di cedimento che hanno reso le sue statistiche complessive di molto peggiori rispetto a quelle del 2005. Tra aprile e i primi di luglio il record di Contreras è stato 9-0 con un'ERA di 3.31 e una prima fase dell'anno in cui l'ERA è stata sempre sotto 2.00. Dalla pausa per l'All Star Game qualcosa è cambiato e la stagione si è conclusa con un record di 4-9 e con un'ERA di 4.27 (quasi 0.6 in più rispetto all'anno precedente). Non credo sia possibile che Contreras riesca a stabilizzarsi sugli standard impressionanti dell'inizio della stagione passata, ma un'annata attorno ai 4 di ERA può essere un obiettivo perseguibile. Inoltre, viste le capacità offensive delle calzette bianche la barriera delle 15 W è alla portata del pitcher cubano.
Dopo Contreras, Mark Buehrle è chiamato ad un riscatto da quella che è stata la sua peggior stagione in cui ha lanciato il minor numero di IP (204.0), la più alta ERA (4.99) e il più basso numero di K (98). Difficilmente Buehrle ritoccherà gli standard monstre del 2005 dove ha mostrato picchi di rendimento pazzeschi, ma di sicuro non potrà ripetere una stagione così scadente come la scorsa. Anche per lui le 15 vittorie sono alla portata e un'ERA attorno ai 3.90 può essere il livello vicino al quale assestarsi. Unico problema è comprendere il motivo dei pochi K: se il problema fosse strutturale, ci potrebbero essere molte difficoltà per Buehrle. Ma visti i numeri delle stagioni passate al momento non è possibile effettuare altre valutazioni.
Il terzo spot della rotazione sarà affidato a Jon Garland. Il 28enne pitcher destro dovrà dimostrare il suo reale valore. A tratti dominante, a tratti orribile a vedersi, Garland dovrà "decidere" se entrare nell'elite dei pitcher o rimanere un border-line a questa categoria. Quanto fatto nel 2005 e, a tratti nel 2006, sembra dimostrare che la sostanza ci sia, ma i livelli dell'annata delle World Series non saranno così facili da raggiungere. Le sue capacità , se espresse a pieno, potranno portarlo al numero due nella rotazione. Se il trend dei mesi di luglio e agosto saranno rispettati, aspettiamoci una grande stagione da Garland, tenendo sempre conto delle sue frequenti partite "folli" in cui è in totale balia dei battitori avversari. Proprio il limitare queste situazioni potranno renderlo un vero ace.
Il quarto spot è affidato a Javier Vazquez, pitcher di talento, ma dai risultati mediocri. Secondo molti esperti le sue statistiche dovrebbero essere molto migliori, ma i suoi alti e bassi continui penalizzano lui e la squadra. Ha appena rinnovato il contratto fino al 2010 per 11,5 milioni l'anno e chissà che ciò non gli dia la spinta per migliorarsi.
Il quinto spot è di Gavin Floyd arrivato da Philadelphia per mezzo della trade che ha interessato Freddy Garcia. Il ragazzo ha poca esperienza e, nonostante il talento, sembra avere alcuni problemi nel gestire i momenti di tensione. Sarà necessario un grosso lavoro da parte dei coach e Floyd potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione per le necessità dei White Sox.
A cavallo tra AAA e rotazione potremmo trovare Charlie Haeger e la sua knuckleball: purtroppo per lui Kenny Williams, GM dei White Sox, ha provato a inserirlo più volte in trade e questo non è esattamente il modo migliore per iniziare la stagione.
Anche il bullpen dei White Sox propone qualche preoccupazione: Bobby Jenks sarà il closer della squadra, ma le cifre della sua prima stagione completa non possono far stare tranquilli i tifosi. Infatti, un'ERA di 4.00 per un closer è qualcosa di assolutamente insufficiente nonostante abbia raggiunto la soglia delle 41 salvezze. Alle sue spalle preme Mike MacDougal che potrebbe sostituire lo stesso Jenks nel ruolo di closer e certamente darà un grosso aiuto nel ruolo di setup. A completare il bullpen troviamo Matt Thornton, Nick Masset, David Aardsma e Andy Sisco.
Sulla carta, rotazione e bullpen sono un punto a favore della franchigia di Chicago, ma se dovessero ripetersi i problemi dello scorso anno, saranno il punto debole della squadra. Anche la trade che ha lasciato partire il talento di McCarthy ha lasciato molti dubbi tra i tifosi e sarà solo il campo a dirci chi avrà avuto ragione.
La buona difesa nell'infield dovrebbe aiutare i pitchers a limitare i danni in termini di ERA, ma gli esterni, pur fornendo un contributo tutto sommato accettabile (specie al centro con Brian Anderson), non sono fantastici.
Lineup
Il punto forte della squadra nella scorsa stagione: una potenza complessiva straripante con 4 giocatori che hanno chiuso l'annato con 30+ HR: Joe Crede (30), Paul Konerko (35), Jim Thome (42) e Jermaine Dye (44). La capacità di produrre punti è una dote che esiste in abbondanza in questa squadra e sicuramente anche quest'anno non mancherà .
Andando ad analizzare l'infield troviamo in 1B Paul Konerko autore di un'ottima stagione offensiva dove ha leggermente diminuito le sue statistiche di potenza, ma ha innalzato la sua BA attestandosi a .313. La barriera dei 30 HR dovrebbe essere alla sua portata anche quest'anno, così come quella dei 100 RBI. Il suo posizionamento come terzo nel lineup dovrebbe permettergli di vedere sempre ottime palle. A questo aggiunge una buona copertura difensiva della prima base.
In seconda base giocherà Tadahito Iguchi che, a inizio stagione, giocherà molto probabilmente come lead-off fino al ritorno di Scott Podsednik. Non è un grande ladro di basi e la sua OBP non è eccelsa, ma non ci sono molte altre alternative. Una volta che Podsednik tornerà nel suo ruolo, Iguchi dovrebbe scalare allo spot n.2. A livello offensivo, Iguchi deve cercare di andare il più spesso possibile in base vista la potenza dei giocatori che lo seguono nel lineup.
In terza base Joe Crede dovrebbe essere una sicurezza sia a livello difensivo che a livello offensivo. Secondo alcuni, Crede sarà inserito in qualche trade per far posto a Josh Fields, ma sono molto scettico che i White Sox si privino di un uomo da 20/25 HR e dalla buona difesa con tanta facilità . Comunque le sorprese sono sempre dietro l'angolo.
Nel ruolo di shortstop Juan Uribe dovrà aiutare più dal punto di vista difensivo che dal punto di vista offensivo visto il suo calo. Come numero 8 nell'ordine di battuta è comunque più che sufficiente, anche se il crollo della sua BA è alquanto preoccupante.
Come catcher, A.J. Pierzynski dovrebbe assicurare una buona media battuta e una produzione offensiva discreta. A livello difensivo dovrà dare più sicurezza al suo monte di lancio, gestendo al meglio le situazioni complesse in cui potrebbero trovarsi i suoi pitcher.
Nel dugout pronti ad aiutare nell'infield troviamo Pablo Ozuna (3B/LF), Alex Cintron (SS/2B) e Toby Hall (C). Nessuno di questi eccelle, ma sono tutti degli ottimi sostituti in caso di difficoltà dei titolari.
Passando all'outfield i 3 titolari saranno: Jermaine Dye (RF), Brian Anderson (CF) e Scot Podsednik (LF) che, nell'attesa che rientri dall'infortunio, sarà sostituito da Rob Mackowiak. L'assenza di Podsednik è grave perché il suo ruolo di leadoff è fondamentale vista la sua capacità di rubare le basi. Lo stile di gioco dovrà basarsi ancora di più sulla potenza nel periodo in cui il LF sarà fuori causa. Brian Anderson è obbligato a mostrare il suo valore e fare pronostici su di lui è pressoché impossibile. Completamente opposto il discorso su Dye che deve confermare le sue cifre che lo mettono tra i migliori battitori della lega. A completare il gruppo di OF troviamo Ryan Sweeney (molto probabile un su e giù dall'AAA) e Darin Erstad, che può essere utile anche in 1B.
Ultimo elemento da analizzare è il DH: Jim Thome. Dopo una stagione favolosa, si aspetta un'ulteriore annata su questi livelli. Se così fosse, e ne sono certo, l'attacco dei White Sox rimarrà uno dei più temibili da affrontare durante tutta la stagione. Infatti, la sua presenza obbliga a gestire in maniera diversa anche i suoi compagni di squadra, fornendo loro molte chance per scatenare la loro potenza.
Il lineup, nonostante l'assenza di Podsednik, è la vera anima di questa squadra e potrà aiutare moltissimo i propri pitcher fornendogli un run support impressionante. Se ci saranno cali da parte dei titolari, si prospettano tempi molto difficili in quel di Chicago, visto che la panchina non sembra dare eccessive garanzie.
Arrivi
David Aardsma (P, CHC), Luis Terrero (OF, BAL), Gavin Floyd (P, PHI), Gio Gonzalez (P, PHI), Andrei Sisco (P, KC), Toby Hall (C, TB), John Danks (P, TEX), Nick Masset (P, TEX), Darin Erstad (OF, LAA), Junior Spivey (INF, STL), Eduardo Perez (1B, SEA)
Giocatore Chiave
Il giocatore chiave di questa squadra sarà certamente Mark Buehrle, in quanto simbolo in negativo della stagione disgraziata del monte di Chicago. Sarà necessario un cambio di marcia e un ritorno al 2005 se la squadra vorrà lottare per l'accesso ai playoff. Come già detto Buehrle è solamente uno di quelli che dovrà dimostrare di poter portare questa squadra fino a ottobre: insieme a lui Garland, Contreras, Vazquez e il nuovo arrivato Floyd dovranno sfruttare quello che il loro lineup è in grado di fornirgli. Se questo non accadrà , sarà difficile migliorare il terzo posto dell'anno scorso.
Giudizio Finale
Nonostante abbia cantato le lodi di questa squadra per quanto riguarda il suo lineup credo che i White Sox possano essere la vera delusione dell'anno. I Detroit Tigers sembrano essere più completi, mentre Twins e Indians sembrano poter raggiungere degli standard più elevati di quelli della squadra di Chicago. Il processo di svecchiamento che ha iniziato il GM Williams potrebbe obbligare i tifosi a qualche anno di purgatorio. Si è intrapresa una strada, che è quella di portare all'interno dell'organizzazione giovani e di lasciar partire i veterani. Potrebbe essere la scelta vincente, ma io non vedo grandi traguardi raggiungibili nel breve.